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Autore: Girl Pumpkin    07/12/2014    4 recensioni
Questa è una storia che ho tradotto con il permesso dell'autore:
In una giornata come tante Gajeel si accorge dell'assenza di Levy, e decide inconsapevolmente (!?) di andare a cercarla per vedere come sta. ma per quale motivo la maga non si va più vedere?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gajil, Redfox, Levy, McGarden
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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https://www.fanfiction.net/u/721113/Armageddon-Angel
https://www.fanfiction.net/s/8631971/1/The-Comfort-Thing
Il primo Link mostra la pagina del profilo dell'autrice originale di questa storia.
il secondo mostra, invece, la pagina della sua storia.



~~The confort thing
Qualcosa di confortante
-Armageddon Angel-


Gajeel era seduto al bar di Fairy Tail, guardando torvo il suo boccale di birra. Si sentiva parecchio stupido per essere arrabbiato con un oggetto inanimato, ma non poteva farci niente.
Gli mancava qualcosa.

Erano passate due settimane da quando i Grandi Giochi di Magia erano terminati. Due settimane dalla fine della loro lotta contro Sabertooth e altre Gilde, con stupide idee sul viaggiare nel tempo e di umani che diventavano draghi. Sapete, il solito. Tutta quella pazzia era passata. Ora c'era solo la solita, folle Fairy Tail.

Tutti nella gilda erano sopravvissuti, certo con qualche ammaccatura e cicatrice, ma sopravvissuti. Gajeel era grato di queste piccole meraviglie (anche se non lo avrebbe MAI MAI detto). Ma ancora qualcosa non andava.

Gajeel si prese una pausa dal guardare male il suo boccale per spostare i suoi occhi sulla folla.

Quasi immediatamente il Dragon Slayer di ferro scorse Natsu e Gray litigare per una partita a carte. Natsu sosteneva di essere in vantaggio mentre Gray l'esatto opposto.

Gajeel era infastidito dal loro comportamento. Come potevano darsele per una cosa così stupida nonostante le loro ferite?!
Erano davvero due idioti fastidiosi.

Poi al seguito di Natsu c'era la coniglietta e il gatto blu, che se ne stava in volo spora la testa del rosato dandogli consigli su come colpire lo spogliarellista. Come diavolo poteva quella palla di pelo blu non essere preoccupato per l'altro idiota?!

La ragazza coniglietta era seduta di fianco a loro a leggere un libro, o almeno, a provarci. Gajeel immaginò che doveva essere difficile leggere qualcosa con due idioti che ti sbraitano a pochi cm. Non che lui si fosse mai gettato in chissà quale lettura, a parte i manifesti per le missioni.

Dietro i due "combattenti" vi era Juvia che spiava Gray dietro un pilastro.
"Oh, ma andiamo!" pensò Gajeel. Quando diavolo prenderà il coraggio quella donna di dire a quell'idiota che lo ama?
Non che al moro importasse o altro ma conosceva Juvia grazie hai giorni passati di Phantom Lord e lo irritava parecchio il fatto che una maga tanto forte da entrare negli Element si riducesse alla stregua di una Stalker.

Anche in questo caso non erano affari suoi.
Cana stava bevendo ancora. E la cosa lo lasciò di stucco (massimo sarcasmo XD).
Gajeel capì che il fegato andato a farsi benedire e l'alcool dovevano essere i migliori amici di quella donna. Come poteva lei essere considerata attraente?

Lily stava colorando qualcosa con la figli dei due cowboy. Gajeel trovò strano che il SUO gatto fosse così pappa molla nei confronti dei bambini. Quando aveva chiesto qualcosa in proposito all'Ecxeed, quello aveva risposto dicendo che i bambini non hanno malizia. In seguito non si parlò più dell'argomento. Il Dragon Slayer non aveva un fottuta idea precisa di cosa significasse quella risposta, così la discussione venne dimenticata.

La barista stava servendo da bere e da mangiare un po’ a tutti. La sua mente era un vero e proprio mistero per Gajeel. Era come se lei lo ignorasse e lo seguisse contemporaneamente, o forse era solo una sua impressione, ma in entrambi i casi, era davvero strana.
Inoltre, aveva questa strana capacità di sapere esattamente come ti sentivi. Tipo ESP ma molto più deprimente, comunque sia, Gajeel pensò che la cosa non lo riguardasse.

E poi c'era il gamberetto. Il gamberetto era...
lei era...
“Dov’è?” pensò Gajeel.

Il Dragon Slayer sondò la sala con fare disinteressato, nascondendo la ricerca della selvaggia testa blu che la caratterizzava.
Tutta via c'erano solo 2 persona con i capelli blu, Juvia e Wendy, e nessuna di loro era la ragazza che stava cercando.

Era strano. Avrebbe giurato di averla vista. Si insomma, i suoi due compagni idioti erano lì. Quello grasso era impegnato a mangiare, mentre l'altro a parlare di una ragazza della gilda, che non era Levy.

Pensandoci bene, Gajeel non aveva visto la testa blu di Levy quel giorno. E ciò era strano. Lei era sempre con i suoi due cagnolini o a parlare di libri con la coniglietta, o robe così.
In effetti, nelle due settimane dopo la fine dei giochi, Gajeel non ricordò di aver visto il nano.

Il che lo portava alla domanda originale...Dov'è Levy?

Gajeel annusò discretamente l'aria, oramai avrebbe riconosciuto il profumo della blu tra mille.
Tuttavia, mentre cercava tra miriade di profumi, il suo non c'era.

Questo fatto incuriosiva Gajeel. Dove si trovava? Ma poi, cercò di controllarsi.
"Io non sono preoccupato per il gamberetto" disse a se stesso "Sono solo curioso" quella scusa sembrò un enorme stronzata perfino a lui.

Il moro tornò alla sua birra, cercando di liberarsi di quei pensieri. Anche se con scarsi risultati.

< < Stai bene? > > chiese Mira al mago di ferro.

< < Bene > > disse seccamente lui < < sto solo bevendo la mia birra di merda > >

Mira si limitò a sorridergli < < Ne vuoi un altra? > >
< < Di questa roba? > > sputò Gajeel < < bere la roba che viene dallo smaltimento dei rifiuti sarebbe meglio > >
Mira ridacchiò. Non si scoraggiò per nulla al suo commento o al suono del suo tono.
< < Bene, allora > >
Gajeel sembrò ignorarla per tornare hai suoi pensieri. Tuttavia entrambi sembrarono cospirare contro di lui.
< < A proposito hai visto Levy ultimamente? > > chiese l'albina
Gajeel fece un ottimo lavoro rimanendo disinteressato. Non gli avrebbe mai dato la soddisfazione di sapere che lui stava pensando la medesima cosa. Tuttavia, bisognava procedere con calma. Mira era un donna molto più perspicacie di quanto non desse a vedere.
Bastava un tic, un sorso, un esitazione nel rispondere e lei poteva entrarti nella testa.
< < Non dalla fine dei giochi > > Gajeel rispose, non troppo presto ma nemmeno troppo tardi. Con un tono che rese possibile nascondere quello che pensava.
< < Davvero? > > chiese Mira. Tutta via, il tono con cui lo fece diede ad intendere che avesse un secondo fine.
< < Già. Perché? > > chiese Gajeel, nel tentativo di mettere l'albina sulla difensiva.
< < Beh, ho chiesto in giro e nessuno la più vista dalla fine del torneo > > disse Mira con voce pensierosa < < Sono solo preoccupata > >
Il Dragon Slayer non poté trattenersi dall'alzare un sopra ciglio. Nessuno aveva visto il gamberetto in due settimane? Non era da lei. La piccoletta era così frizzante che non poteva certo possibile che lei si assentasse dalla gilda.
< < Beh, io non l'ho vista > >
< < Davvero? > > chiese Mira
< < Perché sai, ho visto che voi due vi siete avvicinati parecchio dopo l'esame di classe S, in oltre voi due siete andati insieme al parco acquatico della città > >
Questa vota, Gajeel non poté fare a meno di accusare il colpo.
< < Dove l'hai sentito? > >
Merda. Ora aveva appena l'asciato una apertura per la barista.
< < Me la detto Lily > > Mira sorrise < < Ha detto che tu e lei siete andati all'acquario dei pesci e che l'unico motivo per cui hai accettato è perché te lo ha chiesto lei > >
Gajeel stava visibilmente tremando per la rabbia. Lily lo avrebbe sentito quando sarebbero stati a casa.
< < E allora? > >
< < Niente. > > sorrise Mira.
Ma non era il classico sorriso che lei dava a tutti nella gilda. E non era nemmeno il sorriso che indossava per nascondere le sue vere intenzioni. No, era un di quei sorrisi che si insinuava nella mente delle persone fino ad irritarli.
Gajeel schizzò via dalla sedia < < Comunque. Mene vado. > >
annunciò.
Mentre camminava verso la porta, Mira lo chiamò
< < Puoi andare a controllare Levy? > >
chiese con preoccupazione.
< < Mi piacerebbe davvero sapere se va tutto bene. > >
< < Fai da te. > > gridò Gajeel di rimando < < Non è una ragazzina. Sa badare a se stessa. > >
poi se ne andò sbattendo le porte.
Gajeel camminava per le strade di Magnolia. Le parole di Mira gli risuonavano ancora nella testa.
Quella donna poteva far perdere la risoluzione a chiunque, perfino a un Dragon Slayer come lui.
Levy era un ragazza grande...beh, l'età e la sua magia, almeno.
In oltre non era il suo lavoro giocare al bebysitter.
E poi non era neanche davvero preoccupato per lei.
No, neanche un po’.
Era così impegnato a convincere se stesso che non ci teneva affatto a vederla, che non si accorse nemmeno di essere davanti al dormitorio per ragazze. Imprecò contro i suoi piedi.
Oh beh, dal momento che era lì poteva anche vederla. E non perché glielo avesse detto la barista o perché era preoccupato.
Gajeel entrò nell'edificio, in un istante sentì un enorme ondata di oppressione trafiggergli il corpo. E altrettanto velocemente come era arrivata se ne andò. Il Dragon Slayer capì che doveva esser l'incantesimo di protezione che vi era sul dormitorio. Doveva aver concluso che non era una minaccia per nessuno in quell’edificio.
Gajeel odorò un soffio d'aria e catturò l'odore del gamberetto, di libri vecchi e di vaniglia.
Si, poteva distinguere il profumo di Levy tra tutti quelli che vi erano qui dentro, e allora?!

Era normale per un Dragon Slayer. Anche Slamander aveva scommesso che poteva riconoscere il profumo della spogliarellista tra mille. Non era strano, non era affatto strano. Zitto!

Gajeel gemette. Stava davvero litigando con se stesso? E la cosa peggiore è che stava perdendo!

Così fottutamente patetico...

Il Dragon Slayer seguì la traccia olfattiva fino ad arrivare davanti alla sua porta.
Gajeel stava per bussare alla porta quando si fermò.
Non aveva idea di cosa dire alla piccoletta.
Era andato lì senza un piano.
Che siano dannati i suoi piedi!
E non poteva certo dire "Ehi Levy, era da un po’ che non ti vedevo alla gilda e così sono passato, che succede?"
...lui non era certo un tipo così spensierato!!
Comunque sia, bussare prima, pensare dopo.
Gajeel bussò con la solita "delicatezza" che lo contraddistingueva.
Poi attese.
< < Chi è? > > disse una voce timida, identificata come Levy, da dietro la porta.
< < Sono Gajeel. > > rispose il mago dai capelli neri < < Apri la porta. > >
< < Gajeel, ti prego di tornare un'altra volta. > > rispose lei di rimando.
< < Gamberetto, apri la porta. > > commentò lui.
< < Per favore vai via. > > disse Levy < < Non mi sento bene. > >
Gajeel era sempre più incazzato. Era andato lì, rinunciando a qualunque cosa dovesse fare, per vedere lei e ora lei non gli apriva nemmeno la porta.

Questo lo irritava. Il fatto che volesse vederla non aveva nulla a che fare con la preoccupazione, sia chiaro.

< < Dannazione, apri questa porta! > > Gajeel gridò, sentendosi piuttosto stupido a strillare contro un pezzo di legno.

< < Gajeel, non ho voglio di avere compagnia. > > disse lei con fermezza < < Vai via. > >

Gajeel sentì un tic nervoso sulla fronte.

Gli aveva appena detto di andare via? Ora, se Levy l'avesse detto ad un altro probabilmente si sarebbe messo a ridere per via del rifiuto deciso, tuttavia, lei lo stava dicendo a lui.
E lui non aveva intenzione di essere respinto, tanto più se era venuto lì perché era preoccupato per il suo benessere.

Beh potevano giocare in due a quel gioco.

< < Sentimi piccoletta, se non apri questa porta ora, io giuro su Mavis che la sfondo. > > ringhiò Gajeel.

Si udì un forte tonfo provenire da dietro la porta, che lasciò un po’ confuso Gajeel.
< < Ho messo una barriera alla porta. Così si aprirà solo da questa parte. > > disse Levy.

< < Staremo a vedere. > > Gajeel ruggì.

Il Dragon Slayer fece un paio di passi indietro. Poi con tutta la velocità di cui era capace, ha scontrato la sua spalla contro la porta.

Tuttavia, la cosa non funzionò, l'unica cosa che sentì fu il dolore alla spalla. In qualsiasi altro giorno, non si sarebbe fatto così tanto male, ma era guarito dalle sue ferite solo due settimane fa.

Un eco di imprecazioni riempì il dormitorio. Per fortuna tutti i membri erano in gilda. In caso contrario, avrebbe suscitato molto sgomento.
< < Dannazione donna, apri questa porta! > > urlò a denti stretti, massaggiandosi la spalla, nel tentativo di alleviare il dolore.
< < Gajeel, non cercare di buttare giù la mia porta! > > Levy gridò < < Non voglio vedere nessuno oggi > >
< < Non hai visto nessuno per due settimane! > > Gajeel gridò di rimando < < Ora apri questa porta! > >
< < Ho detto di no. > >
Ok, il metodo carino non ha funzionato. Il metodo più gentile nemmeno (ehi per Gajeel Redfox abbattere una porta a spallate era molto gentile!)
Ma ora era arrivata l'ora dell'approccio diretto.
IRON DRAGON

Gajeel trasformò il braccio destro in ferro e puntò alla porta.
Si lanciò alla carica, cercando nuovamente di rompere la porta. Tuttavia essa lo respinse. In qualsiasi altra situazione il mago avrebbe infranto la barriera, ma oggi non era proprio giornata.

< < Dannazione donna. > > imprecò.

< < Accetta il maledetto suggerimento di "andartene" Gajeel. > >
Levy urlò < < Io non voglio vedere nessuno. > >

Era meglio per lei aver un buon motivo di comportarsi così, altrimenti Gajeel l'avrebbe...beh avrebbe pensato a qualcosa.

Dopo di che gli venne un idea, talmente diabolica che lo fece sorridere.

Invece di buttarsi sulla porta, appoggiò l'orecchio al muro e bussò piano col dito indice. Ascoltò per sentire se c'era qualcosa oltre la parete e quando fu sicuro che non ci fosse nulla, Gajeel trasformò il suo braccio in una motosega.

Fu colpito dal suo stesso genio. Levy nel tentativo di non fargli buttare giù la porta si era dimenticata di fare lo stesso con le pareti. Quello era il punto debole da sfruttare.

Tra colpi rapidi e la parte crollò. Gajeel entrò nella stanza tramite il buco da lui fatto nel muro.

Quando entrò, si guardò in torno.

I libri erano ovunque, dove ci fosse spazio e perfino dove non vi era.
In tutta onestà, era proprio come se la era immaginata. Ora però doveva trovare il gamberetto.

< < Piccoletta, dove diavolo sei? > > Gajeel urlò.
< < Perché hai buttato già il muro? > > chiese Levy.

Gajeel si voltò in direzione della voce, ma vide qualcosa di molto inaspettato.
Levy indossava i suoi soliti vestiti. Non aveva l'aspetto pallido di una malata. La guardò bene. Tuttavia il suo sguardo venne attirato dal viso.
Levy indossava anche una fascia per capelli, come al solito, solo che non era legata alla fronte.

Ora...Gajeel non se ne intendeva molto di fasce per capelli, ma sapeva che la stava usando per tutto fuorché per tenere indietro i capelli.
E come se non fosse sufficiente indossava una bandana anche sul viso, l'unica parte scoperta erano gli occhi.
< < Che è quella bandana, gamberetto? > >
< < Sto male. Ora puoi anche andartene > > disse lei.
< < Non ti credo > > rispose di rimando il moro.

Levy cercò di far uscire Gajeel dall'appartamento.

< < Ho detto di andartene. Non me la sento di affrontarti ora. > > gli disse.

Ma, purtroppo per lei, i suoi tentativi di spostarlo andarono all'aria, come Natsu che cerca di non stare male su di un treno e Juvia che riesce a farsi notare da Gray.

Sarebbe stato anche divertente, per Gajeel, il suo patetico tentativo di mandarlo via a spintoni se non fosse che lei gli stava nascondendo qualcosa.

Gajeel afferrò Levy per la cottola del collo. Per quanto la maga cercasse di divincolarsi sapeva fin da subito che era inutile.
La sua stretta era troppo forte.
Gajeel le tolse la fascia e la bandana. Quando lo fece capì perché stava evitando ogni contatto con gli altri.
Lei girò il volto.
< < Gajeel, non mi guardare. > >
Gajeel sussultò a quella visone. Sul bel viso di Levy vi erano due chiare cicatrici;
una si estendeva dal suo occhio destro fino al centro della fonte e l'altra sulla guancia destra.
< < Cosa è successo Levy? > > chiese a bassa voce. La sua precedente rabbia era svanita alla vista delle cicatrici.

< < Non lo so. > > Levy sussurrò.

< < L'ultima cosa che ricordo è un incantesimo che mi colpisce e mi sbalza via, poi quando ho riaperto gli occhi, avevo delle bende sul viso. Wendy ha detto che ha fatto tutto ciò che era in suo potere, ma non è riuscita a fare nulla per le cicatrici. > >

Levy iniziò a piangere.

"Merda" Gajeel pensò. Non era certo quello che si aspettava quando era venuto lì.

Ora cosa diavolo poteva fare? Non aveva nessuna fottutissima idea.

Guardare Levy piangere lo faceva sentire...strano. Il Dragon Slayer odiava vederla piangere perché di solito il motivo delle sue lacrime era proprio lui. Avrebbe fatto qualsiasi cosa per farla smettere, qualsiasi cosa per vedere la Levy sorridete di sempre.
< < E così, mi sono chiusa nella mia stanza. > > Levy singhiozzò.
< < So bene che non posso restare qui per sempre, ma non so cosa fare. > >

Gajeel sospirò, pensando a cosa dirle.

< < Pensi davvero che la gente in gilda cambierà opinione su di te ora che hai delle cicatrici sul viso? > > chiese.

< < No, so che no lo faranno. > > Levy disse < < Ma queste cicatrici mi fanno sentire brutta. > >

Gajeel gentilmente posò Levy a terra.

< < Anche io ho delle cicatrici. Mi fanno sembrare brutto? > > chiese. Era strano. Il tono della sua voce faceva sembrava voler dire: lo-so- che-fanno-questo-effetto.

< < No,no. Le tue cicatrici ti fanno sembrare....te stesso > > disse la blu cercando di placare l'uomo.

< < Riesci a intimidire i nemici con quelle cicatrici > >
< < Ghihi > > Gajeel ridacchiò < < Puoi fare lo stesso con le tue cicatrici > >

Levy lo guardò confusa e un po’ scoraggiata da quelle parole.
< < Che cosa? > >
< < Ecco quello che devi fare. > > spiegò Gajeel
< < Tu via fuori e se qualcuno ti chiede come te le sei fatta gli dici che hai combattuto contro un demone che voleva distruggere il mondo.
Gli dici che quella cicatrici sono un suo regalo per averlo rispedito all'inferno da cui veniva e che le hai perché hai salvato le loro chiappe. E se loro si prendono gioco di te gli dici che li fai a pezzi. > >
Levy lo guardava decisamente stordita. Era serio? La stava prendendo in giro?
Tornò a piangere, lasciando Gajeel sconcertato.

< < Gajeel, non capisci. > > lo accusò Levy con le lacrime agli occhi.
< < Dannazione, ci sto’ provando. > > Gajeel urlò < < Io non capisco perché ti fai tanti problemi! Tutti hanno cicatrici in Fairy Tail > >
< < Non tutti. > > Levy sospirò.
< < Beh, non i deboli. > > Gajeel sentenziò < < Solo i forti hanno cicatrici. > >
Levy aggrottò le sopra ciglia confusa < < Eh? > >
< < Voglio dire, pensaci. > > Gajeel disse
< < Io ho delle cicatrici, Lily ha delle cicatrici, Salamander ha della cicatrici, lo spogliarellista ne ha due. Titania ha perso il suo occhio. Juvia ha una cicatrice sulla gamba. Quel gigante Elfman ha una cicatrice. Laxus ha un cicatrice e Gildarts a perso un braccio e una gamba. Perfino il Master ha una cicatrice. Quindi le persone forte c'è l'hanno. > >

< < Questo non è vero > > disse Levy senza allegria < < Lucy e Mira non hanno cicatrici > >

< < Beh la barista ha una cicatrice, ma si vede solo quando si trasforma in demone > > Gajeel spiegò < < E per quanto riguarda la biondina, i suoi spiriti fanno tutto il lavoro > >

< < Il tuo ragionamento non quadra > > disse Levy.

Lo stava facendo impazzire.

In realtà, era stanco di tutta quella storia. L'unico motivo per cui era venuto era per vedere se stava bene, e cicatrici a parte, lei stava bene. Avrebbe dovuto andarsene. Ma non poteva lasciarla così.

< < Dannazione donna, smettila di farlo! > > Gajeel urlò.
Lui non voleva, ma era stanco di litigare con lei.

< < Senti, puoi stare qui a lamentarti di come il mondo ti abbia fottuta con quelle cicatrici, oppure mostrarle con orgoglio dicendo
"Quello che me le ha fatte voleva uccidermi ma no lo ha fatto, perché io ero più forte. > >

Probabilmente non è la cosa più delicata che poteva dire, ma cavoli era frustrato.

Levy abbassò lo sguardo. Gajeel poteva vedere le lacrime gocciolarle dagli occhi, ma poi, per qualche strana ragione, si mise a ridere.

< < Davvero Gajeel, non hai idea di come si tiri su’ il morale alle persone, vero? > > lei ridacchiò
Gajeel sbuffò e guardò altrove < < Stai zitta > >

< < In oltre quelle cicatrici ti danno il carattere di cui avevi bisogno >
< < Il carattere? > > chiese Levy
< < Certo. Voglio dire, puoi andare in strada con una giacca di pelle e essere una dura a tutti gli effetti con quelle cicatrici > >
disse lui.
< < Stai dicendo che non avevo carattere prima di queste cicatrici? > > chiese Levy con sguardo torvo all'imponente Dragon Slayer di fronte a lei.
Gajeel rabbrividì al suo tono. Cercò di correggersi o pensare a qualcosa che poteva tirarlo fuori dai guai.
Ma nulla poteva effettivamente risolvere quello che aveva detto.

< < Dannazione > > ha imprecato < < Ci sto provando, ma tutto quello che dico non va bene > >

Il drago di farro avrebbe detto di più, ma sentì una leggere pressione introno alla sua vita. Abbassò lo sguardo e vide la donna minuta abbracciarlo.

< < Grazie per cercare di tirarmi su il morale, Gajeel > > Levy sussurrò contro il suo petto.

Il moro goffamente le accarezzò la schiena.
Quando Levy ruppe l'abbraccio tutte le sue lacrime erano sparite.
< < Penso che tu abbia ragione su una cosa > > disse
< < Non posso restare qui per sempre, devo smettere di preoccuparmi di quello che pensano gli altri, l'importante è quello che pensano i miei compagni di me > >

< < E' questo quello che hai capito da quello che ti ho detto? > >
chiese incredulo.

Levy annuì, e poi sorrise a Gajeel. Era un di quei sorriso che gli facevano venire un tuffo al cuore, si sentì uno stupido pappamolla a pensare una cosa così.

< < Ma grazie Gajeel, per essere venuto qui oggi > >
Gajeel distolse lo sguardo con le orecchie rosse.
< < Si, come vuoi > > mormorò.

Levy sorrise < < Ora puoi aiutarmi a pulire il disastro che hai fatto? > > chiese.

L'uomo dai capelli lunghi si strinse nelle spalle. Iniziando a raccogliere i detriti che erano caduti a causa del buco nel muro.

Mentre Levy stava pulendo il pasticcio uno strano pensiero le venne in mente
< < Pensi davvero che mi starebbe bene una giacca di pelle? > >
chiese.

Gajeel sbuffò < < Beh, fammi pensare > > disse.

< < Di sicuro ci penserei due volte prima di farti degli scherzi da solo, magari mi porterai appresso un gruppo di persone > >
Levy ridacchiò.

< < Allora, forse, dopo che abbiamo finito, ne vado a comprare una > >

< < Ghihi > > Gajeel ridacchiò. Afferrò Levy non molto gentilmente e se la mise sulla spalla.

< < Gajeel, che cosa stai facendo? > > urlò Levy.
< < Andiamo a comprare una giacca di pelle > > disse lui.
< < Ma per quanto riguarda il casino che c'è qui? > > chiese lei
< < Fanculo > > disse semplicemente.

Gajeel, con Levy al seguito ,usci dal dormitorio in cerca di una giacca di pelle.
Okay, forse non era andata esattamente come Gajeel aveva pensato, ma in fondo aveva compiuto il suo obbiettivo.
Aveva fatto uscire Levy dalla sua stanza. Quindi...
Missione compiuta.

Fine.


Angolo della traduttrice:

Salve a tutti, per questa magnifica storia dobbiamo ringraziare l’autrice Armageddon Angel.

MESSAGGIO IMPORTANTE:
Per chi volesse recensire la storia (e spero che siate in molti) vi pregherei di dividere la recensione in due parti.
Una per l’autrice, alla quale verrà mandato quello che scriverete sulla storia.
E, se volete ^^, una parte per me.

Grazie mille per aver letto questa FF.
Girl Pumpkin in collaborazione con Armageddon Angel.

  
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