Titolo:
Not only the end of the
Black Parade.
Fandom: Real - People /
My
Chemical Romance.
Autrice: sakura_kinomoto
e il mio criceto Matt! xD
Beta-Reader: Blaise. *onorata*
Raiting: G
Conteggio
parole: 1.255
W, one-shot.
Avvertimenti:
comico, parodia, pretesa di far ridere, ma è soltanto idiota.
Riassunto: This is the
last
performance of the Black Parade, FOR EVER! And we want to come down
here, to
Note: i personaggi
appartengono a loro stessi, eccetto
Mikey che è spaventosamente mio, mio e solo ed
esclusivamente mio >.<
Disclaimer: come sempre
qualsiasi genere di commento/critica/suggerimento è ben
accetto. ^^
Crossposted:
Bandomville,
as usual, and my LJ.
Check 'em out!
Not only the end of the
Black Parade.
Il
concerto e l'incontro con i fan era finito da ormai mezz'ora, l'unica
cosa che
voleva fare era lanciarsi nella sua cuccetta, chiudere il mondo - Frank
- fuori e aspettare che il sonno lo raggiungesse.
Stava ancora immaginando quell'oasi di pace e sonnolenza quando il
tecnico del
suono venne a reclamare gli strumenti.
Ecco perché erano ancora lì da mezz'ora. Qualcuno
aveva avuto la brillante idea
di fare uno scherzo. Non si trovavano più le chitarre, i
bassi e i piatti della
batteria. Prese un lungo sospiro. Assicurò al ragazzo che lo
avrebbe aiutato a
trovare gli strumenti, purtroppo dovette rimangiarsi il tutto quando un
isterico Ray gli si presentò davanti quasi in lacrime.
- Dove è la mia chitarra? -
- Ray non lo so, le sto cercando anche io. -
- La mia chitarra. -
- Calmati, adesso la troviamo. -
Decise di abbandonarlo lì, assicurandosi che Bob impedisse
un tentato suicidio,
per andare a picchiare Frank, o Gerard; dipende da chi gli passava
prima
davanti agli occhi. Prese il primo boa di struzzo verde acido che gli
capitò
sotto mano e iniziò la ricerca di colui con cui condivideva
il sangue.
Bob si chiedeva ancora cosa lo avesse spinto ad accettare di diventare
batterista
in quella band, ma la vista di Mikey che correva
dietro a Gee per
strozzarlo con uno degli amati boa del cantante compensava
abbondantemente
tutte le volte che Frank aveva tentato di ucciderlo saltando dalla
batteria.
Finalmente il bassista riuscì a farsi ridare gli strumenti,
con la gioia del
loro tecnico; evidentemente non era l'unico ad essere incredibilmente
stanco
quella sera. Ora potevano tornare sul tour bus per un meritato riposto
post-concerto, Mikey aveva proprio bisogno di una doccia calda per
togliersi un
po' di stanchezza, ed era questo il suo principale obiettivo, peccato
che non
avesse calcolato i possibili ostacoli che avrebbe incontrato; primo fra
tutti:
il proprio fratello.
- Gee! Passi delle settimane intere senza toccare acqua, se non per
bere, e
proprio stasera devi monopolizzare il bagno? -
- Mikes, tranquillo, non ci impiegherò molto. -
Le ultime parole famose.
Il bassista guardò l'ora, erano quasi le due di notte,
voleva solo andare a
letto dopo un bagno, era in piedi da quasi ventiquattro ore ma commise
un
errore di calcolo, Frank.
Sentì una mano picchiettargli sulla spalla.
- Ti va di parlare un attimo? -
Mikey era esasperato. Ricordò di respirare e di calmarsi,
altrimenti lo avrebbe
strozzato veramente con le proprie mani.
- Certo Frank, dimmi pure. -
Che ore erano? Ricontrollò l'orologio, le tre e ventiquattro
minuti. Era da più
di un'ora e mezza che Frank parlava, parlava, parlava. Sarebbe stato
anche
piacevole ascoltarlo se il ragazzo non avesse quella - irritante
-
abitudine del contatto con il proprio interlocutore. Forse era un
bisogno
fisico di sapere di avere qualcuno accanto, Mikey lo ignorava, fatto
sta che
quando il chitarrista ti parlava iniziava dapprima sfiorandoti il
braccio poi,
più il discorso lo entusiasmava, più iniziava a
picchiare.
Con Frank non era solo comunicare, era una lotta
per la sopravvivenza,
la propria.
Sembrava che per il momento il round di boxe fosse finito, una pausa
prima
della ripresa. Quei pochi secondi di silenzio prima dell'ennesima
battaglia.
Rimase a fissare quei due pacchetti vuoti che testimoniavano il
monologo
dell'amico; uno di Malboro rosse e uno di caffè, una
confezione nuova aperta
appositamente per l'occasione. Finita.
- Una veloce doccia rilassante ci voleva proprio. -
Una vena iniziò a pulsare violentemente sul collo del
bassista.
- Veloce? -
- Sì, veloce. -
- Gerard, non vorrei fare il rompi coglioni della situazione,
però è da quasi
due ore che ti stai facendo una doccia veloce, ora
bisogna stabilire
quale sia la tua percezione di questo termine. -
- Guarda che la doccia l'ho fatta in dieci minuti. -
Mikey strabuzzò gli occhi.
- E cosa hai fatto fino ad ora? -
- Beh, prima di tutto una maschera per i capelli, poi una al
viso. -
Iniziò l'elencazione contando sulle dita.
- Okay, basta. -
Il fratello maggiore lo guardò con aria interrogativa.
- Vado a fare una doccia. -
Mikey stentava a crederci. Saranno state anche le quattro meno un
quarto, ma
era finalmente nel suo letto, la testa appoggiata sul cuscino, il corpo
rilassato e il silenzio attorno a lui. Bob e Ray stavano facendo una
delle loro
interminabili sessioni di Guitar Hero, Frank era disperso in qualche
anfratto a
mangiarsi con gli occhi uno dei suoi Harry Potter e Gerard stava
scarabocchiando un foglio mentre ascoltava la radio.
La calma più assoluta, il massimo che si poteva pretendere
da cinque ragazzi
rinchiusi su un autobus in giro per il mondo.
Il bassista era sospeso in quel limbo prima del sonno vero e proprio,
quando
sai di essere ancora un po' sveglio ma con la consapevolezza che Morfeo
ti sta
facendo ciao ciao con la manina; il momento di totale rilassatezza.
Un urlo lo fece uscire da quello stato di quiete.
- Aspetta Gee, usa la mia! Te la insegno io! -
Promemoria personale di Michael James Way numero uno: uccidere
il nano
malefico Frank Iero.
Era disperato, stava raggiungendo le ventiquattro ore di veglia,
l'unica cosa
che chiedeva era un'ora di dannatissimo riposo. Guardò fuori
dalla sua cuccetta
in tempo per vedere Frank correre con due chitarre in mano nel breve
spazio tra
le cuccette - rischiando di decapitarlo - e Gerard che cantava come un
ossesso
coprendo la radio e facendo una strana danza, che comprendeva il solo
movimento
del bacino.
- Not thinking 'bout tomorrow, singing 'Sweet Home Alabama' all summer
long.**-
Promemoria personale di Michael James Way numero due: uccidere
il proprio
fratello Gerard Way.
Scese dal suo letto per cercare di fermare al principio qualsiasi cosa
avessero
in mente, poiché sarebbe finita con Gerard che urlava un 'fuck
you' e Frank
che gli rispondeva con un dito medio. Cosa che succedeva puntualmente
quando si
tentava di far imparare qualche accordo al cantante.
- Hey! Ti abbiamo svegliato? Sembri uno zombie. -
Mikey non sembrava uno zombie, un non-morto in suo confronto sembrava
uno
appena uscito da un centro benessere, putrefazione a parte.
- Gee, cosa stai facendo? -
- Ti ricordi quando ti ho detto che volevo imparare a suonare 'Sweet
home
Alabama'? Beh, Frank me lo sta insegnando! -
- Non potreste farlo ad un orario decente? Sono le quattro di notte, a
quest'ora la gente, di norma, dorme! Non impara a suonare la chitarra. -
- Ma io voglio imparare! -
Mikey fece mente locale di quanti anni avesse il fratello, era sicuro
che
superasse la trentina, ne era fottutamente sicuro.
Cosa poteva fare? Si sedette su una sedia aspettando il famigliare
richiamo
della macchinetta del caffè.
Erano passati tre minuti da quando si era seduto, al duo
insegnate-studente si
era aggiunto anche Ray, che aveva finito con il litigare con Frank per
come
faceva impostare le dita a Gerard e quest'ultimo che, incazzatissimo,
se ne
andava urlando il consueto 'fuck you!' e ricevendo
come risposta una
doppia razione di dito medio.
Mikey bevve un sorso del suo caffè rispondendo con la stessa
faccia sconsolata
a Bob, che aveva un vistoso bernoccolo in fronte causato dalla chitarra
giocattolo perché aveva ancora battuto Ray nel suo elemento.
Promemoria personale di Michael James Way numero tre:
diventare un becchino
per camuffare i corpi dei suoi compagni di band.
Promemoria personale di Michael James Way numero quattro: trovarsi
un'altra
band.
* il bellissimo riassunto è la stupenda voce di
Mr. Way durante il concerto
in Mexico, come non citarlo? *blink*
** la canzone è 'All Summer Long' di Kid
Rock. Ormai la continuo a
canticchiare ed era perfetta visto che anche lui vuole 'singing
sweet home
Alabama', ovviamente i diritti vanno a lui e alla casa
discografica.
Explanation: una parte di questa storia totalmente
inventata dal mio
criceto mentale con tendenze vampiriche è vera, ed
è solo la parte che riguarda
Gerard che vuole imparare Sweet Home Alabama. Dopo
ore a cercare su
LOTMS il pezzo in cui lo diceva (perché io ero certa di non
essermelo inventata
di sana pianta, almeno la canzone) eccolo! *si esalta*
Il pezzo è nel capitolo (?) "The Early Years"
verso la fine,
in cui Gee e Toro parlano di come il cantante non sappia suonare
benissimo la
chitarra (anche se Toro ha sottolineato il fatto che, sebbene non
è eccellente
nei live, se ne esce con riff interessanti), e Gerard dice: "when
I
joined this band I was really excited on but I couldn't play Sweet Home
Alabama
on guitar"
o qualcosa del genere, ma del pezzo sulla canzone ne sono
sicurissima! xD
Thanks
and dedicated to:
- la sister, Lavinia, il pezzo del becchino è un tuo
copyright ©. (storia mooooolto lunga)
- Carla, perché beta, perché scrive
meravigliosamente bene, perché è la mia lil' sis
e perché "sei la versione femmine di Gerard, più
femminile di quanto lui già sia" xD
- Alessia, perché è la mia Darling on
Mars.
p.s. sto scriveno una storiella con l'amata Carla, andate a dare un'occhiata! XD