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Autore: Girlfriendsdestroyed    12/12/2014    0 recensioni
Vengo dal Canada, e tutto era diverso, tutto, ora vengo qui e mi ritrovo uno popolare al quale l’odio e reciproco ma è talmente masochista che più una cosa gli fa male più ci sta.. tu non sai un cazzo di me ma non vuoi arrenderti, io non ti dirò mai chi sono, non ti darò mai la soddisfazione ti scavare nel mio passato..
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU, Cross-over, Lime | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Presentazione:Mi chiamo Hope, ho i capelli abbastanza lunghi e neri con dei filini blu e viola, sono alta 1.58, ho gli occhi verdi scuro e non ho un padre, sono figlia unica e vivevo in Canada ma mi sono dovuta trasferire a New York, quindi…nuova vita, nuovi amici, nuova scuola, nuova città e nuova rottura di cazzo.. Ah dimenticavo dico tantissime brutte parole, sono lunatica, sola e amo tutto ciò che riguardi il nero.Capitolo 1:

Inizio scuola.Ore 6:00 del mattino 1/Ottobre/2014La sveglia suonò puntualmente, aprì gli occhi con fatica tolsi le coperte calde dal mio letto e cercai di mettere i piedi caldi sull’asfalto freddo, quando fui del tutto sveglia notai che c’erano ancora tutti gli scatoloni sparsi per la nuova stanza. C’eravamo trasferiti da 2 settimane ed oggi iniziava il mio primo giorno di scuola. Andai in bagno e sciacquai il viso e poi lavai i denti, dopo aver finito andai in camera e aprì le ante dell’armadio. Estrassi una felpa calda nera con un panda, e di sotto dei jeans stretti blu metallizzato,misi le mie vans nere e andai in bagno. ‘Bella faccia di minchia che ho..’ sbuffai pesantemente e mi truccai per nascondere imperfezioni e apparire un po’ più carina, risaltai il mio colore degli occhi con il mascara, matita, eyeliner e rossetto. Ok può andare, presi lo zaino e tolsi il telefono da sotto il caricatore, scesi le scale di fretta e lasciai un biglietto a mia mamma. Vidi l’ora del mio Iphone 7:10. Merda se continuo così perderò l’autobus! Corsi fino alla fermata del bus. Dopo una decina di minuti arrivai a destinazione la: Amster University. Come misi piede li dentro tutti iniziarono a fissarmi.. ‘ Ecco come immaginavo, che cosa c’ho scritto sulla fronte: SONO UN UNICORNO CON IL CORPO DA PANDA? Vaffanculo.’ Grazie a Dio la campanella suonò e io riuscì a sentirmi un po’ più a mio agio, mi diressi verso la segreteria che si trovava un po’ più lontano dell’entrata, dopo essere arrivata apri una porta bianca e mi accolse un profumo di carta. Una signora dai 40 anni mi sorrise e mi fece cenno di avvicinarmi.. >>Buon giorno Signorina lei deve essere..<< si soffermò e cercò di capire chi fossi >> Piacere sono la nuova studentessa Hope Stonem..<< La signora cercò nel registro di scuola e quando mi trovò mi sorrise e mi diede un foglio della combinazione del mio armadietto e della lista delle lezioni di oggi e classe. Gli accennai un sorriso e mi diressi verso l’armadietto dopo aver messo la combinazione estrassi il primo libro: Storia. Bene perfetto, chiusi l’armadietto con forza e sbuffai fortemente poi misi la fronte contro l’armadietto mormorai qualche bestemmia > Primo giorno di scuola eh, capisco.<< Un ragazzo molto più alto di me si affiancò vicino aprì l’anta dell’armadietto, incrociai gli occhi con i suoi, il suo colore così nitido, quel color blu notte mi guardò per pochi secondi che mi sembrò un’eternità, i suoi capelli che si spettinarono un po’ con il vento e poco dopo riaggiustò il suo ciuffo e mise una mano tra i capelli color miele. >> Oh sì.<<>> Scommetto che non hai amici << >> E io dico che dovresti farti un po’ di cazzi tuoi.<< >> Incazzata la ragazza << Voltai gli occhi sul mio telefono quando la campanella suonò, mi diressi verso le scale che portavano al secondo piano senza rivolgergli più uno sguardo. ‘ Eccola qui classe 1H 753’ Sbirciai tra la fessura della porta, vidi una signora molto anziana seduta sulla sedia girabile, aveva i capelli neri arruffati e messi su una crocchia disordinata, un neo gli sporgeva sul mento, era vestita con una lunga gonna nera e una camicetta a quadri rossi e bianchi. >> Vuoi saltare l’ora? << Mi girai di scatto… eccolo di nuovo lì, sicuramente era molto popolare e molte ragazze gli correvano dietro e facevano di tutto per baciarlo, non sarei mai caduta ai suoi piedi. >> Che ci fai qui?<< Il ragazzo stava per ridere quando apri la porta ed vi entrò dentro, feci un bel respiro e poi aprì la porta.. ecco… era successo di nuovo tutti gli sguardi puntati addosso, roteai gli occhi, per poi fissare la professoressa che inarcò un sopracciglio, poi disse >> Tu devi essere la nuova studentessa Hope giusto?<< Annuì senza dire niente, mi indicò il posto dove sedermi, ancora gli sguardi puntati addosso e poi incrociai i suoi occhi dalla quale aveva un sorriso sfacciato, il mio banco era l’ultimo della terza fila, lo avevo col banco accanto, prendemmo i libri e iniziò la lezione..Dopo due ore di storia potemmo finalmente uscire da quella classe.. non appena suonò la campanella raccolsi il libro e lo misi dentro lo zaino e di colpo tutte le ragazze si assalirono sul banco di quel ragazzo non avevo ancora capito il nome pure all’appello non riuscì a capirlo.. non che me ne importasse. Mi incamminai verso la porta e uscì. Finalmente, mi aspettavano ancora 4 ore di nuovi sguardi nuove persone e nuove rotture di cazzo. Presi il foglio e vidi la prossima ora: Tecnologia aula informatica. ‘ Merda e ora dove cazzo è?’ posai il foglio dentro lo zaino e mi diressi verso il mio armadietto tolsi il libro e lo posizionai lì dentro poi lo chiusi e cercai invano qualche aula dove ci fosse scritto “Aula informatica” nulla da fare, incominciai ad indicare il dito su tutte le targhe delle classi quando mi scontrai di nuovo contro quel ragazzo. >> Scusa.<< E di nuovo quel fottuto sorriso da menefreghista e i suoi occhi si piantarono su di me, abbassai lo sguardo quando disse >> Cerchi qualcosa? << >> Cazzi tuoi?<< >> Non di certo ma sai siccome sei nuova e non conosci un cazzo di qui farti aiutare non farebbe male sai..<< >> Non ho chiesto mica io di aiutarmi, posso anche trovare da sola ciò che sto cercando. << Sbuffò e senza dire una parola si allontanò,incominciai ad camminare di nuovo quando incontrai qualcuno a cui chiedere dove fosse l’aula informatica, dopo averla trovata risucesse la stessa routine. Dopo quaranta minuti di lezione la campanella della mensa suonò tutti si incamminarono velocemente fuori dalla porta, appoggiai la testa sopra il banco e sbuffai ‘ Penso che non ce la farò a stare qui a lungo..voglio scomparire’ una voce roca e forte mi trapassò i timpani >> Signorina Stonem dovrebbe uscire dalla classe.<< Alzai la testa e annuì accennandogli un piccolo sorriso, uscì di fretta dalla sala e mi diressi verso le scale, non avevo fame. Inserì le cuffiette all’Iphone e inizia ad mettere della musica che mi poteva far dimenticare di tutto.. Le altre 2 ore passarono in fretta grazie a dio mancava solo l’ultima ora: Educazione Fisica. Ecco un’altra difficoltà dove cazzo è la palestra? ESAURIRO’ ME LO SENTO. Stai calma Hope, calmati e tutto apposto.’ Vidi scendere una figura maschile dalle scale aveva la tuta questo significa: PALESTRA! ‘ Ecco statti calmo brutto stronzo così ti seguo’ Iniziai ad scendere le scale a tutta velocità cercando di non perderlo di vista, iniziai ad accelerare il passo quando per l’ennesima volta in quella fottuta giornata mi spuntò davanti.. >> Pedini anche le persone ora? << >> Senti qui l’unico che mi sembra che stia pedinando qualcuno sei TU. Ovunque io vada ti ritrovo sempre davanti e non credo proprio che tu non sia popolare perché a quanto ho visto ci sono molte moltissime ragazze che ti corrono dietro e allora che cazzo vuoi da me? E l’ennesima volta che sbuchi dal nulla e mi stai dando sui nervi!<< >>Abbastanza incazzata eh? Hai proprio ragione sai sono popolare molto e quando stavo scendendo dalle scale e ti ho visto correre ho pensato questa ragazza è proprio matta e così siamo arrivati ad ora, comunque ti accompagno in palestra devo andare anch’io lì. << Mi strinse il polso, quando lo ritirai con freddezza, alzò un sopracciglio e prima che potesse parlare gli risposi >> Non ho bisogno di essere odiata più di quanto già lo sia grazie. Non voglio che sappiano che sei simpatico con me, tieniti lontano da me. << >> Come vuoi. << Senza dire una parola mi lascio lì nel bel mezzo del corridoio, ‘ brutto bastardo, coglione mi da sui nervi questo figlio di buona madre!’ sbuffando rumorosamente mi diressi di nuovo in segreteria e chiesi dove si trovasse la palestra, dopo varie indicazioni la trovai. Era abbastanza ampia aveva un campo da calcio, uno di pallavolo, uno di basket e la piscina, mi diressi verso gli spogliatoi aprì l’armadietto e estrassi la tuta, raccolsi i capelli in una coda di cavallo, sbuffai rumorosamente facendo girare un po’ di ragazze ‘ troppe ragazze, troppe teste di cazzo, voglio andarmene ora!’ qualcuno disturbò i miei pensieri quando girai gli occhi vidi una ragazza dai capelli rossi e ricci con delle lentiggini e gli occhi castani, mi sorrise e mi porse la mano >> Piacere, Adelaide << Gli strinsi la mano sorridendogli >> Piacere Hope. << La ragazza si illuminò e poi aggiunse >> Tu sei la nuova ragazza!<< ‘ Oh bene.. ero conosciuta già in meno di sei ore bene.’ Chiusi l’armadietto e mi diressi verso la gradinata che portava fuori, mi sedetti come avevano fatto tutti gli altri e ascoltammo il professore e dopo averci detto che fare le ragazze si diressero verso la palestra e i ragazzi rimasero a giocare a calcio. Una ragazza mi sorpasso spingendomi e facendomi arrivare rumorosamente contro la parete. >> Ma che cazzo sei scema? Stai attenta dove metti i piedi!<< La ragazza si girò gli occhi che gli uscivano di fuori e con voce stridula disse >> Senti non ti permettere di parlarmi così a me! Tu non sai chi sono. << >> Oh.. sennò? Sai credo di aver già capito chi sei! Vuoi saperlo proprio? Una stupida troietta con tante ragazze che gli girano intorno soltanto per attirare l’attenzione di quel ragazzo. << La ragazza puntò gli occhi su di me e iniziò a squadrarmi dalle testa ai piedi >> Per quel ragazzo intendi Ryan? << Ecco come si chiamava Ryan. >> Senti togliti dal cazzo, oh no vero non puoi perché è la tua specialità << Così dicendo mi diressi verso la palestra, Adelaide mi corse subito incontro scioccata.

CIAO A TUTTE RAGAZZE SPERO CHE VI SIA PIACIUTO QUESTO CAPITOLO... ANCORA NON HO AVUTO NEMMENO UNA PICCOLA RECENSIONE E SINCERAMENTE CI SONO RIMASTA UN POCHINO MALE... QUINDI RAGAZZE IO CONTINUERÒ A PUBBLICARE I CAPITOLI MA MI PIACEREBBE SAPERE COSA NE PENSATE.... CIAO A TUTTE BELLE <3
  
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