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Autore: solomonty    13/12/2014    1 recensioni
Devi passeggiare per quell'incrocio e aspettare.
A un quadrivio puoi incontrare il diavolo.
Puoi, basta volerlo.
E quell'uomo alto e biondo vuole.
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Max Gentry
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Crossroads


"Sei gagliardo" dice annuendo l'Ingannatore. L'uomo annuisce con lui.
"Sei subdolo" lo sguardo è compiaciuto. L'altro ha un guizzo negli occhi.
"Fai il male molto bene" si congratula. I baffi dell'uomo si stendono accennando un sorriso.
"Ah, quanto sei cattivo!" la voce dell'Osceno è quasi emozionata. Le labbra morbide si schiudono mostrando i denti, quando l'uomo ride.
"E accidenti se sei bello" il Signore delle mosche punta il dito. L'uomo s'impettisce.
"Anche se non quanto me" prosegue sibilando, soddisfatto della stoccata.
Max Gentry, al centro dell'incrocio, fa perno su un piede e finalmente si gira. Il brecciolino scricchiola sotto le sue scarpe; la bocca si contrae in una smorfia e per una frazione di secondo strizza gli occhi. Guarda l'abominio e soffia dal naso, indispettito.
"Adoro la tua superbia" ride, l'Orrore, mentre continua a girare intorno all'uomo magro; "mi hai convocato per farti fare i complimenti, presuntuoso che non sei altro" biascica. Si piega su un inchino in modo molto teatrale, batte le mani e alza le spalle; "sono qui perché te li meriti."
Max tira su il mento, soddisfatto, e s'infila le mani in tasca aspettando.
"Seduci la tua preda finché non cade in trappola" la voce bassa; "confondi e poi colpisci" i suoi artigli tagliano la luce della luna; " lascivo scopatore a tradimento" fa un gesto osceno; "azzanni alla gola e non lasci scampo" guarda con occhi incantatori.
Gli piace lo sguardo dell'uomo biondo: non dimostra timore né deferenza.
"Puoi finalmente perderti" lo invita suadente.
Max s'acciglia incuriosito.
"Hai tentato di fregarmi, bastardo... non hai un cuore che posso corrompere, una coscienza da fiaccare, un'anima da reclamare" ringhia; "vieni con me... devi solo volerlo" e il suo tono cambia, "possiamo fare grandi cose insieme"; è dolce come il miele ora, lusinghiero e strisciante.
"Viaggio meglio da solo" risponde Max.
"Vieni con me, ti darò tutto quello che vuoi" continua la Bestia.
Gira alle spalle del giovane, artiglia un ciuffo biondo sulla nuca; "tutto quello che vuoi" mormora e sembra il sibilo di un serpente.
Max schiaffeggia quel fastidio sul collo come fosse una zanzara.
"Non puoi darmi quello che voglio, a cosa mi servi tu?" chiede passando la mano tra i capelli ad accarezzare i ciuffi lasciando intravedere il piacere che gli dà farlo. E con quel gesto chiarisce che bearsi del contatto con i suoi capelli è una sua prerogativa esclusiva.
"Posso liberarti da lui" soffia l'Obbrobrio mentre un filo di bava gli cola dalla bocca; l'uomo abbassa lo sguardo e si sposta affinché quella cosa schifosa non gli sporchi la scarpa.
"Martin è mio" risponde calmo.
"Oh, andiamo... tutto quello che vuoi in cambio della sua anima... è calda, brillante come un piccolo sole... mi attira neanche fossi una falena" la Belva sembra dolorante; si contorce come in preda alla frenesia.
Max Gentry tira su la zip del giubbotto; "rassegnati, Martin non lo puoi avere."
"Posso prendere quello che mi pare" frigna contrariato il Mostro.
L'uomo getta indietro la testa e ride; "non lui" Max fa il gesto con un dito, "non senza di me" puntualizza certo.
"Ah, maledetto... sei bravo, bravissimo... come ti amo, sei degno di me" dice veloce il Diavolo, una parola sull'altra.
"E non puoi avere neanche me... è proprio una serataccia, eh, scarabocchio?" lo prende in giro il giovane dalle gambe lunghe.
Il Male grida e si rotola per terra; "ti amo, ti odio, ti amo, ti odio, ti amo, ti odio, ti amo, ti odio" urla; s'accovaccia, gratta il terreno, salta, bestemmia, fuma dagli occhi rossi, muove le dita frenetiche per afferrare l'uomo biondo. "Voglio lui, voglio te, voglio lui, voglio te, voglio lui, voglio te" ripete velocissimo, si contorce piegando il corpo in posture non umane, ulula, batte i pugni.
Le prova tutte per attirare l'attenzione dell'uomo che si è girato e caparbio gli dà le spalle.
"Stai con me, stai con me... sei bellissimo, sei bellissimo, stai con me" piagnucola con voce di bimbo.
S'alza in piedi e segue l'uomo che accenna qualche passo; "non hai paura, non provi pena... come faccio con te?" gesticola nervoso.
"Non puoi fare niente!" Max si volta, alza la voce e lo spinge via con una mano. Guarda l'essere cambiare fisionomia e con le fattezze di uno gnomo sedersi in terra con il broncio e le braccia conserte.
"Sei proprio cattivo!" dice offeso.
Max fa qualche passo indietro e appena lo gnomo accenna di alzarsi gli fa cenno di no; "stai fermo lì e datti una calmata!" ordina perentorio.
Quello mugola un lamento e simulando stizza sbatte le gambette corte facendo i capricci; "va bene, sei bellissimo... faccio tutto quello che vuoi" acconsente con la voce in falsetto.
"Me ne vado, ho da fare" dice Max guardando lo gnomo.
"No, no, no... sto buono, stai con me, resta qui... stai con me" chiede ancora, come fosse una preghiera; "cosa fai, ragazzo, prima mi chiami e poi... mi lasci così?"
"Speravi in una sveltina, magari in piedi?"
"Oh, magari, bocconcino... sei proprio bello; con te sempre... la tua pelle, fammela toccare, è delicata? sono certo di sì; voglio metterci sopra gli artigli... ti farò cose che..."
"Falla finita, sgorbio" Max lo interrompe, si volta e s'avvia; "ci vediamo presto" conclude salutando con la mano.
L'Immondo resta lì, al quadrivio, a guardarlo allontanarsi e sulla sua faccia si delinea una specie di sorriso; "t'aspetto con ansia, ragazzaccio" sussurra tra i denti e non puoi dire s'è una minaccia.
Lo intriga, Max Gentry, gli piace: ha un grandissimo potenziale secondo lui; è fascinoso e seducente e vuole incontrarlo ancora.





 

Sono tornata!
Mi sono rivolta al mio ragazzo cattivo preferito. Il diavolo ha ragione: bello è bello, accidenti...
Alla prox.
Monty


Disclaimer: Max Gentry e Martin A. Deeks non li ho inventati io.

  
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