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Autore: Ciuffettina    16/12/2014    8 recensioni
Gabriel capì subito che non sarebbe stato facile stare agli ordini di quello spocchioso pennuto.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gabriel, Metatron
Note: Cross-over, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
- Questa storia fa parte della serie 'Il dietro le quinte della Bibbia'
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«Mi hanno detto che volevi vedermi» esordì Gabriel, infilando la testa nell’ufficio di Metatron, lo scriba divino, seduto alla sua scrivania.
«Sì, Gabriel, entra pure. Si era pensato di togliere Uriel dalla sorveglianza dei cancelli dell’Eden e nominarlo messaggero ma poi si è deciso di mettere te» gli disse Metatron, con le mani unite a pigna. Chissà perché non l’aveva invitato a sedersi.
«Pensavo fossi tu il messaggero» obbiettò Gabriel.
«Io sono il portavoce di Dio, cioè devo trasmettere a voi arcangeli gli ordini di nostro Padre, mentre tu avrai quello di palesare la Sua volontà agli umani.»
Gabriel, con un balzo, si sedette sulla scrivania di Metatron, facendo dondolare le gambe: «Toglimi una curiosità: tu sei stato creato dopo di me, Michael, Raphael e Uriel, com’è che sei sopra di noi a darci ordini? A proposito: bell’ufficio!»
Metatron strinse le palpebre: «Vuoi forse mettere in discussione le decisioni di nostro Padre? E scendi immediatamente dalla mia scrivania!»
Gabriel si affrettò a scivolare giù: «Non ti facevo così suscettibile, scommetto che andremo taaanto d’accordo. Era solo per fare due chiacchiere. Perché Uriel non va bene?»
«Ti ricordi che cosa gli ho ordinato? Di riferire a Noé di nascondersi per evitare che i giganti gli facessero del male.»
«E invece?» chiese Gabriel.
«È andato a riferirgli di sparire, altrimenti sarebbe stato ucciso, facendogli così credere che fossimo noi a minacciarlo. Ti rendi conto?»
Gabriel si passò le dita tra i capelli. «Quindi devo ritrovare Noé e rassicurarlo sulle nostre reali intenzioni» arguì.
«Per la precisione ma non solo. Purtroppo gli umani, nonostante il vostro intervento, perseverano nell’errore. Se continueranno così, bisognerà distruggere l’umanità con un diluvio universale.»
«Ma scusa, un provvedimento del genere distruggerebbe anche le piante e gli animali che non c’entrano niente.» “Che razza di soluzione!
«E credi che non lo sappia?» sbuffò Metatron «Per questo dovrai ordinare a Noé di costruire un’arca in cui raccogliere una coppia per ogni specie di animali e le sementi delle piante, comunque l’umanità avrà 120 anni per ravvedersi. Un’ultima cosa: hai impiegato troppo tempo a gestire la faccenda dei nephilim(1), ti è stata data una spada, usala. Ricordati che cosa significa il tuo nome.»
«“Forza di Dio”, lo so ma la forza si può dimostrare anche con l’astuzia e l’intelligenza.»
«Bravo, allora dimostra la tua eseguendo celermente gli ordini!»
Gabriel capì subito che non sarebbe stato facile stare agli ordini di quello spocchioso pennuto.

*****


Racconto collocabile nel capitolo 6 della “Genesi”
1) Vedere il racconto “I nephilim
   
 
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