Spero solo questa storia vi piaccia, questa volta non ho molto da dire :') perdonatemi per il romanticismo, ma alle due di notte, divento una romantica inguaribile. Non so il perché, è così e basta :')
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Amy fissava il soffitto già da un po' di tempo.
Era lì sul divano del suo ragazzo, senza poter fare nulla.
Il buio e il silenzio regnavano sovrani nella stanza.
Era rimasta fuori casa. Sheldon, per chissà quale ragione, la aveva ospitata.
Il giorno prima avevano addirittura litigato, cosa strana per loro due.
Il flashback tornò nella mente di Amy.

-Sheldon! Smettila, okay? Ti ho sopportato fin troppo! Sai che ti amo per come sei, ma seriamente non ce la faccio più!
-Ma Amy... Io... Io non ci riesco a venire ad abitare con te, mi conosci! 

Amy deglutì ripensando a quella faccia. Si sentiva tremendamente in colpa. Non sa cosa le fosse preso. Sapeva solo che in quel momento era andata fuori di testa, e aveva esagerato. Troppo, tremendamente troppo. Non aveva notato la sincerità e la richiesta di aiuto negli occhi di Sheldon. In quel momento era andata così.

-Che diamine! Leonard è andato a vivere nell'appartamento di Penny! Non potrei venire qui io?!

Aveva proprio esagerato. Il cuore le batteva all'impazzata e le lacrime stavano sgorgando come cascate dagli occhi, ma silenziosamente. Il giorno prima aveva visto Sheldon piangere veramente. Ed era colpa sua. Era così infuriata, che era riuscita addirittura a far star male qualcuno. E quel qualcuno era proprio il suo ragazzo.
Perché aveva insistito così tanto, perché? Aveva paura che questa sarebbe stata davvero la fine. E non poteva accettarlo, non poteva.
Si alzò e con tutta la forza che aveva cercò di farsi coraggio e di chiedergli scusa.
Ma fu proprio quando stava per bussare, che lui aprì la porta.
-Sheldon mi dispiace. Credimi mi sento uno schifo non so cosa mi sia preso, ora tu mi odierai, lo so, ma ti prego non lasciarmi sei l'unica persona con cui io abbia mai avuto un vero rapporto ti prego io non...- disse tutto d'un fiato. Si bloccò solo quando le labbra di Sheldon erano unite alle sue. Cosa fosse successo, non riusciva a capirlo. In quel momento sembrava come se nulla fosse mai accaduto, come se fossero tornati indietro nel tempo. Aveva solo sentito le sue labbra contro le sue, le labbra del suo ragazzo posarsi di nuovo sulle sue. Per alcuni sarebbe stato normale, ma per loro no. Per loro non era affatto normale baciarsi in questo modo così spontaneo e sincero. Entrambi per un attimo credettero di stare in paradiso.
Ma non succedette solo quello quella sera.
-Amy. È colpa mia, sei stata fin troppo paziente, hai ragione. Credo sia ora di provare, di tentare. Prendiamola come una convenzione sociale. Ci proverò, per farti felice.
Lei sgranò gli occhi. Era stato proprio Sheldon a pronunciare quelle parole? Amy si limitò ad annuire, cercando di trattenere l'entusiasmo.
-Oh, accidenti! Quasi dimenticavo! Aspettami qua!
E il fisico scomparve nel buio della stanza per qualche secondo.
Quando tornò si inginocchiò. Amy pensava si stesse allacciando la scarpa, quando aprì un cofanetto, piccolo, con dentro un anello. Furono proprio quei movimenti che mandarono in tilt Amy. Sheldon prima poggiò un ginocchio sul pavimento, poi porse la mani verso di lei, e infine aprì la scatola.
-Dunque, vediamo. Sono un po' scosso ma mi pare che la frase da dire era: Amy Farrah Fowler, vuoi sposarmi?
In quel momento Amy pensò che fosse una candid camera, o che stava semplicemente sognando. Tutto questo era troppo, troppo perfetto.
-Credo che questo sia il momento in cui tu debba rispondere...
Fu certa che era tutto vero. La testa le girava, le farfalle nello stomaco erano impazzite, e non sentiva più le gambe.
-S... SÌ! Sì lo voglio!
Sheldon sorrise, prese l'anello e glielo infilò al dito.
Questa volta fu Amy a baciarlo, e fu magnifico. 
Ringraziò il momento in cui la mattina stessa, scordò le chiavi del suo appartamento, sul tavolo.