Anime & Manga > Yowamushi Pedal
Ricorda la storia  |      
Autore: Pallina Di Burro    14/12/2014    1 recensioni
Per la prima volta, Jinpachi si ritrovava a tacere non volontariamente, e non gli dispiaceva, anzi.
Genere: Angst, Erotico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Jinpachi Toudou, Yasutomo Arakita
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
"Baby, I'm preying on you tonight
Hunt you down, eat you alive
Just like animals, animals, like animals."
 
Spingere Toudou contro qualunque cosa che trovasse sul proprio cammino, un percorso che quella sera andava dal corridoio alla propria camera, al fine di raggiungere il letto, non era mai stato un problema per Arakita. Se non si tenesse conto che, di solito, il fastidioso ragazzo con il frontino, recriminasse e cercasse di spintonare a sua volta l'altro, magari contro un bel palo della luce. Quella sera però era diversa, entrambi ne erano coscienti, o forse no, e proprio per questo nessuno dei due si azzardava a parlare, per non rovinare il momento avido di lussuria che stavano consumando. O forse tacevano perché non potevano fare altrimenti, perché la lingua di Arakita bramava talmente tanto la bocca di Toudou da soffocare qualunque parola che lui potesse anche solo lontanamente voler pronunciare. Per la prima volta, Jinpachi si ritrovava a tacere non volontariamente, e non gli dispiaceva, anzi. La "Bestia" dell'Hakone lo sapeva, ed il corpo dell'altro, lasciato languidamente al suo volere, gliene dava conferma. Arakita riusciva a sentirlo, ad annusare nell'aria la paura, mista al desiderio, che quelle membra che si accingeva a divorare emanavano. Toudou era la sua preda, l'idea lo eccitava. Zittire quella stupida bocca è sempre stato ciò che sognava di fare, ma farla mugolare di dolore, piacere, si ritrovò a pensare, era decisamente meglio.
 
"Maybe you think that you can hide
I can smell your scent for miles
Just like animals, animals, like animals."
 
Le dita lunghe graffiavano i fianchi stretti, quasi a volerli dilaniare con ferocia e possesso: marcare il territorio e divorare quel corpo, farlo suo, fino a farne sparire le prove; era indeciso. Intanto i mugolii doloranti della povera e tutt'altro che ignara preda, riempivano il silenzio della stanza, a volte in voce più straziante, altre quasi con piacevole consapevolezza della propria sorte.
Il naso fine di Arakita si era ormai stanziato nell'incavo del collo di un Toudou scosso da brividi; riusciva a sentire la pelle calda tremare sotto i polpastrelli callosi. Era una bella sensazione, una vittoria sullo stupido orgoglio di quella noiosa primadonna della squadra. Yasutomo continuava ad inebriarsi di quell'odore: lo innervosiva, calmava ed allo stesso tempo lo rendeva desiderante; possibile che il profumo di quell'idiota avesse effetti tali su di lui, tanto contrastanti tra di loro?
Poco importava in quel momento, non voleva pensarci, non voleva pensare, solo agire.
 
Le zanne di Arakita si conficcarono più volte nella carne dell'altro, con impeto e bisogno, in vari posti, creando cerchi più o meno concentrici o più o meno sovrapposti che tappezzavano il suo corpo; vittime della predilezione dell'animale erano stati il collo, le spalle, l'addome ed i fianchi, le cosce ed i glutei.
Non si era risparmiato, né aveva perso tempo a stracciare quegli orribili vestiti che nascondevano linee che -doveva ammettere- erano più che seducenti, appetibili.
No, deliziose.

 
"It's like we can't stop we're enemies
But we get along when I'm inside you
You're like a drug that's killing me
I cut you out entirely
But I get so high when I'm inside you."
 
Era forse l'ebrezza di dominare quell'idiota imbellettato di Toudou a renderlo tanto... Appagato? Il solo sentire quella voce ansimante sotto di lui era musica. Placare il farfugliare di quel becco sempre aperto, anzi, far sì che invocasse il suo nome in uno stato di totale e cosciente debolezza, inerme, mentre le sue spinte, tutt'altro che gentili, provocavano ondate di doloroso piacere in un corpo appena esposto alla sua prima battuta di caccia... Era inebriante, soddisfacente, così tanto da dipingere un ghigno sul volto a sua volta ansimante ed imperlato di sudore di Arakita. Toudou era lì, ad aggrapparsi con forza ad una schiena che aveva tutte le intenzioni di sorreggerlo, a lamentarsi con musicali sospiri, gemiti, contro una spalla che accoglieva quelle leggere lacrime causate dall'inesperienza e dalla fretta di cui Arakita non aveva tenuto conto.
Si ritrovò, tuttavia, a volersi far carico di tutte quelle prime sensazioni che Toudou, nonostante fosse abituato a decantare come proprie esperienze, non aveva mai provato fino a quel momento. Voleva farsi carico di esse e di quelle successive, ma non perché smosso da chissà quale sentimento, no.
Era semplicemente piacevole avere esattamente quel corpo a contatto con il proprio, dominare quell'esatta persona imponendovisi fisicamente e psicologicamente.
Aveva semplicemente voglia di prolungare ancora quella notte di caccia brutale, di assicurarsi quel pasto per i giorni a venire e continuare a divorarlo con gelosia ed ingordigia, evitando che qualsiasi altro predatore tentasse di avvicinarsi alla carne della sua preda.

 
"Baby, I'm preying on you tonight
Hunt you down eat you alive
Just like animals, animals, like animals."
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Yowamushi Pedal / Vai alla pagina dell'autore: Pallina Di Burro