- Maledetto Naraku me la pagherai cara per quello che ci stai facendo.
- Inuyasha non mi sembri in condizioni di minacciarmi, guardati a stento ti reggi in piedi.
Era vero Inuyasha era allo stremo delle forze mentre i suoi amici era già crollati. L’intero gruppo era caduto in una trappola ordita da Naraku. Si era servito di Byakuia per creare delle copie di Koga e Kykio, aveva dato loro informazioni sbagliate sulla sua posizione infatti lì lui non c’era ma c’erano le sue emanazioni che li attendevano. Era una notte di luna nuova e Inuyasha non potè contare sul suo fiuto per accorgersi delle illusioni di Byakuia. Non appena erano arrivati nella valle dove doveva esserci Naraku il gruppo era stato attaccato ferocemente da un’orda sterminata di demoni morti comandati da Kagura che si servì con grande maestria della sua danza dei morti. Il gruppo combattè fino ad esaurire le proprie forze senza avere successo in quanto nonostante gli abbattessero i demoni si rialzavano ugualmente. Il gruppo mostrava evidenti segni di cedimento e le emanazioni di Naraku entrarono in scena mettendoli definitivamente fuori gioco. Inuyasha era senza poteri demoniaci e quindi come i suoi compagni crollò facilmente sotto i colpi incessanti dei loro nemici.
Quando Inuyasha riprese conoscenza vide il buio intorno a lui e per la mancanza dei suoi poteri demoniaci non poteva rendersi conto se con lui ci fossero anche i suoi amici, era solo certo che nella cella con lui loro non c’erano.
Improvvisamente sentì una flebile voce e, nonostante fosse bassissima, la riconobbe.
-Kagome sei tu? -Disse con una voce colma di paura ma speranza allo stesso tempo
- Inu…ya..sha.  Come stai? Sei ferito?
- No, e tu?
- Inuyasha non… credo di resistere per molto.
- Sciocca ma che assurdità stai dicendo, non puoi farmi una cosa del genere.
- Sango e Miroku….- la voce si incrinò per il pianto.
- Sango e Miroku cosa?- Disse temendo la risposta.
- Sono qui con me…ma… non ce l’hanno fatta… Inuyasha sono morti.
- Nooooo. Maledetto Naraku dove sei fatti vedere?
Improvvisamente si intravide una debole fiamma che mostrò i contorni di una figura che Inuyasha riconobbe immediatamente.  Era Naraku che lentamente si avvicinava accompagnato dalla sua risata malefica, alle sue spalle c’era anche Byakuia.
-bene, bene bene finalmente ti sei ripreso Inuyasha. Sai pensavo che fossi crollato come i tuoi miseri compagni umani ma da quello che vedo anche se sei senza poteri quel po’ di sangue demoniaco ti aiuta lo stesso a sopravvivere più di loro. Non temere metterò fine anche alla tua misera vita così come ho fatto con loro.
Mentre Naraku parlava, Byakuia aveva portato i corpi esamini di Sango e Miroku nella cella del mezzo demone che si avvicinò rapidamente per constatare se realmente fossero morti e purtroppo lo erano davvero. I loro corpi erano martoriati ma non erano solo ferite della battaglia vi erano anche segni di tortura, e quello Inuyasha non sapeva spiegarselo.
-Maledetto cosa gli hai fatto? Questi non sono segni della battaglia.- E indicò dei tagli profondi  che si trovavano sulla schiena del monaco.
- Bravo e così te ne sei accorto. La cosa è semplice gli ho torturati affinché mi rivelassero dove si trova tuo fratello.
- Cosa centra Sesshomaru?- Disse al limite della rabbia e della confusione.
- Credi che sia uno stolto? So che tuo fratello possiede parte della sfera e so anche cosa ne vuole fare. Vuole riportare in vita vostro padre dato che con Tenseiga non ci riesce.
Inuyasha rimase stupito non riusciva a spiegarsi come Naraku fosse venuto a conoscenza di tutto ciò. Era vero volevano riportare in vita il Grande Generale Cane affinché potesse aiutarli in quella battaglia così cruenta.
Dunque i suoi amici erano morti per non aver rivelato dove si trovasse Sesshomaru. Inuyasha fu ridestato dai suoi pensieri quando udì lo scocco di una frusta seguito da un urlo.
-Kagome dimmi dove si trova Sesshomaru se non vuoi fare la fine dei tuoi compagni-  Disse Naraku.
- Mai, preferisco morire piuttosto che dirti una cosa simile. Dimmi temi così tanto che qualcuno possa sconfiggerti?
- Stai zitta.- detto ciò diede un’altra frustata alla ragazza.
- Naraku lasciala in pace.
- Se me lo dirai tu allora lascerò in pace lei.
- Inuyasha ti prego non farlo o renderai vano il sacrificio dei nostri amici- disse con il poco fiato che le rimaneva.
- Ma che scena patetica. Ebbene oggi mi trovate di buon umore voglio essere magnanimo vi permetterò di assistere alla vostra morte reciprocamente.
Mentre si apprestava a torturare nuovamente la ragazza il mezzo demone la protesse con il suo corpo.
-Inuyasha nooo..
Improvvisamente davanti ai loro occhi apparve la figura priva di vita di Bankotsu. Su di lui si vedevano dei chiari segni di morsi proprio dove si trovava il pezzo della sfera che gli permetteva di rimanere in vita. inuyasha alzò la testa e vide la figura di un enorme demone cane, quello indubbiamente era suo fratello. Non si spiegava come fosse giunto lì ma non ci fu tempo di pensarci in quanto dinanzi a lui vide i corpi dei restanti membri della squadra dei sette, anche loro avevano segni di morsi. Ma chi era stato? Sesshomaru non di certo visto che era lì immobile. Poco dopo fece l’ingresso un altro demone cane molto più grande di suo fratello e Inuyasha arrivò alla conclusione che quello doveva essere suo padre. Il ringhio potente dei due demoni fece vibrare le pareti della stanza. Subito dopo i due enormi cani ripresero la loro forma umana scagliandosi contro Naraku. La battaglia così ebbe inizio. Nella stanza echeggiavano solo il rumore delle lame delle spade che si scontravano. I pezzi di Naraku si sparsero per la stanza ma come si aspettavano quelli si ricomponevano. Sesshomaru avrebbe potuto neutralizzarlo con Bakusaiga ma il mezzo demone non si spiegava il perché non la usasse.
Inuyasha si avvicinò alla sua amata ma quando la strinse la sentì sempre più fredda, avvicinò il suo orecchio al cuore della ragazza e sentì il battito rallentato. La morte la stava avvolgendo.
Inuyasha si sentiva sempre più impotente e il fatto di non essere riuscito a proteggerla a dovere lo faceva sentire ancora più inutile. In quel momento provò davvero terrore stava perdendo la cosa che più amava a questo mondo.
-Inuyasha perdonami non sono riuscita ad esserti di alcuna utilità- Disse la ragazza con la voce sempre più debole.
- Non è vero, senza di te non saremmo mai arrivati dove siamo-
Il mezzo demone cercò di mantenere un tono quanto più tranquillo possibile ma con scarsi risultati. La paura che aveva di perderla era enorme. Kagome dopo avergli  fatto una lieve carezza perse conoscenza. Improvvisamente nella stanza cadde il silenzio e l’unica cosa che si era sentita era il saluto che Kagome aveva rivolto al mezzo demone.
-No, non puoi farmi questo non dopo tutto quello che abbiamo passato. Forza riapri gli occhi non puoi morire adesso, non succederà questa notte, resisti insieme combatteremo e vinceremo-. Disse con le lacrime agli occhi.
Non gli sembrava vero quello che stava succedendo, in una sola notte aveva perso tutto ciò per cui aveva lottato. Aveva perso i suoi amici e adesso stava perdendo anche la persona che amava più della sua vita. La rabbia fu tale che riuscì a spezzare la catena che lo teneva imprigionato non poteva permettere che ciò accadesse non dopo che finalmente era riuscito a guadagnarsi un posto nella società e soprattutto non dopo aver trovato chi lo accettava per quello che era.
Si scagliò contro Naraku con grande sorpresa dei due demoni cani, la rabbia conferì ad Inuyasha una forza impressionante che non aveva nemmeno quando era nella sua forma originale. Mentre combatteva si sentiva realizzato e libero perché così poteva sfogare tutta la rabbia che aveva in corpo. Era così che ci si sentiva quando finalmente reagisci  e riprendi in mano la situazione. La vita ancora una volta era stata crudele con lui ma questa volta non si sarebbe abbattuto ma bensì avrebbe lottato ancora di più. Ora quello che non lo stava uccidendo lo rendeva più forte. La rabbia in lui cresceva sempre di più e niente sembrava riuscirlo a fermare se non fosse stato per la luna nuova sicuramente si sarebbe trasformato in un demone completo e allora sì che sarebbero stati guai. L’unica persona che riusciva a riportarlo alla normalità ormai non c’era più e Tessaiga gli era stata sottratta dal nemico perciò nessuno avrebbe potuto fermare la sua furia demoniaca. I due demoni cercarono di intervenire ma niente da fare il mezzo demone non glielo permise, soltanto lui avrebbe distrutto Naraku.
Naraku non riusciva più a parare i colpi del nemico ma mentre stava cedendo qualcuno intervenne in suo soccorso, altri non era che Kanna. Con il suo specchio stava cercando di risucchiare l’anima di Inuyasha e quando sembrava stesse per riuscirci lo specchio andò in frantumi. A romperlo era stato il Grande Demone Cane, Inu Taisho. Inuyasha cadde a terra privo di forze e quindi spettava a suo padre e a suo fratello porre fine al combattimento. Lo scontro divenne sempre più cruento, a entrambe le parti erano state inflitte ferite profonde, ma nessuno sembrava volesse cedere. Tanto fu lungo il combattimento che era giunta l’alba e Inuyasha potè riavere i suoi poteri. Quando finalmente Naraku cadde a terra stremato Inu Taisho estrasse Sounga e disse ai suoi figli di fare altrettanto.
Inuyasha tramite il richiamo del fodero riuscì a recuperare Tessaiga.
-Figli miei solo unendo i colpi delle nostre spade riusciremo ad eliminare per sempre Naraku.- Disse il grande demone cane.
I suoi figli annuirono e impugnando le loro spade si preparavano a scagliare il loro colpo migliore. Così tutti evocarono il potere della loro spada.
Inu taisho con Sounga evocò il Gokuryua, Sesshomaru il Soouryua e Inuyasha il Bakuryua. I tre colpi si unirono in un unico fascio di energia colpendo Naraku ed eliminandolo per sempre, con lui anche tutte le sue emanazioni erano scomparse. Dopo il combattimento Inuyasha si precipitò da Kagome ma ancora niente, il silenzio regnava ancora sovrano.
-Inuyasha levati- disse perentorio suo fratello che reggeva ancora in mano Tenseiga, senz’ombra di dubbio aveva visto i servi dell’aldilà.
Infatti così fu, con un solo fendente della sua spada riportò in vita la ragazza e successivamente anche Sango e Miroku. Anche se non disse nulla Inuyasha era riconoscente a suo fratello per avergli ridato la sua amata e i suoi amici, così fece un lieve sorriso in direzione dei due demoni.
-Sesshomaru mi spieghi come hai fatto a riportare in vita tuo padre senza la sfera?- Chiese Kagome che era incredula si quello che stava vedendo.
- Ho sacrificato i poteri di Bakusaiga adesso non è nient’altro che una comunissima spada.- Disse con molta semplicità come se quella fosse una cosa normale.
Dopo aver chiarito la situazione il gruppo uscì fuori da quella che era stata la loro prigione pronti ad iniziare una nuova vita senza lo spettro di Naraku.


ANGOLO DELL'AUTRICE:
Bene spero vi sia piaciuta come One Shot, ammetto di non essere molto brava ma come sempre cerco di mettercela tutta. Ringrazio anticipatamente tutti coloro che la leggerenno e anche chi vorrà spendere un pò di tempo per recensire, che sia positiva, neutra o negativa va bene, in fondo le recensioni servono per migliorare.
La storia, comunque, è ispirata alla canzone NOT GONNA DIE (da cui trae il titolo) degli SKILLET.
BACI INU_KA