Ed ecco a voi una flashfic veloce, nata ieri così,
in un momento di noia…L’ho messa come romantica perché comunque
il tema della storia è l’amore folle dei due protagonisti ^^
Spero possiate apprezzare ^^ …Buona lettura a tutti!!
(e lasciate anche una recensione piccola piccola se ne avete il tempo ^_-)
Tyu
MAGLIETTA ROSSA
Indossavano entrambi una maglietta rossa, rossa come le labbra di lei, rossa come le gote di lui.
Si stavano incamminando per mano su una strada deserta, nel buio della notte,
l’unica luce ad illuminarli il loro sorriso, che era uno solo da tanto le
labbra di ciascuno erano tirate verso l’esterno.
Silenzio aleggiava nell’aria, il rumore dei respiri appena udibile ad un
orecchio molto attento: c’erano loro soli nella zona circostante.
Un lieve venticello spirò da ovest, scompigliando i lunghi capelli di lei, che
andarono a coprirle gli occhi e poi il volto intero. Lui glieli scostò
dolcemente, con tocco delicato, sfiorando appena le belle guance con le dita
calde ed affusolate.
Negli occhi di lei guizzò una luce quasi folle mentre
lo ringraziava con lo sguardo, folle perché terribilmente intensa e vibrante.
Sulle labbra parole non ancora pronunciate e che probabilmente non verranno pronunciate mai, proseguirono ancora, mano nella
mano, calore corporale scambiato in quel piccolo, saldo contatto.
Ad un certo punto una svolta, una strada che si dirama, ma loro avanzarono
spediti, senza esitazione alcuna imboccarono la via
che volgeva a sinistra, sereni e tranquilli come prima, in mezzo alla strada
asfaltata e desolata.
Uno strapiombo si parò loro dinnanzi, oltre una recinzione che impediva che la
gente si avvicinasse troppo alla zona di pericolo; ma la recinzione non era
altro che fumo per loro due, che così decisi e sicuri arrivarono al precipizio,
fermandosi finalmente sul limitare.
Senza sciogliere la stretta di mano si guardarono negli occhi, ed un sentimento
indescrivibile vi si poteva leggere in quelli di entrambi, poiché non si
trattava di un sentimento solo ma di tanti sentimenti
insieme, compattati armoniosamente in modo da emanare uno scintillio
incantevole che luccicava nell’oscurità.
Nessuna parola pronunciarono ancora, solo un piccolo
cenno col capo in direzione del nulla, piccolo cenno che diede il segnale ai
loro piedi di staccarsi dal terreno, alle loro membra di lanciarsi libere nel
vuoto, oltre ogni appoggio o appiglio.
Spiccarono il volo insieme, come due giovani angeli felici, ma essendo privi di ali bastò un attimo perché iniziassero a precipitare,
senza però alcuna paura, pieni solo di tanta voglia di amare, amare fino alla
pazzia più estrema.
E, una volta toccando il fondo, d’ogni energia il loro corpo venne
privato, ma sulle labbra ancora quelle parole non pronunciate, che apparivano
dolci come non mai.
La morte non era che un nuovo viaggio verso l’ignoto,
il sangue non era che una sfumatura di colore rosso sulle loro magliette.