Promessa



Minerva appoggiò la testa sul petto del Drago Bianco, mentre lui le accarezzava i capelli. Si sentiva esausta, ma non voleva andarsene. Voleva rimanere così per sempre, ma sapeva che quel breve momento di felicità sarebbe durato poco.
-Sting- la sua voce appariva debole, ma aveva bisogno di parlare. Alzò la testa e incrociò il suo sguardo. Sebbene lui apparisse ferito, distrutto e stanco, per Minerva era la persona più bella del pianeta.
-Mia signora, se ha bisogno posso portarla dagli altri-
-No- disse affondando la testa nelle sue spalle -Rimaniamo qua…ti prego-
Sting l’abbracciò più forte e lei si sentì meglio.
-Allora, ha deciso?- la voce di Sting era in attesa della sua risposta.
Aveva deciso? Da una parte non voleva tornare. Temeva che gli altri l’avrebbero respinta, che l’avrebbero cacciata nuovamente. Ma dall’altra parte sentiva il bisogno di tornare a casa. Ma sopratutto,sentiva il bisogno di stare con lui. Voleva passare il resto della sua stupida vita con Sting. Avrebbe voluto svegliarlo la mattina, accarezzargli i capelli e riempirlo di baci. Avrebbe voluto addormentarsi con lui, abbracciarlo, sapere che apparteneva a lei e basta. E chissà, magari avrebbe voluto anche essere la madre dei suoi figli.
Quel pensiero la face arrossire fino alla punta delle orecchie, cosa che venne notata subito dal Drago Bianco, il quale si mise a ridere.
-Sta arrossendo o cosa?- la voce di Sting suonava divertita.
-E-ecco io…credo che tornerò-
Minerva alzò lo sguardo e incrociò il suo. Prima che quello potesse aprir bocca, lei lo zittì con un bacio. Non sapeva per quale motivo stesse facendo tutto ciò, ma una sensazione di benessere si espanse in lei. Sting rimase per un primo momento spiazzato, poi ricambiò quel bacio inaspettato. Si staccarono a malincuore, e si riunirono in un abbraccio.
-Credo di essere contento della sua decisione-
Minerva si attorcigliò una ciocca dei capelli del Drago Bianco intorno al dito.
Sarebbero potuti rimanere così per sempre, ma ad un certo punto si sentì trascinata via dalle braccia del Master.
Sentiva rumori confusi, grida e il rumore di spade che venivano estratte dal fodero-
-Lei è in arresto per essersi unita ad una gilda oscura-
Sorrise. Si era dimenticata di quel particolare.
“Sciocca. La tua felicità non è durata nemmeno un secondo”
Vide Sting, che stava disperatamente tentando di convincere un uomo con un mantello bianco, dicendogli che si era trattato di uno sbaglio, che lei alla fine li aveva aiutati.
Le misero delle manette e la spinsero via. Poi il suo carceriere fu a terra, e il Drago Bianco si piazzò davanti a lei. Minerva sentì le lacrime agli occhi. 
-Sting…basta, per favore-
Ma lui non aveva intenzione di fermarsi.
-Ho detto che l’avrei riportata alla gilda…e lo farò!-
Il Drago Bianco venne attaccato da più guardie, e lei si sentì terrorizzata. Sting non aveva più forze per reggere un altro combattimento.
-Basta, basta!-
Lacrime calde le bagnavano ora le guance. Al diavolo tutto, tutti. L’unica cosa che voleva era tornare tra le braccia di lui, sentirsi al sicuro. Chiuse gli occhi e si mise a pregare. Non l’aveva mai fatto, non aveva mai creduto che ci fosse qualcuno in grado di decidere le sorti degli umani. Ma per lui avrebbe fatto qualsiasi cosa.
In quel momento alzò lo sguardo, e vide che Erza stava trattenendo Sting.
-Sting basta-
La maga scarlatta cercava di calmarlo, ma non ottenne nessun risultato.
Guardò in direzione di Titania, e attraverso lo sguardo, chiese un favore a quella che poco prima era la sua nemica.
“Promettimi che ti prenderai cura di lui…ti prego”
Come se avesse capito, Erza fece un cenno di assenso.
Minerva venne poi portata via, e non ebbe il coraggio di incrociare gli occhi azzurri di lui.


Erza era seduta accanto a Sting. Aveva provato a parlargli, ma lui l’aveva semplicemente ignorata.
Stava per riaprir bocca, quando venne preceduta.
-L’hanno portata via- disse tutto d’un fiato.
Erza lo guardò, non sapendo cosa dire. La tristezza si era impossessata di lui, e per il momento non l’avrebbe abbandonato.
La maga cercò di parlare, ma ogni cosa gli sembrava troppo patetica. Sembrava la stessa scena di 7 anni fa, quando lei e Gerard avevano combattuto contro gli Oracios seis e lui era stato mandato in prigione, nonostante avesse aiutato. Erza era sprofondata in un dolore terribile, ma in qualche modo era riuscita a scrollarselo di dosso. Vedere Sting nel suo stesso stato la faceva sentire ancora peggio.
Gli si piazzò davanti e lo attirò a sè in un abbraccio.
Quello non fece resistenza.
-Mi dispiace- fu l’unica cosa che riuscì a dire.
Il Drago Bianco affondò la testa sulla sua spalla e pianse.






N.d.A.
Buon venerdì a tutti!
Avevo scritto questa shot da molto tempo, e finalmente ho avuto il coraggio(?) di pubblicarla anche se forse era meglio evitare
La saga di Tartaros è magnifica, anche se devo ammettere che non vedo l'ora finisca.
Ci sono cose a cui vorrei dare una risposta, ma alcune non credo verranno svelate in questa saga.
E ora veniamo al motivo di questa fic. Minerva. Io spero ritorni a Sabertooth, ma ho brutti presentimenti al riguardo:c Ci sono vari motivi per i quali lei potrebbe tornare acasa oppure no.
Comunque vada, la Stinerva regna*^* Cioè, immaginatevi i loro figli*^* degli ammmori:3
Bene, ora meglio che vada
Merty