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Autore: Kira950    11/12/2014    2 recensioni
Due facce, due personalità. Goku, un ragazzo brillante e popolare cederà alla strana richiesta di Chichi mostrando quello che forse è il suo vero io. Storia romantica e liceale in pieno stile anime!
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Chichi, Goku, Un po' tutti, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta, Chichi/Goku, Gohan/Videl
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Dottor Jekyll e Mr. Hyde 2.0

DISCLAIMER: I personaggi protagonisti di questa fanfiction sono proprietà di Akira Toriyama e della Toei Animation e io non ho su di essi alcun diritto La storia è liberamente tratta dall'anime Wolf girl & Black Prince su cui non ho alcun diritto.


Osservavo la mia vita come si fa durante un viaggio e si fissa il panorama dal finestrino, senza coglierne i dettagli, avvertendo ogni immagine come qualcosa che ti viene lanciato contro violentemente.
Ero stanca di essere una delle tante, di passare sempre inosservata,stanca dell'invidia che provavo per le altre ragazze. Non ne vado fiera, tante volte mi sono chiesta se non fossi solo una stupida ragazzina superficiale. Nonostante tutto desideravo così tanto essere come loro, che non pensai alle conseguenze delle mie azioni. Era ottobre quando tutto ebbe inizio... "Chichi" Bulma e Pan mi fecero cenno con la mano perchè le raggiungessi al centro del cortile. "Eccomi" sospirai con il fiatone, avevo corso a perdifiato per riuscire ad arrivare in tempo.
"Sei sicura che il jogging di prima mattina sia una buona idea?" Bulma sorrise equivoca, prendermi in giro era il suo sport nazionale.
"Spiritosa" ansimai portando la mani sulle ginocchia per riprendermi. "Correre fa bene, ho letto che bisognerebbe fare esercizio almeno tre volte a settimana" Pan, la svampita del gruppo, non colse ovviamente la battuta della turchina lasciandoci senza parole. In quello stesso istante tre ombre mi passarono accanto costringendomi a sollevare lo sguardo. "No!" Urlai disperata nella mia testa. Non poteva avermi vista così, non lui.
Goku insieme a Vegeta e a Trunks mi era passato accanto e io? Ero piegata in due per la fatica, sudata e disordinata.
"Mi hanno vista? Eh? Goku mi ha guardata?" Non appena furono abbastanza lontani afferrai Bulma per le spalle scuotendola nevroticamente.
"No e datti una calmata, non sa neanche chi sei" si districò dalla mia morsa senza fatica incrociando le spalle sbuffando infastidita.
"Ma infatti Chichi sei cosí anonima non ti preoccupare" Pan sorrise come se mi avesse appena fatto il migliore dei complimenti.
"Grazie cara, sei un tesoro" ribattei completamente avvilita.
"E comunque non puoi impazzire tutte le volte che lo vedi, sei ridicola" Bulma mise ancor più il dito nella piaga, cosa che le riusciva bene tanto quanto sfottermi.
"Eh dai non fare così, lo sai che sono cotta di lui da sempre" portai una mano alla nuca imbarazzata, non era proprio da me dare in escandescenza cosí, ma lui era un discorso a parte. Lo avevo notato fin dal primo giorno di liceo, mi aveva immediatamente colpita, era splendido, affascinante e ombroso.
"Si ma questo non ti dà il diritto di shakerarmi come un cocktail" aggiunse la turchina con il suo solito umorismo.
"Dio ucciderei per una tequila bum bum adesso" Pan se ne uscì come al solito, inopportuna come un test a sorpresa.
"Pan mi fai paura" mi allontanai di un passo un po' stordita, quella ragazza era il bipolarismo fatto a persona.
"Hai ragione ti chiedo scusa" sorrise lei facendo un breve inchino apparendo ai nostri occhi sempre più strana. Ebbi giusto il tempo di annuire che la campanella suonò annunciando l'inizio delle lezioni.
"Uff, sono distrutta" appoggiai la testa sul banco sfinita. Quelle prime tre ore mi avevano letteralmente annientata, odiavo l'algebra con tutta me stessa.
"Oh Bra come siete carini in questa foto" la voce di quella ragazza così acuta ed entusiasta catturò subito la mia attenzione.
"Dici? Non vedo l'ora che sia la sera del ballo" mi voltai verso di loro, erano entrambe concentrate sullo schermo del telefono di Bra,probabilmente stavano parlando del suo nuovo ragazzo.
"Siete adorabili, potreste addirittura essere eletti re e reginetta" l'altra arrossì visibilmente al complimento dell'amica anche se non riuscì a nascondere il suo compiacimento.
"Oh no non succederà mai" scosse la testa ancora imbarazzata " tu alla fine andrai al ballo con Gohan?" Cambiò discorso perchè non apparisse disinteressata nei confronti di Videl.
"Si esatto, ho avuto parecchie proposte, ma ho scelto lui. È carino e poi è del quarto anno" spiegò dettagliatamente i motivi che lo avevano portato ad essere il candidato ideale, non potei che guardarle con un briciolo di disprezzo.
"E tu Chichi?" Come dissero il mio nome mi si fermò il cuore.
"Ehm.. Si?" Accennai esitante. "Chi ti accompagnerà al ballo?" Mi guardavano con aria indagatrice, quelle loro occhiate mi fecero rimpicciolire all'improvviso.
"Bhe io.." Non sapevo cosa dire.
Nessuno mi aveva ancora invitata e le cose probabilmente non sarebbero cambiate così avrei accettato l'invito di un mio compagno di classe e saremmo andati insieme solo per evitare di presentarci da soli.
"Non ti ha ancora invitata nessuno vero?" Videl si avvicinò ad un palmo dal mio viso per capire se la mia risposta sarebbe stata sincera.
"No ti sbagli" mi alzai in piedi di scatto. Che diritto avevano quelle due di farmi il terzo grado?
"E allora illuminaci, chi è il fortunato?" Alzò la voce attirando volutamente l'attenzione degli altri nostri compagni. Anche Bulma si accorse di ciò che stava succedendo e io sono sicura che sarebbe intervenuta per difendermi, avrebbe preso le mie parti senza esitare se io non avessi...
"Son Goku, è stato lui ad invitarmi"
lo dissi tutto d'un fiato arrossendo come un peperone nello stesso istante.
"Scusa?" Videl e Bra dovettero trattenersi per non scoppiare a ridere.
"Siete libere di non crederci, ma all'uscita questo pomeriggio ci vedrete andare a casa insieme e al ballo lui sarà il mio cavaliere"
avevo uno sguardo di fuoco, assolutamente determinato, totalmente disperato.
"Si come no" Videl era dubbiosa, le veniva difficile credere che uno come Goku, l'idolo delle studentesse, avesse chiesto ad una del secondo anno di accompagnarlo, ma in qualche modo la mia sfrontatezza aveva fatto vacillare le sue convinzioni.
Finito quel mio assurdo spettacolono decisi di andare in bagno a sciacquarmi il viso e Bulma e Pan mi seguirono a ruota.
"Ma che ti è preso Chichi? Ti ha dato di volta il cervello forse?" Bulma era su tutte le furie, avevo appena sancito la fine delle nostre vite sociali.
"Infatti Chichi, ce lo dovevi dire che Goku ti ha invitata al ballo! Sei la solita egoista" commentò Pan sempre più fuori strada.
"Io.. Io ero nel panico, non sapevo cosa dire" cercai di giustificarmi, ma quello che avevo fatto era davvero folle.
"E adesso cosa pensi di fare?" Gli occhioni azzurri di Bulma erano sgranati su di me e io ero completamente nel pallone.
"Bhè dovrà trovare un vestito, farsi i capelli, il trucco"
"Pan!" Urlammo in coro perchè chiudesse la bocca.
"Quindi?" Mi incalzò Bulma che non si sarebbe accontentata di una mia risposta evasiva questa volta.
"Credo che..." Presi un bel respiro cercando di calmarmi. Ormai il danno era fatto quindi non mi restava che analizzare logicamente le mie opzioni.
"Posso cercare di convincere tutti che si trattava di uno scherzo e fare una figuraccia oppure..."
Cercai di trovare il coraggio per dirlo ad alta voce.
"Oppure?" mi esortarono le altre insieme per nulla soddisfatte della prima ipotesi.
"Oppure provo a parlare con Goku e a spiegargli la situazione sperando che abbia pietà di me"
abbassai lo sguardo sentendo un nodo stringermi la gola al solo pensiero di affrontarlo direttamente.
La campanella suonò ancora interrompendo quel faccia a faccia con Bulma e Pan che stava diventando davvero difficile da gestire.
"Che giornata terribile" sospirai sulla C stampata in rosso sul mio test d'inglese.
Raccolsi il quaderno e lo riposi nella cartella insieme all'astuccio.
"No dai perchè? Io ho preso A" Pan se ne uscì candidamente, non sapevamo come fosse possibile, nonostante avesse la testa vuota come una pigna, nei test a risposta multipla non mancava mai neppure un colpo.
"Brava Pan" mi congratulai con lei senza alcun entusiasmo.
"E poi la nuova divisa è bellissima" in effetti era la migliore che avessimo mai avuto. La gonna era di un bel grigio chiaro, la camicetta bianca era poi coperta in parte dal golfino smanicato del medesimo colore della gonna e il tutto completato da una giacca blu scuro che riprendeva il colore sei calzettoni che sfioravano il ginocchio.
"Si sei uno schianto tesoro" Bulma pensò che compiacerla avrebbe reso le cose meno difficili per tutti.
"Allora hai intenzione di fare la tua mossa" senza che me ne accorgessi eravamo arrivate all'ingresso della mensa scolastica.
Il tavolo più in fondo, era quello di Goku e dei suoi amici. Inutile dire quante ragazze si fossero ammassate tutte intorno, quasi mi facevano pena.
"Come faccio a parlargli da sola?" Subito mi scoraggiai, la mia era una missione impossibile.
"Vai lì e chiedigli semplicemente se puoi scambiare due parole con lui.
Tutti sanno dei suoi modi gentili non ti dirà di no, almeno spero per te e adesso vai" Bulma mi spintonò in malo modo verso il tavolo dei ragazzi.
"Ti ci sei messa tu in questa situazione. Tu hai incasinato le cose tu le devi risolvere" dissi tra me e me sperando di non svenire lì sul momento.
Mi avvicinai al loro tavolo sentendo le vocette squillanti delle ragazze frivole e accondiscendenti, avrebbero riso anche se le avessero insultate, patetiche. "Ehm Goku-san" mi schiarii le voce rischiando di morire non appena il suo sguardo si soffermò sul mio.
"Si?" mi rispose sfoderando un sorriso da urlo, ingentilendo subito lo sguardo.
"Io potrei.. Io vorrei... Ehm.." Sembravo una scolaretta timida e impacciata, forse lo ero fino in fondo.
"Cosa?" Chiese confuso ma comunque cortese. Le ragazze tutte intorno mi fissavano con odio e al contempo con disprezzo. "Ti va dopo pranzo di fare due passi in cortile?" Lo dissi con gli occhi serrati quasi urlandolo come in uno sfogo. "Si certo" rispose lui con la stessa calma prendendosi però un'occhiata di sorpresa da Vegeta che sedeva accanto a lui giocando con una cannuccia che teneva stretta tra i denti.
Lo ringraziai con un breve inchino per poi scappare in cortile senza fiato.
"Allora?" Bulma mi raggiunse all'esterno vedendomi completamente sconvolta. "Ha detto si. Ancora non ci credo" mi sedetti sui talloni respirando lentamente, non potevo davvero credere che avesse accettato. "Bene vai alla grande. Adesso però devi giocare bene le tue carte ragazza" Bulma mi fece l'occhiolino rivolgendo lo sguardo verso la porta principale.
"Eccolo che arriva! Mi raccomando" mi alzai di scatto voltandomi verso di lui.
"Allora dovevi forse parlarmi di qualcosa?" Mi sorrise ancora.
Perchè faceva così, voleva forse uccidermi? "Ecco io.." Biascicai guardando in basso sentendo le guance avvampare al solo pensiero che fosse così vicino.
"Volevo chiederti se volessi venire al ballo con me. So che potresti uscire con qualunque ragazza della scuola ma..." Cercai di fargli un resoconto dettagliato della figuraccia che avrei rischiato di fare se non fosse stato lui il mio accompagnatore.
"Quindi se ho capito bene, dovremmo fingere di uscire insieme giusto?" Il modo in cui lo disse era assolutamente freddo ed impersonale come se la cosa non lo avesse toccato minimamente.
"Bhè si.. Capisco se tu non volessi accettare, sono mortificata per quello che ho fatto credimi.." In modo del tutto inaspettato rispose con maggiore serietà.
"Va bene, ma vedi questo tra noi è una specie di contratto" il suo sguardo divenne immediatamente più scuro e sinistro.
"Scusa?" Chiesi confusa e disorientata, il suo volto aveva cambiato espressione così repentinamente da lasciarmi senza parole.
"Se faccio come dici tu potrai salvare la tua reputazione e diventare ancora più popolare, ma trovo che la cosa sia totalmente sbilanciata a tuo favore" sorrise, senza però mostrate quella gentilezza che mi aveva tanto colpita solo poco prima.
"Certo farò quello che vuoi" lo supplicai perchè non cambiasse idea.
"È proprio questo ciò che voglio, che tu mi obbedisca" la serenità con cui pronunciò quelle parole era per me semplicemente disarmante. Si sedette sulla panchina del giardino adiacente al campo di calcio della scuola con le braccia incrociate dietro la testa.
"Allora ci stai ragazza?" Non ci stavo capendo nulla. Non potevo credere che dietro a quella facciata così cortese e solare si nascondesse un animo così insensibile e distaccato.
"Va bene ma.. Come potrei esserti utile?" Mi sentivo offesa e vulnerabile, c'era qualcosa di molto strano nello scambio che mi aveva proposto.
"Non ti preoccupare di questo. Allora io e te abbiamo un accordo" si alzò senza voltarsi.
Rimasi sola, il vento mi scompigliò i capelli che avevo legato in una coda portandomi una ciocca davanti al viso. Non potevo credere a cosa fosse successo.
Tornata nel cortile sedai la curiosità di Pan e Bulma dicendo loro che era andato tutto bene, ma dentro di me sentivo una strana agitazione. Le lezioni trascorsero lente e noiose e come se non bastasse avrei dovuto studiare molto per la mattina seguente. Quando finalmente suonarono le quattro riordinammo i nostri banchi raggiungendo l'uscita.
"Allora dove si nasconde il tuo Goku?" Videl mi raggiunse in cortile insieme a Bra, insieme a loro tutti i compagni della mia classe.
"Io.." Non sapevo cosa dire.
Probabilmente era già andato a casa infischiandosene completamente del nostro patto, probabilmente si era fatto quattro risate alle mie spalle insieme ai suoi amici.
"Tu cosa? Dai Chichi finiscila con questa storia sei davvero patetica" Sentivo le lacrime premere feroci per uscire, stavo facendo la figura della stupida e il ragazzo per cui avevo una cotta da almeno un anno mi aveva mentito prendendomi in giro.
"Scusami Chichi, il professore ci ha trattenuto più del necessario" mi sentii stringere per la vita, era Goku.
"Non.. Non fa niente" sorrisi senza convinzione verso di lui, l'espressione di Videl e degli altri in quel preciso istante era impagabile, ma la mia, bhè era semplicemente estasiata.
"Andiamo a casa" fece un cenno di saluto verso i miei i compagni e insieme ci avviammo verso l'uscita.
"Allora lo farai?" Lo guardai piena di speranza.
"Si, mi sembrava di avertelo già detto." Percorsi i primi due isolati si staccò proseguendo un passo avanti a me, poi si fermò all'improvviso.
"Sono stanco" mi disse senza però girarsi.
"Prendi" fece scivolare la cartella all'indietro passandomela perchè la portassi al posto suo.
"Scherzi vero?" Ero sconcertata, come poteva essere così cafone e meschino?
"Per niente. A meno che tu non voglia andare al ballo da sola" non potevo vederlo in faccia ma ero abbastanza sicura che stesse sorridendo.
"Dottor Jekyll e Mr Hyde" mi lamentai tra me e me costretta comunque a fare come mi era stato detto.



N.D.A
Ecco finito il primo capitolo. Spero vi sia piaciuto, questa vuole essere una storia senza troppe pretese quindi vi invito a leggerla con questo spirito.
Fatemi sapere cosa pensate della storia e dei personaggi sono davvero curiosa di leggere le vostre opinioni!
   
 
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