<< Arrivo!! >>

Marco è il mio migliore amico. E’ la persona più eccezionale che io conosca. Da quando ci siamo conosciuti siamo sempre stati vicinissimi. Mi capisce alla perfezione e –così dice lui – lo capisco anch’io. << Eccomi >> mi dice lui cingendomi le spalle con il braccio.

<< Ce l’hai fatta eh? Ma che combinavi? >> Mi guarda, mi sorride. << Che cosa c’è? >> gli chiedo con aria interrogativa. << Non ti arrabbiare..va bene? >>

<< Perché dovrei? Tu sei il mio migliore amico. Niente di quello che mi dici potrebbe farmi arrabbiare. >>

Mi sorride di nuovo, si stacca da me e tira fuori dalla borsa del mare un grazioso pacchettino dalla stoffa rossa sgargiante.

Ecco. Ora capisco.

<< Marco!! Lo sai! Ti avevo detto “niente regali”! Sei sempre il solito! >> gli dico con tono di disapprovazione.

<< Dai..perdonami! L’ho vista e non ho resistito! >> mi porge il pacchetto e mi schiocca un bacio sulla guancia.

Alla fine gli sorrido e accetto il suo prezioso dono. La carta è davvero bella. Deve aver speso molto, come sempre. Sciolgo delicatamente il grazioso fiocco e me lo passo tra le dita. E’ morbido e liscio, sembra di seta. Ora passo alla carta. Giro il pacchetto fino ad avere di fronte a me il lato opposto e tolgo lo scotch.

Marco mi guarda con insistenza, gli occhi pieni di eccitazione e una faccia che sembra voler dire: “Aprilo! Dai, avanti!"

Molto delicatamente mi concentro sui lembi della carta per evitare di strapparla e intanto riesco ad intravedere una scatola. E’ piccola, ma ha un colore molto caldo. Piena di curiosità sollevo il coperchio e…

OmmioDio!

Per un attimo trattengo il respiro, poi lo guardo, gli sorrido di nuovo come un’ebete e torno con lo sguardo verso il contenuto. E’ una catenina, una di quelle con un cuore a metà. Aspetta, adesso che guardo meglio non è semplicemente questo, infatti tirandola fuori mi accorgo che incisi alle due estremità ci sono i nostri nomi. Mi viene quasi da piangere, lo adoro.

Lo abbraccio immediatamente cercando di non mostrare la mia commozione, poi mi ritraggo, prendo il mezzo cuore col suo nome e faccio per mettermelo al collo.

<< No, aspetta! Lo faccio io! >> mi urla Marco facendomi girare di spalle. Poi mi toglie di mano la catenina, mi scosta i capelli e ne poggia delicatamente una quantità di ciocche sulla mia spalla destra. Solleva lentamente quell’oggetto meraviglioso e me lo allaccia al collo.

Mi giro di scatto, prendo dalla scatola l’altro mezzo-cuore e imito le sue mosse.

<< Beh, ora sì che siamo ufficialmente migliori amici! >> mi abbraccia, mi guarda e mi dice piano, quasi sussurrando: << Re, non vorrei mai e poi mai interrompere questo momento, ma… sono quasi le 4 e il treno parte tra meno di 10 minuti… >>

Cavolo! Il treno! Me n’ero completamente dimenticata!

<< Corri! >> esclamiamo all'unisono e in ritardo, felici, con l’enorme carico di valigie, di speranze e amicizia percorriamo la strada che ci porterà alla stazione della vita.