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Autore: sakura_kinomoto    06/11/2008    2 recensioni
This is the last performance of the Black Parade, FOR EVER!
And we want to come down here, to Mexico, to properly kill them off.
Genere: Commedia, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bob Bryar, Frank Iero, Gerard Way, Mikey Way, Ray Toro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Not only the end of the Black Parade.
Fandom: Real - People / My Chemical Romance.
Autrice: sakura_kinomoto e il mio criceto Matt! xD
Beta-Reader: Blaise. *onorata*
Raiting: G
Conteggio parole: 1.255 W, one-shot.
Avvertimenti: comico, parodia, pretesa di far ridere, ma è soltanto idiota.
Riassunto: This is the last performance of the Black Parade, FOR EVER! And we want to come down here, to Mexico, to properly kill them off. *
Note: i personaggi appartengono a loro stessi, eccetto Mikey che è spaventosamente mio, mio e solo ed esclusivamente mio >.<

Disclaimer: come sempre qualsiasi genere di commento/critica/suggerimento è ben accetto. ^^
Crossposted: Bandomville, as usual, and my LJ. Check 'em out!


Not only the end of the Black Parade.


Il concerto e l'incontro con i fan era finito da ormai mezz'ora, l'unica cosa che voleva fare era lanciarsi nella sua cuccetta, chiudere il mondo - Frank - fuori e aspettare che il sonno lo raggiungesse.
Stava ancora immaginando quell'oasi di pace e sonnolenza quando il tecnico del suono venne a reclamare gli strumenti.
Ecco perché erano ancora lì da mezz'ora. Qualcuno aveva avuto la brillante idea di fare uno scherzo. Non si trovavano più le chitarre, i bassi e i piatti della batteria. Prese un lungo sospiro. Assicurò al ragazzo che lo avrebbe aiutato a trovare gli strumenti, purtroppo dovette rimangiarsi il tutto quando un isterico Ray gli si presentò davanti quasi in lacrime.
- Dove è la mia chitarra? -
- Ray non lo so, le sto cercando anche io. -
- La mia chitarra. -
- Calmati, adesso la troviamo. -
Decise di abbandonarlo lì, assicurandosi che Bob impedisse un tentato suicidio, per andare a picchiare Frank, o Gerard; dipende da chi gli passava prima davanti agli occhi. Prese il primo boa di struzzo verde acido che gli capitò sotto mano e iniziò la ricerca di colui con cui condivideva il sangue.
Bob si chiedeva ancora cosa lo avesse spinto ad accettare di diventare batterista in quella band, ma la vista di Mikey che correva dietro a Gee per strozzarlo con uno degli amati boa del cantante compensava abbondantemente tutte le volte che Frank aveva tentato di ucciderlo saltando dalla batteria.
Finalmente il bassista riuscì a farsi ridare gli strumenti, con la gioia del loro tecnico; evidentemente non era l'unico ad essere incredibilmente stanco quella sera. Ora potevano tornare sul tour bus per un meritato riposto post-concerto, Mikey aveva proprio bisogno di una doccia calda per togliersi un po' di stanchezza, ed era questo il suo principale obiettivo, peccato che non avesse calcolato i possibili ostacoli che avrebbe incontrato; primo fra tutti: il proprio fratello.
- Gee! Passi delle settimane intere senza toccare acqua, se non per bere, e proprio stasera devi monopolizzare il bagno? -
- Mikes, tranquillo, non ci impiegherò molto. -
Le ultime parole famose.
Il bassista guardò l'ora, erano quasi le due di notte, voleva solo andare a letto dopo un bagno, era in piedi da quasi ventiquattro ore ma commise un errore di calcolo, Frank.
Sentì una mano picchiettargli sulla spalla.
- Ti va di parlare un attimo? -
Mikey era esasperato. Ricordò di respirare e di calmarsi, altrimenti lo avrebbe strozzato veramente con le proprie mani.
- Certo Frank, dimmi pure. -

Che ore erano? Ricontrollò l'orologio, le tre e ventiquattro minuti. Era da più di un'ora e mezza che Frank parlava, parlava, parlava. Sarebbe stato anche piacevole ascoltarlo se il ragazzo non avesse quella - irritante - abitudine del contatto con il proprio interlocutore. Forse era un bisogno fisico di sapere di avere qualcuno accanto, Mikey lo ignorava, fatto sta che quando il chitarrista ti parlava iniziava dapprima sfiorandoti il braccio poi, più il discorso lo entusiasmava, più iniziava a picchiare.
Con Frank non era solo comunicare, era una lotta per la sopravvivenza, la propria.
Sembrava che per il momento il round di boxe fosse finito, una pausa prima della ripresa. Quei pochi secondi di silenzio prima dell'ennesima battaglia. Rimase a fissare quei due pacchetti vuoti che testimoniavano il monologo dell'amico; uno di Malboro rosse e uno di caffè, una confezione nuova aperta appositamente per l'occasione. Finita.
- Una veloce doccia rilassante ci voleva proprio. -
Una vena iniziò a pulsare violentemente sul collo del bassista.
- Veloce? -
- Sì, veloce. -
- Gerard, non vorrei fare il rompi coglioni della situazione, però è da quasi due ore che ti stai facendo una doccia veloce, ora bisogna stabilire quale sia la tua percezione di questo termine. -
- Guarda che la doccia l'ho fatta in dieci minuti. -
Mikey strabuzzò gli occhi.
- E cosa hai fatto fino ad ora? -
- Beh, prima di tutto una maschera per i capelli, poi una al viso. -
Iniziò l'elencazione contando sulle dita.
- Okay, basta. -
Il fratello maggiore lo guardò con aria interrogativa.
- Vado a fare una doccia. -

Mikey stentava a crederci. Saranno state anche le quattro meno un quarto, ma era finalmente nel suo letto, la testa appoggiata sul cuscino, il corpo rilassato e il silenzio attorno a lui. Bob e Ray stavano facendo una delle loro interminabili sessioni di Guitar Hero, Frank era disperso in qualche anfratto a mangiarsi con gli occhi uno dei suoi Harry Potter e Gerard stava scarabocchiando un foglio mentre ascoltava la radio.
La calma più assoluta, il massimo che si poteva pretendere da cinque ragazzi rinchiusi su un autobus in giro per il mondo.
Il bassista era sospeso in quel limbo prima del sonno vero e proprio, quando sai di essere ancora un po' sveglio ma con la consapevolezza che Morfeo ti sta facendo ciao ciao con la manina; il momento di totale rilassatezza.
Un urlo lo fece uscire da quello stato di quiete.
- Aspetta Gee, usa la mia! Te la insegno io! -
Promemoria personale di Michael James Way numero uno: uccidere il nano malefico Frank Iero.
Era disperato, stava raggiungendo le ventiquattro ore di veglia, l'unica cosa che chiedeva era un'ora di dannatissimo riposo. Guardò fuori dalla sua cuccetta in tempo per vedere Frank correre con due chitarre in mano nel breve spazio tra le cuccette - rischiando di decapitarlo - e Gerard che cantava come un ossesso coprendo la radio e facendo una strana danza, che comprendeva il solo movimento del bacino.
- Not thinking 'bout tomorrow, singing 'Sweet Home Alabama' all summer long.**-
Promemoria personale di Michael James Way numero due: uccidere il proprio fratello Gerard Way.
Scese dal suo letto per cercare di fermare al principio qualsiasi cosa avessero in mente, poiché sarebbe finita con Gerard che urlava un 'fuck you' e Frank che gli rispondeva con un dito medio. Cosa che succedeva puntualmente quando si tentava di far imparare qualche accordo al cantante.
- Hey! Ti abbiamo svegliato? Sembri uno zombie. -
Mikey non sembrava uno zombie, un non-morto in suo confronto sembrava uno appena uscito da un centro benessere, putrefazione a parte.
- Gee, cosa stai facendo? -
- Ti ricordi quando ti ho detto che volevo imparare a suonare 'Sweet home Alabama'? Beh, Frank me lo sta insegnando! -
- Non potreste farlo ad un orario decente? Sono le quattro di notte, a quest'ora la gente, di norma, dorme! Non impara a suonare la chitarra. -
- Ma io voglio imparare! -
Mikey fece mente locale di quanti anni avesse il fratello, era sicuro che superasse la trentina, ne era fottutamente sicuro.
Cosa poteva fare? Si sedette su una sedia aspettando il famigliare richiamo della macchinetta del caffè.

Erano passati tre minuti da quando si era seduto, al duo insegnate-studente si era aggiunto anche Ray, che aveva finito con il litigare con Frank per come faceva impostare le dita a Gerard e quest'ultimo che, incazzatissimo, se ne andava urlando il consueto 'fuck you!' e ricevendo come risposta una doppia razione di dito medio.
Mikey bevve un sorso del suo caffè rispondendo con la stessa faccia sconsolata a Bob, che aveva un vistoso bernoccolo in fronte causato dalla chitarra giocattolo perché aveva ancora battuto Ray nel suo elemento.
Promemoria personale di Michael James Way numero tre: diventare un becchino per camuffare i corpi dei suoi compagni di band.
Promemoria personale di Michael James Way numero quattro: trovarsi un'altra band.


* il bellissimo riassunto è la stupenda voce di Mr. Way durante il concerto in Mexico, come non citarlo? *blink*
** la canzone è 'All Summer Long' di Kid Rock. Ormai la continuo a canticchiare ed era perfetta visto che anche lui vuole 'singing sweet home Alabama', ovviamente i diritti vanno a lui e alla casa discografica.

Explanation: una parte di questa storia totalmente inventata dal mio criceto mentale con tendenze vampiriche è vera, ed è solo la parte che riguarda Gerard che vuole imparare Sweet Home Alabama. Dopo ore a cercare su LOTMS il pezzo in cui lo diceva (perché io ero certa di non essermelo inventata di sana pianta, almeno la canzone) eccolo! *si esalta*
Il pezzo è nel capitolo (?) "The Early Years" verso la fine, in cui Gee e Toro parlano di come il cantante non sappia suonare benissimo la chitarra (anche se Toro ha sottolineato il fatto che, sebbene non è eccellente nei live, se ne esce con riff interessanti), e Gerard dice: "when I joined this band I was really excited on but I couldn't play Sweet Home Alabama on guitar" o qualcosa del genere, ma del pezzo sulla canzone ne sono sicurissima! xD

Thanks and dedicated to:
- la sister, Lavinia, il pezzo del becchino è un tuo copyright ©. (storia mooooolto lunga)
- Carla, perché beta, perché scrive meravigliosamente bene, perché è la mia lil' sis e perché "sei la versione femmine di Gerard, più femminile di quanto lui già sia" xD
- Alessia, perché è la mia Darling on Mars. 
 

p.s. sto scriveno una storiella con l'amata Carla, andate a dare un'occhiata! XD

  
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