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Autore: hikarisan    04/11/2008    14 recensioni
e se Bra provasse a fare un nuovo gioco... Con il padre?
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bra, Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Quetto qui

“Quetto qui!... E quetto qui!” la bimba guardò fiera i dadi che aveva disposto uno sopra all’altro con tanta fatica, ricominciando ogni volta che cadevano a causa del precario equilibrio “Mamma! Guadda che beillo!” Bulma distolse due secondi gli occhi dal computer e si voltò verso la figlia “Ma che brava che sei! Sei proprio mia figlia!” La bimba congiunse le manine sulla bocca e mandò un bacio alla sua mamma felice del complimento; Bulma le rispedì il bacio e subito dopo ritornò con gli occhi al computer portatile posato sulle sue gambe “Giochi con me?” chiese Bra, avvicinandosi alla mamma seduta a terra, gattonando “Non posso cara, devo finire di lavorare!” La bimba la guardò torva e incrociò le braccia al petto offesa “Lo stesso sguardo di tuo padre.” Le disse Bulma mentre la vedeva alzarsi ed andarsene arrabbiata da quella stanza “Ora mi terrà il muso per qualche ora!”

 

“Fratellone!” strillò la piccola vedendo Trunks rientrare proprio in quel momento dall’allenamento col padre “Giochi con me?”  “Più tardi, piccola, devo farmi urgentemente una doccia “Spostati peste!” le disse il padre che era entrato in casa subito dopo il figlio “Io non sogno una peste!” Gli rispose la piccola guardandolo torva; incrociò nuovamente le braccia al petto e cominciò a lanciare occhiatacce al padre “Smettila di guardarmi così, peste!” “Io non sogno una peste, butto occo!” “Io non sono un orco! Mocciosa!” “Sei un occo brontolone!” “Zitta, calamità che non sei altro!” La bimba stava per riprendere fiato per rispondere un’altra volta al padre, ma poi si bloccò improvvisamente e si avvicinò al fratello “Cosa significa camità?” “Calamità vuol dire flagello, danno.” Spiegò Trunks alla piccolina prendendola in braccio “Ora sarà meglio smetterla di litigare con papà…” “No! Papà è cattivo! Mettimi giù!” Bra cominciò a dare pizzicotti al fratello, che la mise giù per disperazione “Papà, sei una camità!” Vegeta alzò un sopracciglio ed abbozzò un celato sorriso ironico “Mocciosa!” Bra si mise la mani ai fianchi, arricciò le labbra e gonfiò le guance vedendo il padre volgerle le spalle ed andarsene “… Cattivo!” strillò con tutta la forza che aveva diventando rossa per la rabbia; ritornò al colorito normale quando le balenò nella testolina un ideuzza niente male “Ho trovato che gioco fare!”

 

Vegeta uscì dalla doccia con un asciugamano legato in vita, mentre con un altro si strofinava rigorosamente i capelli per asciugarli “Piccola impertinente!” sibilò il principe dei Sayan sedendosi sul letto “Ehi! Fatti più in là, butto occo!” strillò un vocina dietro di lui e subito si voltò sapendo già di chi si trattasse “Cosa ci fai qui!?” “Leggo una favola!” rispose lei indicandogli il libro sulle sue gambe “Questo è la mia camera!” “Mamma ha detto che ci poscio stare!” L’uomo gli lanciò un’occhiataccia e si alzò di scatto dal letto “Ti avverto mocciosa, se non te ne vai subito ti faccio passare un brutto quarto d’ora!” La bimba lo fissò altezzosa negli occhi e poi volse tranquillamente lo sguardo verso il libro, continuando a sfogliarne le pagine incuriosita; Vegeta strinse i pugni e penso che quella davanti era la figlia, e non poteva farla passare all’altro mondo così tranquillamente “Aaaaah!” Strillò lui rientrando in bagno per rivestirsi; Bra sorrise soddisfatta e chiuse il libro pensando alla sua prossima mossa.

 

Bulma vide Bra sedersi faticosamente a capotavola e poggiare la sua bambola preferita sul tavolo, accanto a lei; continuò a cucinare facendo finta di niente, ma volse lo sguardo verso il tavolo appena vide il compagno entrare in cucina “Ehi, mocciosa!” la bambina girò la testa ed incrociò lo sguardo furioso del padre “Ciao papino!” disse lei sorridendogli, per poi tornare a guardare la bambola accanto a lei “Questo è il mio posto, togliti!” “Gno!” Vegeta guardò stralunato la figlia: cosa aveva osato dirgli la sua peste? “Stasera io sto qui!” disse risoluta lei prendendo la forchetta in mano “TE LO SCORDI!” “E mi mangerò la tua cena!” “Hai lo stomaco troppo piccolo, mocciosetta!” “Non è vero!” La vena sulla tempia del guerriero cominciò a pulsare pericolosamente, così intervenne prontamente Bulma a frenare quei due terremoti “E dai, tesoro, falla stare qui per una volta… Ripagherò io la sua impertinenza, te lo giuro!” Vegeta sbuffò e si sedette accanto alla figlia, voltando la testa dall’altre parte per non guardarla “Non mi piace qui.” Disse poi la bimba scendendo dalla sedia ed andando a sedersi di fronte al padre; mentre Bulma rideva sotto i baffi, il principe dei Sayan stava seriamente pensando di mandare sua figlia a conquistare i pianeti delle altre galassie; sicuramente sarebbe stata più efficiente di un super Sayan.

 

Vegeta s’infilò sotto le coperte contento che quella stancante giornata fosse finita. Si tirò a sé le coperte e cominciò a cercare con la mano il corpo della moglie lì vicino; trovò una mano… Un po’ troppo piccola per essere quella di un adulto. “Ma… Cosa…?” “Vuoi fatti perdonare, papà?” L’uomo deglutì nervosamente e girò lentamente la testa verso l’altra parte del letto “Ciao papà!” “E TU COSA CI FAI QUI???!!” strillò Vegeta con tutto il fiato che aveva in gola “Dommo qui… Ho paura dei mostri.” “Se non te ne vai diventerò io il mostro!” Trunks corse nella camera dei genitori preoccupato dall’improvviso aumento di aura del genitore “Che succede?” “Tranquillo, Bra dorme qui e papà non è d’accordo, tutto nella norma.” Le rispose sua madre mentre carezzava la testolina della sua bambina “Ah, ok. Il ragazzo tornò in camera sua e si infilò nuovamente sotto le coperte “Solo Bra può piegare papà.”

 

E dai, non tenermi il muso!” Vegeta continuava imperterrito a tenere il muso mentre guardava il soffitto con le braccia incrociate al petto “È una bimba…” “È una strega!” L’uomo sentì due piccole braccine attaccarsi al suo braccio “Ed ora che vuole?!” Si girò e notò che la bambina si era avvicinata nel sonno e si era avvinghiata a lui “E no, eh! Anche questo no!” Stava per spostarla bruscamente quando notò che si era messa un pollice in bocca ed aveva sorriso ad un sogno di innocente bambina “Lasciala stare…” Gli disse Bulma “Lo sai che l’ha fatto solo perché è più cocciuta di te e perché lo vedeva come un gioco.” “ Spero che non sia il suo preferito…” “Scherzi? Lei adora farti i dispetti! Sa che non le faresti mai del male!” “Domani le farò passare i guai!” disse lui chiudendo gli occhi ed il discorso “Questa me la paghi, e con gli interessi. Disse serio lui, mentre Bulma rideva sotto i baffi “Sì, come no! Solo io la pagherò, come al solito!” pensò la donna mentre aveva scortò, anche se con la coda nell’occhio, la mano del compagno posarsi teneramente su quella della figlia.

 

 

 

 

È la prima che scrivo su Dragonball, siate clementi!

 

Grazie!

 

HK^^

  
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