Erano le 22:00 di un calmo venerdi' sera a Central City. 
Ognuno in citta' era fuori a divertirsi,a casa a rilassarsi o ansioso di terminare in fretta il proprio lavoro.
Tutti tranne Caitlin. Lei era allo Star Labs dalla mattina, con nessuna voglia di tornare a casa. Si crogiolava tra un lavoro ed una curiosita' scientifica, tenendo la propria mente costantemente  concentrata.
Dalla morte di Ronnie, Caitlin aveva organizzato tutta la sua vita sul lavoro. Tenersi occupata la aiutava a non pensare costantemente a lui. Ma la cosa le era sfuggita di mano, ed ora si trovava a non avere nessuno nella sua vita al di fuori del lavoro. Per questo, spesso, rimaneva nel laboratorio a lungo, quasi lo riconoscesse piu' come la propria casa.
Dopotutto, era li' che vi erano le persone piu' importanti della sua vita. Li' era morto Ronnie, li' aveva lavorato con Cisco, li' aveva conosciuto Barry.
Si rigiro' sulla sedia, immersa nei propri pensieri, quando un rumore nella sala affianco la fece trasalire. Ancora, il rumore di passi si fece piu' forte.
Caitlin trasali' e gettandosi giu' dalla sedia, si nascose rapida sotto la scrivania, fissando la porta attraverso una piccola fessura. 
Fu un attimo e tutti i fogli della scrivania si sparpagliarono per la stanza.
-Se stiamo giocando a nascondino, hai appena perso- commento' divertito Barry, guardandola dall'alto, lasciandosi scappare una risata. 
Quando lo vide, Caitlin inizialmente tiro' un sospiro di sollievo per lo spavento che aveva appena preso. Poi, imbarazzata per l'umiliazione, usci' dalla scrivania con le guancie un po' arrossate e la voce acida.
-Barry!! Quante volte devo ripeterti non c'e' bisogno che resti finche' non vado via io?- getto' fuori d'un fiato arrabbiata.
-No, non e' come pensi..- spiego' subito lui, gesticolando con le mani.
-Io..dovevo solo controllare una cosa..- si giustifico', con fare ben poco convincente.
Lei inarco' un sopracciglio e continuo' a guardarlo in silenzio.
Barry sospiro'.
-E va bene!- esclamo' spazientito. -E' solo che non mi piace andare in giro a divertirmi, o riposarmi a casa, sapendo che tu sei qui a lavorare fino a tardi per me!- disse serio, guardandola negli occhi.
Caitlin rimase sorpresa dalle sue parole. Non immaginava che lui si preoccupasse a tal punto per lei da rinunciare ai suoi piani del venerdi' o di qualsiasi altro giorno. Tuttavia, l'insormontabile barriera che aveva costruito tra lei ed il resto del mondo, le impedi' di rispondere dolcemente, o al almeno gentilmente.
-Non hai mai pensato che mi piaccia lavorare qui?-commento', con il tono di voce appena piu' alto. Barry roteo' gli occhi.
-Il punto e' che hai bisogno di divertiti! O riposarti, almeno- 
-E da quando tu sai di cosa ho bisogno?- rispose lei, posando le mani sui fianchi. Lo disse un po' troppo bruscamente, tanto che Barry sospiro' e in un istante scomparve dalla sua vista. 
Caitlin rimase immobile al centro della sala, con i capelli che gli cadevano di fronte agli occhi  e i fogli di carta che ricadevano a terra. 
-Sei proprio un idiota!- sbotto' spazientita ad alta voce, riferendosi tuttavia a se stessa e non a Barry. Non avrebbe voluto trattarlo male e respingerlo in quel modo, tuttavia a volte la parte di se' che aveva paura di riaffezzionarsi a qualcuno aveva la meglio.
Troppo tardi, era gia' succeso. E lei aveva rovinato tutto.
Maledendo se stessa per il proprio comportamento, si accinse a raccogliere tutti i fogli sparsi nella sala. Erano tantissimi, maledetta supervelocita'!
Quando poso' l'ultimo foglio sulla scrivania, sospiro'. Dopo essersi scusata con Barry, doveva assolutamente dirgli di non fare mai piu' entrate del genere.
Troppo tardi. In un lampo, Caitlin vide la stanza riempirsi nuovamente di fogli volanti, ed un'ondata di vento investirla.
Barry era li' che la guardava.
-Barry!!!!- lo rimprovero' nuovamente per aver incasinato la stanza per la seconda volta. Lui la guardo' con un sorriso colpevole.
Subito dopo, Caitlin addolci' lo sguardo, non riuscendo a vedere altro che il volto sorridente di lui. Nonostante tutto, era tornato. Senza pensare, corse verso di lui abbracciandolo. Entrambi rimasero piuttosto sorpresi da quel gesto spontaneo e inaspettato. 
-Scusa...- sussurro' Caitlin -...Per prima-
-No, figurati...- commento' lui un po' scombussolato. Poi si rilasso',circondandole la schiena a sua volta con le braccia.
Rimasero cosi' per qualche minuto. Nessuno dei due voleva realmente staccarsi da quell'abbraccio caldo e nuovo.
Fu Caitlin pero' a rompere il silenzio.
-Cos'hai in mano?- chiese, staccandosi dall'abbraccio. 
-Ah si!- si ricordo' Barry, sfilandosi a sua volta e mostrando le mani alla ragazza.
-...Risiko- commento' lei guardando il gioco.
-Se vuoi restare qui, sarai costretta a sorbirti una lunghissima partita al gioco piu' fam..- Caitlin non lo fece finire. Penso' che era impossibile non affezzionarsi a quel ragazzo.
-Va bene, ci sto, hai almeno il gelato?- chiese lei con uno dei suoi rarissimi sorrisi.
-Che ne dici dei Pop-Corn?- chiese Barry divertito, sventolando la busta nell'altra mano.
-Dico...preparati a soccombere!!- rispose lei, sfilandogli il gioco dalle mani e sedendosi a terra per iniziare la partita.
Barry sorrise, seguendo con lo sguardo i movimenti della ragazza. In quel momento fu felice di aver rimandato l'uscita con Iris ed Eddie, era esattamente dove doveva essere.
-Che colore, Barry?- 
-mm ? Ah, Rosso!-

La mattina dopo, quando Cisco entro' nella sala, li trovo' addormentati ai lati del cartellone di Risiko, con due super eserciti pronti a distruggersi.
-Questo e' ingiusto, lo sapete che adoro Risiko!!- si lamento' Cisco incrociando le braccia.