-Clara, non te ne puoi andare.- Era la prima volta che al Dottore uscivano simili parole. Tutte le volte che provava a dire qualcosa di confortante quando succedeva qualcosa di spiacevole tra loro due finiva per peggiorarle.
Clara si voltò infuriata verso Twelve.
-Ci dovevi pensare prima. Io me ne vado.- Si era sentito afflitto così tante volte ma non ci aveva mai fatto l'abitudine, tutte le volte era un colpo dritto al petto e ogni volta si sentiva come se avesse fallito in qualcosa, come se salvare l'universo non fosse mai abbastanza.
-Ti sto chiedendo un ultima possibilità, so che ho sbagliato tante volte ma..- Sentì sospirare Clara che lasciò scivolare le mani lungo i fianchi, visibilmente più tranquilla.
-Come potrei abbandonarti, Dottore? Non ne sarei mai capace.- 
-Clara forse dovrei..- Non aveva idea di cosa dire, forse qualcosa di strano.
-Non dirlo, qualsiasi cosa tu stia per dire non dirlo. Sono stufa del tuo ego smisurato, delle tue frasi senza un filo logico e delle tue battutine senza senso.- Clara si avvicinò con le braccia incrociate a quell'uomo che gli aveva scombussolato la vita così tante volte ma a cui lei non si stufava mai.
-Beh Clara, se per questo io odio quando dici queste frasi come se fossi una sapientona.- Sbuffò senza aggiungere altro, in realtà non odiava il suo modo di fare, adorava ogni suo singolo atteggiamento ed era grato al destino di averla accanto, per ora.
-Cosa sono per te?- 
-Eh?- Twelve si girò di scatto, sorpreso da quella domanda e la ritrovò a pochi centimetri da lui.
-Allora, rispondi. Cosa sono per te?- Non riusciva a capire se Clara lo volesse sfidare o era seria ma nei suoi occhi si poteva notare qualcosa che somigliava alla tristezza.
-Sei la mia ragazza impossibile.- Disse lui con un tono quasi sarcastico nella voce, voleva spazzare via quella strana atmosfera che si era creata. Clara scoppiò in lacrime, quelle parole la riportarono a qualche mese fa, quando tutto era diverso ma allo stesso tempo così uguale.
Il Dottore si avvicinò a lei, forzando un abbraccio. Si sentiva strano perchè ormai di abbracci ne dava pochi e li avevi riservati per modeste persone ma sentiva che Clara lo meritava, non solo uno ma anche due, tre o all'infinito.
Sapeva anche che quella ragazza lo avrebbe salvato ancora, tante volte e che avrebbe ancora riempito le sue giornate, non lo avrebbe mai fatto sentire solo.
-Alla fine sei sempre tu, no?- Domandò Clara allontanandosi di qualche passo guardandolo dritto nei suoi nuovi occhi color ghiaccio e abozzando un sorriso.
-Forse più vecchio, brutto e scorbutico ma si, alla fine sono sempre io e tu sarai per sempre la mia ragazza impossibile.-

Due parole.
Non so perchè abbia scritto questa falshfic ma so solo che scrivendola ho provato una sorta di malinconia o qualcosa del genere. E' una flashfic piuttosto semplice ma comunque sia spero che vi sia piaciuta e che abbiate provato qualche emozione e sarei anche felice di sapere quale e sopratutto se l'avete apprezzata.
Mary.-