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Autore: sku    07/11/2008    0 recensioni
Vent'anni prima Allanon aveva svelato a Shea la sua discendenza reale e lui aveva sconfitto il Signore degli Inganni. Adesso un nuovo nemico minaccia le Quattro Terre e il druido torna a calcarle per fermarlo.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Allanon, Altro Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sour guardava fuori dalla finestra impolverata cercando di scorgere eventuali segni di inseguitori. Gli sembrava incredibile che la notte prima fossero riusciti a fuggire indenni dal palazzo uscendo dalla porta principale. Ma la cosa che lo strabiliava di più era che tutti l'avessero seguito senza mettere in discussione alcunché.
Si girò e guardò attraverso la stanza, verso la ragazza enigmatica con cui viaggiava. Forse enigmatica era dir poco; come tutti, pensava che sotto la sua presenza così fortemente voluta da Allanon ci fosse molto di più e lui credeva che il motivo principale fosse la magia. Quella della luce bianca che usciva dalle pietre e quella ancora più misteriosa che aveva ucciso Rentro. Non c'era voluto un genio per capire che era stata lei; era bastato vedere come aveva accarezzato il disertore e come aveva fissato con odio l'uomo che l'aveva ucciso. Non gli piaceva proprio per niente tutta quella faccenda e a ben vedere non gli piaceva neanche l'elfa; prima di tutto perché li aveva ingannati facendosi passare per un ragazzo e poi perché era infida, come chiunque possedesse la magia. "Come Rentro."
Sour chiuse gli occhi e appoggiò la testa alla parete dietro di lui, sospirando profondamente. Gli mancava la sua città. Non l'aveva creduto possibile fino a quel momento, aveva sempre cercato di scappare per trovare la sua avventura, ma adesso che c'era dentro sperava solo di tornare a casa sano e salvo, per rivedere la Frontiera e per rivedere la donna bionda che aveva occupato per mesi i suoi pensieri. Pensò al suo sorriso caloroso, alle sue mani piccole e delicate, al suo modo di muoverle mentre parlava. Non le aveva mai detto che la desiderava, che voleva che fosse solo sua, sua e di nessun altro. Forse per paura che lei gli ridesse in faccia, che lo schernisse per quelle parole sdolcinate che certamente non si addicevano ad un rude soldato come lui voleva diventare. Così se n'era andato lasciando le cose in forse. Adesso rimpiangeva quella decisione da codardo, se avesse osato almeno solo un po' di più sarebbe potuto partire per dimenticare un rifiuto o non partire affatto, se fosse andata meglio. Riaprì gli occhi e vide che l'elfa lo stava guardando e si sentì vulnerabile e la sua avversione per lei crebbe. Distolse lo sguardo timoroso di fare la fine di Rentro.

Leian sapeva cosa stava pensando l'uomo della Frontiera. "Non mi fido di lei." Era un messaggio stampato a chiare lettere sul volto stanco. Sospirò; la magia allontanava le persone. Le sarebbe piaciuto vivere nel mondo delle Fearie, quando la magia era la norma, quando lei sarebbe stata come tutti gli altri, non una rarità temuta. Guardò i suoi compagni e sentì che gli unici a cui non incuteva timore erano Nur e Garvo. Leian pensò che niente o nessuno potesse incutere timore al troll, sempre così saldo e incrollabile e Garvo... lo gnomo le aveva dato l'idea di comprenderla a fondo, aveva avuto per lei una gentilezza che non ricordava. L'unico gentile con lei, a parte Dreiden, era stato Adael, ma anche lui era morto, solo, lontano da casa, senza la possibilità di salutare le persone che amava. Leian sapeva che l'elfo non aveva famiglia, ma sapeva anche che i suoi uomini l'avevano sostituita. Era stata una grande perdita per il popolo degli Elfi e Eventine ne avrebbe sentito la mancanza.
Il loro viaggio non era ancora finito, eppure Leian desiderava solo restare lì, in quell'angolo umido e scomodo, a pensare a quello che aveva perso e che non avrebbe potuto riavere indietro.
Improvvisamente la porta si aprì,  l'alto druido entrò nella stanza facendo sobbalzare tutti i suoi compagni. Nessuno l'aveva visto o sentito arrivare. Allanon era come uno spettro, imprevedibile ed inafferrabile oltre che misterioso.
- Dobbiamo decidere un piano d'azione. - disse semplicemente, ignorando il loro spavento.
- Cioè? - chiese Garvo con malagrazia. Non gli piaceva non riuscire a prevederne le mosse e non gradiva che gli arrivassero alle spalle.
- L'esercito di Rentro non accenna a fermarsi nonostante la notizia della sua morte si sia ormai diffusa. I governanti delle città del Sud hanno evidentemente deciso che l'occasione di prendere sotto il loro controllo il Callahorn era troppo ghiotta per lasciarsela fuggire. - Con un gesto secco della mano zittì le nascenti proteste di Brennar. - So quello che vuoi dire. Tu e Suor partirete oggi stesso per avvisare i popoli più a nord. -
La proposta del druido li lasciò perplessi, fino a quel momento aveva insistito per mantenere l'unità del gruppo ed ora quello.
- Ma come pensi che noi possiamo precederli a Tyrsis? - chiese Sour.
- Voi non dovete andare a Tyrsis, o per lo meno non subito. -
- Cosa dovremmo fare allora? - domandò il bellicoso nano calcando sull'ipoteticità della sua richiesta.
- La cosa migliore sarebbe che voi vi dirigiate a Leah. -
- Perché? - chiese Sour - E' un piccolo regno, come puoi pensare che riesca a fermare l'esercito? -
Allanon lo guardò severamente e Suor si sentì intimorito dall'espressione del druido.
- Il re di Leah, Menion, partecipò vent'anni fa  alla spedizione contro il Signore degli Inganni e fu solo merito suo se gli abitanti di Kern riuscirono a sfuggire a morte certa. Lui vi aiuterà ad avvisare gli altri popoli, gode di gran considerazione sia tra i Nani che tra gli Elfi, e Balinor è suo amico. Inoltre Leah è abbastanza vicina. -
- L'esercito ha troppo vantaggio. - continuò a protestare il nano.
- Come ogni esercito è più lento di due persone. Soprattutto se sono a cavallo. -
- Non abbiamo cavalli. - lo contraddisse ancora una volta Brennar. Leian dovette ammettere che il nano stava dimostrando un'audacia mai vista contrastando così apertamente il  druido.
- Questo lo dici tu. -  affermò Garvo guardando fuori dalla finestra. - Adesso capisco la tua assenza. - disse poi rivolto al druido.
- E mentre noi andiamo verso nord, voi cosa avete intenzione di fare? - chiese Sour sospettoso.
- Noi andremo a sud seguendo il piano originale. -
- Senza di noi. - borbottò l'uomo.
- Non abbiamo altra scelta, mi sembra. - intervenne Garvo - Non possiamo aspettare che voi torniate, per lo meno secondo quanto dice il druido; e voi non potete perdere tempo prezioso venendo con noi. -
Leian non aveva partecipato in alcun modo alla conversazione, lasciando che gli altri decidessero per lei, dato che nulla più sembrava importarle. Riusciva a pensare che era sola.
"Ma io non sono mai stata sola. Allanon ha sempre provveduto che non capitasse, prima Flick e Saraia, poi tutti i suoi alleati sparsi per le Quattro Terre che mi hanno accolta e mi hanno insegnato ciò che sapevano ed infine Dreiden. E anche adesso non sono veramente sola; Garvo sembra tenere a me, ha pensato a quello che stavo passando e ha cercato di alleviare il mio dolore e anche Nur mi ha sempre sostenuto, silenziosamente, ma mi ha sostenuto. No, non sono mai stata decisamente sola. Eppure..." Era confusa, da un lato la perdita che aveva subito le lacerava il cuore ma dall'altro era felice di sapere che c'era qualcuno a cui appoggiarsi. Si sentì in colpa per quella minima contentezza.
"Dreiden non si sarebbe mai lasciato travolgere dagli eventi, ha sempre combattuto in quello che credeva giusto. Ha sbagliato e ha cercato di riparare al suo errore ma non ha potuto portare a termine il suo compito. Lo finirò io. Ha dato la vita per me e glielo devo."
Raddrizzò la schiena e si mise ad ascoltare quello che stavano dicendo gli uomini.
- Partirete immediatamente. - disse Allanon alzandosi.
- Va bene. - Sour  e Brennar lo imitarono e si diressero fuori dal capanno.
- Così rimaniamo in quattro. - disse Garvo guardando Leian.
- I migliori. - gli rispose stappandogli un sorriso. - Un druido misterioso, un troll taciturno, uno gnomo ferito e una mezzosangue demotivata. Proprio una bella compagnia. -
- Come hai detto tu, i migliori. - sussurrò Garvo.

Dopo la partenza di Brennar e Sour, Allanon aveva preso Leian e l'aveva portata fuori, poco distante dalla capanna, per interrogarla.
- Cosa hai visto nei ricordi di Rentro? -
Leian tacque per qualche attimo, pensando alla sera precedente. - Ho visto il rapporto tra mio padre e Rentro deteriorarsi per l'incapacità del fratello di accettare il suo matrimonio e la loro separazione, il desiderio di vendetta di Rentro e la sua ricerca di un'arma per sbarazzarsi di te. Cosa gli hai fatto per farti odiare così tanto? - gli chiese.
Allanon rimase in silenzio scrutandola in volto e osservandola avvampare per l'imbarazzo. - A lui personalmente nulla. Ero solo un ottimo conoscente della famiglia di tua madre, forse lui non ha potuto sopportare che tuo padre si sia staccato da lui e gli abbia preferito Jul. Forse ha pensato che io abbia influenzato con le arti magiche la sua scelta, non lo so e non lo sapremo mai a questo punto... -
Leian percepì un tono di rimprovero nella sua voce e si ribellò. - Non ho intenzione di pentirmi di quello che ho fatto, mi ha tolto troppo per sentirmi in colpa per la sua morte! -
- Così non sei certo molto migliore di lui. -
- In fondo abbiamo lo stesso sangue. - disse amaramente. - Ti stupisce così tanto che io gli somigli? - Era infuriata e Allanon percepì il pericolo nascosto nella sua rabbia.
- Tu non sei come lui. - cercò di rassicurarla.
- Forse, ma come hai appena detto tu non sono certo migliore di lui. - Si voltò e si allontanò a grandi passi dal druido, ma lui la richiamò.
- Leian, non abbiamo finito. - Lei si fermò ma continuò a voltargli la schiena, le braccia strette attorno al corpo.
- Quale arma ha trovato? - le chiese bruscamente.
- Una specie di demone... -
- I demoni sono bloccati nel divieto. - le ricordò Allanon.
- Non posso essere precisa; era qualcosa di malvagio che ha suggerito a mio zio di uccidere suo fratello, sua cognata e sua nipote! - esclamò. - Non c'è bisogno che tu mi corregga su ogni cosa. Ad ogni modo Rentro l'ha chiamato Abaddon. Per te significa qualcosa? -
- Vai avanti. -
- Non c'è molto altro, le bestie sono i suoi emissari e vive al buio, in una caverna sotterranea nel deserto dell'Angluk. -
- Sapresti riconoscere il posto? - le chiese il gigante.
- Credo di sì. Chi o cosa è Abaddon? -
- Abaddon è lo spirito della distruzione. -

- Cosa è il Verbo? - chiese la ragazza mezzosangue continuando a camminare.
- In principio era il Verbo. Dal Verbo è stata creata ogni cosa. Dicono le storie che delle creature del tempo del Verbo sia rimasto solo il re del fiume Argento, che custodisce gelosamente i suoi giardini. -
- Quindi è ciò che ha creato il mondo? -
Allanon annuì. - Si può dire che sia lo spirito della creazione. -

Leian si voltò di scatto verso il druido. - In che senso? -
- Vedi Leian, le storie dei druidi dicono che contrapposto al Verbo ci fosse lo spirito della distruzione, chiamato in molti modi. Uno di questi nomi è Abaddon. -
- Ma perché non è stato rinchiuso nel divieto? -
- Perché non è un demone. La distruzione è inscindibile dalla creazione, non possono esistere l'una senza l'altra. Così il Verbo e Abaddon coesistono in lotta l'uno contro l'altro dall'inizio del tempo. Finora il Verbo ha sempre prevalso. -
- Ma perché non l'ha eliminato? -
- Perché distruggere la distruzione porterebbe anche alla fine della creazione. -
- E' un po' complicato. - affermò la mezzosangue. - Potrebbe distruggere ogni cosa? - chiese poi per sicurezza.
- Sì, se non riusciamo a fermarlo. -
- Ma in questo modo... -
- ... in questo modo distruggerebbe anche se stesso. Ma la cosa non gli importa; la distruzione non ha limiti né freni. -
- Come possiamo fermarlo? - chiese Leian.
- A suo tempo avrai una risposta. - concluse Allanon voltandosi e allontanandosi.
"Se continua così lo ucciderò molto presto!" pensò Leian cercando di tenere a freno l'irritazione che provava per il druido.

***

Vorrei ringraziare chi continua a leggere la mia storia e chi l'ha aggiunta tra i preferiti.
Se poi voleste lasciare anche un commento... XD!
A presto,
sku
  
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