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Autore: Stellannica    17/12/2014    2 recensioni
Non ho mai creduto in demoni, mostri, fantasmi, spiriti e cose del genere. Ero sempre stato il più coraggioso tra i miei compagni, eppure....
Genere: Horror, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era un week-end come tanti, almeno per me. Domani sarebbe stato il giorno di Halloween ma non mi importava più di tanto, non avevo mai creduto a fantasmi, mostri o cose del genere, a differenza dei miei amici. Per questo stasera, per prepararci al grande giorno, ho organizzato una riunione a casa mia, visto che i miei genitori oggi partono per una vacanza, solo per spaventarli un po' e vedere le loro buffe facce da codardi, soprattutto quelle del mio migliore amico Joseph. Saluto i miei che sono già pronti per partire e mi metto subito all'opera per far si che stasera il mio scherzo sia perfetto. 

Sono le 21:20, l'appuntamento era circa 20 minuti fa, ma ancora nessuno si faceva vivo, iniziavo a pensare sul serio che nessuno si sarebbe presentato. Ma ecco che il campanello mi interrompe dai miei pensieri. Eccoli! Sono arrivati tutti insieme. 

Avevo già spostato il tavolo dalla cucina sul lato, steso un tappeto, preso delle candele e preparato dei fogli con gli incantesimi. 

-Bene ragazzi! Ora posizionatevi tutti a cerchio.-

Accendo le candele e spiego che sul foglio ho stampato degli incantesimi per invocare gli spiriti maligni. Subito partono polemiche da parte dei miei amici ma li convinco a partecipare. Anche perché io non avrei mai creduto a cose del genere. 

Spengo tutte le luci e rimaniamo in silenzio illuminati dalle fiamme delle candele. 

Pronuncio i primi tre incantesimi per invocare lo spirito del fuoco, del fulmine e delle piante. Mentre stavo per invocare anche il quarto, Christian mi interrompe perché deve andare in bagno, e noi lo aspettiamo con impazienza. Passano dieci minuti, o forse più, avevo perso la cognizione del tempo. Mark decide di andare a controllare se è tutto apposto ma i minuti trascorrevano e nessuno dei due tornava. 

Decidiamo di andare tutti insieme a controllare e bussiamo alla porta del bagno ma nessuno risponde. Notiamo che la porta è aperta e quindi entriamo. Non c'era nessuno. Mentre ci chiedevamo dove fossero finiti i nostri amici noto una foglia per terra. Strano, la finestra era chiusa. 

Iniziavo davvero a pensare che fosse stato uno spirito, evidentemente quello delle piante, ma non ci ho mai creduto a queste cose ed ero abbastanza sicuro di me. Scaccio quest'idea dalla testa e cerchiamo nelle altre camere ma.. Niente! Sembravano davvero scomparsi. Ci riuniamo di nuovo in cucina e notiamo che manca anche John! Tutti iniziavano ad avere paura e devo ammettere un po' anche io. Vado in camera mia per fare qualche ricerca, per trovare qualche incantesimo che annullasse il precedente. La corrente iniziava a mancare, per poi venire di 

 nuovo, e continuava così ogni minuto circa. Stampo gli incantesimi e ritorno dagli altri per controllare la situazione, non trovo nessuno. Sento un rumore alla finestra, mi giro di scatto ma non vedo nessuno e cerco disperatamente un telefono, per chiamare qualcuno. Iniziavo a sentire uno strano odore, di carta bruciata, e come infatti appena mi guardo intorno vedo il foglio che ho stampato, con sopra le formule per annullare gli incantesimi, che stranamente non avevo più in mano, bruciare. 

Ero sconvolto, non capivo più cosa stesse accadendo, afferro subito il cellulare sul tavolo ma lo trovo scarico. Cerco di tranquillizzarmi e di mantenere la calma. Odo ancora rumori, che si fanno sempre più forti. All'improvviso sento un respiro mostruoso che si avvicina sempre più, mi giro molto lentamente e mi trovo avanti uno spirito. Meglio dire un mostro, orribile, con occhi rossi fuori dalle orbite. Cosa peggiore vidi che stava divorando piano piano il mio mio migliore amico Joseph, aveva già ingerito una sua gamba e un suo braccio, il sangue scorreva su tutto il corpo fino a sporcare il pavimento. Joseph piangeva e implorava aiuto ma non c'era niente che io potessi fare. Rimasi paralizzato quando lui gridò -Ti prego, aiutami.- e poi fu inghiottito interamente. Avevo visto la morte di una delle persone a cui tenevo di più, del mio caro amico di infanzia. Non sapevo a che pensare e allo stesso momento pensavo a tutto. Ai miei genitori, a tutti miei amici, a Joseph, a cosa avrei dovuto fare. 

Iniziai a correre in preda alla disperazione, non potevo uscire da casa dalla porta d'ingresso, perché c'era lo spirito che mi ostacolava. Dovevo pensare a qualcosa, a una soluzione, e in fretta. L'unica via d'uscita era la finestra. Abitavo al primo piano, sarebbe stato complicato saltare. Sarei potuto morire nell'istante in cui sarei caduto giù. Ma ormai non avevo altra occasione. Lo spirito mi fissava e piano piano si avvicinava. Mentre mi girai per saltare giù, appare lo spirito del fuoco. Io indietreggio terrorizzato. Ormai ero in trappola. Sento la porta bussare e per un attimo si riattiva la speranza. Non potevo aprire ma sento il rumore delle chiavi e i miei genitori urlano dall'ingresso che non sono più partiti per un problema con i mezzi pubblici. Vengono in cucina e mia mamma sviene per lo spavento, mentre mio padre cerca di farla riprendere, appare lo spirito del fulmine che la afferra per i capelli. 

-Lasciala andare subito!- urlo. 

Ma lui mi guarda e la inghiottisce in una sola volta. Poi afferra mio padre che grida di mettermi in salvo, quando lo spezzano a metà e si dividono il pasto. 

Le lacrime iniziarono a scendere per la prima volta sul mio viso. La mia vita non aveva più senso. I miei amici divorati, mia madre svenuta inghiottita, senza lasciarci la speranza di salvarla e mio padre diviso a metà. Presi un coltello dal mobile per tentare di conficcarlo nel cuore del mostro, ammesso che ne aveva uno. Ma lui con un agile mossa, lo tirò da mano e lo conficcò nella mia pancia. Provai un dolore indescrivibile, ma fui contento. Pensavo che porre fine alla mia vita fosse la cosa migliore. Non avevo ancora compiuto la maggiore età, c'erano molte cose che volevo realizzare nella mia vita. Avere un lavoro, sposarmi e avere dei figli. 

Felice o non, era successo, e non potevo fare nulla per cambiare la situazione. 

Sentivo le gambe tremare, il sangue che scorreva fino il pavimento e le forze mancare. Mi accasciai a terra, chiusi gli occhi e non vidi niente più. Mai più. 

   
 
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