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Autore: Thiare    08/12/2014    1 recensioni
Quello di cui Rose Tyler non si era ancora accorta mentre stringeva forte la tazza di fetuscì presa su Gellerty, era che il colore del TARDIS cambiava a seconda di quanto il Dottore fosse felice.
[Tenth Doctor/Rose] [Per Andrea]
Genere: Fluff, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Doctor - 10, Rose Tyler, TARDIS
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Il colore dell'abbandono



Quello di cui Rose Tyler non si era ancora accorta mentre stringeva forte la tazza di fetuscì presa su Gellerty, era che il colore del TARDIS cambiava a seconda di quanto il Dottore fosse felice.

E ne aveva passato di tempo, lei, a studiare i contorni di quella cabina telefonica, lei che ogni crepa, ogni scheggia, la conosceva a memoria. Eppure quando il Dottore ritornò sorridente dal suo giro per la città e la trovò accovacciata davanti al TARDIS, lei non poté far altro che notare come quel blu splendesse.
Era un blu particolare, quello, uno di quei blu in cui ci splende il cielo, che ti soddisfa solo guardare, che ti rallegra il cuore. Era per questo che non era ancora stato classificato, quel blu, e il suo nome era ancora sconosciuto agli umani.

Rose si chiedeva se ci fosse qualcos'altro dietro quel colore indecifrato del mare, forse una magia irrisolta, rimasta appesa tra l'illusione della realtà.

Un giorno aveva spiato il Dottore stringere forte la fotografia di una donna molto bella e poi strofinarsi il viso accarezzando la consolle; il blu TARDIS all'improvviso si era fatto molto più chiaro, quasi mortalmente pallido, come a dire: "Se la vita è fatta per soffrire, allora soffriamo insieme."

Il giorno dopo il loro ritorno dal 1700 e il suo incontro con Madame De Pompadour, Rose aveva notato con un risolino quanto il colore della facciata del TARDIS fosse diventato paurosamente scuro, come un blu notte indiavolata. Il Dottore sembrava mortificato, soprattutto quando beccava una forte scossa ogni volta che toccava la leva di accensione.

Ma forse il colore che più di tutti colpì la ragazza fu il blu intenso del TARDIS quando scomparve per l'ultima volta da lei quel giorno alla Baia del Lupo Cattivo, un blu che era solo blu, l'originale, l'unico, quello che apparteneva solo a lui, come a dirle: "Tu, ragazza, la sola che mi ha guardato dentro."

Rose continuò a vedere il Dottore con il suo TARDIS ogni volta che chiudeva gli occhi, e sapeva che alla fine quella vecchia Sexy era gelosa di lei, ma la gelosia per il Dottore non era qualcosa da biasimare. Lo vede tuttora, Rose, scorrazzare nel suo completo gessato, blu come la notte, abbinato al suo TARDIS, e forse un po' riesce a capire cosa c'è oltre quel blu, anche adesso che lo sogna ogni notte, quell'altro Dottore, quello che non l'ha sposata, quello che non la stringe ogni volta che, di notte, sussulta.

Ora ha capito, ogni volta che lo rivede in un sogno, che cosa significa quel blu.
Blu non è il colore di un paio di occhi, nè quello dell'acqua. Blu è il colore dell'infinito, di un Universo che fine non ha, che verrà per sempre esplorato, adulato, amato. Blu è il colore che va oltre l'apparenza, perché è il vero colore dell'amore, è il colore di chi ci tiene.

Il blu è il colore del Dottore e che sia il suo TARDIS ad essere blu, non è una coincidenza... Quante volte nelle sue rigenerazioni ha avuto gli occhi azzurri, quante altre con quegli occhi azzurri ha detto addio.
Il blu di quella cabina è il colore dell'abbandono, il colore che col tempo hanno preso il Dottore e il suo TARDIS, due anime rifiutate, due anime fuggite, due anime ancora in viaggio verso qualcosa di migliore.









N.d.a.
Prima fanfiction sul fandom di DW! Solo due paroline e mi eclisso, eh..
Allora, è da tempo che volevo pubblicare qualcosa sul Dottore ma non ho mai concluso niente, a mia discolpa non puoi decidere tu per la tua ispirazione, infatti decide lei quando arrivare, e a me è arrivata all'una di notte. Bene, basta che è arrivata. Poi.
Il Blu TARDIS è un colore che mi piace da matti e la Tenth/Rose è una ship che amo moltissimo.
Per ultima cosa vorrei dedicare questa flash ad Andrea che è più patito di me del Dottore e che crede che le fanfiction siano il danno del cinema.
Just words, fantasies and fortune
Erika









 
   
 
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