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Autore: coccinella_    15/12/2014    4 recensioni
– Credo abbia difficoltà ad ammetterlo – esordisce Dig, lo guardo confusa e continua – Secondo me inconsciamente sa che quel “ti amo” era vero ma non vuole ammetterlo – mi fa fare un piccolo caschè quando la canzone finisce facendomi ridere
– Però intanto sta con Laurel – li guardo un po’ invidiosa
– Lo conosci è Oliver Queen, capirà la verità quando sarà troppo tardi – lo guardiamo attentamente mentre tintinna il suo bicchiere con quello di Laurel
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Felicity Smoak, John Diggle, Oliver Queen, Roy Harper, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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The Reason is you




– Abbiamo un problema – interrompe il momento Laurel seria … troppo seria. Felicity si stacca subito da me imbarazzata
– Non pensavo di interrompere qualcosa – dice Laurel stizzita. Faccio per dire qualcosa ma dalla mia bocca non esce parola
– Scusaci – fa subito Felicity. La guardo dubbioso, perché si scusa?
– Non abbiamo tempo. Nyssa mi è venuta a portare un messaggio – l’espressione di Laurel cambia diventando ansiosa – Ra's al ghul vuole vendicare la morte di mia sorella – le parole le si affievoliscono, d’istinto mi avvicino a lei noto il turbamento di Felicity accanto a me
– In che senso? – chiedo serio
– Se entro ventiquattro ore non gli portiamo l’assassino di Sara scatenerà l’inferno qui a Starling City uccidendo qualsiasi essere vivente – mi guarda seria anche lei
– Cosa? Sono persone innocenti – risponde Felicity agitandosi
– Anche Sara era innocente – Si guardano seriamente, forse anche troppo
– Ho bisogno di tutti qui – cerco lo sguardo di Felicity ma è troppo impegnata a fissare Laurel
– Ci penso io – mi risponde uscendo di fretta e furia dalla fonderia
– Sei serio Ollie? – mi dice Laurel una volta rimasti soli
– Di cosa parli? – le chiedo confuso
– Tu e Felicity? – alza le braccia come sottolineare l’ovvietà della domanda
– Non sono affari tuoi – rispondo più acido di quanto volessi ma lei non si scompone
– La farai soffrire come hai fatto soffrire tutte le altre e la perderai per sempre – mi accusa senza un reale motivo
­ – Laurel non voglio parlarne con te – le volto le spalle prendendo il costume di Arrow e concentrandomi solo sul pericolo imminente anche se continuano a ronzarmi in mente le parole di Laurel, si sbaglia Felicity non è come tutte le altre.

°°°

– Avete già fatto sesso? Pensavo durasse di più Oliver Queen – mi dice subito Roy non appena entro nella caffetteria vicino al Verdant. Gli mollo un ceffone sulla nuca facendogli sussurrare un “Ahia” mentre Dig mi guarda divertito
– Laurel ci ha interrotti – rispondo subito arrossendo – Non che stavamo facendo qualcosa – aggiungo subito
– Prevedo una bella lotta tutta al femminile – mi sorride Roy bloccando subito la mia mano pronta a ripartire – Bionda una mi basta – mi punta il dito contro
– Andiamo Oliver ha davvero bisogno di noi – li guardo preoccupata
Entriamo di corsa al covo e troviamo Laurer intenta a guardare la barella che usiamo nei casi di emergenza
– Ricordo ancora quando vi ho steso Sara – sussurra leggermente. Se non fosse così antipatica correrei ad abbracciarla ma poco prima nel suo sguardo ho chiaramente letto possessione e gelosia nei confronti di Oliver, in fondo lei è quella che tutti definiscono “il suo vero amore”. Scaccio subito via i brutti pensieri, Oliver versione Arrow ci raggiunge nervoso fissa il suo sguardo su me come volesse leggermi la mente ed io distolgo subito lo sguardo
– Felicity ci ha aggiornato – dice Diggle poggiando la schiena sul pilastro. Io mi siedo sulla mia scrivania seguita da Roy
– Ho chiesto a Nyssa di parlare voglio provare a farla ragionare intanto ho bisogno che voi risaliate al DNA dell’assassino di Sara – si volta verso me – Ho bisogno di te, puoi farcela? – annuisco nervosa
– Oliver se non dovessimo riuscirci? – chiede Dig montando la sua pistola
– Non abbiamo un piano B quindi il piano A deve funzionare ragazzi – detto questo esce dalla stanza insieme a Dig. Laurel mi guarda per qualche secondo prima di andare via. Sospiro pesantemente e mi metto a lavoro aiutata da Roy.

Dopo un paio di ore di lavoro estenuante ancora nulla sul DNA dell'assassino, in più adesso Oliver non risponde al cellulare e neanche Dig
– Ancora nulla – chiude la chiamata nervoso Roy, continuo a guardare i numerosi volti che passano sullo schermo del mio computer impegnato a trovare la persona a cui appartiene il DNA trovato sulla freccia che ha ucciso la mia amica. Un’altra spia fa capolinea su un altro schermo è il segnale di allarme dell’ospedale
– Roy stanno attaccando l’ospedale in questo momento – il mio amico mi raggiunge immediatamente mentre mi connetto alle telecamere di sicurezza
– Gli incappucciati – lo guardo sconvolta – Sono tornati – il mio cuore accellera il suo battito
– Vado io, tu cerca di rintracciare Oliver – prende il suo arco e il suo costume
– Non puoi andare solo – mi alzo nervosa dalla mia postazione
– Fel devo andare – mi guarda serio – Non possono ancora fare del male – dice sicuro
Sorrido orgogliosa del mio migliore amico e abbracciandolo gli sussurro – Torna integro ti prego – poi lo guardo andare via.
Mi risiedo alla postazione e resto immobile quando noto la foto di Oliver sullo schermo accostata al campione di DNA dell’assassino, mi mordo le labbra confusa che sta succedendo?  Il mio cellulare segnala un email appena arrivata lo afferro subito e leggo

 
“ Buona Visione “
Guardo il mittente e quasi mi viene da urlare
Malcom Merlyn
 
Scarico il video in ansia pregando che quello che sto per vedere non è la morte dell’uomo che amo. Quello che vedo è ben altro, è la morte della mia amica per mano della sorella dell’uomo che amo, lo psicologo avrebbe da lavorare in questa situazione.
– Sapevo che era aiutato da qualcuno di inaspettato – tuona una voce alle mie spalle. Mi volto di scatto e mi scontro con gli occhi gelidi di Merlyn
– Come… – provo a dire ma vengo subito bloccata da lui
– Ho i miei mezzi Felicity – mi sorride perfido. Svelta faccio partire la chiamata sperando che Oliver risponda e ascolti la conversazione, poggio il telefono sul tavolo e cerco di non apparire spaventata
– È tutto vero? – gli chiedo sapendo che lui sa a cosa mi riferisco
– Tutto – mi guarda accendendo lo sguardo di rabbia – Credo che Ra's al ghul sarebbe contento di sapere che Thea abbia ucciso Sara – mette le mani dentro le tasche dei pantaloni
– Perché l’ha fatto? – cerco di frenare la voglia di ucciderlo sapendo che se anche ci provassi mi fermerebbe con grande facilità
– Hai mai sentito parlare della Votura tesoro? – mi sorride spavaldo – Cresce proprio a  Colto Maltese dove io e mia figlia abbiamo passato un’estate magnifica, rende i soggetti altamente suggestionabili e non ricordano poi nulla delle loro azioni – si morde le labbra come a voler trattenere una risata di trionfo
– Tu sei malato – dico disgustata – Hai usato tua figlia per tutto questo? – lo guardo male
– Ra's al ghul ha messo una taglia sopra la mia testa era l’unico modo per far combattere Oliver contro di lui – mi dice alzando le spalle – Nonostante tutto credo davvero che sia abbastanza forte da batterlo e sono certo che preferirebbe morire piuttosto che fare duellare sua sorella con quel demone. –
– Perché mi stai dicendo queste cose? – cerco di avvicinarmi all’espositore delle freccie, anche se in effetti non saprei come usarle nel caso dovessi trovarmi in pericolo
– Vi ho tenuti d’occhio Felicity, so quanto tu sia importante per Oliver. Io devo essere sicuro che lui uccida quel demone e voglio essere sicuro che tu gli chieda di farlo – si avvicina a me poggiando le mani sul tavolo e intrappolandomi tra le sue braccia
– Se mi tocchi non sarà Ra's al ghul ad ucciderti – gli intimo con voce tremante
– Lasciala andare – la voce di Dig irrompe in stanza. Merlyn senza scomporsi più di tanto si allontana da me e fissa la pistola del mio amico puntata alla sua testa
– Non puoi uccidermi – gli dice Malcom sicuro di sé
– Ma davvero? Peccato che io non la pensi così – risponde sarcastico Dig
– Se Oliver vuole rivedere Thea – Malcom lancia la sua minaccia e pian piano si dirige verso le scale di uscita
– Non appena tutta questa storia sarà finita ti troveremo e ti ucciderò personalmente – dice in tono fermo Dig mentre Merlyn ridendo sparisce oltre la porta. Subito mi precipito tra le braccia di Dig
– Devo dirti una cosa – la mia voce è più allarmata di quanto pensassi
– Abbiamo ascoltato la conversazione sappiamo già tutto… Lui sa già tutto – Dig mi guarda ansioso
– Ti prego dimmi che non l’ha fatto – cerco di cacciare indietro le lacrime – Dimmi che non ha deciso di duellare con Ra's al ghul – lo sguardo del mio amico è di tutt'altro parere
– Dovresti andare a casa tua mi ha detto di dirti che vi vedrete lì – Diggle mi abbraccia forte
 


Guardo ancora la porta di casa mia senza la minima voglia di aprirla, se lo faccio tutto diventerà reale. Prendo un bel respiro ed entro a casa mia o casa di Roy non so più come chiamarla. Oliver è li seduto sul divano a contemplare la borsa appoggiata al tavolino. Noto che chiude gli occhi stressato non appena mi chiudo la porta alle spalle, credo che anche lui avrebbe voluto rimandare il nostro imminente addio.
– Ehi – riesco solo a sussurrare. Lui mi guarda con occhi afflitti e mi siedo vicino a lui stringendogli la mano, lui stranamente mi lascia fare
– Hai deciso di partire per Nanda Parbat… pensi che puoi portami una calamita da appendere al frigo? – dico sarcastica per non scoppiare subito a piangere. Guardo la borsa incapace di sostenere il suo sguardo
– Andrà tutto bene, Thea starà bene e sarà tutto finito – lo guardo ma lui sposta subito il suo sguardo
– Sei sempre stato un pessimo bugiardo lo sai? – mi mordo il labbro inferiore non sapendo più come nascondere le lacrime, sento gli occhi inumidirsi
– Devo farlo – mi dice serio
– Lo so ti conosco ed è per questo che non ti chiedo di restare – stringo più forte la sua mano e lui istintivamente la porta alle sue labbra lasciandogli un leggero bacio
– Lo apprezzo tanto – mi dice
– Ma devo chiederti un’altra cosa – sussurro nervosa
– Non credo abbiano calamite da appendere in frigo – mi dice sarcastico lui. Sorrido notando come in un momento serio come questo anche lui faccia battute proprio come me, forse anche io ho una certa influenza su di lui. Provo a sorridere ancora ma le lacrime solcano già le mie guance
– È una cosa che tu non vorrai fare – mi asciugo una lacrima velocemente
– Credo che ormai tu abbia capito che se sei tu a chiedermi le cose le farò sicuro – mi sistema una ciocca di capelli dietro l’orecchio avvicinandosi pericolosamente
– Uccidilo – lo guardo seria e lui sgrana appena gli occhi. So che è la richiesta di Malcom ma non lo sto chiedendo per lui, lo sto chiedendo per me. È un duello e per vincere uno dei due morire e non voglio sia Oliver...
– Felicity non so se sono ancora quell’uomo… – prova a dire ma io poggio un dito sulle sue labbra guardandolo ancora seria. Mi avvicino a lui piano poggiando le mie labbra sulle sue. In un primo momento lui rimane immobile gli metto le mani attorno al collo e lo avvicino più a me e finalmente lui si lascia andare.
Mi bacia con un misto di passione e tristezza come se ci stessimo dicendo addio ... Anche se effettivamente è così. Mi blocco stupita del mio ultimo pensiero e lui mi guarda perplesso
– Non pensare – mi sussurra sfiorando nuovamente le mie labbra
– Non voglio sia un addio – lo guardo con occhi lucidi – Sono preoccupata non so cosa ti aspetta a Nanda Parbat e questo mi sta facendo impazzire – con audacia che non sapevo di avere mi siedo a cavalcioni su lui guardandolo preoccupata
– In questo momento io so soltanto due cose – mi poggia le mani dietro la schiena e mi avvicina più a lui, fianchi contro fianchi. Sento il suo respiro così vicino che mi viene difficile pure pensare in questo momento – La prima è che farei di tutto davvero di tutto per salvare mia sorella – inarca un po’ la schiena per avvinarsi ulteriormente a me, bacia la mia fronte con infinita dolcezza questo gesto così semplice è cento volte meglio di un bacio. 
– E la seconda? – chiedo con voce tremante. Lui si alza dal divano tenendomi ancora in braccio, stringo le gambe attorno ai suoi fianchi e noto i suoi occhi di una tonalità più scura guardandomi con fervore
– Ti amo – mi sorride. Quel sorriso che solo lui sa fare e non riuscendo più a trattenere le lacrime fiondo il mio viso tra il suo collo e la sua spalla
– Ti amo Oliver – sussurro ispirando forte il suo profumo.

Alzo il viso scontrandomi con i suoi occhi, velocemente si riappropria delle mie labbra e si dirige verso la camera da letto. Mi ricordo l’ultima volta che siamo stati li dentro insieme, mi ricordo la delusione provata il mattino seguente leggendo quella sua lettera e mi ricordo il senso di solitudine che provavo stando in questa casa dopo solo una notte passata insieme a lui 
– Eccoci qui – sussurra poggiandomi delicatamente sul letto. Ci guardiamo per un attimo che pare eterno, lui è in piedi ponderando su cosa sia meglio fare adesso. Lo conosco starà pensando se sia più doloroso salutarci adesso o dopo aver passato la notte insieme. So perfettamente che sarà più dolora la seconda ipotesi ma è anche quella che voglio. Lo afferro per la maglia e lo faccio avvicinare ai piedi del letto senza spostare il mio sguardo dai suoi occhi gli sfilo la maglia ma lui mi blocca non appena scopro l’ombelico. Mi guarda serio troppo serio
– Non so se poi sarò in grado di andarmene – il suo tono di voce è tormentato.
Lo guardo seria anche io, mi metto in ginocchio sul letto e continuo quello che avevo appena iniziato. Lui con riluttanza lascia la mia mano e quando la sua maglia raggiunge il pavimento lo avvicino più a me, gli lascio baci leggeri lungo il petto, gli addominali, tutte le cicatrici. Lui chiude gli occhi sospirando ad ogni mio bacio. Mi allontano e lui riapre gli occhi ci guardiamo con desiderio capendo che è quello che vogliamo entrambi. Mi tolgo la maglia restando in reggiseno sotto il suo sguardo lui mi afferra per la vita e mi fa distendere mettendosi sopra di me. Ci baciamo con passione, lingua denti sento tutto di lui. Gli mordo piano il labbro inferiore facendolo sospirare, le sue mani vanno a stringere i miei seni che bacia con una lentezza che rende tutto ancora più libidinoso. Poco dopo il resto dei nostri vestiti raggiungo gli altri sul pavimento lasciandoci nudi avvinghiati l’uno con l’altro, si stacca da me solo per pochi secondi allunga il suo braccio verso la tasca dei jeans a terra e dopo qualche secondo sento lo scricchiolio di un incarto. Lo guardo imbarazzata ed estasiata, già vestito è meraviglioso ma per descriverlo nudo non ci sono aggettivi adatti. Poco dopo ritorna sopra di me guardandomi lussurioso e le mie guance vanno in fiamme, lui sorride divertito provo a dire qualcosa ma la mia bocca non emette suono
– Per la prima volta ti ho lasciata senza parole? – tormenta il mio collo di morsi e succhiotti
– Io… Cosa… No – inizio a farfugliare e sento le sue labbra distendersi in un sorriso mentre è ancora incollato al mio collo, poi mi guarda come chiedermi il permesso annuisco baciandolo e diventiamo finalmente un’unica cosa, mi avvolgo stretta a lui mentre lui comincia a muoversi.
 
 
Mi sveglio nel cuore della notte, la mia camera è silenziosa guardo la sveglia sul comodino che segna le  cinque del mattino. Ripenso subito agli avvenimenti della serata e il mio stomaco si contrae, è stato bellissimo ma allo stesso tempo doloroso. Come faccio a farlo andare via adesso? Mi volto dall’altra parte del letto e non vedo nessuno. Sospiro pesantemente capendo che dovevo aspettarmelo da lui, sul lato dove poche ore prima stava disteso Oliver ci sono una lettera e il suo cappuccio verde, il cappuccio di Arrow. Mi siedo avvolgendo la coperta intorno al mio corpo ancora nudo per via di quello che è successo ore prima. Prendo il cappuccio e lo stringo forte, lo annuso triste e il profumo del suo proprietario mi riempie le narici, afferro la lettera rivivendo un dejà vù

 

"So che questo ti fa venire in mente brutti ricordi ma non avrei avuto il coraggio di andare via con te sveglia. È già tremendamente difficile farlo adesso, l’ultima volta che abbiamo passato la notte insieme ti scrissi un biglietto dicendoti che tutto era stato un errore. Stavolta ti dico che non ho mai avuto notti così belle come quella appena passata. Tornerò Felicity perchè adesso ho un altro motivo per tornare:
quel motivo sei tu.
Ti amo Oliver"
 
Cerco di frenare le lacrime chiudendo il biglietto e ispirando pesantemente, mi alzo e mi infilo il pigiama cercando di essere ottimista, stringendo ancora il cappuccio di Arrow apro la porta della mia camera e sul divano ci trovo Roy intento a dormire
– Roy? – sussurro confusa, mi avvicino a lui e gli carezzo la guancia lui apre gli occhi e mi sorride
– Stavolta avete fatto sesso vero? – sorride divertito, io lo guardo male
– È davvero il tuo primo pensiero? – mi siedo vicino a lui
– I rumori erano abbastanza eloquenti – mi mette un braccio intorno al collo e io poggio la testa sulla sua spalla
– Hai sentito tutto? – chiedo allarmata
– Non tutto – cerca di non scoppiare a ridere
– Bene voglio sotterrarmi – mi copro il viso col tessuto del cappuccio e ancora una volta vengo investita dal profumo di Oliver
– Esagerata, vedi che so che i bambini non li porta la cicogna – mi scopre il viso sorridendomi ma noto che è solo facciata la sua, i suoi occhi sono preoccupati
– Tornerà vero? – chiedo preoccupata
– Sì tornerà – mi dice lui con voce insicura. Poggio nuovamente la testa sulla spalla e chiudo gli occhi con la speranza di riaprirli non appena Oliver sarà di ritorno.



Ciao a tutte! :)
Eccomi qui con un nuovo capitolo, grazie sempre a tutte voi che continuate a leggere, seguire, preferire e ricordare la mia storia :)
ps: sì anche io non faccio altro che piangere dopo l'ultima puntata di Arrow! ahahahah
Un bacio a tutte voi
Coccinella_

 
  
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