Love will bring you back

 

-Ne sei proprio sicura?-
 
La voce profonda di Scott mi strappa dai miei pensieri.
Lo guardo.
Sta in piedi proprio di fronte a me, solo il tavolo operatorio della clinica di Deaton ci separa.
Ha lo sguardo serio, le mani strette a pugno.
È agitato, preoccupato, ma cerca di non darlo a vedere.
Dopotutto è un Alfa, fa parte della sua indole cercare di dare un'apparenza di tranquillità, anche quando sembra che il peggio sia inevitabile.
 
-No, ma è l'unico modo. –
Rispondo e vorrei sembrare più convinta di quelle parole.
Cerco di evitare lo sguardo dei miei amici, schierati davanti a me, insieme a Scott.
 
-Non sei obbligata a farlo, Lydia.-
Si oppone Stiles, lasciando il fianco di Malia, per fare un passo in avanti, verso di me.
Ma poi si ferma alla destra di Scott.
 
E quel gesto mi provoca una piccola fitta la cuore.
Fino a qualche mese fa, Stiles non avrebbe esitato a piazzarsi davanti a me, a stringermi per le spalle, pregando perché tornassi alla ragione.
 
Oggi invece ti fermi, sai che non puoi avvicinarti a me.
 
E io so di non poter pretendere di più.
Lui e Malia stanno insieme.
Non sono esattamente una coppia, non una di quelle normali, perlomeno.
Niente appuntamenti, niente regali per le ricorrenze. Però sono legati, si vede. 
Da quando Allison non c'è più, avrei voluto godere della compagnia di Stiles.
Però, adesso esiste solo Malia e Stiles non è più pronto a correre da me ad ogni piccola crisi, come faceva un tempo.
Non è che non tenga più a me, questo lo so. È che ci siamo allontanati o meglio, lui si è allontanato. E posso incolpare solo me stessa per questo.
Dopo avergli sbattuto in faccia tutte le mie relazioni o presunte tali, per anni, non potevo davvero credere che sarebbe rimasto ad aspettarmi per sempre.
Non siamo in un film d'amore.
Questo è un film dell'orrore.
 
-Voglio farlo.-
Cerco di tranquillizzare Stiles o forse, spero solo di convincere me stessa.
 
Stiles ha sempre avuto il grande pregio di voler salvare le persone.
 Una qualità che rende onore, ma che spesso gli si ritorce contro.
 
Mi hai sempre protetta, Stiles.
Tu e tutti gli altri.
Lasciate che, per una volta, sia io a proteggere voi.
 
Ci sono stati troppi morti, abbiamo perso troppe persone.
Il male è arrivato a Beacon Hills e non sembra intenzionato a lasciarci.
È giunto il tempo per me di accettare chi sono.
Se posso predire la morte, devo imparare a gestire il mio potere.
Non posso continuare a lasciare che sia lui ad avere il controllo su di me.
 
Sono una Banshee.
 
È arrivato il momento di iniziare a comportarmi come tale.
E se questo è l'unico modo...così sia.
 
-Non siamo nemmeno sicuri che funzionerà.- mi fa notare Kira.
 
Lei e Malia sembrano le più spaventate, forse perché non hanno mai assistito ad una cosa del genere.
 
-No, ma se c'è anche una sola possibilità, voglio provare.-
Continuo a sostenere.
-Dopo che Scott è stato immerso sott'acqua ed è morto per pochi secondi, i suoi poteri sono aumentati. Non può essere una coincidenza.-
 
-Sì, ma c'è stato un periodo in cui non riuscivo a trasformarmi. Non avevo nessun controllo. Non è detto che i miei poteri siano dovuti al sacrificio che ho fatto per mia madre. Giusto, Deaton?-
 
Il veterinario non risponde, è perplesso. Sta cercando di capire se vale la pena correre questo rischio.
 
-Ehi, ci stiamo dimenticando che il sottoscritto è stato impossessato per mesi da una volpe maligna, dopo avere fatto quella roba?-
Sbraita Stiles, alzando le braccia, sconcertato.
 
-Questa pratica ha effetti diversi in base alle persone.-
Inizia Deaton.
-Potrebbe accadere quello che dice Lydia, i sui poteri potrebbero rafforzarsi e manifestarsi più vistosamente. Ma potresti non essere in grado di controllarli, ricorda che questo procedimento aprirà una porta dentro di te e l'oscurità potrebbe sopraffarti.-
 
-Io devo farlo. – affermo con forza, alzando la voce. -Se non volete aiutarmi, cercherò qualcuno disposto a farlo, qualunque sia il prezzo da pagare.-
 
Cala il silenzio.
So che nessuno di loro mi abbandonerà, ma so di non poter chiedere loro di comprendere questa mia scelta, tantomeno di sostenerla.
 
-Come preferisci.- Deaton è il primo a parlare.
Sparisce dietro la porta, per tornare poi con un sacco alto quasi quanto me.
Un sacco pieno di ghiaccio.
 
-Continuo a credere che sia una pessima idea, ma non ti lascio sola.- sospira affranto Scott, sapendo di non poter più dire niente per farmi ragionare.
 
-Questa è una pessima idea, Lydia.-
Stiles mi pianta addosso quei suoi occhi magnetici. Il viso contratto in un’espressione di disapprovazione, ma i suoi occhi...i suoi occhi sono colmi di preoccupazione.
- La peggiore che potesse venirti in mente!- conclude, passandosi una mano sulla bocca.
 
E riesco quasi a sentirla la tua voce, nella mia mente, mentre mi implori di non farlo.
 
-Come funziona?- chiede Malia.
 
-Lydia dovrà immergersi in questa vasca.- comincia a spiegare Deaton, mentre rovescia il ghiaccio nella vasca davanti a noi.
-Uno di voi dovrà tenerla sott'acqua, finché non sarà effettivamente...morta.-
 
-E l'avete già fatto, giusto?- domanda con insistenza Malia.
 
-Sì e non è mai andata a finire particolarmente bene!-
Fa notare Stiles, ma l’occhiataccia di Scott gli fa morire in bocca la seguente battuta.
 
-Ci abbiamo provato con Scott, Stiles ed Allison, per salvare i loro genitori.-
Continua Deaton, appoggiandosi al bordo della vasca.
I primi cubetti di ghiaccio iniziano a sciogliersi nell’acqua.
- Ma questa pratica viene utilizzata soprattutto per recuperare ricordi dimenticati, le parti più nascoste del nostro subconscio. Perciò, se la nostra teoria è giusta, dovrebbe riuscire a far affiorare appieno i poteri di Lydia.-
 
-E come possiamo essere sicuri che si risveglierà?- domanda Kira.
 
-Non c'è mai un margine preciso di sicurezza.- sospira il veterinario, immergendo un dito nell’acqua, per verificarne la temperatura.
- Ma perché possa tornare indietro, avrà bisogno che la persona che la terrà sotto...-
 
-Abbia un forte legame con me.- concludo al suo posto.
 
-Esattamente.-
 
Sì, conosco fin troppo bene la procedura.
So di rischiare la vita ma, se non ci provo, tantissime persone moriranno. Io le posso aiutare.
Non voglio piangere un’altra persona cara, non potrei sopportarlo.
 
-Va bene, cominciamo.-
Annuncio, anche se la voce mi si spezza a metà frase.
 
-Hai portato quello che ti ho chiesto?- chiede Deaton, quando mi avvicino alla vasca.
 
-Sì.- rispondo, maledicendomi perché la mia voce non la smette di tremare, come il resto del mio corpo.
Dalla tasca della giacca, tiro fuori la punta di una freccia. È d’argento.
È l’oggetto più caro che ho al mondo. È questo, quello che Deaton mi ha chiesto di portare.
 
-Era di Allison.-  spiego, accarezzando con le dita la punta della freccia.
-Aveva fuso il proiettile del padre per crearla. L’ha usata alla Eichen House , quando...-
 
Non riesco a finire la frase.
Le lacrime mi stanno offuscando la vista.
Stringo forte la punta di freccia nella mano, così forte che quasi mi buco un dito.
 
-D’accordo.- interviene Deaton, probabilmente sa che questi pensieri non mi aiutano.
-Devo chiedertelo ancora: sei proprio sicura di volerlo fare?
Se ti risveglierai, potresti non essere più la stessa. I tuoi poteri potrebbero diventare ingestibili e porterai per sempre una parte di oscurità, nel tuo cuore.
Non potrai vedere questo cambiamento, ma lo percepirai e ti accompagnerà per il resto della vita.-
 
Beh, certo non sono parole incoraggianti!
 
Ma non vedo altra via d’uscita.
Ho bisogno di una soluzione immediata, non ho tempo per imparare.
 
-Sono sicura.-
 
-Hai deciso chi sarà la persona che dovrà tenerti sott'acqua?- chiede Deaton, osservando i miei amici che, nel frattempo, sono caduti in un silenzio tombale.
-Non prendere la decisione con leggerezza, questa scelta determinerà se potrai tornare in vita o meno.-
 
Fino a qualche mese fa, probabilmente avrei detto Allison.
Ma Allison oggi non c’è, non ci sarà mai più.
Era la mia migliore amica, la persona della quale mi fidavo di più, mi conosceva meglio di chiunque altro.
In questo momento, però,  non può essere qui a tenermi sott’acqua, non è qui per darmi un motivo per tornare alla vita.
 
-Lydia? Hai bisogno di pensarci?- la voce di Deaton mi richiama ansiosa.
 
Guardo i miei amici.
Mi sbagliavo, non è mai stata Allison la persona giusta per questo compito.
Non che non le volessi bene o che lei non ne volesse a me, ma semplicemente il tipo di legame che ci teneva unite, non era dello stampo di cui parlava Deaton.
 
Deve essere qualcuno in grado di riportarti indietro.
Qualcuno con cui tu abbia un legame emotivo.
 
Adesso sto guardando i miei amici e la scelta mi sembra così semplice che quasi mi spaventa.
Anche se non dovrebbe, perché è sempre stata lì, sotto i miei occhi.
Ce l’ho sotto gli occhi dalla terza elementare.
 
-No, so esattamente di chi scegliere.-
 
Per la prima volta, da quando sono entrata nella clinica veterinaria, la mia voce non trema.
Emana una certa calma e sicurezza.
 
E poco importa se questo cambierà le cose, se dovrò affrontare la collera di un coyote mannaro e la frattura dei nostri legami all’interno del branco.
Lo dico, senza vergogna, guardandoti diritto negli occhi.
 
 
-Stiles, voglio Stiles.-
 
Il respiro ti si blocca in gola, amore mio.
 
E se riuscirò a tornare dall’inferno, forse, troveremo il tempo per parlare anche di questo.