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Autore: pickingupwords    15/12/2014    1 recensioni
[allison argent; season3; song-fic; can you feel my heart?-bring me the horizon]
I can't drown my demons they know how to swim
"Desiderava sentirsi forte come era successo all’inizio di quell’avventura.
Ma ormai tutto stava diventando troppo grande, troppo difficile, troppo oscuro.
E lei aveva paura di annegare."
Genere: Drammatico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Allison Argent
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Can you feel my heart?
video



 














Can you hear the silence?
Can you see the dark?
Can you fix the broken?
Can you feel... can you feel my heart?


 
 
Aprì gli occhi.
Un respiro.
Silenzio.
Si guardò attorno e tutto quello che le era sempre sembrato sinonimo di casa non c’era più.
E forse non c’era più nemmeno lei.
Si obbligò ad alzarsi nonostante non ne avesse le forze.
Era diventato tutto così difficile.
Siamo solo un gruppo di ragazzi.  Non possiamo gestire questa situazione.
Eppure erano stati costretti a farlo. Era stata costretta a farlo.
Non dormiva da giorni: aveva paura di addormentarsi, aveva paura di perdere il controllo, che qualcosa di orribile, irreparabile, accadesse. Era terrorizzata. E la paura si faceva spazio in lei giorno dopo giorno, sempre di più, sempre più prepotentemente.
Era un ottima guerriera, sapeva combattere e difendersi bene, ma questo con le persone: combattere qualcosa di non concreto era tutta un’altra storia.
Tutti pensavano che lei fosse forte abbastanza, che lei potesse farcela.
Ma stava cadendo a pezzi e nessuno era pronto a raccoglierla e ricomporla.
 
 
 
Forgive me, father
I love you, mother.
 
 
 
Avrebbe voluto chiedere a suo padre di perdonarla per questa debolezza che faceva parte di lei, era sicura che lui l’avrebbe capita, ma l’avrebbe spronata a non provarla più. Dimostrarsi forte di fronte ai suoi occhi era un suo compito: non aveva tempo nemmeno per piangere. Cercare di capire cosa stesse succedendo a lei, ai suoi amici, era il suo dovere in quel momento. E non poteva permettersi di perdere nemmeno un minuto in lacrime, perché, facendolo, probabilmente i singhiozzi non si sarebbero mai fermati e si sarebbe resa sul serio conto che tutto quello che stava vivendo era troppo grande per lei, per loro. Era(no) finiti in vicende che non sapevano come gestire.
Avrebbe voluto sua madre ancora viva, pronta a darle l’esempio, pronta a infonderle coraggio anche involontariamente.
Era una stupida ragazzina.
Una ragazzina fragile, spaventata.
E si odiava per quello.
Avrebbe voluto sentirsi in grado di superare tutto quello che si stava presentando sulla sua strada, ma più andava avanti, più perdeva la fiducia.
Più aveva paura.
 
 
 
I’m scared to get close and
I hate being alone.
I long for that feeling to not feel at all.
The higher I get, the lower I’ll sink.
 
 
 
Non era sola, non lo era mai stata, ma si sentiva così piccola se messa a confronto con tutte le avversità che stava incontrando e quelle che avrebbe ancora incontrato.
Desiderava sentirsi forte come era successo all’inizio di quell’avventura.
Ma ormai tutto stava diventando troppo grande, troppo difficile, troppo oscuro.
E lei aveva paura di annegare.
 
 
 
I can’t drown my demons, they know how to swim.
 
 
 
Sua zia.
La vedeva.
Nei suoi sogni, nella quotidianità.
Le capitava di arrivare in luoghi senza sapere come ci fosse riuscita.
Non era più capace di mirare con l’arco.
Tremava più del solito e gli occhi si erano fatti più scavati, seppur cercasse di nasconderlo con il trucco. Le notti insonni e lo stato di allerta perenne contribuivano sicuramente a quell’aspetto.
Cercava di distrarsi con l’unico ragazzo che provava ancora interesse nei suoi confronti, ma poi cadeva ancora, quando tutto era finito: non saliva mai in superficie, non più da quando si era immersa in quella vasca di acqua gelata. Sembrava che una parte di lei fosse rimasta lì e non riuscisse ad uscirne, non riuscisse a vedere la luce.
 
 
 
Can you hear the silence?
Can you see the dark?
Can you fix the broken?
Can you feel... can you feel my heart?
 
 
 
Fu veloce.
Non sentì dolore.
Sentì solo il calore del primo ragazzo che aveva amato, del ragazzo che avrebbe sempre amato. Si sforzò di parlare, di spiegargli quello che avrebbe dovuto dire a suo padre, di confessargli quello che ancora lei provava.
Iniziava a farsi tutto più scuro, più buio. Cercava di restare sveglia. Cercava di resistere, ma qualcosa di più forte di lei la costringeva ad abbandonarsi, a smettere di lottare. Era come se una voce le dicesse che aveva combattuto abbastanza, il suo ruolo da soldato era concluso, poteva finalmente riposare.
Cercava di cacciarla via, di concentrarsi sul viso del ragazzo.
Cercava di non darle retta. Lottò con tutte le sue forze, lottò ancora, come aveva sempre fatto.
Ma questa volta perse.
Un ultimo respiro.
La sua mano cadde.
Gli occhi si chiusero.
La sua battaglia era finita.







flowers's hall.
vorrei avere un motivo valido per il quale mi sia venuta in mente questa song-fic, ma... non c'è.
quindi me ne vado. 
e lascio che siate voi a giudicare. 
/e spero di non aver fatto errori/.
 
 
 
 
  
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