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Autore: LaylaParamour    17/12/2014    2 recensioni
Ispirata alla canzone "Still Into You" dei Paramore. Paily e un album. Vediamo cosa è successo nelle loro vite dopo essere state insieme per così tanto tempo.
Traduzione della one-shot dell'autrice: mysunshine
Sito: https://www.fanfiction.net/
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Emily Fields, Paige McCullers, Un po' tutti
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Ciao ragazzi! Ho deciso di tradurre questa fanfiction perchè sono una grande fan dei Paramore e ovviamente non potevo far finta di niente con una fanfiction ispirata ad una loro canzone, con la mia coppia preferita di Pretty Little Liars. E' la prima volta che traduco e spero di non aver fatto una schifezza ahahah, quindi commentate, qualunque cosa vogliate dirmi riguardo la traduzione!
Qui trovate il link della fanfiction originale:
https://www.fanfiction.net/s/9124676/1/Still-into-you
Dell’autrice: mysunshine
Volevo ringraziare la mia amica I choose to be happy (passate da lei se vi va:
http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=367048 ) che mi ha dato una mano per la traduzione e la revisione finale. Love you kid <3
E dopo questo, vi auguro una buona lettura! (e chissà magari ci rivediamo in una prossima traduzione o fanfiction Paily ahahah)
 
STILL INTO YOU

“Ora spostati un po’ più in basso!” ordinò con voce profonda.
“Qui?” chiesi incerta, posizionando la mano sulla sua pelle.
“Si, proprio lì … Più forte!” non sapevo se fosse solo una mia sensazione, ma la sua voce diventò rauca in quel momento. Senza esitazione, mi attenni ai suoi ordini e spinsi più forte.
“Si …” inarcò la schiena e lasciò andare un gemito in risposta, mentre io stringevo le labbra e mi concentravo nel massaggiarle la schiena. Si, le stavo massaggiando la schiena e no, non stavamo facendo sesso. Farle un massaggio ai piedi, alle spalle e alla schiena era diventata la mia routine ormai.
“Sei cosi brava piccola. Ti amo” si complimentò prima di voltarsi sulla schiena e ringraziarmi con un bacio sulla mascella.
“Ti amo anche io, tesoro”  sorrisi imbarazzata, baciandole la fronte.
“Oh! Ho appena aggiornato il nostro album. Vuoi vederlo?”  le chiedo.  Avevamo fatto così tanti album fino a quel momento, ma quello era il più recente che avessi realizzato.
Afferrai l’album dal tavolino da caffè e mi sedetti sul divano, separando le gambe in modo da permetterle di stendersi tra di esse. Regalandomi il suo dolce sorriso che formava delle fossette al lato della sua bocca, si sistemò tra le mie gambe dandomi le spalle.
“Stai comoda?” chiesi cingendole le spalle con le braccia.
“Mi fai sempre stare comoda” ribatté  con nonchalance, per poi posare un leggero bacio all’angolo delle mie labbra. E io non potei fare a meno di sorridere per quello che aveva detto.
Davvero non avevo idea del come lei riuscisse ancora a farmi sentire le farfalle nello stomaco anche dopo tutti questi anni che siamo state insieme. Forse perché lei è Emily, l’unica e sola ragazza che io abbia mai amato dal liceo.
“Cominciamo dall’inizio.” Dissi allegramente intrecciando la mia mano destra con la sua mano sinistra.
Nella prima pagina, c’erano foto di me ed Emily periodo del liceo. La foto in alto riguardava il giorno in cui vincemmo le gare di nuoto statali ed io le stavo stampando un grande bacio sulle labbra mente lei mostrava la medaglia d’oro alla fotocamera.
“E’ la mia ragazza” sorrisi posandole un bacio sulla testa.
La foto seguente ci ritraeva con delle facce buffe e dei microfoni in mano. Ricordavo quella notte molto bene. Emily era venuta al lontano “Hungry Owl Tavern”, il karaoke bar. Parlammo e poi la tirai sul palco per cantare insieme a me. Era timida, ma alla fine ci divertimmo così tanto insieme. E uno dei momenti più memorabili della mia vita fu quando, una volta che la ebbi accompagnata alla macchina, terminò la serata dandomi quel piccolo bacio. Il perfetto finale per una serata perfetta!
“Non posso credere di essere salita sul palco con te” ridacchiò al ricordo.
“Sono irresistibile. Coraggio, Emily. Fai un salto nel lato selvaggio” le sussurrai quella famosa frase all’orecchio facendola ridere.
“Si … Tu, il tuo fascino e la tua sensualità siete irresistibili”
“Sensualità?” Alzai le sopracciglia al suo commento.
“Tesoro, eri dannatamente sexy con quella gonna a jeans e quegli stivali. Non hai nemmeno idea di quanto avrei voluto baciarti quando mi hai fatto quel cenno di salire sul palco” disse baciandomi il dorso della mano.
“Bè, la mia sensualità non c’è se non vicino a te, splendore” puntai il dito sulla foto seguente. Era della serata di Halloween. Lei era vestita da Barbarella ed era incredibilmente sexy. Seriamente, mi tolse letteralmente il respiro appena la vidi vestita così.
“Smettila di guardare, McCullers” mi stuzzicò senza nemmeno guardarmi. Emily sapeva che effetto mi facesse il suo oufit da Barbarella. Diciamo solo che, in tredici anni che stiamo insieme, continuo ancora a chiederle di indossarlo, qualche volta e continua ad eccitarmi.
Una volta girata la pagina, in alto, apparvero le parole “Incontro con i genitori”. Subito sotto, una foto di me seduta in soggiorno con suo padre.
“Guardati. Awww”
Dire che fossi nervosa è dir poco. Mi sedetti impietrita sul divano, le mie mani erano strette in grembo mentre suo padre mi faceva l’interrogatorio. Andavo molto d’accordo con sua madre, Pam, ma non avevo mai incontrato suo padre prima quindi era la prima volta, e la mia dolce ragazza decise di scattare questa foto, mentre lei era in cucina con sua madre. Molto d’aiuto!
“E tu” indicai la foto giusto sotto la mia e poi risi.
“Taci” mi schiaffeggiò la mano, ma alla fine rise con me.
Era una foto di Emily, di fronte a casa dei miei genitori, mentre si mangiava le unghie. Le sue sopracciglia erano corrucciate; la piccola ruga che amavo così tanto apparve sulla sua fronte. Era il suo turno di incontrare, ufficialmente, i miei genitori dopo che io avevo incontrato i suoi una settimana prima. Era così nervosa che dovetti spazzare via la sua ansia con un bacio e rassicurarla del fatto che i miei genitori l’avrebbero adorata, nonostante tutto.
“Em, sei dolce quando diventi nervosa, lo sai?” la stuzzicai.
“Sì … e tu sei stata così tenera da fare quella foto e prenderti gioco di me per giorni e giorni” mi lanciò un’occhiata prima di darmi un leggero pugno sul mento.
“Non ho potuto farne a meno” ridacchiai e lei mi guardò con quel solito broncio adorabile.
“Awww … piccola, mi (bacio) dispiace (bacio) sei (bacio) troppo (bacio) tenera (bacio)” sottolineai le mie parole con dei baci sulle sue labbra facendola ridere. Ah! Le mi labbra magiche funzionavano ancora.
Sulla pagina accanto alla precedente, c’erano delle foto della nostra laurea alla UPenn. Emily ed io eravamo lì, orgogliose, nei nostri cappelli e toghe, mentre ci stringevano l’un l’altra.
“Mi piace questa” mormorò Emily accarezzando la foto in cui lei asciugava le lacrime dalle guance di sua madre mentre suo padre era lì vicino, anche lui ad asciugarsi le lacrime. Catturai quel momento con la mia fotocamera digitale. Inutile dire quanto fossero fieri di noi i nostri genitori quel giorno.
Emily ed io ridemmo all’unisono quando girammo la pagina. Era il giorno in cui ci siamo trasferite insieme dopo la laurea.
Nella prima foto in alto a sinistra, c’eravamo io, Emily, Spencer ed Aria che sollevavamo un grande materasso mentre Hanna faceva la foto. Diceva che sollevare le cose fosse un lavoro da ragazzi, in ogni caso si offrì di aiutarci a decorare l’appartamento.
“Team Paily e Team Sparia” dissi con tono canzonatorio, che la fece ridere.
“Non credevo che Aria potesse essere così forte” commentò sorridendo.
Onestamente, adoravo quelle quattro ragazze. Ogni qual volta una di loro aveva bisogno di aiuto, non importava dove fossero, sarebbero state sempre lì per le loro amiche. Anche se ne avevano passate tante quando erano delle teenagers non c’è stato nulla che potesse spezzare il loro legame di amicizia.
“Guarda il mio angelo” sussurrai, riferendomi alla foto di Emily in piedi nella veranda dell’appartamento, mentre guardava fuori. Il modo in cui la luce si posava sul suo viso perfetto, toglieva il respiro. I suoi capelli scuri risplendevano come oro e la sua pelle splendeva nel riflesso dei raggi del tramonto.  Diamine! Era incredibilmente bella e non credo che le parole possano esprimere quando sia magnifica.
“Questa è divertente” risi alla vista della foto che ritraeva me ed Emily, stanche, stese sul materasso. Lei aveva la testa poggiata sul mio stomaco, mentre le nostre braccia e le nostre gambe giacevano inermi, in strane posizioni.
“Ahahah … completamente distrutte” rise alla nostra buffa postura.
“A dire il vero c’è un’altra cosa che ci ha rese esauste su quel letto” le sussurrai per poi mordicchiarle il lobo dell’orecchio.
Rivolgendomi quello sguardo finto shockato, il suo viso assunse improvvisamente dieci diverse sfumature di rosso. Continuava ancora a stupirmi il fatto che, dopo tutto questo tempo lei continuasse ad arrossire a ciò che le dicevo. Mi sporsi verso di lei e catturai le sue labbra con le mie. Il bacio sarebbe dovuto essere breve e tenero, ma presto diventò lungo e passionale. Le nostre labbra si muovevano in sincronia. La sua lingua stava combattendo con la mia per dominare ma non ci volle molto prima che lei, finalmente, me la desse vinta e mi facesse prende il controllo.
“Paigeeee” si lamentò appena intensificai il bacio. Con quella reazione, mi fermai e mi allontanai.
“Scusa. Mi sono fatta prendere la mano” scossi la testa, ridacchiando.
“Non devi scusarti, amore” mi accarezzò la guancia e baciò le mie labbra ancora una volta.
“Ok, dove eravamo?” mi riposizionai comodamente sul divano, riprendendo l’album dal pavimento e girando la pagina.
“Awwww” dicemmo entrambe appena la pagina del nostro matrimonio apparve.
Stavo quasi per piangere appena vidi la nostra foto mentre ci baciavamo sull’altare. Emily era magnifica in quel vestito bianco che si sposava benissimo con il suo corpo bello e tonico. Ero la donna più felice del mondo, nel momento in cui Wayne Fields l’accompagnò lungo la navata centrale e mi concesse sua figlia, rendendola la signora Emily Fields-McCullers.
“Ti amo tanto” posò un bacio sulla mia fede nuziale prima di cominciare a giocarci.
“Ti amo tanto anche io”  la abbracciai e le diedi un bacio sulla tempia.
 Ricordavo ancora, al liceo, le critiche sul mio stare con Emily. Alcuni dicevano che non ero perfetta per lei. Altri mi dicevano che Emily meritava qualcuno migliore o che io ero solo uno di quegli amori passeggeri. Ah! E quindi?! Guardatemi ora! Mi sono sposata e vivo felicemente con la mia amata moglie da ormai quattro anni!
La foto seguente era quella in cui io ed Emily ballavamo un lento. Ci guardavamo negli occhi con tanto amore. Le nostre fronti si toccavano, le mie braccia attorno alla sua vita, le sue attorno al mio collo. Eravamo così immerse l’una nell’altra che ignoravamo completamente tutto ciò che ci stava attorno in quel momento.
Nella stessa pagina, una foto di Emily sulle mie spalle, alla fine della cerimonia. Le sue braccia avvolgevano le mie spalle mentre, nella sua mano sinistra, manteneva i tacchi. Li aveva tolti perché i piedi cominciarono a farle male dopo averle indossate per tante ore. Dietro, c’erano Spencer, Aria e Hanna che mantenevano lo strascico del vestito di Emily.
Appena finimmo di guardare le foto del nostro matrimonio, Emily girò la pagina ed entrambe rimanemmo quasi senza fiato. Le parole “WOOT WOOT!” erano in cima alla pagina.
La prima foto ritraeva Emily che manteneva un kit di test di gravidanza mentre io lo puntavo con il dito. Entrambe avevamo delle facce buffe. Decidemmo che dovesse essere Emily a portare il bambino. Nonostante la amassi con tutto il mio cuore, non c’era verso che io potessi portare il bambino. Voglio dire, io sono la mascolina nella relazione. Ovviamente, potevo aggiustare le cose ma non potevo rimanere incinta. Emily mi comprese ed fu più che contenta di poterlo fare.
“Siamo davvero folli” rise alla foto di noi visibilmente eccitate e felici.
La foto seguente ci disegnò un largo sorriso sul viso. C’erano foto di me che baciavo la pancia di Emily, di me che parlavo con la bambina  attraverso la pancia e infine di me con l’orecchio poggiato sulla pancia, cercando di sentire il battito del cuore della bambina.
“Non vedo l’ora di vedere la faccia del nostro piccolo angelo”  le accarezzai la pancia. Emily avrebbe dato alla luce la nostra bambina nei prossimi due mesi.
“Sarai una madre fantastica, Paige”  disse girandosi e guardandomi amorevolmente.
“Lo saremo, Em”
“Grazie Paige”
“Per cosa?” alzai le sopracciglia sorridendo.
“Per tutto. Per essere chi sei. Per essere sempre fantastica” mi guardò intensamente per poi continuare.
“Ma, più importante di tutto, grazie per non aver mollato anche dopo che ti ho friend zonata … due volte” mi poggiò una mano sul viso.
“Io ci sarò per qualunque cosa tu abbia bisogno. Ricordi?” baciai il palmo della sua mano, dopo aver ripetuto le esatte parole che le dissi al ballo mascherato. Lei annuì.
“Siamo arrivate così lontano e il passato è passato, Em. La cosa più importante è ricordare che ti amo, Emily Fields-McCullers. L’ho sempre fatto e sempre lo farò” la guardai intensamente negli occhi e in un primo momento, sembrava che stesse per piangere, ma batté le palpebre e mi regalò il suo sorriso che le formava le fossette.
“Ti amo anche io Paige Fields-McCullers. L’ho sempre fatto e sempre lo farò”
Detto questo si sporse verso di me e mi baciò. Non avevamo bisogno d’altro, solo amore puro. Poi si allontanò lentamente, chinò la testa da un lato e mi guardò.
“Cosa c’è, Em?” la fissai. Ogni qual volta mi guardava così, sapevo che stava pensando a qualcosa.
Un sorriso birichino si fece strada sul suo volto e disse:
“La prossima volta tocca a te portare il bambino, Paige”
FINE.
  
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