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Autore: M4RT1    10/12/2014    5 recensioni
― E’ questo che ti succede, Annie? ― mormorò lui. ― E’ da questo che vorresti nasconderti?
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E se Finnick non fosse morto?
Genere: Angst, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annie Cresta, Finnick Odair
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Quella notte, fu Finnick a urlare.

Fu lui a sedersi tra le lenzuola, il corpo scosso dai brividi e il volto sudato.

Quella notte, fu Annie a corrergli accanto.

Fu lei ad alzarsi e sedersi ai piedi del lato del ragazzo, accarezzandogli i capelli umidi.

Fu lei a tenergli la mano mentre il battito si regolarizzava, il respiro tornava alla normalità.

― Tranquillo, non li vedrai più. Non dal vivo ― gli sussurrò, aiutandolo a bere.

― E’ questo che ti succede, Annie? ― mormorò lui. ― E’ da questo che vorresti nasconderti?

Sorrise, Annie Cresta. Annuì, piano, aiutando il ragazzo a distendersi.

―Ma per te sarà diverso, ne sono sicura. Passerà presto.

Finnick chiuse gli occhi, provando a rilassarsi. Alzò una mano bendata e si tastò il lungo squarcio che l’ibrido gli aveva aperto all’altezza della gola: era quasi rimarginato, ma probabilmente la cicatrice non sarebbe mai più andata via. E comunque, il peggior segno non era quello sulla
pelle.

― Va meglio? ― domandò Annie, scivolando sotto le lenzuola, accanto a lui.

― Andrebbe molto meglio se mi abbracciasi ― pigolò, ferito. La ragazza lo strinse, attenta a non fargli male.

― Vuoi sapere una cosa? ― gli chiese. Al buio, il ragazzo non poté fare altro che percepire la sua eccitazione, così accettò, stanco. ― Sono incinta.

I famosi occhi di Finnick Odair si spalancarono in tutta la loro luce verde acqua.

― Davvero? ― balbettò, interdetto.

― Davvero ― rispose lei, la voce incrinata.

Avrebbe voluto alzarsi, prenderla in braccio, correre per tutto il Tredici e svegliare chiunque per raccontargli la notizia, ma tutto quello che fece fu stringerle la mano, troppo debole per compiere atti folli. Sopraffatto dall’emozione.

Sarebbero bastati pochi secondi, e non avrebbe mai conosciuto suo figlio.

― Gli Ibridi sono andati via? ― gli domandò lei, sbadigliando.

― Direi che possiamo provare a dormire.

Si rannicchiò contro il fianco della ragazza, come lei faceva spesso con lui. Chiuse gli occhi.

 
“Annie?”

“Dimmi”

“Se è maschio possiamo chiamarlo Finnick?”

“E io come farei a riconoscervi?”

“Lui avrebbe meno charme”

“Ne sei sicuro?”




 
N.d.A.: Non ricordavo di aver scritto questa storia - stavo cercando una FF per un Contest quando l'ho adocchiata (sì, anche voi perdereste i racconti se chiamaste i documenti con titoli tipo "nanfoienfoidnc" -.-"). Insomma, l'ho trovata e mi sono detta che, d'altronde, avevo deturpato il Fandom già abbastanza, quindi cosa poteva mai fare una storiella in più? U_U
Passiamo alle cose serie: prima di tutto, Finnick. So che quando avete visto la descrizione metà di voi ha fatto gli occhi a cuoricino e l'altra metà ha sospirato, scettica (e io sarei stata una di queste ultime) ma ANDIAMO! Chi non ha mai pensato a una cosa del genere? *So che l'avete fatto tutti, perciò sssh!*.
Poi, cosa importante: so di aver un po' "capovolto" i ruoli, ma nella mia testolina bacata anche Finnick ha i suoi momenti no (andiamo, ha una brutta vita anche lui D:), mentre Annie, quando non è in crisi, è assolutamente come una ventiduenne qualunque - un po' svampita, forse, ma non peggio di Luna Lovegood, se mi capite :3
Per il resto, niente, vi ringrazio per aver letto e vi do appuntamento alla prossima - ehi, dove andate???
  
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