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Autore: Ellygattina    17/12/2014    1 recensioni
Che significato può avere uno strano sogno che fa rivivere a Kagome le antiche leggende del tempio in cui vive da sempre? Esiste forse un collegamento tra questo e la sua nuova situazione? Riuscirà a compiere ciò che il destino sembra avere in serbo per lei?
Eccomi qui con la mia prima fanfiction su Inuyasha, una rivisitazione che segue a grandi linee la trama originale con qualche modifica qua e là. Perdonate la penosa introduzione ma non mi veniva in mente altro. Spero comunque di avervi incuriosito e che possiate darle un'occhiata. Grazie per la fiducia e buona lettura! :)
STORIA MOMENTANEAMENTE SOSPESA per problemi personali dell'autrice.
Mi scuso tantissimo con voi lettori ma sto vivendo un momento difficile in cui ho perso l'ispirazione per questa long. Appena possibile, vi prometto però di riprenderla in mano e concluderla. Grazie per l'attenzione e la pazienza e spero a presto.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1

La ragazza si svegliò al rumore di passi concitati che venivano verso di lei, e per un attimo si chiese, confusa, come fosse finita in quel luogo freddo e buio. Ci volle qualche secondo prima che riuscisse a ricordare lo scontro con i demoni, che approfittando di un suo attimo di distrazione, l'avevano colpita facendole perdere i sensi. Si girò verso la stretta finestrella chiusa con delle sbarre e capì che dovevano essere passate molte ore.
"Chissà come saranno preoccupati" pensò tristemente, immaginando i volti delle persone più care che aveva al mondo e chiedendosi se stessero bene. Quando si aveva a che fare con demoni del genere infatti, non si poteva mai esserne del tutto sicuri...
I suoi pensieri vennero bruscamente interrotti dal rumore della porta che sbatteva contro il muro all'entrata del suo rapitore, un uomo apparentemente normale la cui vera identità non poteva però sfuggire a una persona come lei.
La ragazza, in realtà una potente sacerdotessa, si girò per affrontarlo e lo scrutò con aria torva preparandosi a evocare i suoi poteri.
"Fossi in te non lo farei, mia cara" la fermò però l'altro, guardandola con un'espressione che non dava adito a dubbi su quali fossero le sue reali intenzioni. L'avversaria ebbe un brivido, ma cercò di rimanere impassibile.
"Vedi, qualcuno potrebbe farsi male" continuò il mezzodemone facendo un cenno a un secondo individuo che si trovava dietro di lui.
Una donna demone avanzò, trascinando un ragazzo privo di sensi, e questa volta la sacerdotessa non potè impedirsi di trasalire.
"Lasciatelo andare, maledetti!" ordinò, alzandosi in piedi con le mani alzate pronte a colpire.
"Allora proprio non capisci, Kikyo" disse il mezzodemone, avvicinandosi e costringendola a indietreggiare. "Ti conosco bene ormai, e so che in fondo sei una ragazza intelligente che accetterà di aiutarmi" continuò in tono calmo, bloccandola però con le spalle al muro.
"Scordatelo! Non mi piegherò mai ai tuoi voleri!" lo interruppe con forza lei.
"Ma davvero? In questo caso..."
Come se non aspettasse altro, la donna demone estrasse dalla veste un lungo coltello e lo puntò alla gola del ragazzo.
"Basta una parola, Kikyo. Una sola parola e il tuo amichetto morirà" disse piano il mezzodemone, godendosi la sua espressione arrabbiata e spaventata insieme.
Ci fu un attimo di silenzio in cui la mente della ragazza lavorò febbrilmente in cerca di una via d'uscita, ma alla fine fu costretta ad ammettere che non ce n'erano.
"Cosa vuoi?" si arrese infine con un sospiro di frustrazione.
I due demoni sorrisero trionfanti.
"La sfera, Kikyo. Dammi la sfera e al ragazzo non verrà torto un capello" rispose lui.
"La mia è solo una metà, non ti servirebbe a niente" disse la sacerdotessa per guadagnare tempo.
Il mezzodemone però sorrise ancora.
"Oh sì, invece. Soprattutto perché io ho già questa" ribattè quello, estraendo dalla veste l'altra metà del gioiello, che tra le sue mani emanava sinistri bagliori scuri.
"Non è possibile! Come mai ce l'hai tu?" chiese lei spaventata, mentre un orribile sospetto si faceva strada nella sua mente.
"Purtroppo o per fortuna non sono tutti come te, mia cara. L'ho sempre detto che è fin troppo facile convincere voi umani a collaborare...".
"Che ne hai fatto di Tsubaki, maledetto?" gridò la ragazza, cercando di portargli via il gioiello con una mossa fulminea. Il mezzodemone però fu più veloce e allontanò subito la mano che teneva la sfera affondandole gli artigli nella pelle con l'altra mentre la schiacciava contro il muro.
"Non provarci un'altra volta, Kikyo. La mia pazienza ha un limite e la vita di quel ragazzo dipende da te. E' meglio per entrambi se collabori" disse piano, con voce carica di minaccia.
"Di me puoi fare ciò che vuoi, ma lascia andare Kohaku!" tentò ancora la giovane donna con il respiro affannoso per il dolore e la pressione che il mezzodemone esercitava ancora sul suo petto.
"Tranquilla Kikyo, lo farò" disse lui con espressione famelica.
Lei rabbrividì ancora, ma non voleva dargli la soddisfazione di vederla piangere e supplicare.
"Non hai risposto alla mia domanda" gli fece notare, sperando di distrarlo.
Il mezzodemone sorrise ancora.
"Faresti meglio a preoccuparti per la tua sorte che per la sua, ma se proprio ci tieni..." disse, scrollando le spalle con indifferenza. "E' bastato davvero poco per convincere quella stupida ad affidare a me la sua parte di sfera. Non ho dovuto far altro che fingere di interessarmi a lei e quella sciocca ha abboccato. Il resto non penso di dovertelo spiegare..." continuò con un ghigno malvagio che gli si allargava sul volto.
La ragazza abbassò gli occhi e strinse i pugni, tremando di rabbia. Come aveva potuto Tsubaki cadere in un simile tranello? Era vero che già tempo prima, parlandone tra loro, aveva lasciato intendere quanto iniziasse a pesarle la vita poco adatta alle relazioni di una sacerdotessa, ma non aveva mai pensato che per una semplice dichiarazione d'amore da parte di un mezzodemone notoriamente potente e infido come quello sarebbe arrivata a tradire la fiducia della loro maestra e di tutti coloro che avevano creduto alla sua promessa di difendere quella parte di sfera a costo della vita, ma nonostante tutto, le dispiaceva per lei, perché non faticava a immaginare quale sorte le fosse stata riservata. Lacrime di rabbia cominciarono a rigarle il viso, ma prima che potesse dirgli ciò che pensava di lui e del suo sporco trucco, l'altro riprese a parlare.
"Adesso tocca a te, Kikyo" le sussurrò in un orecchio accarezzandole una guancia con sguardo lascivo. "Consegnami la sfera e non ti succederà nulla di male".
"Se speri di incantarmi nello stesso modo, ti sbagli di grosso!" ribattè lei furiosa.
Il mezzodemone sorrise e si avvicinò ancora di più.
"Tu sei diversa da quella Tsubaki, Kikyo. Molto diversa. Consegnami quell'oggetto e potrai avere la libertà che desideri. Dopotutto, anche tu vorresti coronare il tuo sogno, vero? Io posso aiutarti. Il prezzo da pagare è solo la metà di sfera che custodisci. Cedila a me e non avrai più problemi" disse piano con voce suadente.
"No! Questo mai! Preferisco... preferisco rimanere sola per sempre piuttosto che assecondare un infido mostro come te!" rispose lei con forza, ansimando per la paura e il ribrezzo che le provocavano il tocco e la vicinanza di quell'essere.
"Come vuoi. Ora ti lascio un po' di tempo per riflettere e decidere ciò che vuoi veramente. Tornerò domani e tu mi darai la tua risposta. Ricordati però che la sua vita dipende da te. Non fare cose di cui potresti pentirti" continuò dolcemente, dandole un'ultima carezza prima di allontanarsi con la donna e Kohaku.

"Cosa faccio adesso?" si chiese nervosamente Kikyo distogliendo a fatica lo sguardo dalla porta che si era appena richiusa dietro i due demoni.
Chiuse gli occhi un momento per cercare di ritrovare la calma e valutò le varie possibilità, ma finì per scartarle tutte una dopo l'altra.
L'unica speranza era credere allo strano sogno che aveva fatto prima di svegliarsi in quella stanza. Per tutto il tempo aveva sentito la sua presenza come se si trovasse lì con lei. Possibile che in qualche modo fossero collegate e avesse davvero visto tutto? Non restava che un sistema per scoprirlo...
Guardò la luna e il cielo stellato per farsi coraggio, respirò a fondo l'aria fresca della notte e chiuse gli occhi concentrandosi al massimo.
"Ti prego aiutami, chiunque tu sia" pensò intensamente.  



Nel frattempo, una ragazza con lunghi capelli neri e grandi occhi marroni si svegliò di soprassalto e si ritrovò seduta sul letto ad ansimare come dopo una lunga corsa. Con una mano chiusa a pugno sul petto, cercò di calmarsi e di pensare a qualcosa di bello e rilassante, ma le immagini di quel sogno spaventoso non volevano andarsene dalla sua mente.
Chi erano le persone che aveva visto? La ragazza ferita stava davvero parlando con lei un attimo prima che si svegliasse? Kagome rabbrividì e scosse la testa per tentare di scacciare quegli assurdi pensieri.
Ancora spaventata, si alzò dal letto e andò ad aprire la finestra sperando che l'aria fresca riuscisse a calmarla.
"Dopotutto, era solo un incubo" si ripetè per la millesima volta guardando il cielo. "E' normale averne di tanto in tanto" continuò, sentendo pian piano svanire la paura.
Fece dei respiri profondi e pensò alle amiche che avrebbe visto il giorno dopo.
"Per fortuna domani, finita la scuola, resteremo insieme per studiare, e nelle pause tra una materia e l'altra ci divertiremo" disse piano, immaginando cosa avrebbero potuto fare per rendere più piacevole un pomeriggio di intenso lavoro e lentamente il sonno tornò a reclamarla.
"Domani sarà una lunga giornata e devo essere in forma" pensò poi, sbadigliando e costringendosi ad allontanarsi dalla finestra per rimettersi a letto.
Si infilò di nuovo sotto le coperte e con l'aria fresca che le accarezzava il viso si addormentò profondamente.


Angolo autrice:
Ciao a tutti!
Come ho già detto nell'introduzione, questa è la mia prima fanfiction su Inuyasha e spero tanto che vi sia piaciuta. Mi scuso per gli eventuali errori che vi prego di segnalarmi in modo che possa correggerli e spero che mi lascerete almeno una piccola recensione per farmi sapere cosa ne pensate. Ovviamente accetto anche le critiche purchè siano costruttive, così mi aiuterete a migliorare! :)
Non so bene quando pubblicherò il secondo capitolo ma spero presto, visto che i primi sono già pronti e devo solo correggere le ultime cose.
Vi aspetto quindi al prossimo aggiornamento (o almeno spero) e ringrazio tutti coloro che mi hanno dato fiducia leggendo fin qui. :)
Baci e a presto,
Ellygattina
  
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