VIAGGIO
Sono stanco di alzare il dito,
di sprofondare nel cauto abisso.
Vorrei fermarmi e poter pensare,
di essere ancora in grado di volare.
Passegiare lungo il viale del tramonto,
arrivando impavido in fondo al mondo.
Risalendo il pendio verso la cima,
attraversando intonso le porte dell'anarchia.
Giungere infine al temuto evento,
per concordare con l'infausto tempo.
Il limite prossimo del mio andare,
incontro alla morte da abbracciare.
Vago ramingo in cerca di tesori,
riempiendo bisacce di fatui amori.
Sorrido sereno al calar del sole,
gioiendo ferino dell'altrui dolore.