03/12/2014
0 recensioniMi chiamo Clessida, vivo in Italia, per l'esattezza a Firenze. Lo so il mio nome è un po' strano, ma tranquillo, caro lettore non sei l'unico che se l'è chiesto! Mi chiamo Clessida perché quando mi mamma stava per farmi nascere, accanto al letto d'ospedale teneva una clessidra con la sabbia, che come mi hanno raccontato, i miei avevano raccolto in Egitto per il viaggio di nozze. Ma torniamo alla clessidra, nell'esatto momento in cui TUTTA la sabbia era scesa, a mia mamma sono iniziate le contrazioni, come un segno del destino quella clessidra mi fece "nascere", inizialmente mi dovevo chiamare Marta (bellissimo nome), ma dopo questo fatto, secondo i miei, il nome perfetto era Clessida. Perché, a questo punto, non Clessidra? Me lo chiedono in molti, ma il problema è che io stessa non ne capisco il senso. Be' insomma mi hanno rifilato una bella storia da raccontare ai miei nuovi amici che, ovviamente, mi chiedono tutti del nome.
Frequento la terza media, in questo periodo, a differenza dei primi due anni, non sono più la stessa. Mi sento cambiata, mi scappa solo da piangere e in un certo senso mi sento in dovere di scappare da questo Mondo, di andare in Islanda. Si, hai capito bene, proprio in Islanda. È il mio sogno più grande. Probabilmente ti starai chiedendo: perché? La risposta mi viene semplice: per vedere l'aurora boreale. Da grande per ora ho mille pensieri, sogno di diventare medico e di trovare, finalmente una cura per il cancro, vorrei diventare una maestra di italiano all'elementari per la mia grande passione nello scrivere, nel leggere e anche nell'italiano. Infine vorrei vivere in campagna, a contatto con gli animali, avere i miei ulivi e alberi da frutto. Sono tutti lavori che non ci riescono a stare insieme, sono in Mondi diversi.