Libri > Percy Jackson
Segui la storia  |       
Autore: andrea_98    17/12/2014    4 recensioni
[Percabeth] ovviamente!
Annabeth e Percy sono due ragazzi normali: si sono amati, fraintesi e lasciati...il ciclo di una normale coppietta adolescente.
Ma il loro amore era più profondo tanto da invertire il ciclo: dopo essersi lasciati, si sono fraintesi e forse riusciranno a ritornare ad amarsi, ma quando la vita ti sorprende non c'è modo di seguire un ciclo come si deve...
L'ho detto che tornavo e sono tornata, con la mia prima storia a capitoli!
La storia avrà due punti di vista: Annabeth e Percy (ma dai!) e forse uno in più ma non vi dico di chi!
La trama effettiva sarà chiara tra il terzo e il quarto capitolo, ma anche i primi due sono fighi...va bhe non dico più niente , leggete che non vi fa male!
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Percy/Annabeth, Quasi tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
- Questa storia fa parte della serie 'La mia vita con te'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 Annabeth
Lui di New York e di San Francisco : ci eravamo conosciuti durante un giorno di orientamento alla Columbia e nella mensa, mentre i due ragazzi del secondo che ci stavano accompagnando un po’ in giro, Thalia e Luke, cominciarono a discutere del fatto che Luke, avendo in custodia il cugino di Thalia (appunto Percy ) sarebbe dovuto essere più educato con lei, tentando almeno quel giorno di non superarla nella fila , almeno quel giorno che c’ero io.
Gli gridava contro cose tipo : – NON VOGLIO CHE PENSI CHE I RAGAZZI ALLA COLUMBIA SIANO TUTTI DEI MONTATI ARROGANTI COME TE, E NON VOGLIO CHE PERCY, PRENDENDO ESEMPIO, SI SENTA LIBERO ANCHE LUI DI ESSERE UN PALLONE GONFIATO!!!- e lui le rispondeva, compiaciuto del fatto che fosse riuscito a farla arrabbiare (almeno secondo il mio punto di vista)  : - Bhe, sai che non sembrate cugini? Lui è così simpatico … mentre tu … e poi si vede che la biondina sa il fatto suo e che il tuo cuginetto ci sta facendo un pensierino … - lo guardai e più che pensare ‘bhe…carino’ non ci feci molto caso,perché Thalia mi stava trascinando verso un tavolo, togliendomi l’occasione di rispondere per le rime a quel tipo che mi aveva chiamata ‘biondina’ … nessuno mi chiama ‘biondina’…
Credo che a quel punto Thalia aveva capito dalla mia faccia che quell’appellativo mi aveva fatto arrabbiare e mi rassicurò : - Lascialo perdere, deve sempre dar fastidio. Anche quando la mia compagna di stanza Silena va dal suo ragazzo, compagno di stanza di Luke, lui viene sempre a rompere da me … mi dispiace dirlo ma sono contenta che è il loro ultimo anno così non avrà più la scusa che ‘la mia amica sta facendo cose sconce con Beckendorf, quindi lui dove dovrebbe andare? Mica può reggere le candele’ !-
Al nostro tavolo si aggiunse la sopraccitata Silena e la ragazza che aveva sotto ‘custodia’ , Clarisse.
Dire che Silena era bellissima era un eufemismo : portava i capelli neri e lunghi sciolti sulla schiena , gli occhi azzurri erano risaltati dalla matita nera e la pelle leggermente abbronzata le conferiva un’aria sana e solare.
E poi aveva un fisico fantastico, femminile, invidiabile messo in risalto dal maglioncino leggero e dai jeans : fianchi larghi, vita stretta e seno proporzionato … praticamente il contrario di Clarisse che aveva un fisico molto muscoloso, molto alta … faceva un po’ paura , ma non mi fermerei troppo sulle apparenze … non si poteva definire brutta : i tratti marcati accompagnati dagli occhi color cioccolato e i capelli castano chiaro liscissimi la facevano sembrare una di quelle ragazze che , se eri sua amica , avrebbe anche mutilato chi ti guardava in malo modo , insomma una simpatica.
Silena era gentilissima e aveva già fatto amicizia con me ,ma mentre mi spiegava che c’erano dei corsi molto interessanti di design che potevano servirmi, al nostro tavolo si aggiunsero due persone che fecero andare di traverso il boccone a Thalia , che prima parlava entusiasta a Clarisse dei corsi di arti marziali che facevano invidia alle palestre olimpiche, e fece alzare gli occhi al cielo alla sua interlocutrice : Luke e Percy.
-Ma guarda quante belle facce nuove… ti divertirai molto l’anno prossimo Jackson- disse,facendo un cenno nella mia direzione, mentre si sedeva con nonchalance tra Silena , che sorrise divertita e Thalia che studiava in modo preoccupante il suo coltello
- Lo spero proprio … - disse il moro sorridendo nella mia direzione con fare ammiccante … e allora non potei fare a meno di rimanere stupita: guardandolo meglio non era solo carino, molto di più … aveva i capelli castano scurissimo, quasi nero che facevano risaltare in modo ipnotico gli occhi verde mare ‘potevano degli occhi avere quel colore? ’ .
 Lo squadrai da capo a piedi: fisico slanciato e non troppo muscoloso ,scolpito, abbastanza alto e affascinante, ma non mi lasciai abbindolare.
Mi limitai ad ignorarlo ,ma avevo notato lo sguardo indagatorio che Clarisse aveva rivolto a quel pesce lesso … non le stava molto simpatico, a quanto pare.
Le mie supposizione si rivelarono fondate quando Luke disse : - Ehi Percy perché non ti siedi tra ‘lo sguardo di Satana’ e la biondina?-
Le risposte furono tre : -Con piacere!- ; -Non chiamarmi mai più biondina o farò in modo che non chiamerai più nessun’altro in nessun modo!- ; - Percy non osare comportarti come Luke!-
Io guardavo Luke con sguardo omicida, che invece mi sorrideva compiaciuto e Thalia gridava contro Percy che sbuffava divertito .
Ma la cosa che mi stupì fu che ha interrompere quel litigio fu la voce di Clarisse : - No, Jackson non si siede vicino ad Annabeth, si siede tra me e la cugina.- Risoluta, autoritaria e chiara, Clarisse aveva zittito tutti senza lasciar trapelare alcuna emozione .
Io le sorrisi grata e lei ricambiò con un cenno del capo, anche Thalia era contenta e adesso sorrideva lei compiaciuta.
Ma quel mollusco non  si perse d’animo e, appena si accomodò mi fece un cenno e disse : - Così ti chiami Annabeth…- ma non riuscì a concludere che Luke ne sparò una abbastanza grossa – Ah allora ‘Sguardo di Satana’ ha una cotta per il grande  ‘don’ Jackson- disse ghignando a Clarisse che, con mio grande stupore, rimase calmissima e lo guardò come se fosse il più scemo degli scemi…e non potevo darle torto.
Anche io non potei fare a meno di alzare un sopracciglio e vedevo Silena fare un mezzo sorriso di scuse e Thalia annuire rassegnata .
Fu allora che successe qualcosa come l’Apocalisse … almeno per Jackson: Silena per calmare gli animi chiese gentilmente a Luke dove fosse Beckendorf : - Sta finendo fare il giro con quel Chris. – rispose mangiando una patatina fritta di Thalia che caccio la sua mano in malo modo, ma troppo tardi .
- …Rodriguez?- chiese conferma Jackson sorridendo indispettito. -Si-  Sentii Clarisse irrigidirsi di colpo , mentre Percy si girava verso di lei , con ancora quel sorriso ebete stampato in faccia : - Che ne dici Clarisse ,vuoi raggiungerli? –
- ZITTO!!- la scena che seguì fu esilarante: Jackson per lo spavento salto giù dalla sedia cadendo di sedere, nel mentre il suo piede colpì il vassoio che fini addosso a Clarisse e il suo contenuto le si rovescio su tutti i vestiti e parte di faccia e capelli : - JACKSON IO TI AMMAZZO! TI FACCIO USCIRE UNA AD UNA TUTTE LE ALGHE CHE HAI IN TESTA DAL NASO E DALLE ORECCHIE!!-
Il povero malcapitato riuscì ad alzarsi e correre verso la porta, ma non sarebbe durato molto , perché Clarisse stava correndo verso la sua stessa direzione.
La scena aveva ricevuto l’attenzione di tutta la mensa : la maggior parte, come me,Thalia e Luke , si stava praticamente reggendo lo stomaco per le risate e pochi altri, come Silena e i ragazzi che andavano a scuola con Clarisse (sapendo che non sarebbe andate a finire bene) pregavano con faccia preoccupata che ci sarebbe rimasto almeno il cadavere per il funerale.

Avevo appena salutato Katie, una ragazza della mia scuola che avrebbe studiato botanica, girai l’angolo per raggiungere la biblioteca e riportare i libri che avevo preso in prestito per seguire la lezione di impiantistica , quando andai a sbattere contro qualcuno.
Il colpo mi stava per far perdere l’equilibrio ma una mano afferrò il mio braccio salvandomi dalla caduta,ma ciò comportò la rovinosa caduta dei miei libri .
Guardai chi aveva provocato tutto questo casino e mi ritrovai davanti un paio di occhi verdi ‘ no ancora lui’ – Guarda che hai fatto!!!- dissi arrabbiata. – Bhe un grazie sarebbe carino…- lo ignorai.
Inizia a raccogliere i libri e , con mio grande stupore, lui mi aiutò –Ce la faccio benissimo …- non conclusi la frase perché  il moro aveva raccolto già metà dei libri e se li stava mettendo sotto il braccio e mi sorrise gentile, non come alla mensa mentre cercava di abbordarmi, ma come se fosse felice di aiutare una persona dopo averla messa in difficoltà ,’forse sta cercando un approccio diverso …’. - … da sola? Lo so che ce la fai, ma io voglio aiutarti lo stesso. Dov’è che stavi andando?- Ero sospettosa, molto , molto sospettosa, ma non credo che lui se ne accorse, perché si guardava intorno cercando di intuire il luogo che dovevo raggiungere. Decisi di fare il suo stesso gioco : - No tranquillo, veramente ce la faccio, non sono lontana e poi …- ingoiai amaramente un rospo - …ti devo delle scuse per averti risposto male, è stata anche colpa mia se ci siamo scontrati.- Il suo sorriso si trasformò da altruista (finto a mio parere) a colpevole (anche questo palesemente finto) . – Sono io che mi devo scusare per il comportamento di questa mattina, mi sono comportato da idiota , ero agitato e credevo di non riuscire a parlarti, così ho chiesto un consiglio a Luke e… bhe hai visto com’è andata a finire . Appena Thalia mi rincontrerà credo che mi pesterà a sangue per averci provato con te in quel modo…- sorrisi al pensiero di Thalia che picchiava Percy per me: quella ragazza mi stava ogni secondo più simpatica…a fine giornata forse le avrei fatto una statua.
Mi accorsi che Jackson mi fissava e pensai che la mia faccia avesse assunto la tonalità di rosso pari allo smalto di Silena, mi ripresi velocemente e dissi : - Dai allora , stavo andando in biblioteca per riportare i libri e dobbiamo fare presto perché chiude fra 15 minuti.- e mi incamminai per il corridoi a passo svelto come per seminarlo, ma avendo le gambe più lunghe delle mie, mi raggiunse con poco.
- Allora … vuoi diventare architetto quindi?- stavo per chiedergli come facesse a saperlo ma intuii che aveva letto i titoli sulle copertine. – Si … bhe mi piace l’idea di riuscire a costruire qualcosa di permanete…- avevo esagerato … come mi era venuto in mente di dire una cosa del genere?! Era una cosa che avevo detto solo a chi mi era più vicino (genitori,amici,…) non a uno sconosciuto che ci stava provando con me. Allora sviai il discorso : - E tu che farai? – Lui alzò le spalle : - Biologia marina, il mondo acquatico mi ha sempre attirato  e studiare il comportamento dei suoi abitanti è una specie di sogno, curarli , sapere cosa gli fa bene e cosa no … cose così. -  Risi – Allora sei una Testa d’alghe?-  mi guardò, divertito anche lui da quel nomignolo (sicuramente più carino di ‘biondina’) –Si, più o meno… anche Clarisse crede che abbia la testa invasa dalle alghe… - non potevo essere più d’accordo,ma quel pensiero venne fermato dal sorriso di Percy, ‘Oh Dei’, era mozzafiato! Ma mi impedii di rimuginarci troppo – A proposito, com’è andata a finire con Clarisse?-  sorrise di nuovo e mi impedii di nuovo di trovarlo assolutamente dolce – Ehm … sono corso in cortile e ho raggiunto Beckendorf  e… Chris.- Lo guardai storto: da quanto avevo capito questo Chris faceva un certo effetto su Clarisse e quello di Perc…cioè Jackson era stato un colpo basso. – Ci credo che ti odia…-.
- Nah è tutto il liceo che ha una scusa per farmi fuori definitivamente e sono ancora qui, le sto simpatico!- ‘come no’. Tra una chiacchera e l’altra arrivammo in biblioteca .
Quando entrammo la bibliotecaria (una donna sui 60 anni) mi sorrise e rimase stupita di vedere anche Percy… in effetti Jackson non era proprio il tipo da biblioteca, ma la signora sorrise lo stesso, forse con l’esperienza sa che alcuni dei migliori usciti da lì erano quelli più scapestrati.
Consegnammo i libri e uscimmo da lì. – Allora … mi scuso ancora per il mio comportamento di stamattina …- . – Non fa niente, basta che non ti comporti più in quel modo… con nessuna, credimi funziona fino ad un certo punto- sembrava sollevato, ma anche deluso ‘… forse il pensiero di provarci con una che non sia io lo rattrista …’ NO,impossibile ,non dovevo pensarlo. – Ehi ma quando riparti ?-
 – Domani mattina, dopo la colazione-
- Allora ho solo oggi per offrirti qualcosa tipo un caffè o un cappuccino?-  ‘si per favore, dì di si’ NO .Thalia mi aveva avvertito “quello si comporta in modo strano,non fidarti,chissà quali idee gli ha messo Luke in quella testa, già non troppo brillante” e poi Thalia mi stava aspettando per parlarmi di qualcosa sulle stanze – Mi dispiace ma tua cugina mi sta aspettando per parlarmi di una cosa importante …- Sembrava terribilmente deluso e mi sentii in colpa … NON DOVEVO SENTIRMI IN COLPA! – Ehi tranquillo, hai quattro anni per offrirmi tutti i caffè e cappuccini che vuoi!- gli sorrisi incoraggiante e lui ricambiò e … sarei svenuta per quant’era affascinante! – Vado …Allora…ci vediamo!-  indietreggiai –Ci vediamo- girai i tacchi e a passo svelto raggiunsi Thalia in cortile.
No , l’anno prossimo non sarebbe stato affatto un anno facile.
 
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: andrea_98