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Autore: redeagle86    03/11/2008    4 recensioni
"Una fata non muore...non lo ricordi?" "Una fata non muore" ripetè il giovane. "Ma io non volgio cercarti in altre...io voglio te!" Il ritorno di Fairy! ^_^
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Seto Kaiba
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Only a game

 

 

"Una fata non muore…non lo ricordi?"

"…una fata non muore…" ripetè il giovane. "Ma io non voglio cercarti in altre…io voglio te…"

Il ritorno di Fairy… ^_^

 

 

 

Ж L'angolo dell'Autrice Ж

Sono tornata!! Come vi avevo promesso ecco il seguito di "Fairy". Avevamo lasciato la nostra coraggiosa, quanto sfortunata, amica decisa a cercare la felicità con Joey Weeler dopo che quell'iceberg di Seto Kaiba l'ha delusa su ogni fronte.

Il nostro dirigente preferito rinsavirà?

Oppure la perderà per sempre?

Le risposte in questa storia!

Ж Baci baci!!Ж

 

 

 

1. I guai non vengono mai da soli…

 

Era passato del tempo dallo scontro con l'Orichalcos. Per la precisione tre mesi, cinque giorni e dodici ore.

Proprio a questo pensava Fairy, sfogliando il calendario da cui non aveva ancora tolto quei due fogli. Come se non facesse abbastanza male ricordare quei momenti…ricordare il rifiuto di Seto, dover accettare il fatto che non fosse più la persona che conosceva. Eppure non era riuscita a mettere a tacere il suo cuore, ad ingannarlo.

L'unica che ingannava era sé stessa, e il povero Joey, che di lei era davvero innamorato.

Aveva accettato la sua corte, più per vendetta verso Seto che per altro: non pensava che il biondino facesse sul serio, che i suoi sentimenti fossero profondi. Credeva fosse una semplice cotta passeggera, di quelle che passano, ti afferrano per un po' e poi ti abbandonano, un po' come il vento.

Invece, con il trascorrere delle settimane, si era resa conto d'essersi sbagliata. Per questo voleva fare marcia indietro e fermare tutto, prima di ferirlo ulteriormente. Non poteva stare con lui e pensare a un altro, baciarlo e rammentare il sapore delle labbra di Seto…non era giusto nei suoi confronti. Non lo meritava.

Sospirò nel sentir suonare il campanello: era l'ora della verità. Andò ad aprire la porta e sorrise al ragazzo che la aspettava, ma, quando questi fece per baciarla, Fairy lo bloccò.

-Joey, entra un attimo, per favore- gli disse, separandosi.

-Cosa c'è, Fairy?- chiese l'altro, chiudendo l'uscio.

-Joey…tu sei il ragazzo più dolce che io abbia mai incontrato…- annunciò.

-ma? Perché c'è sempre un ma a questo punto- la interruppe il coetaneo con un sorriso rassegnato sul volto. Intuiva come sarebbe proseguita quella conversazione…la attendeva da giorni, forse fin da quando si erano messi insieme.

-Già, c'è un ma.

-Ed è Seto- continuò, sorprendendola. Aveva già compreso tutto? –Io davvero non so se odiarlo o invidiarlo…

-Tu sapevi…

-Per un po' ho sperato di poterlo cancellare dal tuo cuore, di prendere il suo posto. Infine mi sono arreso all'evidenza, ho preferito chiudere gli occhi: tu ami lui e probabilmente non amerai mai nessun'altro.

-Mi dispiace di averti trattato in questo modo…

Il biondo le portò un dito sotto al mento, alzandole il viso.

-Sono stato bene insieme a te, ma ora torniamo amici come prima, senza rimpianti o rancori- affermò. –Dovresti dispiacerti per te stessa: la tua decisione ti porterà altra sofferenza.

-lo so, ma non ci si può imporre d'amare qualcuno. Altrimenti, avrei amato te.

Il giovane si chinò su di lei, baciandola a fior di labbra. Un bacio delicato, morbido, che sapeva di addio.

-Seto non immagina nemmeno la fortuna che ha…- concluse, interrompendo quel contatto. –Non ti merita.

-Forse, però non posso scordarlo. Ci vediamo a scuola, Joey.

-Non vieni da Yugi oggi pomeriggio?

-Bhe…non mi sembra il caso…- ribatté la giovane. Temeva il loro giudizio su ciò che aveva appena fatto…e non le pareva carino presentarsi loro ben sapendo che ci sarebbe stato anche lui.

-Ehi, guarda che io sto bene e non mi fa male vederti. In quanto agli altri…rispetteranno la tua scelta, ne sono sicuro.

-Davvero?

-Sì, non preoccuparti. A più tardi, allora- la salutò, uscendo.

-Va bene. A più tardi.

Appoggiandosi alla porta, Fairy pensò che non era stato così difficile come aveva sospettato. Certo, non le piaceva il suo comportamento: aveva usato Joey solo per ripicca nei confronti di Seto, contando sull'insopportazione fra i due. Aveva agito da stupida egoista. E non ne andava fiera.

Se non altro, aveva smesso di mentirgli: quella era stata forse l'unica cosa intelligente che aveva fatto da tre mesi a quella parte. Fosse anche riuscita a non provare più nulla per l'amico d'infanzia, sarebbe stato il massimo.

 

All'ultimo piano dell'edificio più alto di Domino, un giovane era altrettanto pensieroso. Con la biro ferma a mezz'aria, studiava il paesaggio offerto dalle vetrate invece che gli importanti documenti che aveva sotto il naso. La sua mente era distante, viaggiava su capelli bruni, su iridi smeraldine, su un viso dolce e delicato, su labbra rosee che una volta si erano posate sulle sue…

Ne sentiva ancora il sapore…

-Fratellone, hai firmato il progetto per l'Accademia?- domandò Mokuba, entrando nell'ufficio. Seto sobbalzò, del tutto preso alla sprovvista dall'arrivo del ragazzino.

-Cosa?

-Lascia perdere- ribatté il moretto scuotendo la testa. Era in quello stato da tre mesi, da quando si era risvegliato…

Da quando aveva discusso con Fairy.

Non sapeva il motivo della loro lite, ma qualunque fosse aveva lasciato entrambi i contendenti tristi e amareggiati. Seto aveva perso interesse per ogni cosa, mentre l'amica…

L'amica non si era più vista da quelle parti: Mokuba l'aveva incontrata in centro, mentre passeggiava mano nella mano con Joey. Per un po' aveva creduto fosse quella la ragione del loro allontanamento, per poi concludere che, in quel caso, suo fratello non sarebbe stato distratto ma rabbioso.

-Stai pensando a lei, non è così?- chiese a bruciapelo.

-Non so a chi ti riferisci.

-Seto, ho undici anni non tre. Stai pensando a Fairy, è evidente- ribatté con estrema naturalezza, tanto da portare il bruno a domandarsi se fosse davvero così trasparente. –Perché non vai da lei e cerchi di farti perdonare?

-Non ho niente di cui scusarmi.

-Sicuro? Allora spiegami perché non è più venuta da quando avete discusso.

-Non sono affari tuoi.

Mokuba era invece convinto del contrario e decise di ricorrere al suo asso nella manica. Un colpo basso, certo, ma di sicuro effetto.

-L'ho vista in centro un paio di settimane fa… Con Joey.

Gli occhi azzurro cupo si accesero d'interesse: Fairy con quell'impedito di Weeler?! Sicuramente era solo una coincidenza. Non doveva assolutamente abboccare all'esca del fratellino… Eppure era così curioso…

-E allora?

-Niente. Mi sembravano semplicemente molto…intimi- lo stuzzicò. Conosceva bene le sue debolezze e come convincerlo ad agire. –Tutto qui. Io vado: quando hai firmato queste carte, chiamami.

Ecco, aveva svolto il suo lavoro: ora il diciannovenne avrebbe rimuginato sulle sue parole per il resto della giornata, rodendosi il fegato per saperne di più.

Infatti, il pensiero che Fairy stesse insieme a Weeler, si guadagnò immediatamente il primo posto nelle riflessioni del giovane Kaiba. Era impossibile…lei…lei l'aveva baciato, aveva detto d'essere innamorata di lui!

D'altra parte, cosa si aspettava? Che gli restasse legata tutta la vita? Dopo il modo in cui l'aveva trattata, era normale che cercasse qualcun altro, qualcuno che la rispettasse, che le volesse bene.

Ma Weeler…!

Questo non riusciva proprio a digerirlo!

-Roland, è pronto il nuovo videogioco?

-Sì, signor Kaiba. I tecnici aspettano solo il suo collaudo.

-Avvertili che arrivo subito.

-Certo, signore.

Aveva bisogno di distrarsi o sarebbe impazzito. Doveva dimenticarla per un po'…

 

-Così…vi siete lasciati?

-Già.

-E…come stai?- si azzardò a domandare Tea.

-Bene. Avevo smesso da tempo di illudermi che lei ricambiasse i miei sentimenti- rispose Joey, tranquillo. –Quello che non capisco è perché si ostini ad amare Seto…perché vuole soffrire per quel pallone gonfiato?

-Non è una cosa che dipende da lei, Joey. Non si decide di innamorarsi di qualcuno: succede e basta.

-Però non è giusto.

-Io penso che lui la ricambi- intervenne Yugi, attirando su di sé gli sguardi degli amici. Solitamente non si esprimeva mai su quelle questioni… -O che comunque le voglia bene.

-Scusa, ma non ti seguo- ribatté Tristan. –Se fosse come dici, perché allontanarla?

-Bhe, non è difficile: suo fratello è sempre stato il mezzo per arrivare a Seto. Immagino non voglia che succeda lo stesso a Fairy.

-Vuole proteggerla, insomma.

-Può essere, ma tutto ciò mi sembra troppo altruistico per Seto Kaiba- commentò il biondino.

 

Doveva ammettere che il risultato era migliore delle sue aspettative: il paesaggio era realistico e preciso in ogni dettaglio. Se era tutto altrettanto allettante, sarebbe divenuto a breve l'attrazione n°1 di Kaibaland.

-Guarda un po' chi si vede… Seto Kaiba…- disse una voce alle sue spalle.

Il giovane si voltò…e intuì immediatamente il pericolo.

 

-Signorino Mokuba!- urlò Roland, entrando nell'ufficio.

-Cosa succede?

-Il signor Kaiba…un virus nel sistema…è bloccato…

-Roland, prendi fiato e spiegami che cosa è successo- ribatté il ragazzo, allarmato.

-Il signor Kaiba ha voluto provare il nuovo videogioco, ma un virus si è impossessato del sistema…

-E mio fratello?

-È bloccato all'interno del gioco e non riusciamo a liberarlo.

-Cosa?!- Mokuba si precipitò nella sala: Seto era seduto nella postazione, con il casco calato sul volto. Nella stanza accanto, schiere di tecnici si affaccendavano per cercare di risolvere il problema.

-A che punto siete?- chiese.

-Non abbiamo la possibilità di entrare…

-Si può almeno vedere cosa sta accadendo?

-Si può provare, signorino.

Lavorarono un po' , con il ragazzino sempre più preoccupato: mai che si potesse star tranquilli.

-Ecco, ci siamo!

Su un monitor apparve per pochi istanti la figura di un uomo, inconfondibile per il moretto.

-Johnson…sono di nuovo loro…- mormorò. Suo fratello si ritrovava di nuovo a combattere contro gli ex-dirigenti che avevano tentato di eliminarlo per prendere il suo posto. Il bruno li aveva intrappolati in un programma virtuale, ma avevano trovato sempre il modo per uscire, anche alleandosi con Noah.

Credevano fossero stati distrutti con il mondo del fratellastro, invece erano ancora in circolazione.

-Roland, il telefono!

 

Fairy era pronta ad uscire: sarebbe stato strano…ma sperava che loro capissero o, almeno, non la giudicassero. Voleva loro bene, le sarebbe dispiaciuto perderli per quel motivo.

Ciò che aveva detto a Joey era la verità: se avesse potuto decidere di chi innamorarsi, avrebbe scelto lui, così dolce e simpatico. Purtroppo non esistevano sentimenti a comando: il suo cuore batteva per Seto e non c'era niente che lei potesse fare per evitarlo.

Bhe, era il momento di andare. Ma il telefono la trattenne.

-Pronto?

-Fairy, sono io. Ho bisogno di te!

-Mokuba…cosa…

-Seto è nei guai fino agli occhi! Ti prego, so che ti ha fatto soffrire…

-Arrivo subito- replicò lei, senza lasciarlo finire. Si era comportato male, ma non poteva abbandonarlo. Se ne sarebbe pentita, ne era certa, però era stato il suo più caro amico. Doveva fare qualcosa.

E infatti, cinque minuti dopo era davanti alla Kaiba Corporation.

Non meritava il suo aiuto, questo lo sapeva bene, eppure la sua coscienza non l'avrebbe perdonata se gli fosse capitato qualcosa di brutto.

-Mokuba, sono qui.

-Grazie infinite, Fairy.

In poche parole le spiegò cos'era accaduto, chiedendole di aiutare suo fratello a venir fuori.

-Non posso obbligarti…

-Non ne hai bisogno, lo aiuterò.

-Tu sei davvero una fata e non solo di nome.

La ragazza gli sorrise dolcemente, prendendo posto e accendendo il gioco.

-In bocca al lupo- le augurò l'undicenne.

-Lo tirerò fuori, stai tranquillo- promise, prima di essere scaraventata all'interno del gioco. –O almeno, farò di tutto per riuscirci…

 

 

Ж Le risposte ai vostri commentiЖ

 

PGV2: La storia come vedi è ricominciata proprio con la fine della storia tra Fairy e Joey. Francamente non vado matta nemmeno io per Joey, ma non riesco a dar torto a Fairy: Seto è stato davvero stronzo nei suoi confronti…avrà avuto anche i suoi motivi, ma il tatto non è davvero il suo forte. E poi un finale a sorpresa è sempre d'effetto! ^_- Anche questa ff avrà un finale particolare… Bhe, ti ringrazio per la tua gentile attenzione e spero di sentirti anche in questo esperimento. Baci!

 

Iria: (Ma è anche qui?! O.O Tormenta anche i personaggi di YGO!?! O.O NdYuri_che si inserisce senza permesso e si impossessa del computer) (Sì, ma tu sei sempre la sua vittima preferita. ^_^ NdA_che si riprende il computer e tenta di rispondere al commento) (Ma anche no… -.- NdY) (Svanisci. NdA) Allora, cara, dopo questo intervento fuori programma, passiamo alle cose serie. Fairy ha sbagliato con Joey, e come vedi l'ha capito…ci ha messo un po', ma ce l'ha fatta. Questa storia sarà scoppiettante, come ti ho già anticipato, e avrà un finale ad effetto come "Fairy"… Tutto ciò che può succedere, succederà, credimi: spero di non deluderti! Alla prossima! Baci! Ps: Torneranno anche le ChazzxEilen, non temere!

 

Ketty91: La minaccia è stata accolta, come vedi, e ho eseguito gli ordini. Scherzi a parte, Fairy e Joey si sono lasciati e la ragazza si è cacciata in un ennesimo guaio. Seto capirà i suoi errori? Bho, dovrà prima fare pace con sé stesso e con il proprio orgoglio, anche se non mancherà d'essere il nostro "bastardo" preferito, che tutte amiamo per il suo insopportabile carattere! Baci!! Ps: Ma sei l'autrice di "Il tradimento che trova perdono" nella categoria "Beyblade"?

  
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