“Signor Winchester, mi perdoni se l’ho fatta chiamare, ma suo padre mi ha messo giù il tel…voglio dire, sicuramente è caduta giù la linea..”

“Non si preoccupi, mio padre fa queste cose…” disse Dean alla preside di Sam.

“Poteva almeno richiamare…” si lasciò scappare la preside.

“Lui non fa queste cose…” disse Dean con un sorriso più ampio.

“Signor Winchester, non è divertente…suo fratello…è stato sorpreso a rubare..” disse la preside, cercando di non ridere e di non cedere al fascino di Dean.

“Rubare cosa? Soldi?” chiese Dean.

“Caramelle.”  Disse la preside con sguardo incredibilmente serio.

Dean scoppiò a ridere.

“Signor Winchester, la questione è molto seria.”

“Mi ha distratto dal mio lavoro per un furto di caramelle?”

“Oggi sono le caramelle, domani potrebbe svaligiare una banca.”

“Sam??” chiese Dean incredulo.

La preside lo guardò storto.

“Va bene, va bene, dov’è ora mio fratello?”

 
La professoressa lo portò in sala professori.

“Fratellino…”

“Dean” ricambiò il saluto Sam.

“Allora? Stavo sbrigando un affare molto serio…hai niente da dire?”

“Era una di quelle solite cose un po' porno sul computer?” chiese Sam.

La preside spalancò la bocca.

“Sono ragazzi…sono insolenti..” rise Dean. “Grazie, preside, me ne occupo io. Cammina.” Disse Dean spingendolo.
 
 
 
In macchina vigeva il silenzio.

“Allora? Te lo ripeto…hai niente da dire?” chiese Dean.

Sam non disse niente. Rivedere Dean dopo quasi due settimane in cui era stato fuori per lavoro, era un’emozione forte, e avrebbe voluto che lo accogliesse in un’altra maniera, ma d’altronde lui aveva rubato caramelle.

“Sam??”

“La preside dovrebbe preoccuparsi di più di quelli che fumano canne, e credimi, ce ne sono parecchi a scuola.”

“Perché, Sam? Sei un ragazzo intelligente, lo studio ti piace, perché mostrarti per quello che non sei, come un volgare ladruncolo? Per delle misere caramelle?”

“Erano per Kevin, i suoi genitori non gli comprano molto dolci…non avevo soldi con me e quindi…”

Dean lo guardò sorpreso.

“Perché non hai detto niente a quella megera?”

“Se la sarebbe presa con Kevin…”
 
 
 
 



Dean e Sam tornarono al motel. Il padre non c’era e Sam cercò subito di allontanarsi da Dean, andando in bagno.

“Dove stai andando?”

“A farmi una doccia. Mollami!”

“Non abbiamo ancora finito!”

“Fottiti, Dean!”

“Ehi, è questo il modo di salutare tuo fratello maggiore, dopo due settimane che non lo vedi??” gli chiese, abbracciandolo da dietro.


“Mollami, Dean…sono nervoso!”
 
Dean non lo ascoltò e lo spinse sul suo letto.

“Rispondimi, che caramelle erano? Alla menta? Al latte?”

“Coglione.” Disse Sam senza riuscire a trattenere un sorriso.

Dean gli si sedette a cavalcioni e Sam malgrado tutto non poteva nascondere un ghigno malizioso. Voleva fare ancora un po' il duro, ma quando Dean gli si faceva così vicino non poteva resistere.

Deglutì.

“Sam, rispondi!” cantilenò Dean, prendendogli le mani e bloccandogliele insieme.

Sam lo guardò, sorridendo ancora incerto, sentendo qualcosa risvegliarsi nei jeans.

Dean si accorse di avere gli occhi puntati addosso nei suoi, e i suoi si allargarono ancora di più. si avvicinò ancora di più sorridendo e stendendosi sopra Sam.

Ancora prima che si avvicinasse alle labbra di Sam, Sam aveva già aperto la bocca per andargli incontro, stringendogli il braccio, mentre Dean lo baciava, stringendogli a più riprese i fianchi, e poi aggrovigliando le sue mani ai suoi capelli. Sam gli sussurrò all’orecchio: “Erano al cioccolato fondente.” e Dean rideva contro il suo collo.
 
“Bentornato Dean.” Gli disse Sam sorridendo, alla fine del bacio.
 
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  Note dell'autrice:   
 
Sento il bisogno di fluff, dopo il tanto angst che sta girando nelle mie storie in corso xd

Adoro scrivere queste mini os e quindi penso proprio che ne farò altre <333

Ps in questa storia Sam dovrebbe avere 16 o 17 anni :))