Fanfic su artisti musicali > Beatles
Ricorda la storia  |      
Autore: workingclassheroine    15/12/2014    3 recensioni
Mimi non ha mai voluto figli, neanche per un istante.
Ma ha voluto John.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: John Lennon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
A Anya, sperando che l'abbraccio di Mimi,
e anche il mio, riescano a scaldarla un po'.


 

"Mimi?" una mano la scuote piano, strappandola a una paura indefinibile provata fino a pochi istanti prima.
La donna socchiude appena gli occhi, trovandosi davanti il viso dolce di un bambino, con le braccia conserte poggiate sul bordo del letto.
"John" sussurra, con la bocca secca e impastata, "Si può sapere che cosa ci fai qui?".
Il bambino alza appena le spalle, arrampicandosi sul letto e stringendosi al suo fianco.
"Ho fatto un incubo" mormora appena, con gli occhi lucidi e la voce spezzata dai singhiozzi.
Mimi sente quel calore, che prova sempre in presenza di John, avvilupparle lo stomaco e rilassare i suoi muscoli irrigiditi.
Forse è così che si sentono le madri.
Stringe il nipote con una forza tale che si aspetta quasi di sentirlo lamentarsi, e affonda il viso fra i suoi capelli, respirando a fondo.
John profuma di pulito e sapone semplice, e di quell'odore di vita nuova che hanno solo i bambini.
Mimi non ha mai voluto figli, neanche per un istante.
Ma ha voluto John.
Lo ha voluto così fortemente da farsi del male, da guardarlo amare altre persone con un nodo allo stomaco, da lottare contro il mondo pur di averlo accanto.
Ma ora lui è lì e nessuno glielo porterà via.
"Cosa hai sognato?" bisbiglia, accarezzandogli con dolcezza il viso e riavviando i ciuffi disordinati che gli ricadono sulla fronte.
"Tu mi vuoi bene, zia?"
La donna si blocca, osservando attentamente il volto del bambino.
John è mortalmente serio, con gli occhi arrossati dal pianto, e per qualche motivo Mimi non riesce a reggere il suo sguardo.
Sembra così adulto.
Non è lo sguardo che un bambino dovrebbe avere.
"Ti amo più di ogni altra cosa, John" mormora, posandogli una mano sulla guancia.
E, per un attimo, prova l'irresistibile impulso di dirgli "Mi sei mancato", affiancato da quel cocente dolore provato al risveglio.

Ma è solo un secondo, e quella sensazione si è allontanata ancor prima che riesca a definirla con precisione.
John la osserva, silenzioso, e inclina appena la testa da un lato.
"Mi ami più di quanto mi ama Yoko?"
E Mimi avverte come una fitta improvvisa al cuore, che la fa urlare e piegare in due, mentre il bambino continua a guardarla, immobile e statuario.

"Più di Cynthia?"
Una seconda fitta, ancora più potente della prima, che la getta a terra; urla di terrore che le sconquassano il petto.

"Più di Julian e Sean?"
Le labbra di Mimi si piegano e formulano il nome di John, in un rantolo di dolore.
Vorrebbe chiedergli di smetterla, smetterla di fare qualunque cosa stia facendo perchè fa davvero troppo male, ma non riesce a dire nulla.
Chiude gli occhi, lasciando che le lacrime le percorrano il viso improvvisamente invecchiato.

"Più di Paul, zia?"
Mimi riesce solo ad annuire, scossa dai singhiozzi, e si circonda le ginocchia con le braccia.
Un dolore straziante, come se mille spade le stessero trafiggendo il cuore, le impedisce di aprire gli occhi.
E c'è solo da sperare che finisca, c'è solo da sperare che finisca presto.
"Guardami, Mimi" ordina pacatamente John, inginocchiandosi davanti a lei e prendendole con dolcezza il viso fra le mani.
Non esiste dolore che possa renderla sorda a un appello di John, non esiste dolore che non metterebbe da parte pur di renderlo felice.
Così, con gli occhi offuscati dalle lacrime, Mimi riesce a distinguere il volto di quello che adesso è un uomo.
"Bambino mio" riesce a sussurrare, incredula, sfiorando con le dita i lineamenti del nipote, la linea del suo naso, la forma dei suoi occhi, le lenti degli occhiali.
John sorride, posando le labbra sulla fronte della zia in un bacio carico di tenerezza.
E grazie a quel bacio il dolore nel petto della donna sembra frantumarsi fino ad abbandonarla del tutto, lasciandola libera di respirare affannosamente.

“Cosa è successo, John? Cosa ci facciamo qui?” chiede, passandosi una mano sulla fronte in un gesto spossato.
"Mi sei mancata così tanto, Mimi" mormora John, gettandole le braccia al collo.



Mimi Smith verrà dichiarata morta il sei dicembre del 1991.
Le sue ultime parole, raccolte dall'infermiera che la accudiva, furono: “Ciao, John”.





Writer's corner.

Nulla di importante da dire.
Una piccola storia per una grande donna.

Mi è capitata sotto mano la frase in cui Mimi diceva che "non aveva mai voluto figli, ma ciò non comprendeva John", e io dovevo assolutamente scriverci su qualcosa.
Per di più ne parlavo con Anya, poco fa, quindi mi è sembrato giusto farle questo piccolo "regalo".
*di quelli che apri e poi piangi yeiyeieeeeh*
Ma poi quante lacrime ho versato pensando a Mimi che sussurra, con la forza del suo ultimo respiro, "Ciao, John"?
Spero che adesso siano insieme, lo spero davvero.
Addio, torno a piangere. 
A presto.

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Beatles / Vai alla pagina dell'autore: workingclassheroine