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Autore: Butterfly8    17/12/2014    5 recensioni
La mia storia inizia dodici anni dopo, all'incirca quando Betty dovrebbe avere quarant'anni.... Ho considerato che siano passati più o meno dodici anni dal matrimonio e non ho modificato la storia del sequel Ecomoda.Insomma l'ho pensata così.
E' una storia che si basa prevalentemente sull'interiorità dei personaggi e poi ... stravolgerò uno dei personaggi più inespressi e sufficientemente indagati della saga: Daniele Valencia. Buona lettura .... aspetto le vostre recensioni, critiche e suggerimenti
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Emozioni'
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Sono praticamente distrutta dopo una intensa giornata di lavoro. Stanotte ho dormito malissimo e questa mattina la discussione con Armando mi ha lasciato l’amaro in bocca. Lui si è convinto che tra me e Daniele ci sia una storia.
Io e Daniele abbiamo discusso perché non ho affatto apprezzato la discussione che mi ha fatto Katarina. Anche lei è convinta che tra di noi ci sia una storia ma non è vero.
“Solo perché lei Betty non vuole!” mi ha detto
“Solo perché io amo mio marito” gli ho risposto. Abbiamo battibeccato un po’ con lui che diceva che non vedeva l’ora di baciarmi di nuovo e io che dicevo che l’avrei schiaffeggiato se solo ci riprovava.
Per fortuna mi ha salvato il lavoro. Delle due aziende che dobbiamo incontrare la prima è fatta. Il primo incontro si è protratto a lungo. Non ci resta che vedere l’altra domani mattina e decidere. Abbiamo visto molti tessuti e mi sono sembrati adatti. Ora sono così stanca che vorrei solo cenare e andare a dormire.
“Betty sei tu?” mi sento chiamare.
Mi giro e non posso credere ai miei occhi. E’ Michel! Con una donna.
“Michel, non posso credere che sia tu”
“Sono io invece. Cosa ci fai qui? E Armando dov’è? Betty… ma sei incinta!!”
“Michel, come sono contenta di vederti!”
“Anche a me fa molto piacere. Ti presento Clara, la mia fidanzata!”
“Piacere Clara, io sono una vecchia amica di Michel!”
“Ti conosco di fama Betty. Ogni tanto Michel parla di te!”mi dice lei
“Ma cosa fai qui? E i tuoi capelli Betty? Ti trovo in splendida forma e così cambiata! Che ne dici di vederci a cena così parliamo?”
“Con vero piacere!”

Non posso crederci! Tra tutte le persone che immaginavo di trovare qui di certo non c’era Michel. Forse la sua fidanzata Clara è peruviana, oppure sta aprendo dei ristoranti anche qui!
Mi raggiunge Daniele. “Chi sono quelle persone con cui parlava?” mi chiede
“Dei vecchi amici che ho incontrato qui e che mi hanno invitato a cena.”
“E sono invitato pure io?”
“Dipende. Se si comporta bene potrei farla venire.”
“Betty, non pensi che dovremmo darci del tu?”
“Assolutamente no, Dottor Valencia!” e vado nella mia camera.
Mi immergo nella vasca idromassaggio e mi godo un bagno rilassante. Mi accarezzo la pancia che cresce sempre di più e cerco di non pensare al fatto che vorrei che Armando fosse qui con me, ma non c’è! Parlo col mio bambino accarezzandolo “Bambino, non sappiamo se sei maschio o femmina. Non abbiamo voluto saperlo. Però qualsiasi cosa tu sia, ti prego, cerca di non prendere dal tuo papà quel caratteraccio per cui non si fa parlare, non si fa dire che io lo amo sempre tanto. Che ho sbagliato con Daniele. Invece puoi essere bello e appassionato come lui.” Il bambino come a rispondermi inizia a scalciare. Dopo circa quindici minuti mi avvolgo nell’asciugamano e inizio a prepararmi per la cena.

Dopocena, alla quale ha partecipato anche Daniele, Michel mi chiede se mi va di fare quattro chiacchiere sola con lui in giardino. Io accetto. È un’ottima scusa per sfuggire a Daniele e alle sue strane idee ed è proprio tanto tempo che non parlo con Michel anche se nel tempo abbiamo mantenuto i contatti.
Gli dico tutto, del tumore, di New York, del cambio di look, del cambio di lavoro di Armando e dei problemi con lui. Del bambino, di Daniele.
“Insomma Betty” mi dice “ Se proprio volevi tradire Armando potevi scegliere me e non quel Daniele lì … non mi ha fatto di certo una buona impressione” mi dice.
“Lo so, non la fa a nessuno!”
“Sei così cambiata, quasi non ti riconoscevo!”
“Avevo bisogno di dare un taglio al passato, ma non mi ha portato molta fortuna!” gli dico
“Non dire così” mi dice lui “Sei viva, stai bene e avrai un altro bambino!”
“Si ma Armando …” improvvisamente mi scendono delle lacrime sul viso. Michel mi abbraccia e io do sfogo a tutta la mia pena.
“Perdonami” gli dico “l’ultima cosa che volevo era inzupparti di lacrime la camicia!”
“Ehi… a cosa servono gli amici sennò!”
“Tu arrivi sempre al momento giusto!”
“Così pare!” mi dice “Però io ho rinunciato a te solo perché sapevo che eri totalmente e profondamente innamorata di Armando Mendoza, non per un Daniele qualsiasi. Se non c’è niente tra di voi devi combattere per riaverlo!”
“Ma Armando non si fa parlare. Lui è così! Spera che se non ne parli il dolore prima o poi passi ma invece non passa!” singhiozzo
“Su Betty calmati!” mi dice lui accarezzandomi la schiena “questa angoscia non fa bene al tuo bambino!”
“Lo so! Questo bambino nascerà già stressato!”
“Allora deve venire in vacanza a Cartagena non appena nasce!” mi dice scherzando.
“Allora” gli chiedo “parlami un po’ di te e di Clara”
“Clara è la mia fidanzata da sei mesi e stiamo assieme da un anno. Ma le cose tra di noi sono molto serie.”
“Mi fa piacere! Sono felice se ti fai una famiglia!”
“Non ti nascondo Betty che dimenticarti è stato difficile, ma ci sono riuscito.”
“Ti prego Michel, non cominciare anche tu!”
“Non comincio ma è la verità. Tu non ti rendi conto di quanto tu sia attraente e bella”
“Armando dice la stessa cosa. Cioè che non ho consapevolezza di attirare gli uomini”
“E ha ragione!” mi dice “Però tu puoi attirare tutti gli uomini del mondo, tu ami solo lui! Io l’ho vissuto sulla mia pelle e vedrai che anche se ora sei confusa te ne ricorderai presto!!”
“Lo so che amo solo lui! Ma lui non mi crede. È convinto che io abbia una tresca con Daniele. Ho avuto solo un moment di debolezza te lo giuro!”
“Lo so Betty, io ti credo. Ma io penso che tanto più grande è l’amore che Armando prova per te, tanto più grande è la sua delusione! Vedrai che riuscirai a risolvere tutto!”

Incredibilmente io e Michel abbiamo le camere sullo stesso piano ma in due corridoi diversi. Quando usciamo dall’ascensore e mi volto verso il mio corridoio rimango impietrita.
Armando sta litigando con Daniele Valencia! Vuole entrare nella sua camera mi pare di sentire perché vuole vedere con i suoi occhi che noi abbiamo una storia!
“Questo  un dejà-vu per me” mi sussurra Michel all’orecchio.
“Armando” lo chiamo “sono qui. Non sono nella stanza di Daniele.”
Lui si volta verso di me e vede che c’è qualcuno accanto a me.
“Michel” farfuglia  “Cosa ci fai tu qui?!”
“Ciao Armando” gli dice lui “sono qui con la mia fidanzata. Domani te la presento, penso che a quest’ora dorma già. Io e Betty ci siamo incontrati per caso e abbiamo fatto una passeggiata in giardino!”
Lui non sa che dire. Tipo scolaretto colto in flagrante.
“Sentite” intervengo io “E’ il caso che andiamo tutti a dormire. Domani mattina Armando conoscerà Clara, facciamo colazione assieme” dico rivolgendomi a Michel.
“Ok! Betty a domani” mi dice Michel mentre mi fa il baciamano, saluta Armando e Daniele e va via.
Prendo Armando per un braccio e lo porto nella mia camera che è poco più in là di quella di Daniele. “Peccato che quel francese ci abbia rovinato la serata” dice Daniele mentre passo davanti la sua porta. Sento Armando reagire ma lo blocco prima che lo prenda un’altra volta a pugni.
“Tu ora vieni con me”gli dico.

Quando siamo nella mia camera lui mi dice “Avete due camere vicine, bene!”
“Non ci ho nemmeno fatto caso. Le camere le ha prenotate Sandra, sai bene come funziona. E a te chi ti ha dato il nome dell’albergo?”
“Nicolas” mi dice.
Faccio un respiro profondo e mi siedo sul letto.
“Vado a farmi dare una camera” mi dice lui. Se mi avesse dato un pugno in pieno viso non avrei potuto soffrire di più.
“No Armando” gli dico “tu resti qui. Sei mio marito e non c’è nessun motivo per cui tu debba avere un’altra camera.”
“Non vorrei disturbare l’idillio romantico con il tuo amante”mi dice in tono sprezzante.
Io mi alzo e per la terza volta nella mia vita, lo schiaffeggio. “Non ho un’amante. Te l’ho già detto. Non sei forse venuto per appurare che io e Daniele avessimo una storia? Ebbene non ce l’abbiamo”gli dico.
“Solo perché c’è Michel” mi dice “Guarda che combinazione, il tuo vecchio spasimante interrompe la serata romantica col tuo nuovo amante, mentre arriva tuo marito in cerca di conferme delle sue corna!”
“Sei uno stupido” gli urlo quasi “Né Daniele, né Michel sono i miei amanti. Chi pensi che io sia?” gli chiedo tra le lacrime.
“Non lo so Betty” mi dice “Non lo so più”
 “Armando perché fai così?” gli dico prendendogli un braccio e posando la mia fronte sulla sua spalla. “So di averti ferito, ma ho fatto un errore. Io non voglio Daniele, voglio te. Solo te. Perché non mi credi!?”
Lo vedo che si strofina gli occhi e la testa con una mano.
“Betty” mi dice “ non chiudo occhio da due notti.  Sono venuto qui aspettandomi non so cosa. Di trovarti con Daniele immagino, non certo con Michel”si versa un bicchiere di brandy e inizia a berlo.
“Ho incontrato Michel per caso. È qui per affari. Domani conoscerai la sua fidanzata. Mi ha detto che  una cosa molto seria tra di loro! Quanto a Daniele, abbiamo solo cenato assieme ma c’erano anche Michel e Clara con noi e poi non so cosa ha fatto. Io sono andata con Michel a fare una passeggiata in giardino.”
“Ma se io non fossi qui, forse saresti con lui in camera adesso” mi dice quasi implorandomi di dirgli che non è così.
“No. Armando NO. Se avessi voluto stare con lui, non sarei uscita con Michel. Avrei inventato una scusa e sarei da lui adesso. Ma io non lo voglio. Non lo voglio. Ti devi fidare di me” gli dico
“Non so se posso farcela Betty”mi dice
“Lo sai che puoi farlo. Nel profondo del tuo cuore, tu lo sai che io ti amo.”
“Facciamo una tregua va bene?” mi dice. Va da una parte del letto e appoggia il bicchiere sul comodino. Si toglie la giacca e la cravatta. Anche io mi preparo per la notte.
“Sono partito come un pazzo, non ho nemmeno un ricambio e non ho portato il pigiama” mi dice
“Per dormire con me non ti serve di certo!” gli dico
Quando siamo nel letto, dopo essere andati entrambi in bagno, c’è un po’ di imbarazzo tra di noi. Siamo coricati nello steso letto ma nemmeno ci sfioriamo. È assurdo se penso che solo tre sere fa ci saremmo abbracciati e ci saremmo addormentati così. Ma stasera no.
“Sono contenta che tu sia qui” gli dico.
Il bambino inizia a scalciare. Non gradisce molto che io mi sdrai. Non oso immaginare cosa farà più avanti nella gravidanza. Prendo la mano di Armando che tiene un braccio sollevato sulla testa come a coprirsi gli occhi e la poso sulla mia pancia “Senti come scalcia” gli dico.
Il bambino continua a muoversi e lui mi dice “Mi sembra che potrà fare il calciatore da grande!”
Un’ansia improvvisa mi assale. “Armando” gli dico “dimmi che faremo di tutto per dargli una famiglia unita”
“Betty, non mi chiedere una cosa che non posso prometterti, adesso” mi dice
Mi giro dall’altra parte e piango silenziosamente.

   
 
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