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Autore: Papillon_    13/12/2014    2 recensioni
“Ti amo talmente tanto.”, soffiò Blaine contro le sue labbra, sospirando brevemente. “Talmente tanto, Kurt, e voglio renderti così felice.”, continuò, prima di baciarlo di nuovo. Kurt sorrise nel bacio che si scambiarono e raggiunse i suoi ricci con una mano per stringerli leggermente, perdendosi in quel tocco.
“Ti amo anche io.”, disse semplicemente. “E solo- non posso crederci che tu abbia fatto tutto questo.”, borbottò, guardandosi intorno. Petali di rose rosse e canzoni d’amore e gli Walbers e le Nuove direzioni – una proposta di matrimonio semplicemente epica.
Kurt lo baciò su un pezzetto di sopracciglio. “Sei folle.”, sussurrò dolcemente. “E oh mio dio- mi hai chiesto davvero di essere tuo marito.”
“E tu hai detto sì.”, sospirò Blaine, le labbra che tremavano di emozione.
“Ho detto sì.”
“Nessun ripensamento?”
“Mai, Blaine.”, disse fermamente Kurt, gli occhi che vibravano di luce. “Non potrei mai avere ripensamenti su di te. Su di noi.”
*
Un missing moment della 5x01, nato da un'immagine dolcissima che ogni tanto gira di qua e di là.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Beh, naturalmente, per Fra.
Spero ti piaccia e che ti faccia sorridere almeno la metà di quanto ha fatto sorridere me mentre la scrivevo – devo ancora capire se è una cosa bella o brutta. Uhm.

 

 

How it's supposed to be

 

Kurt non riusciva proprio a staccarsi da quelle labbra - erano una droga, erano sempre state una droga, sapevano di coraggio e casa e Ti proteggo io e un po' di lampone, e non si curò minimamente del tempo che passava. Blaine vicino a lui sospirava beato e pizzicava i suoi capelli con la punta delle dita, sorridendo nel bacio e stringendolo come se potesse scomparire da un momento all'altro.
Fu Kurt a cercare ossigeno per primo - gettò la testa di lato per respirare e gli uscì un rantolo soffocato quando Blaine cominciò a succhiargli dolcemente la pelle del collo.
"B-Blaine-", sussurrò Kurt a fatica. Blaine mugugnò qualcosa di incomprensibile strofinando il naso contro la pelle del suo collo. "Blaine, devo andare.", biascicò Kurt, inarcando il suo corpo involontariamente, avvicinandosi ancora di più al suo ragazzo.
"Hai ancora tempo.", disse piano Blaine, lasciandogli una scia di piccoli baci sullo zigomi e risalendo lungo la guancia.
"Ho un volo da prendere tra cinque ore, Blaine.", si lamentò Kurt, ridacchiando piano. Blaine reagì alla sua risata sorridendo ancora di più.
"Cinque ore sono tantissime, Kurt.", borbottò Blaine. "E sai benissimo cosa saremmo capaci di fare se ci mettessimo d'impegno-"
"Sei un idiota.", lo prese in giro Kurt, immergendo una mano nei suoi ricci. "Un adorabile, piccolo idiota.", sussurrò poi più intensamente. Blaine spalancò i suoi occhi ambrati per un attimo e si mordicchiò piano il labbro inferiore.
"Mi sei mancato così tanto.", ammise dopo, avventandosi sulle sue labbra per lambirle in un bacio possessivo. "Mi è mancato tutto.", soffiò, staccandosi un attimo prima di baciarlo di nuovo. "Mi è mancato baciarti.", sussurrò, "Mi è mancato stringerti forte.", disse, per poi baciarlo piano sul labbro superiore. "E fare l'amore.", ammise, prima di coprire di nuovo le labbra con le proprie. "Mi è mancato persino litigare.", un piccolo bacio sul naso che fece ridacchiare Kurt, poi Blaine posò di nuovo un bacio sulle sue labbra - forte, che gli tolse il fiato.
"È mancato-", un nuovo bacio "tutto questo-" poi Blaine scese per lasciargli degli impercettibili tocchi sul collo "...a- anche a me.", disse col fiato corto. Cercò con le mani la maglia di Blaine e la strinse forte con le dita, come per impedirgli di scappare.
"Ma se ci pensi l-lo avevamo, Blaine. Voglio dire, non ufficialmente, ma..."
"Certo.", borbottò Blaine. "Non ho ancora capito come ci è venuta questa idea del solo amici."
"E-era una p-prova."

Blaine alzò un sopracciglio triangolare prima di iniziare a tormentare un lembo della pelle di Kurt poco sopra la clavicola. "Una prova.", lo punzecchiò. "Tanto per vedere chi- uhm, cedeva per primo."
"Una sorta.", borbottò Kurt, piagnucolando quando Blaine trovò un punto particolarmente sensibile del suo collo. "Ero davvero convinto quando te l'ho chiesto. Sai- di provare a essere solo a-amici."
"Beh-", altro bacio. "Non mettiamoci più alla prova, okay? Tanto lo vediamo come va a finire."
Kurt si mordicchiò il labbro inferiore. "Okay.", sussurrò, alzando un angolo della bocca a formare un dolce sorriso. "D-devo davvero andare adesso."
Blaine inclinò la testa di lato e mise su quel broncio che faceva sciogliere il cuore di Kurt in qualche misero secondo.
"Non credo di essere pronto a lasciarti andare.", soffiò poi, vicino alle sue labbra. "Voglio dire- c'è quell'Adam a New York..."
"Per l'ennesima volta, Blaine.", insistè Kurt, “Adam non significa niente, niente per me. Blaine- dio, devo davvero dirtelo? Ci sei solo tu. Ci sei praticamente sempre stato solo tu, anche quando mentivo a me stesso. Lo sai. Lo sai, vero?"
Blaine gli offrì un sorriso stiracchiato. "Certo che lo so."
Kurt chiuse gli occhi e raccolse le labbra di Blaine in un piccolo bacio.
"Mi mancherai da morire.", sussurrò piano Blaine sulle sua labbra. "Siamo stati noi così poco, e ho ancora la sensazione che se ti lascio andare tu-"
"Ehi, mai. Non mi perderai mai.", gli promise Kurt. "E presto ti diplomerai e finalmente potremo vivere insieme a New York, come abbiamo sempre voluto."
Blaine lo guardava con occhi che traboccavano di emozione. C'era qualcosa di - diverso in lui quel giorno, sembrava più luminoso, emozionato, e Kurt non riusciva a capire il perché. Gli diede un bacio di sfuggita, ma Blaine si ancorò a lui con entrambe le braccia e approfondì il bacio spingendo la lingua nella bocca di Kurt, che gemette.
Sembrava che dovesse perderlo da un momento all'altro.
"Va tutto bene, amore?", gli chiese Kurt quando si staccarono, la voce bassa e leggermente sporcata di ansia. "Sembra- non so, che ci sia qualcosa."
Gli occhi di Blaine si allargarono leggermente, le iridi chiare, praticamente gialle.
"È solo...ti amo, okay? Lo sai questo, vero? Nonostante quello che abbiamo passato e qualsiasi cosa succeda, tu ricorda questo. Che ti amo, Kurt. Più della mia stessa vita."
Kurt respirò profondamente.
"Lo so, Blaine. Lo so sempre e- ti amo anche io. Ho voltato pagina. Ti amo più di tutto. Okay?"
"O-okay.", disse piano Blaine, sorridendo con timidezza. "Adesso vai."
Kurt lo baciò a fondo. "Ti chiamo appena arrivo all'aeroporto. Ricordati di quel compito di cui mi hai parlato e- non abbinare il verde al giallo, per carità."
"Certo, amore."
"E non ti azzardare a...a spezzarmi di nuovo il cuore, Blaine Devon Anderson."
Gli occhi Blaine si riempirono di una vivida tristezza, e aprì la bocca per dire qualcosa, qualsiasi cosa, ma gli uscì un rantolo soffocato.
"I-io...mi dispiace. Non manderò più tutto all'aria, l-lo giuro."
"Blaine, va bene, stavo solo-"
"No, hai ragione e io lo so. Lo so e basta, e so anche di essere il ragazzo più fortunato del mondo. Non ti farò mai più del male, Kurt, tu- tu sei la persona più importante della mia vita e-"
"Shhh, è okay.", lo rassicuro' Kurt, sporgendosi per raccogliere una lacrima che era scesa sulla guancia di Blaine con le dita. "Mi fido di te, Blaine. Voglio fidarmi di te ancora."
E Blaine solo - si gettò tra le braccia di Kurt e lo strinse forte per un po' prima di lasciarlo andare.
Aveva così paura di perderlo che faceva male a livello fisico - ma adesso lo aveva lì, a colmare i suoi vuoti, erano tornati insieme, e Blaine poteva finalmente tornare a respirare.

 

*

 

I think that my soul knew something that my body and mind didn’t know yet.

It knew that our hands were meant to hold each others, fearlessly and forever, which is why it’s never really felt like I’ve been getting to know you. It’s always felt like I was remembering you from something.

As if every lifetime you and I have lived, we’ve chosen to come back and find each other and fall in love all over again, over and over for all eternity.

And I just feel so lucky that I found you so soon in this lifetime because all I want to do, all I’ve ever wanted to do, is spend my life loving you.

 

*

 

Kurt si era aggrappato a Blaine facendo passare le braccia dietro il suo collo – e non osava lasciarlo andare, mai, proprio mai, voleva tenerselo vicino e imprimerselo sulla pelle per poter custodire quella sensazione per sempre – Resta qui, resta proprio qui, non ti azzardare a lasciarmi. E lo stava baciando. Lo stava baciando come se le sue labbra fossero acqua fresca e Kurt stesse morendo di sete, come se non lo avesse mai baciato davvero, e le labbra di Blaine era dolci e morbide contro le sue, esitanti ma possessive, e Kurt avrebbe dato buona parte dei suoi organi per far sì che quel momento durasse per sempre. C’erano urla e schiamazzi e applausi intorno a loro – frasi indistinte come “Ha detto sì” o ancora “Era anche ora che si ritrovassero” oppure “Sono l’uno la strada dell’altro, non ci sono dubbi”, ma Kurt non ci prestava attenzione, non quando Blaine lo stringeva e lo baciava con premura, promettendogli che sarebbe rimasto con lui per sempre. Sarebbe diventato suo marito. Il marito di Blaine. Il marito di quel ragazzo che gli aveva salvato la vita e gli aveva insegnato come amare e lo aveva raccolto con dita forti e protettive e tenuto al sicuro dal mondo. Quel ragazzo pieno di ricci tutto luce ed emozione che lo aveva riportato a galla solo con una parola: Coraggio. E Kurt – lui aveva sempre desiderato quello. Certo, sposarsi era il suo più grande sogno da quando era bambino, ma realizzò in quel momento che il suo vero desiderio era compiere quel passo con Blaine. Solo Blaine – non esisteva nessun altro.
“Ti amo talmente tanto.”, soffiò Blaine contro le sue labbra, sospirando brevemente. “Talmente tanto, Kurt, e voglio renderti così felice.”, continuò, prima di baciarlo di nuovo. Kurt sorrise nel bacio che si scambiarono e raggiunse i suoi ricci con una mano per stringerli leggermente, perdendosi in quel tocco.
“Ti amo anche io.”, disse semplicemente. “E solo- non posso crederci che tu abbia fatto tutto questo.”, borbottò, guardandosi intorno. Petali di rose rosse e canzoni d’amore e gli Walbers e le Nuove direzioni – una proposta di matrimonio semplicemente epica.

Kurt lo baciò su un pezzetto di sopracciglio. “Sei folle.”, sussurrò dolcemente. “E oh mio dio- mi hai chiesto davvero di essere tuo marito.”
“E tu hai detto sì.”, sospirò Blaine, le labbra che tremavano di emozione.
“Ho detto sì.”
“Nessun ripensamento?”
Mai, Blaine.”, disse fermamente Kurt, gli occhi che vibravano di luce. “Non potrei mai avere ripensamenti su di te. Su di noi.”
A quel punto Blaine fece una cosa assurda – ma così da lui che Kurt per poco non scoppiò a piangere di fronte a tutti. Lo prese in braccio, facendo passare una mano sotto le sue ginocchia e sollevandolo da terra a mo’ di principessa con estrema facilità, e poi prese a fare qualche giravolta su se stesso – come se non avessero alcuna preoccupazione al mondo. Scoppiarono a ridere praticamente all’unisono, e i ragazzi attorno a loro non smisero mai di applaudire.
“Signori e signore-”, iniziò Blaine, guardando Kurt dritto negli occhi e facendo poi scontrare dolcemente le loro fronti e ispirando leggermente. “Sono felice di presentarvi il mio futuro marito, Kurt Anderson-Hummel.”
Ci furono una seria di sospiri e di “Oh” che non riuscirono a comprendere pienamente, perché immediatamente dopo Kurt piegò la testa di lato e la immerse nella spalla di Blaine, lasciando un piccolo bacio sulla sua pelle scoperta.
“Tu mi emozioni, Blaine.”, sussurrò, cercando i suoi occhi per un attimo prima di distogliere lo sguardo. Blaine impresse le sue labbra sulla sua fronte, come se dovessero rimanere lì per sempre, e lo cullò per un po’.
“Mi hai insegnato tu come fare.”, gli disse. “Come emozionare.”
Kurt chiuse gli occhi.
“Vieni a casa mia.”, gli sussurrò Blaine tra i capelli. E Kurt davvero non trovò la forza di opporsi anche se aveva un aereo da prendere, e pressò le proprie labbra su quelle di Blaine per un momento infinito.
“Okay.”

 

*

 

La casa di Blaine era piena di ricordi.

I primi baci, per esempio, se li erano scambiati tutti lì. La Dalton era abbastanza vicina alla casa di Blaine, e la primissima estate in cui erano stati insieme spesso Blaine lo invitava a stare da lui, o prima, tra una lezione e l'altra se avevano tempo e i genitori di Blaine non c'erano – cosa che effettivamente capitava spesso. I loro primi baci sapevano di frutta e inesperienza e sbuffi di risate, ma Kurt ricordava quei tempi con tenerezza, e forse anche per quello amava tornare in quella casa con Blaine.

E poi beh, la loro prima volta. Quando Blaine gli aveva preso timidamente la mano e lo aveva portato in camera sua e gli aveva preso il volto tra le mani per poi baciarlo con estrema dolcezza, e proprio lì aveva sussurrato “Sarò tuo per sempre” piano, in modo che fosse un segreto solo loro.

Kurt gli aveva creduto in quel momento, e adesso più che mai quella frase gli rimbombava nelle orecchie per ricordargli che Blaine aveva avuto ragione. Sarebbe stato sempre suo.

Blaine lo baciò a lungo una volta entrati, senza fretta e con un sorriso vago che gli increspava le labbra. Kurt stava cercando di concentrarsi per non piangere – era il minimo dopo tutto quello che aveva fatto Blaine, e inoltre continuava a pensare che sarebbe stato suo marito – e quel per sempre sembrava molto più reale.

Kurt allungò le mani per far scivolare la giacca di Blaine lungo le sue braccia – non voleva il sesso, voleva solo liberarlo di quell'indumento in più. Blaine gli succhiò piano il labbro inferiore durante il movimento e lo tenne vicino – Blaine aveva questa meravigliosa abitudine di stringerlo forte mentre si spogliavano, come a chiedergli di non lasciarlo andare. Blaine fece la stessa cosa con la giacca di Kurt, poi risalì con le dita lungo le sue braccia e le chiuse dolcemente attorno al suo collo, facendo strofinare insieme i loro nasi.

“Mi hai baciato così anche quella volta.”, soffiò Kurt vicino alle sue labbra. “Quando poi lo abbiamo fatto per la prima volta- mi baciavi come se stessi scivolando via.”

Blaine ridacchiò. “Avevo così paura di fare qualcosa di sbagliato.”, borbottò dolcemente. “Ne ho sempre quando si tratta di te.”

“Non serve averne.”, gli disse Kurt. “Siamo qui e stiamo bene, adesso.”

Si sedettero sul divano continuando a baciarsi dolcemente, le mani che vagavano sui vestiti e i pezzi di pelle appena scoperti.

“E pensare che avevi detto di non essere bravo con le cose romantiche, tu.”

Blaine ridacchiò prima di baciargli piano il naso. “Ehy.”, lo rimbeccò. “Credo, sai- che sia stato tu a tirare fuori la parte migliore di me.”

Gli occhi di Kurt si illuminarono un momento, prima che si muovesse sul corpo di Blaine in modo da appoggiare la testa sul suo grembo. Sentì Blaine sospirare beatamente, poi un braccio posarsi con estrema delicatezza sulla schiena e una mano di Blaine aderire alla sua guancia, il lobo che rimase tra le dita calde di Blaine.

Kurt sorrise, prima di alzare il braccio di fronte a sé e fissare con meraviglia quel filo argentato che circondava il suo anulare. Lo contemplò in silenzio per qualche secondo, il cuore che nel petto batteva all'impazzata e gli occhi che minacciavano di farsi lucidi.

Quello era molto di più di tutto ciò che aveva sempre desiderato.

Passarono pochi secondi prima che sentisse un bacio piccolo dato al centro della schiena.

“Ciao, futuro marito.”, sussurrò piano Blaine sulla sua pelle. Kurt si morse il labbro inferiore.

“Ciao, futuro marito.”

“Suona bene.”

“Suona molto più che bene.”, disse Blaine con voce melodiosa, accarezzandogli la schiena in piccoli cerchi concentrici.

Kurt si mosse per rannicchiarsi meglio sulle gambe di Blaine, e si lasciò scappare un suono basso, fatto di pura gioia.

“Hai realizzato tutti i miei sogni, Blaine.”

“Anche tu.”, mormorò piano Blaine. “Sei sempre stato tu il mio sogno.”

Kurt ruotò il viso per lasciare un bacio sulla gamba di Blaine, la parte poco sopra il ginocchio. C'era una pace, una serenità tale da far credere loro che sarebbe andato tutto per il verso giusto, anche se non potevano saperlo. Come se ogni tassello mancante stesse finalmente colmando ogni vuoto.

“Blaine.”, cominciò Kurt a un certo punto, respirando con calma. “Ci siamo promessi di dirci tutto, vero?”

“Certo.”

“Allora vorrei che tu sapessi che...”, Kurt esitò un attimo prima di cominciare a parlare. “Che ho avuto dei dubbi. P-prima di venire qui. Non sapevo cosa pensare.”

Sentì il corpo di Blaine irrigidirsi sotto di lui. E oh- aveva così paura che Blaine ci rimanesse male.

“Vuoi dire che...”, iniziò Blaine “...tu sapevi della proposta?!”

Kurt sbuffò di sollievo, perché non si aspettava quella reazione da parte di Blaine.

“Cos- sì, cioè, so che non avrei dovuto, ma Rachel mi ha mandato un messaggio poco dopo che ero salito in macchina in cui credeva di parlare in codice e invece...beh, la conosco come le mie tasche. E conosco te. Quindi ho fatto due più due.”

“Oh mio dio. Giuro che lei non saprà mai più niente della mia vita-”

“Blaine.”

Blaine si bloccò di colpo.

“Uhm?”

“Davvero non sei arrabbiato?”

“Per il fatto che sapevi già della proposta? Puoi scommetterci- Rachel si salva solo perché sta per tornare a New York con te-”

“No, Blaine.”, lo interruppe Kurt. “Per quello che ti ho detto prima. P-per aver dubitato.”

“Oh.”, sospirò Blaine, mordendosi poi il labbro inferiore. Accarezzò distrattamente un fianco di Kurt. “No. Non davvero. Voglio dire- era normalissimo avere dubbi. Dopo quello che ti ho fatto passare...”

“Blaine-”

“No, ascolta. Lo so che lo abbiamo superato. Però hai ragione, io- ti ho fatto del male. E lo capisco, e prometto che farò tutto ciò che è in mio potere per rimediare al mio errore. E so anche che ci vorrà del tempo. Era più che lecito che tu sentissi dei dubbi- siamo così giovani, e dobbiamo ancora fare tanta di quella strada. Ma a un certo punto non credo di averlo fatto, sai- perché mi sento pronto, perché di paura ne ho tantissima anche io. L'ho fatto perché so che sei tu la mia strada. Che la percorra adesso o fra vent'anni poco mi interessa, ma tornerei da te comunque. Tornerei sempre da te. E se mi avessi detto di no-”, un respiro soffocato, come se effettivamente Blaine avesse paura. “...se mi avessi detto di no, io ti avrei aspettato.”

Kurt ruotò di poco la testa per guardare Blaine negli occhi.

“...mi avresti aspettato?”

“Sempre.”, mormorò Blaine senza nemmeno sbattere le palpebre. “Ho rischiato di perderti una volta ed è stato come- perdere me stesso, ma era anche peggio, perché tu eri tutto ciò per cui volevo vivere. Io mi sono ripromesso che- che non ti perderò mai più, Kurt. Mai, mai più – non potrei farcela senza di te, e nemmeno voglio provarci. Perderti è stato l'errore più grande della mia vita, e non lo ripeterò mai più. Non ho nessuna intenzione di brancolare ancora nel buio.”

“Blaine.”, sussurrò Kurt quasi impercettibilmente. “Io lo so che non potresti mai farmi ancora del male. Lo so e basta, okay?”

C'erano lacrime negli occhi di entrambi, a quel punto. Blaine si sporse leggermente per raccoglierne una di Kurt, che era arrivata poco sopra lo zigomo sinistro.

“Sei l'amore della mia vita.”, sospirò Kurt. “L'ho sempre saputo, ma adesso lo sento. E' come se lo avessi assimilato. Non c'è niente che potrebbe tenermi lontano da te.”

“Lo so che sei l'amore della mia vita, Kurt.”, sussurrò Blaine. “Mi dispiace di aver rovinato tutto nel capirlo.”

Kurt si alzò a sedere per poter afferrare il volto di Blaine e baciarlo piano e dolcemente – Blaine fece passare un braccio attorno alla sua vita per tenerlo vicino, ed era come se si stessero facendo una promessa.

“Va bene così, Blaine.”, mormorò piano Kurt. “V-va bene così, è tutto come dovrebbe essere, adesso.”

E Blaine lo cullò piano per un po', abituandosi nuovamente ai loro battiti di cuore che lavoravano all'unisono. Si sorrisero e baciarono a lungo, poi, per un tempo indefinito – poco prima che qualcuno si sedesse sul divano accanto a loro e si strofinasse contro il fianco di Kurt.

Miao.”

Kurt e Blaine si voltarono all'unisono verso l'enorme palla di pelo che ora stava facendo le fusa vicino a loro.

“Blaine.”, lo chiamò Kurt, aggrottando la fronte. “Da quando hai un gatto?”

Blaine deglutì. “I-io...”, cercò di spiegare “Ce- ce l'ho da quando? Qualche mese, forse? Uhm- è che a volte mi sentivo davvero solo e un pensavo che un animale avesse potuto farmi un po' di compagnia.”

Kurt inclinò la testa guardando il gatto con circospezione. Sembrava quasi...geloso.

“E si chiama?”, chiese, un pizzico di curiosità nella voce.

“Non vuoi saperlo.”

“Oh oh, lo voglio sapere, invece.

“Non te lo direi per nulla al mondo.”

“Niente sesso telefonico per un mese, Blaine Devon Anderson.”

“Kuuuurt, non puoi ricattarmi così!”

“Il nome del gatto, Blaine. Forza.”

Blaine si mordicchiò il labbro inferiore, a disagio.

“Sto per chiamare Sam.”

“No! Non osare- quel traditore te lo direbbe-”

“Allora dimmelo tu.”, sussurrò Kurt vicino al suo orecchio, per poi baciare piano la sua pelle. “Avanti Blaine, non deve essere così terribile.”

Blaine lo guardò da sotto le lunghe ciglia.

“Kurt.”

“Sono qui, Blaine.”

“No- non in quel senso. Il gatto. Il gatto si chiama Kurt.”

Kurt assottigliò le palpebre.

“Hai chiamato il tuo gatto con il nome del tuo futuro marito.”

E Blaine a quel punto perse ogni briciolo di ragione.

“Ecco lo sapevo, adesso non mi vuoi più sposare. Mi stai per lasciare, vero? Io lo sapevo che non dovevo chiamarlo così- era ridicolo, poi però ho visto i suoi occhi e sono maledettamente azzurri e allora ho pensato – oh, guarda, ha gli occhi azzurri, è un segno! E così ho voluto chiamarlo Kurt ma- avrei dovuto sapere che poi tu ti saresti arrabbiato. E menomale che Sam mi ha aveva detto che la trovava un'idea carina. Carina, ma dove? Adesso lo chiamo e gli dico che-”

Kurt mise fine a quel fiume di parole posandogli un bacio sulle labbra schiuse.

“Blaine, smettila di blaterare.”

Le guance di Blaine si tinsero di un rosso acceso.

“Oh.”, disse piano. “Oh.”

“Penso che sia una cosa bella.”, ammise Kurt, accoccolandosi di nuovo sopra il corpo di Blaine. “E che tu sia adorabile.”

Blaine a quel punto si rilassò sotto suo corpo, e ricominciò ad accarezzarlo.

“Davvero non sei arrabbiato?”

“Per niente, Blaine. Mi mancava quel lato di te. Beh, a dire la verità mi mancava tutto-”

“Quale lato?”

Kurt ridacchiò. “Quello spensierato. Solo- lascia perdere, Blaine.”

Rimasero in silenzio per un po', dopo, almeno finchè il gatto non cominciò a stiracchiarsi vicino a loro e a colpire continuamente con le unghiette il nuovo completo di Kurt – e nessuno poteva toccare quell'abito, se non lui stesso o Blaine.

“Blaine.”, disse spalancando gli occhi. “Visto che fra poco saremo sposati- che ne dici di dedicarti ai tuoi doveri coniugali?”

Blaine gli baciò dolcemente una spalla e prese ad accarezzargli lo stomaco languidamente.

“Vuoi dire fare l'amore con te prima che tu vada via?”

“Voglio dire-”, lo corresse Kurt “Occuparti del gatto, immediatamente.

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La foto su cui si basa la OS è questa qui

Uhm, shalve? So che vi state chiedendo cosa ci faccio, qui, ma – questa storia è nata per puro caso, perché Fra (este) ha visto un immagine e mi ha chiesto di scriverci qualcosa sopra, e questo è ciò che è venuto fuori. E' corta in maniera imbarazzante, ma credo che...sì, forse è così che doveva essere. E' molto diversa da ciò che scrivo di solito, e...wow, è la prima volta in assoluto che scrivo dei “veri” Klaine. Ed è...bello, ecco.
Fatemi sapere cosa ne pensate, aspetto con ansia i vostri pareri! ^^
Un bacione e a presto con i prossimi aggiornamenti delle mie long! Per sapere quando vi aspetto qui, sulla mia pagina facebook ;)
 
Je <3
   
 
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