11/12/2014
1 recensioniSacrifice
Titolo: Sacrifice
Challenge: sfida dei duecento prompt
Prompt: 138. Sacrificio
Fandom: Game of Thrones
Personaggi: Jorah Mormont
Raiting: verde
Tipologia:
Parole: 396
Casa.
Era l’unica parola che riusciva a formulare con chiarezza nella propria mente. A volte, nella solitudine della sua tenda, la sussurrava. Assaporava il sapore di quella parola sulle sue labbra, la rimescolava nella bocca e poi la faceva scendere giù, fino al suo cuore.
Era disposto a tutto pur di poter ritornare a Occidente, pur di ritornare a casa, all’Isola dell’Orso. Avrebbe affrontato qualsiasi impresa, superato qualsiasi ostacolo, sarebbe andato incontro a qualsiasi sacrificio, quale esso fosse. Si era messo al servizio di Lord Varys, l’eunuco. Era diventato la sua spia, e quindi, indirettamente, la spia di Re Robert. Ma era solo un ruolo. Avrebbe messo la sua spada al servizio del Re Mendicante e avrebbe riferito i suoi movimenti a Re Robert. Niente onore, niente lealtà. Uno o l’altro re per lui non faceva molta differenza, perché era solo un modo per ottenere ciò che voleva veramente: tornare a casa.
O almeno così aveva creduto fino all’attimo in cui l’aveva vista. Stava in piedi accanto al fratello, che la superava in altezza di quasi tutta la testa. La postura di Viserys tradiva arroganza e allo stesso tempo stupidità. Era consapevole di essere l’ultimo discendente di una stirpe di re e tutta la sua persona emanava un desiderio di rivalsa e di sete di potere. Era come qualsiasi re spodestato, ed essere la spia di Varys, in quelle circostanze, non sarebbe stato particolarmente difficile e tantomeno disonorevole.
Jorah posò lo sguardo sulla figura minuta che gli stava accanto, sua sorella, la futura sposa del Kahl.
Daenerys aveva gli stessi capelli argentei e i medesimi occhi viola, ma c’era qualcosa di diverso in lei. Al contrario del fratello, teneva lo sguardo basso. Gli occhi pieni di paura ogni volta che si alzavano a guardare Viserys che, Jorah se ne accorse solo in quel momento, le stava stringendo il braccio quasi a volerglielo spezzare. Eppure, quando i loro occhi si incontrarono, il cavaliere sentì un calore improvviso invadergli il corpo e la mente. C’era qualcosa di misterioso in quella giovane donna. Una forza prorompente, un coraggio celato dietro una cortina di lacrime represse.
E in quel momento il cavaliere senti le sue certezze vacillare.
Quando mise la propria spada al servizio di Viserys Targaryen i suoi occhi e i suoi pensieri erano rivolti verso Daenerys.
Scrivere quelle lettere a Lord Varys era diventato, improvvisamente, un sacrificio enorme.
Nota dell'autrice:
Finita la quarta stagione mi sono immersa nella lettura dei libri, ma niente da fare, anche se Jorah Mormont viene descritto come un uomo massiccio, stempiato, quasi calvo e decisamente poco attraente, io non riesco a scinderlo dall'immagine di Iain Glen. Perciò per me Jorah Mormont risaulta tutt'altro che poco attraente. Una dissociazione che, in realtà, riguarda un po' tutti quanti i personaggi, ma questo temo sia il prezzo da pagare per aver visto prima la serie ed essere passata ai libri solo in seconda battuta.
Detto ciò, ringrazio coloro che si sono spinti a leggere fino alla fine e coloro che vorranno lasciare un commento, un'appunto, una critica o quant'altro.