10/12/2014
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Little Boy, Big Secret
Four-Sidney
Tutti i preparativi erano ormai giunti al termine, Michael era stanco morto ma ne era valsa la pena.
Aveva letto, girando sul web, che i cambiamenti servivano molto.E, molto spesso, erano anche necessari. E lui era sempre piú convinto di questo.
Infondo, a cosa serviva rimanere ancora in quella scuola, in quella classe, con quei compagni, per poi non essere felice? Perchè non doveva cambiare se aveva la possibilitá di farlo? Molto spesso si dava dell'idiota da solo, ma quella volta si era sentito maggiormente un idiota, se soltanto avesse parlato prima avrebbe trascorso meglio l'inizio di quella strana cosa chiamata adolescenza.
Ma, il viaggio fu orribile per Michael.
Era la prima volta in un aereo ed era molto preoccupato, l'ansia aveva preso possesso del corpo del ragazzo e lo aveva fatto agitare piú del dovuto. Non volle vedere quando l'aereo decolló, e appena sentii il rombo del rumore strinse la cintura e chiuse gli occhi. Appena la voce metallica avvisó i passeggeri riguardo al poter aprire i dispositivi, Michael accese il proprio mp3 inserendo le cuffie nelle orecchie e alzando al massimo il volume per poi mettere Missing You dei Green Day. Ordinó da mangiare e, appena gli fu portato il cibo, lui prese un libro e cominció a leggere.
Ma si perse subito nei suoi pensieri.
Non sapeva cosa l'avrebbe aspettato lì a Sidney, in realtá non sapeva nemmeno se voleva partire e lasciare il passato alle spalle. Infondo, erano i suoi genitori, ma ormai lui non ne aveva, e doveva rassegnarsi a questa realtá.
Poteva evitarla per qualche minuto, ma non per sempre.
Finito il viaggio, lungo quanto orribile, i due scesero e presero un taxi per raggiungere la sorella del signor Blake, che quando arrivarono nella nuova casa li accolse molto calorosamente.
Il signor Blake non parlava quasi mai della sorella e lui la ricordava vagamente da alcune visite.
Probabilmente si era tinta i capelli di biondo, perchè la ricordava con i capelli marroni, la pelle era leggermente abbronzata e gli occhi scuri li scrutavano con felicitá
-Siete arrivati presto! Entra Michael, in salotto c'è mia figlia, Ali vieni perfavore!- la donna urló quasi rompendo un timpano al ragazzo. Pensó che quando urlava probabilmente era peggio di una chitarra elettrica scordata.
Appena entró vide una cosa mai vista in vita sua: una ragazza era seduta, o meglio sdraiata, sul divano mentre mangiava dei pop corn e vedeva in televisione una vecchia puntata di Dragon Ball Z, ovvero il cartone preferito di Michael. Forse, trasferirsi a Sidney era stata una buona idea, forse dopo tutto quel buio poteva vedere la luce