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Autore: marzia ds    08/12/2014    0 recensioni
Storia partecipante alla HideKane Week!
{Day Three: "Non riesce più a pensare, l’unica cosa da fare è continuare a mangiare."
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kaneki Ken, Nagachika Hideyoshi, Un po' tutti
Note: AU, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Day One: Slice of Life

Hide lo aspetta davanti alla libreria, vestito con un lupetto carminio che gli valorizza il fisico asciutto e slanciato ed un paio di pantaloni che non può fare a meno di considerare esageratamente aderenti, eppure non dice nulla, si avvicina in silenzio e gli stringe una mano, solo per farsi riconoscere.

Il biondo trasalisce, le cuffie gli scivolano lungo il collo e non appena constata chi sia il proprietario delle dita incrociate alle proprie, si volta verso di lui e gli sorride felice, tirandolo poi a sé per riscaldarlo dal gelo dell’inverno con un abbraccio intossicante.

Kaneki è rosso d’imbarazzo, qualche ragazza li sorpassa ridendo e lui preferirebbe venir immediatamente inglobato fra le braccia dell’universitario e trascorrere lì il resto dei suoi giorni purché non gli si chieda  di abbandonare il calore che quella stretta gli trasmette, dunque rimane immobile, artigliandoli il petto, incapace di allontanarsi nonostante quell’infantile vergogna che gli tinge le guance.

Il più alto percepisce immediatamente il suo disagio, si separa dal suo corpo gelido dopo averlo bonariamente preso in giro e, cingendogli poi la vita, lo conduce verso l’entrata, entusiasta di quell’uscita che aspettava da tempo.

Il pece si emoziona non appena nota la valanga di libri che lo circondano, lo trascina per ogni scaffale parlandogli di opere e autori europei, annoiandolo con lunghi monologhi sulle loro biografie, eppure il ragazzo lo ascolta rapito, spogliandolo di tanto in tanto, quando è particolarmente assorto nella narrazione, di sciarpa e cappello, a tal punto estraniato dal mondo da non essersi accorto del riscaldamento acceso.

“Kaneki, andiamo a mangiare qualcosa in caffetteria?” chiede il giovane indicando, con una mezza risata, il suo stomaco brontolante, afferrando il volume che rimira da innumerevoli minuti e trascinandolo verso un tavolo piuttosto appartato, deciso a stuzzicarlo senza che terzi possano osservare la sua bocca arricciarsi in un tenero broncio.

“Hide, ricordi quella ragazza che abbiamo incontrato nel settore dedicato ai libri fantasy?” inizia il bruno guardandosi circospetto intorno non appena la cameriera dai corti capelli castani corre via, le loro ordinazioni strette al petto “Si è seduta al centro della sala e non smette di osservarti” continua guardandolo serio in maniera quasi ridicola, mormorando quelle ultime parole dietro il menù cartonato, quasi temesse che questa potesse carpire la loro conversazione dal movimento delle labbra.

Il biondo rimane sbigottito da quella sua genuina quanto candida manifestazione di gelosia, riflettendo per qualche misero secondo sul miglior modo di comportarsi; sono ufficialmente fidanzati da un anno e mai il pece si era mostrato indispettito per gli sguardi indiscreti di qualche adolescente particolarmente intraprendente e, questa sua osservazione senza alcun fine se non quello di informarlo, lo rende stupidamente felice.

“Che ne pensi di offrirgli qualcosa che abbia valore osservare, allora?” suggerisce approfittando dello  sbigottimento che ben traspare attraverso le iridi chiare per avvicinarsi al suo viso, una mano già poggiata contro la sua nuca e l’altra impegnata ad abbassare il listino ancora erto simile ad uno sbarramento.

Il bruno abbassa immediatamente le palpebre, dimentico di tutto quel che non concerne il suo amante, la sua bocca e i suoi capelli sottili che si riscopre già impegnato ad artigliare, sordo persino allo sbuffo sonoro proveniente dal centro del caffè, emesso dalla ragazza di cui poco prima si stava lamentando senza pentimento alcuno.

“Tranquilli, non appena avete cominciato a baciarvi è scappata via furente” assicura una giovane dalla chioma blu, subito interrotta dal borbottio contrariato della castana che aveva preso i loro ordini.

L’universitario scoppia in una risata svagata, presentandosi poi ed iniziando a conversare animatamente con l’adolescente mentre il corvino, basito e imbarazzato, cerca di nascondersi nella giacca beige. Le due vanno via poco dopo, salutandoli con la promessa di rivedersi presto, e Hide, prima di dedicarsi alla sua cioccolata, gli ruba un altro bacio, divertendosi sempre più a vederlo arrossato per quelle effusioni in pubblico di cui ancora si vergogna.

Rimangono in un silenzio confortevole per diversi minuti, l’uno assorto nella lettura dell’ultima raccolta di Takatsuki Sen, l’altro intento ad osservarlo, riconoscendo ogni suo minimo cambio d’espressione senza alcuna difficoltà.

“Kaneki! Volevi nascondermela?!” sbotta d’un tratto il più alto, puntandogli l’indice contro mentre questi ripiega ordinatamente il soprabito al suo fianco, una domanda inespressa ad adombrarli gli occhi grigio cielo.

“La camicia, la camicia!” urla a gran voce facendo voltare qualche cliente verso di loro, chi curioso e chi semplicemente infastidito.
Il bruno gli ordina con un gesto perentorio di sedersi immediatamente e di abbassare il tono di voce, ricordandogli che, benché sia uno spazio separato, la caffetteria è spesso utilizzata come luogo di lettura per gli avventori della libreria e disturbarli in questo modo è decisamente scortese.

“Oggi ricorre l’anniversario del nostro primo appuntamento come coppia, avevo pensato che ti avrebbe fatto piacere se avessi indossato un tuo regalo” spiega brutalizzando insistentemente i polsini dello stesso, fissando la tazza ormai vuota del mocaccino abbandonata sul tavolino.
Hide l’osserva, rapito, per interi minuti, totalmente in silenzio; il pece ricambia il suo sguardo vitreo, cercando anche più volte di attirare la sua attenzione, inutilmente. D’un tratto si alza, scompare dal suo campo visivo per qualche istante e torna da lui mortalmente serio, nascondendo qualcosa dietro la schiena.

Kaneki ha l’impressione che il tempo per pochi istanti si dilati, rallentando: il biondo stacca le cuffie dal suo telefono, selezione la loro canzone preferita –titolo che solo “The World’s Lifespan and the Last Day” si è guadagnata-  e s’inginocchia dinanzi a lui, le iridi scure che, bagnate dalla luce, assumono magnifici riflessi ambra.

“Ken, ci conosciamo da quando eravamo bambini, siamo sempre stati insieme e, sebbene io mi consideri la persona che meglio conosce ogni singola sfaccettatura del tuo animo, tu continui a sorprendermi giorno dopo giorno” asserisce mentre una piccola folla di curiosi si raduna attratta dall’inusuale situazione, alcuni persino impegnati a riprendere la scena con cellulari e fotocamere.

“Oggi, con questo tuo gesto pregno di una premura tanto dolce, mi hai confermato quanto il nostro legame sia sbocciato dal giorno in cui ti ho confessato i miei sentimenti, ed io, vaso traboccante di amore per te, non posso fare a meno di offrirti tutto quel che ho suggellando le mie parole con questa sentita proposta: Kaneki Ken, vuoi sposarmi?” termina dunque porgendogli un muffin al cioccolato dalle dimensioni spropositate, gli spettatori che, emozionati ed appena divertiti, trattengono il fiato intimando al resto della sala di far silenzio, in attesa della risposta dell’altro.

“Hide, se non avessi letto io stesso il risultato del tuo test per il calcolo del quoziente intellettivo, sarei pronto a giurare che la tua intelligenza superiore alla media e il tuo buon senso non abbiano mai avuto dimora all’interno del tuo corpo” afferma prendendo il dolce dalle sue mani e agguantando la giacca, lasciando una banconota sul tavolo prima di fuggire via, sicuro che gran parte del suo sangue sia confluito verso il suo viso che ha perso da diverse ore il suo naturale incarnato pallido.

L’universitario lo rincorre sorridendo, abbracciandolo per la vita mentre la sua risata echeggia per le strade del distretto, e il corvino, seppur indispettito per l’episodio di poco prima, non può fare a meno di ridere con lui, contagiato da quel riso che gli scalda il cuore, facendolo sentire amato molto più di quanto non abbia fatto la teatrale e stucchevole dichiarazione di poco prima.

Il biondo gli avvolge la sciarpa intorno al collo tenendolo ancora stretto a sé, preoccupato che possa ammalarsi per essere uscito senza essersi rivestito, stringendogli poi la mano destra e ricominciando a camminare, continuando quel ridicolo appuntamento che durerà ancora per qualche ora.

Angoletto Autrice

Questa storia è stata scritta utilizzando il prompt "Bookstore Date" e possiamo considerarla o come un "What if?" in cui Kaneki non è mai diventato Ghoul ed è innamorato cotto di Hide fin da bambino (cosa che io considero vera anche nel manga, a dire il vero...) o un AU in cui tutti sono felici e anche Touka e Yoriko formano una splendida coppia (faranno apparizioni insieme a destra e a manca, nelle one-shot di questa Week).
Il link della week è il seguente (https://www.tumblr.com/tagged/hidekaneweek), spero di vedere altri writer partecipare numerosi!
Prima di chiudere, inoltre, vorrei dirvi qualcosa su questa prima shot: personalmente non mi piace moltissimo ma ho deciso ugualmente di proporvela perché mi ero affezionata all'idea di iniziare questa raccolta con qualcosa di fluff, e cosa c'è di più dolce del nostro Kaneki perennemente in imbarazzo?
Spero possa piacervi, ci risentiamo domani con il secondo giorno.

Bye By marzia ds
  
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