Che senso ha restare ad osservare il mare, se poi non si ha il coraggio di annegarci? Il mare può tutto, contro di noi. L'azzurro è fondamentale, alla base di tutto. Il cielo è azzurro. Il mare è azzurro. I suoi occhi erano azzurri. Solo che poi si erano chiusi troppo presto. Lo avevo visto, lì. Eravamo insieme. Stavamo sul tetto, quella sera. "Qui si respira meglio" diceva. Il problema era che lui non voleva respirare. Quando il suo sorriso tirato si faceva largo su quel dolce viso, avevo sempre brutti presentimenti. E forse sarò stata così previdente, da starci male due volte. Una quando avevo capito, una quando il tutto si era avverato. "Non avrò mica le ali, ma so volare. Lo sai, Katheryn?" Poi si posizionò sul bordo del tetto e allargò le braccia. Iniziò a muoverle avanti e indietro, come se stesse muovendo le sue ali. Forse ce le aveva davvero, perchè mi sembrò di vederle. "Io ti amo Kate, tu lo sai" affermò. Una lacrima mi solcò la guancia. Avrei voluto dirgli che lo amavo anche io, per l'ultima volta. Ma riuscii a sussurrare solo un flebile "Addio, Luke" prima di vederlo sparire nel vuoto. Le ferite del cuore non si richiudono mai. Luke ne era la prova. Peccato che fosse diventato lui stesso la mia ferita. Non potevo guarire. Allora dimostrai di avere coraggio, lasciandomi annegare in quel mare tanto bello.