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Autore: Sam Hutcherson    10/12/2014    5 recensioni
Il dolore esige di essere sentito? E allora sentiamolo. Popolo di Efp, Tributi, Evellark, quanto dolore per quest'ultimo film? Troppo, decisamente troppo, ma siamo sempre Fangirl e la speranza è l'unica cosa più forte della paura.
Provava sentimenti forti Peeta Mellark. Solo sentimenti forti e fieri e terribili, che non potevano essere controllati e come creature indomabili si scagliavano intorno a lui, proteggendolo, terrorizzando chiunque tentasse di avvicinarlo.
(Troll-face!)
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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                               Io ti penso amore...

                                         Dalla canzone"Io ti penso amore" tratta dal film "Nicolò Paganini''
                                                                     Versione David Garrett ft Nicole Sherzingher (?)



Il silenzio rigido e freddo della prigione portava in grembo una melodia lontana, una melodia vicina, custodita nel petto del ragazzo biondo che si
abbracciava le gambe disperatamente sognando qualcos' altro tra le sue braccia, qualcun altro.

Urlava, si poteva percepire tra gli altri prigioneri, era in trappola ma era libero nel suo cuore. Dentro di se era ancora lui. Tutti gli altri no, gli altri prigionieri non erano liberi, non come Peeta. Il suo dolore era più crudele, più straziante di qualsiasi tortura, era percepibile nell'aria, si poteva toccare. Chiunque poteva alzare la mano e carezzare il suo tormento che esplodeva, esplodeva in quella prigione. Gli orbitava intorno proteggendolo e distruggendolo, era la sua ombra e il suo scudo verso il mondo, come quell'amore travagliato che era più importante di qualsiasi cosa.
Era la parte più importante di lui.

I pacificatori avevano paura di lui, i prigionieri avevano paura di lui.
Il suo tormento avrebbe potuto far tremare le fondamenta di quella prigione, avrebbe potuto distruggere tutto.
Provava sentimenti forti Peeta Mellark. Solo sentimenti forti e fieri e terribili, che non potevano essere controllati e come creature indomabili si scagliavano intorno a lui, proteggendolo, terrorizzando chiunque tentasse di avvicinarlo.

Il suo odio poteva far crollare le mura, ma il suo amore poteva far implodere il mondo.
C'era chi lo capiva al di la di quelle sbarre, chi sosteneva il suo sguardo ghiacciato per qualche secondo in più rispetto agli altri, e non aveva dubbi su cosa stesse lentamente lacerando il petto di quel ragazzo, ma altri se lo chiedevano impauriti. Cos'era quella cosa che lo proteggeva, quella disperazione da cosa proveniva?
Questo tormento danzava tra i corridoi della prigione, si burlava dei torturatori, che non avrebbero mai potuto eguagliarlo con nessuna tortura. Non avrebbero mai raggiunto la soglia del dolore che ormai Peeta aveva raggiunto da un pezzo.
Accucciato al centro della sua cella umida solo Peeta Mellark non vedeva quel campo di forza che lo proeggeva da chiunque. Nessuno avrebbe potuto toccarlo.
Lei lo proteggeva, il suo tormento lo proteggeva, il suo amore lo proteggeva.
Lei era con lui e la sentiva dentro di se.

 

 

 

L'aria fredda gli pungeva il naso, Katniss affacciata a una finestra della base militare del distretto 13 scrutava la notte scura, i suoi pensieri volavano lontano, fino a Peeta. Il suo nome continuava a suonare nelle sue orecchie, i suoi occhi vedevano solo il suo volto.
Qualsiasi cosa, avrebbe fatto qualsiasi cosa per averlo con se.
Per poterlo rivedere. Non era morto, non poteva esserlo, Peeta Mellark non poteva morire se lei non era li a prendere il suo posto, o a morire con lui.
Avrebbe voluto essere con lui, ovunque lui fosse, solo per proteggerlo, abbracciarlo, cusotdirlo e stringerlo al suo petto fino a quando un progliettile non si fosse infilato tra le sue carni facendola crollare a terra sanguinante.
Il suo dolore la seguiva come un ombra, si poteva percepire. Il suo tormento era tangibile, opprimente. Non le importava di quanto potessero ritenerla pazza, se ci fosse qualcuno nella stanza.
Allungò una mano verso notte scura e senza luna e estese il suo tormento, il suo dolore, la sua tristezza oltre i distretti. Proiettò la sua disperazione per chilometri nella consapevolezza che lui fosse lì per ascoltarla.

 

Io ti penso amore

quando il bagliore del sole

risplende sul mare

 

 

Lo sentiva. Si sentiva tra le mura umide, risuonava tra quelle sbarre come risuonava nel suo cuore.
Peeta sollevò il capo guardandosi attorno, tutti guardavano verso di lui, come se sapessero che quel pianto era per lui. Anche i pacificatori lo fissavano, ma non sembrava che stessero per picchiarlo, piuttosto che avessero paura.
Katniss.

Si alzò andando alla finestra, incurante degli sguardi che aveva addosso.
Zoppicò ignorando il dolore alla gamba e si attaccò alle sbarre tirandosi su per non cadere a terra.
La notte era buia, un vento leggero soffiava sopra a Capital.
Ma quella voce arrivava ovunque, riempendo ogni spazio del suo Io.
Katniss.

 

 

Io ti penso amore,

quando ogni raggio della luna,

si dipinge sulle fonti.

 

Quelle note danzavano incuranti dei pacificatori, incuranti della morte che viveva tra quelle persone.
La melodia prendeva svolte, infiltrandosi in ogni crepa e buco, giocava con le sbarre, si infilava in ogni cuore donando di nuovo quell'umanità che era stata dimenticata.
La vedeva, Peeta la vedeva mentre con lo sguardo al cielo cantava, nella speranza di vederlo tornare.
Era un sentimento troppo forte per essere contenuto in un cuore senza romperlo, ma Peeta Mellark si era esercitato tutta la vita ad amare Katniss Everdeen e non si ritrovò impreparato.

Ti penso anche io amore mio. Ti penso tanto, tanto che mi fa male, ma sei tu amore. Sei solo tu.
La melodia gli danzava attorno, lo faceva sentire più leggero e non percepiva più alcun tipo di dolore, solo una triste e dolorosa pace e il contatto con lei.

 

Katniss.
Mi scivolano, rotolano sulle mie guancie,

cadendo rovinosamente a terra e fanno rumeore,

più rumore di tutto il tredici al lavoro messo insieme

Non si smette di piangere, si piange, tu non sei morto.

Non puoi essere morto.

Un singhiozzo tra una strofa e l'altra.

 

 

Io ti vedo

quando sulle vie lontane

si solleva la polvere

 

Peeta

Posso vederti amore mio,

posso sentire il tuo dolore, no non piangere.

Non piangere ti supplico Katniss,

amore mio, dolcezza mia.

Non devi star male, tu non devi soffrire.

Io sono qui, tu mi vedi?

 

Ti vedo, ti vedo mentre guardi l luna

mentre mi pensi

Con gli occhi colmi di lacrime.

Peeta.

Peeta verrò a prenderti tesoro mio,

Peeta verrò da te,

tornerò da te.

Lo prometto, lo giuro.

Non piangere per me tesoro.

 

 

 

Quando per lo stretto sentiero

Trema il viandante

nella notte profonda

nella notte profonda

 

Cosa ci divide adesso Katniss?

Niente potrà più dividerci,

ti ho trovato, ti ho ritrovato

in questa notte, tu mi sei venuta a cercare

La notte ci custodisce Katniss

Niente ci può toccare

La notte ci protegge.

 

Vorrei solo stringermi a te in questa notte Peeta

Vorrei solo saperti al sicuro tra le mie bracia.

La notte, la notte mi ha ricondotto a te

che sei la mia stella.

Sei il mio sole.

 

 

 

Io ti sento amore

Quando col cupo suono

si muovon le onde

nel placio boschetto caro

Spesso ad ascoltare seduto c'è.

 

 

Vorrei saper volare,

Vorrei poter abbattere queste mura e volare fino a te,

Nella notte profonda,

riesco a sentire il tuo dolore

che è uguale al mio.

Tornerò da te.

Tornerò sempre da te.

 

Io sono con te

anche se tu sei lontano

 

 

Stringo forte le sbarre tra le mani

voglio spezzarle.

Siamo così vicini amore mio,

eppure così lontani

e mi strazia amore

Mi lacera le membra, è una tortura.

Ma ci sono Katniss.

Io ci sarò sempre per te.

 

Riesci a sentirmi Peeta?

Vorrei poter sorvolare i distretti,

accoglierti tra le mie braccia,

non ti lascerei mai più andare,

mai più.

Vorrei distruggiere chiunque ti abbia fatto del male.

Saperti in mano loro,

mentre io sono quì,

mi strazia amore.

Mi lacera, è una tortura,

ma ci sono Peeta.

Io ci sarò sempre per te.

 

Sei vicino a me

Anche se tu sei lontano

 

Lo so Katniss,

ti sento.

Ti amo.

Lo so Peeta,

ti sento.

Ti amo.

O fossi qui.

 

Tornerò da te Katniss

Torna da me Peeta.

 

 

O fossi qui

 

 

 

Sempre.




Mon dieu mon petite formaggini! (Qualcuno sa come si dice formaggini in francese?) Eccoci qua! La mia mente mentosa alla menta ha partorito questa cosa! Che noi chiameremo Arcibialda per comodità.Questa Arcibialda è nata per errore mentre la mia mente continuava a scrivere cose senza senso (sfruttando le mie mani sottopagate) e così mi sono ritrovata questa one-shot sul desnjdkwnfktop (Ma come si scrive? Mistero...) Comunquam miei tribx del corazon...che vi stavo dicendo? Ah già...Il mio corpo è in completa anarchia. Si beh...visto? Non ho alcun controllo, insomma, io dovevo dire cose importanti e invece mi ritrovo a scrivere in francese di formaggi...vabbeh...allora questa è la mia prima one-shot musicale (si chiama così?) e la canzone che ho usato (che è davvero jdjkdcjdkd) viene dal film di Nicolò Paganini e si intitola "Io ti penso amore" (che originale eh?) c'è una versione su Youtube di David Garrett che è tipo perfetta. Lo so che molte di voi sono troppo pigre per aprire la pagina di Youtube e andarsi a cercare la canzone, perciò ve la canterò: *ehm ehm* ....IOOOOOO TI PEEEEENSO AMOOOOOREEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!QUAAAANDO I BAGLIOOOOREEEE DEEEL SOOOOLE SI MUOOOOOVE SUL MAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAREEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!
LAAAAAASCIATEEEEEEEEEEEEEEEE UNAAAAAAAAA RECENSIONEEEEE SE NOOOOOOOO CONTINUOOOO A CANTAAAAAAAAAAAAAAREEEEEEEEEE!!!!!!!!!
Alla prossima miei puzzolenti formaggini francesi!!!!!
-Sam

  
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