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Autore: Zeon97    09/12/2014    0 recensioni
Questa è la prima storia che posto ed è anche presente nel sito ufficiale. Spero possa essere di vostro gradimento.
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Richiamo dal Futuro'
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"Vi aspetta una sorpresa al campo militare" non mi bastava per essere pronto mentalmente a quello che trovai nella città.

Le lacrime caddero da sole. Non volevo pensare e nemmeno stare fermo qualche secondo di più per ragionare; il desiderio di buttarmi in avanti mi aveva persuaso completamente, quindi mi misi a correre a perdifiato.

«Mam...ma»

Sentivo il respiro mancare.
Strinsi quella figura più forte che potevo: quel calore per me era casa.

Stai lontano da me brutto maniaco!

Un ceffone non si fece attendere… questa si che era casa.

Il gruppo mi fissò con uno sguardo stranito in silenzio che venne presto spezzato da una domanda.

Ivan hai detto “mamma”, ho capito bene?
Veramente volevo dire solo “ma”, però ho balbettato.
Sei sicur..
COMUNQUE siamo venuti qui per scoprire che compito ci aspetta.

Voltai lo sguardo verso Vanessa dato che mi aspettavo una risposta da lei che pareva essere l’unica che potesse saperne qualcosa.
Sicuramente non ero nelle sue simpatie per quello che avevo fatto, perciò cercai di sembrare il più serio possibile.
Vanessa ci scrutò uno ad uno con occhi che avrebbero potuto congelare qualsiasi cosa a mio avviso e, una volta finito, prese parola.

Biondino.
S-si?
Perché non indossi le mutande?

Mi pietrificai davanti a quella domanda; il resto del gruppo fece lo stesso tranne Raven che sembrava tranquillo. Come ha fatto se aveva l’armatura addosso?

Non sono riuscito a trovarne nessun paio…

Disse ciò a bassa voce cercando di nascondere la discussione il più possibile.

Sono per caso quelle che stanno nel borsone del tuo amico con il braccio Nasod?

Il borsone di Raven aveva la cerniera leggermente aperta dalla quale era possibile intravederle.

SONO QUELLE! Ridammele subito!

Il paladino se le riprese immediatamente e si appartò dietro ad un albero per cambiarsi.

- NESSUNO SI AVVICINI

Pure volendo sarebbe mancato il tempo per farlo dato che ci mise pochi secondi a cambiarsi e questo mi turbò parecchio considerando che doveva togliersi l’armatura prima. Era meglio non fare domande perché sentivo che me ne sarei pentito sicuramente.

Vi invito a sostare nel mio capannone. Dovreste essere stanchi dopo aver viaggiato fin qua.

Detto questo ci fece segno di entrare. Notai subito che dentro era parecchio spazioso di quanto non lo fosse fuori, però era comunque diverso da come la ricordavo. La botola che doveva portare ai sotterranei non c’era mentre il resto della casa era ben pulito e ordinato. Insomma un ambiente accogliente!
D’un tratto ci raggiunse anche Chung. Ci fece accomodare su delle sedie intorno ad un tavolo, ci chiese cortesemente se desideravamo qualche bevanda per rinfrescarci; il resto del gruppo accettò volentieri mentre io rifiutai prontamente: non sanno ancora a cosa vanno incontro.
Passò mezz’ora circa. Dalla cucina si sentivano rumori vari tra cui colpi di coltello e forti suoni di bollitura che ci trasmise un gran senso di inquietudine. Era certo però che si stava impegnando a suo modo.
Dopo un pò di tempo lei arrivò con un vassoio con sopra le bevande da servire con un sorriso che sembrava solo a me avere un qualcosa di sadico.

E’ arrivato il rinfresco! Questo è per te Rena.

Le mise vicino un bicchiere con dentro un liquido verde scuro e qualcosa che galleggiava.

Ehm.. scusa ma avevo chiesto un bicchiere d’acqua…
Infatti questa è acqua, ma dato che mi sembrava troppo povero, ho voluto darle un pò di sapore mettendo del sale.
Si, va bene.

Nel momento in cui stava avvicinando il bicchiere alla bocca, si mise in bocca una polvere magica che le permise di non sentire il sapore di quello che stava bevendo. Scampato pericolo.

Eccoti la tazza di latte che avevi chiesto Aisha.


Dentro la tazza c’era un miscuglio di qualsiasi genere di roba indefinita, ma non si vedeva traccia di latte.

Ok grazie mille.

Quando Aisha avvicinò la tazza al muso ebbe un rigurgito. Appena Vanessa girò lo sguardo, la maghetta recitò a bassa voce un incantesimo per trasformare in latte normale il contenuto della tazza. Anche lei si era salvata.


Per te Raven invece il capuccino. Spero che ti piaccia l’ingrediente speciale che ci ho aggiunto.
- Grazie cara, lo prendo volentieri.

Coraggio Raven. Se non ce la fai tu non ce la fa nessuno!
Più o meno questo era il pensiero di tutti.


Senza esitare, prese la tazzina e cominciò a bere.
All’inizio sembrava tranquillo, ma poco dopo inizio a sudare incredibilmente. Poi si mise a masticare, e dal rumore che proveniva dalla sua bocca potevano essere sassi.
Era diventato tutto rosso. Gli era andato qualcosa di traverso e stava lottando per la vita.
Chiese poi con i gesti di andare in bagno, ma purtroppo Vanessa non capiva.
Si trovava in mezzo tra la vita e la morte. Doveva sopravvivere a quel sorso fatale, però nonostante gli sforzi non riusciva a ingoiare.
D’un tratto distese la faccia a peso morto sul tavolo.

Doveva essere veramente stanco.

Hai fatto del tuo meglio Raven…

Ora era il turno di Chung.


Ecco il tuo caffé macchiato.
Grazie per la tua gentilezza, ma sto bene così.
Insisto.
No grazie.
Bevi.
Ti scongiuro.
Non farmelo ripetere ancora.
Va bene...

Si mise a bere.
Non mostrò segni di disgusto e ciò sorprese i presenti.

E’ buono, ma mi ricorda il caffé normale. Cosa ci hai messo dentro?

Infatti ci ho messo dentro caffé normale, ma dato che lo hai chiesto macchiato ci ho aggiunto l’inchiostro.

Il paladino non disse nulla. Si alzò e tirò fuori la lingua davanti allo specchio. Vide la sua lingua tutta nera. Si sforzò a trattenere le lacrime.
Si sedette di nuovo sulla sua sedia senza aggiungere altro.

Ci è giunta notizia che molte persone ad Hamel stanno avendo una mutazione che li fa sembrare dei demoni. Dato che siamo stati in stretto contatto con loro a causa degli scambi commerciali prima ancora di venire a conoscenza di questo fatto, è quasi certo anche la nostra gente rischia la stessa sorte. Perciò vorrei chiedervi di investigare. Ci state?

Ci scambiammo gli sguardi. Non sembravano affatto delle menzogne, quindi senza pensarci troppo rispondemmo di si annuendo.

Vi ringrazio. Ora permettetemi di mostrarvi di cosa stavo parlando in prima persona.
Però non possiamo lasciare Raven qui da solo mentre dorme.
Vorrà dire che qualcuno dovrà tenerlo d’occhio. Che ne dici Chung?
Poi sarebbe lui quello in pericolo se si dovesse svegliare.
In questo caso sarà Rena a stare qui se sempre è d’accordo.
Se per voi non è un problema, allora ok.
Ora seguitemi.

Ci portò fuori dal capannone e ci fece strada. Arrivammo ad una prigione ed entrammo; dentro c’era poca luce e si vedevano a malapena i muri.
All’improvviso si sentì un urlo animalesco che pareva non essere non troppo lontano. Sentì un brivido di freddo che partiva dalle spalle e percorse la schiena.
Cosa dovevamo vedere non lo avevo ancora capito. La paura mi prese perché non avevo idea cosa si potesse trattare se quel verso non fosse appartenuto ad un animale.
Man mano che avanzavamo la luce diminuiva sempre più. D’un tratto il gruppo rallentò il passo in modo da non fare rumore; feci lo stesso.
Non sentivo più i passi del gruppo e l’illuminazione mancava, perciò avanzai dritto. Ad un certo punto andai a sbattere contro qualcosa. Era viscido e puzzava. Quella cosa si girò e mostrò i suoi occhi gialli. Stavo fissando gli occhi di un mostro.
Senza pensarci mi girai e corsi via, ma quell’essere mi rincorse. In quel momento non avevo una briciola di coraggio per affrontarlo perché mi faceva troppa paura.
Inciampai e caddi a terra. Ormai mi aveva raggiunto. Si mise sopra di me per bloccarmi e mi fissò guardò dritto in faccia: sentivo che per me era finita. 
Quel momento pareva eterno. Notai che aveva la forma del corpo di un umano, ma le parti del corpo erano tutt’altro. Era coperto di squame dalle quali usciva un liquido viscido ogni volta che prendeva fiato. Mi teneva fermi i polsi facendo pressione con le sue zampe munite di artigli.
Spalancò la bocca mostrando tutti i suoi denti appuntiti. Mancavano pochi attimi alla mia morte, però si fermò in quella posizione.
Vanessa lo stava strozzando con una corda. Ordinò a Chung e Aisha di legarli mani e piedi.
Ero salvo grazie a loro tre.

Sei stato il primo a fare conoscenza con l’essere di cui ti parlavo prima. Sappi che ad Hamel dovrai avere a che fare con centinaia o addirittura migliaia di questi. Te la senti ancora?

Non avevo la forza di rispondere. Volevo uscire da quell’ambiente opprimente per non subire un’altra aggressione del genere.

Ora usciamo.

Uscimmo da quel posto per tornare nella capanna.
Non trovammo né Raven né Rena nella sala da pranzo. Sicuramente saranno andati a dormire e la cosa migliore da fare era seguire il loro esempio.
Infatti Vanessa aveva due stanze libera ma una di queste era stata occupata, perciò ci diede le chiavi per l’altra stanza.

Facciamo così: io sto sul letto mentre tu e Chung dormirete a terra.
Perché proprio noi?
Avresti quindi il coraggio di far dormire una signorina sul pavimento?
Alla faccia della signorina…

Un aura maligna circondò la maghetta. Era pronta a colpire.

Hai per caso detto qualcosa piccolo insetto?

Chung mi tappò la bocca mettendoci una pezza.

Siamo onorati di cederti il letto, quindi fai con comodo! BUONA NOTTEEE!!

Aisha chiuse la porta a chiave. Ci aveva lasciati fuori dalla camera.

Dovremmo bussare…
Lascia stare. Ora dormiamo piuttosto che abbiamo trascorso troppe ore dentro quell’inferno e sono distrutto. Buona notte.

Si sedette e cercò di prendere sonno.

Buona notte...

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Una volta che Vanessa, Chung, Aisha e Ivan sono usciti dalla capanna, Rena rimase nel frattempo a vegliare su Raven mentre dorme. Lo guardò e si mise a parlare facendo finta di essere ascoltata da lui.

Chissà come siamo arrivati a questo punto… ultimamente me lo sto chiedendo spesso sai?

Ricordo ancora il momento in cui sei entrato a far parte del gruppo.

- Alla fine ho perso eh
A quanto pare si. Ora è decisamente finita; non potrai più tormentare gli innocenti.

Ridotto in ginocchio, guardasti verso il basso senza aggiungere un’altra parola.

Che ne dite di risparmiargli la vita? Sarebbe troppo crudele ucciderlo ridotto in questo stato. Mi sembra pentito delle sue azioni.
Rena, ti rendi conto che fino ad ora ha passato il tempo a far soffrire tantissime persone? Non penso proprio che uno come lui sappia cosa sia la pietà, quindi perché concedergliela?
Tu invece sai cosa sia? O pensi di poter giudicare le persone dall’alto così come stai facendo ora?
Non permetterti di confrontarmi a quest’essere. Tu sei un ritardato e devi stare zitto.
Sarò stupìdo quanto vuoi, ma tutti meritano una possibilità per rimediare ai propri peccati. Pensi il contrario?
… ma fai un pò come ti pare.


Sei stato un avversario valoroso. Sono certo che da tu ora vorrai fare del bene da ora in poi. Posso fidarmi?

Alzasti lo sguardo pronunciando quelle parole che confermavano la sentenza di Elsword.

- Permettetemi di seguirvi nel vostro viaggio. Vi sono debitore e farò del mio meglio per redimere le mie azioni malvagie.
Allora è deciso! Torniamo a Ruben per riferire la notizia a Lou.
Già che ci stai ritira l’attestato che certifica la tua stupìdìtà.

E così partimmo in viaggio insieme. All’inizio non dicevi mezza parola, ma all’arrivo di Ivan invece hai cominciato a parlare anche se per dubitare di lui. Dopo la prima missione però hai cambiato atteggiamento nei suoi confronti e hai cominciato a sopportarlo.
Il momento più bello è stato mi hai salvato dall’attacco del drago d’ossa.
Nel momento in cui ti sei preoccupato per me ti sentivo così vicino… da lì poi ho iniziato a provare un sentimento strano. Mi tormentava, ma mi rendeva allo stesso tempo felice… poi da lì ho capito che mi ero innamorata di te.
Avrei fatto di tutto pur di averti vicino. L’idea di trascorrere un periodo di relax in una casa insieme a te mi rendeva felice perché avrei avuto più possibilità di farti innamorare di me.
Il giorno dopo però è stato terribile… 


Chung, perché hai i vestiti strappati? Cosa ci fa Raven con quella stoffa in mano? Insomma, cosa sta succedendo qui??
Non lo so!! Questa mattina me lo sono ritrovato in camera mia e…

Aisha in quel momento lo interruppe con un cenno di mano e mostrando in viso una espressione disgustata.

Ti prego, non aggiungere altro.
Cosa sta succedendo a Raven?
Secondo la mia esperienza, sembrerebbe essere sotto l'effetto di qualche pozione o incantesimo e penso che si tratti proprio di una pozione d'amore!


Che poi si è capito che pozione d’amore non era.
Mi chiedo ancora cosa ti sia successo veramente e se potrai mai tornare normale… 


D'un tratto Raven cominciò a russare.


Penso proprio che non ti sveglierai fino a domani mattina. Penso sia meglio portarti in camera a riposare.

Rena prese le chiavi di una delle due stanze libere, prese Raven e lo stese sul letto.
Poi si avvicinò lentamente, lo baciò sulle labbra e gli sussurrò nell’orecchio.

Sei così dolce quando dormi.
Sappi che i miei sentimenti per te non sono cambiati, e aspetterò speranzosa quel giorno in cui mi ricambierai.
   
 
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