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Autore: Fauna96    02/12/2014    1 recensioni
¡ModernAU!
- Scappato di casa?
Tolomeo sobbalza. – Come? –
- Sei scappato di casa? – ripete la voce. Dal buio emerge una figura alta e sicura, che si appoggia alla panchina su cui Tolomeo è seduto ad aspettare il pullman.
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bartimeus, Tolomeo
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Altri Luoghi'
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Ultima corsa

 
- Scappato di casa?
Tolomeo sobbalza. – Come? –
- Sei scappato di casa? – ripete la voce. Dal buio emerge una figura alta e sicura, che si appoggia alla panchina su cui Tolomeo è seduto ad aspettare il pullman.
Tolomeo fa un sorrisetto. – Si nota, eh? –
Il ragazzo ride. – Non vedo cos’altro potrebbe fare un dodicenne alle otto di sera con uno zaino alla fermata del bus -.
- Io però ho quattordici anni -.
Il ragazzo non sembra imbarazzato dalla gaffe. – Vi fanno così piccoli adesso? –
Tolomeo alza le spalle senza offendersi e lui gli siede accanto.
- Hai scelto l’ora sbagliata –
Tolomeo inclina il capo di lato chiudendo il libro che stava leggendo. – Perché? –
- Avresti dovuto andartene all’ora di pranzo. O nel pomeriggio, quando c’è più viavai. Un ragazzino di sera attira sempre più attenzione, te lo dico per esperienza – il ragazzo estrae un accendino e una sigaretta un po’ sbilenca.
Tolomeo improvvisamente si sente molto piccolo e molto stupido. Ha ragione, chiaramente. Cosa pensava di fare, imbranato com’è?
In verità, non voleva scappare sul serio. Solo andarsene per qualche giorno, per staccare dal caos che è casa sua.
Il ragazzo accanto a lui prende una boccata e gli porge la sigaretta. – Vuoi? –
Tolomeo è sul punto di dire di no, ma poi ci ripensa: se vuol fare bene questa cosa del ribelle, tanto vale.
La sigaretta gli sembra amarissima e la bocca gli si riempie di saliva; sputacchia fuori il fumo e il ragazzo gli dà una pacca sulla schiena. – La prima volta fa un po’ schifo. Come tutte le cose, d’altra parte -.
Tolomeo si toglie i capelli dagli occhi e domanda: - Sei scappato anche tu, quando eri più piccolo? -
Il ragazzo aggrotta la fronte; deve avere una ventina d’anni, ma ha gli occhi colmi di cose, o così pare a Tolomeo.
- No, solo ho girato parecchio da solo, anche di notte. Da me non si sarebbero neanche accorti che ero uscito di casa – scrolla il capo. – Tu invece sì. Altrimenti non te ne saresti andato, no? –
- Non proprio – risponde. – Solo quando gli fa comodo -.
Sobbalza quando la mano del ragazzo gli sfiora lo zigomo gonfio.  – Vedo -.
Tolomeo non sa cosa dire, ma è tolto dall’imbarazzo dal rumore e dai fari del pullman che si avvicina.
- Vado allora. Grazie... per la compagnia.
Il ragazzo butta a terra la cicca e si alza con lui. – Non ti dispiace allora se vengo con te? – Tolomeo sbatte le palpebre. – Insomma, non posso lasciare un dodicenne in giro di notte da solo, no? –
Nella mente di Tolomeo scorrono le migliaia di raccomandazioni che ha sempre ricevuto, del tipo non parlare con gli sconosciuti né tantomeno mettersi a viaggiare con loro per tutta la notte. Ma non riesce a vedere quel ragazzo dai riccioli neri come uno psicopatico o un trafficante di esseri umani. L’unica obiezione che riesce a trovare è: - Non so nemmeno come ti chiami -.
Lui ride. – Giusto. Mi chiamo Bartimeus. Bart, se vuoi – gli porge la mano, un piede già sul pullman. Tolomeo ricambia il sorriso e gli afferra la mano. – Tolomeo.
 


Perdonatemi, in questo periodo sono fissata con i ModernAU u.u Prendetemi come sono e come scrivo fan fiction. Mia modesta opinione(anche da quel che Bart racconta nei libri) è che Tolomeo è una persona intelligentissima, ma quando arriva alle cose pratiche, perde completamente la bussola. Bart è il ragazzaccio che lo porta sulla cattiva strada. E non è che Tolomeo venga maltrattato, chiariamoci: semplicemente è uno dei più piccoli e i suoi fratelli/cugini se ne approfittano e ci vanno giù pesante. Penso che qualche pestone se lo sia preso anche durante la sua infanzia ad Alessandria, dopotutto era giusto che un principe si addestrasse alla lotta (credo). Aggiungo che il titolo mi è stato suggerito da una compagna durante un’interrogazione di scienze a cui non stavamo assolutamente prestando attenzione. 
  
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