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Autore: ohitsjupiter    19/12/2014    2 recensioni
Era la sera del 24 Dicembre. Come ogni anno, Yi Fan se ne sta sul divano raffagottato in una coperta leopardata a mo' d'involtino primavera - o meglio, inverno -, aspettando l'arrivo di Babbo Natale. Ma ciò troverà sotto l'albero, la mattina dopo aver scartato tutti i regali da parte degli EXO ed i suoi amici, cambierà per sempre la sua vita.
Dal testo:
[...]
Finchè non notò un pacco chiuso. Lo toccò. Era ancora fresco dalla Lapponia - o era il regalo di Babbo Natale, o dentro c'era qualche pizza surgelata.
[...]
"Andiamo Yi Fan, andiamo! Sbrigati!"
Riuscì a ricollegare il cervello, anche se era scollegato già da molto tempo, e rispose.
"D-Dove? Dove dovrei andare?"
L'altro, con la sua voce da usignolo, intonò:
"Devi venire con noi! Il mondo sarà migliore se ci seguirai!"
Gli occhi di Yi Fan si trasformarono in fuoco, e senza pensarci una seconda volta prese la frusta che in passato aveva usato con Zi Tao per praticare sadomaso e fece la sua scelta, che avrebbe segnato nel profondo la sua vita.

KRIS ; accenni di TaoRis ❄
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Kris, Kris
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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RATING: Verde come le vostre caccole.
 
GENERE: Holy nonsense, demenziale, comico, nonsense, commedia, nonsense.

AVVERTIMENTI: TROPPO puro e sano nonsense (anche se non è mai troppo).

DISCLAIMER: Nessuno dei personaggi mi appartiene; fanfiction scritta non a scopo di lucro: non ne guadagno nulla.

NOTE: Cosa fa Wu Yi Fan quando non nuota Cosa fa Wu Yi Fan durante Natale, dopo aver lasciato gli EXO? Andiamo, chi non si è mai fatto questa domanda? ... nessuno, dite? ... non importa, dopo aver letto questa fanfiction non ne uscirete sani: imparerete a porvi domande che nemmeno pensavate di riuscir a immaginare.
 

Era la sera del 24 Dicembre e, come ad ogni Vigilia, Yi Fan aveva posizionato i vistosi e colorati pacchi di Natale sotto l’Albero. Ogni anno aumentavano sempre di più, e questa volta era arrivato a contarne undici; ce ne erano dai suoi familiari, da Xu Jinglei, da Song Bing Yang, da Ray, da Kevin Shin, da Lu Han, e addirittura dagli EXO, anche se naturalmente Zi Tao aveva aggiunto qualcosa separatamente. Poteva ritenersi soddisfatto, amava il Natale come nessun'altra festa. Ma forse solo perché viene festeggiato in una data abbastanza vicina a quella del suo compleanno, così poteva ricevere il doppio dei regali.
Erano passati più di otto mesi da quando aveva fatto causa alla S.M. Entertainment e se ne era tornato in Cina, ma comunque, anche se la nostalgia dei suoi compagni non mancava, non si era mai pentito della scelta che aveva fatto. 

Con un grande sorriso spense tutte le luci della stanza e accese quelle dell’albero, per poi mettersi a sedere. L’atmosfera che aveva ricreato era incredibile: luci di diverse tonalità coloravano il muro lampeggiando ed alternandosi a vicenda, il caminetto scoppiettante scaldava la casa, e Yi Fan se ne stava sul divano raffagottato in una coperta leopardata a mo’ d'involtino primavera - o meglio, inverno -. E rimase così per circa un ora, immerso nei suoi profondi e incompresi pensieri, ad aspettare anche quest’anno l’arrivo di Babbo Natale per prendere i regali di persona e ringraziarlo, perché sì, lui non ha mai smesso di credere alla sua esistenza. Ogni volta che qualcuno gli chiedeva quando è che sarebbe cresciuto, lui se ne usciva con « Sono grande abbastanza da poter affermare che Babbo Natale esiste. Ho esperienza in queste cose, e ne ho le prove. ».
In realtà le prove non le aveva, perché ogni Natale che provava a restare sveglio per poterlo vedere, finiva sempre per addormentarsi.
Ma questa volta era diverso, era determinato, era sicuro, era Wu Yi Fan.

Erano le 21:03 e gli occhi iniziavano a chiudersi. Era già un’ora tarda per un vecchietto di 24 anni come lui. Così, per passare il tempo, decise di aprire i pacchi che già erano sotto l’Albero di Natale. Iniziò con quelli dei suoi parenti: tutti maglioni, pantaloni, scarpe e felpe, cose che lui amava ma, no, questa volta i regali non ebbero la sacra benedizione di Wu Yi Fan.
L’unica cosa che disse fu « This is not my style. », e uscì di scena cestinando tutto.
Passò ai regali dei suoi cari amici: erano tutti pensierini molto carini, come occhiali da sole di Prada, borse di Gucci, mutande di Spongebob- ah, no, forse questo potevo evitare di dirlo. Roba da nulla insomma, un regalino da minimo 200000¥ cosa vuoi che sia.
Ora, era arrivato il momento del regalo dei suoi ex-colleghi EXO. Sì, qualcosa come gli ex-EXO. Il pacco si presentava enorme. La carta rosa con Pororo era sicuramente stata scelta del suo amico gufo dal dubbioso orientamento sessuale. Yi Fan lo scartò e aprì la scatola: ce ne era un’altra. Aprì pure quella, ma ce ne era un’altra ancora. Andò avanti così per altri 10 minuti tra una bestemmia e l’altra - tanto per rafforzare l’atmosfera natalizia. - , fino a trovare un biglietto nella penultima scatola grande più o meno quanto il palmo della sua mano.

 
Caro Yi Fan,
Prima di tutto ci scusiamo per gli eccessivi scatoloni a matrioska ma è stata un’idea di Jongdae, e se non facevamo come diceva lui avrebbe usato i nostri spazzolini da denti. Non abbiamo voluto rischiare; non si sa mai cosa potrebbe aver fatto con quella bocca. 
E’ un piccolo (tanto l’importante è il pensiero) regalino da parte di tutti noi, eccetto Zi Tao che vuole fare l’alternativo facendoti un regalo da solo, per dimostrare che ci manchi e che vogliamo rivederti! Ci auguriamo di venire in Cina al più presto ~ 再见 !

E dopo parole random (del tipo: "asciugacapelli", "fiocco di compasso", "gas alcalino-terrosi", "lucertola", "Barbie e Ken") scritte in cinese, da sotto sbucavano le firme di ognuno. 
« Posso rivenderle su ebay e guadagnarci un bel po' di soldi ».
Aprì l'ultima scatola e...
Vide la luce.

Letteralmente, dato che era un lightstick degli SHINee versione tarocca cinese. Lo osservò meglio: avevano cancellato la scritta originale sul diamante modificandola in "Wu Yikai" ( 吴亦开). Doveva stare per "Wu Yifan" (吴亦凡), ma a quanto pare lo aveva scritto Jongin, troppo egocentrico per capirlo. Oppure poteva averlo scritto Lay. Su di lui non poté dire nulla però, poverino, è nato così e non poteva farci niente. "Dovrebbe lasciar stare il mondo e darsi all'ippica, facendo la parte del cavallo."
Senza pensarci lanciò il lighstick da qualche parte della stanza.
"Oops, è finito nel camino acceso."
Finalmente il regalo di Zi Tao. Era una piccola scatolina nera senza carta.
Da brava persona, lesse prima il biglietto scritto in cinese:

 
Ciao Kris Gege, o meglio, Wu Yi Fan.
Voglio farti questo regalo perché ti amo anche se siamo molto distanti (ma i nostri cuori sono vicini!!!!!!! Vero?? Xd Non è un granché, ma penso che poteva piacerti.
Tanti baci e pompini, 
il tuo amato Zi Tao <3

Disgustato dalla sbagliata coniugazione dei verbi girò il biglietto, e desiderò non averlo mai fatto. Si trovava davanti ad una delle scene più raccapriccianti che avesse mai visto.
C'era una foto di Tao in perizoma con la bocca a culo di gallina stile Barbara D'Urso, che faceva la "V pose" con dietro un Sehun in boxer colto alla sprovvista mentre raccoglieva fazzoletti dall'apparenza appiccicosi dal pavimento. Con tanto di ashtag in basso a destra: "#instacool #amicizia #viamotutti #zitao #amore #picoftheday #selfie #krismas #pomeriggio5 #carmelitasmanck". Rabbrividì al pensiero di cosa potesse essere successo prima. Quel ricordo andava rimosso.
Lanciò barbaramente il biglietto nel fuoco del caminetto senza pensarci due volte e tornò al regalo.
Aprì la scatola e ci trovò l'ultimo modello di Vertu. 
E quel momento in cui realizzò che aveva fatto più Tao da solo che tutti gli altri messi insieme, si chiese perché avesse fatto causa alla S.M. se Tao guadagnava peggio di Mr. Krabs dato che era capace di comprarsi tre Vertu, due Lamborghini - una per lui e una per Sehun - che non possono guidare perché sono minorenni, innumerevoli capi Gucci, nove galline di razza, tre cavalli svizzeri, due pony volanti e un panda in via di estinzione.
Mentre prendeva il manuale del cellulare, sentì qualcosa di strano con la mano. Rimosse tutto ciò che era all'interno della scatola, e notò un altro bigliettino in fondo, con scritto "Non usarli, aspetta il mio ritorno in Cina!!!! <3". Lo tolse e vide una confezione di preservativi King Size.
"Ao', mica sono Jin dei BTS. Nemmeno ti mettessi incinto, poi."
Ma questo non lo bruciò, bensì lo mise in tasca. Chissà per quale motivo. 
Tornò sul divano e si sdraiò.

Così passò un'altra ora. Gli occhi iniziavano a chiudersi, ma nulla poteva fermarlo.
Questa volta era diverso, era determinato, era sicuro, era Wu Yi Fan.
Infatti due minuti dopo iniziò a ronfare beato.

Quando se ne accorse era ormai troppo tardi, perché si svegliò alle 14 di pomeriggio. Si alzò di scatto, restò tre secondi in piedi - che gli servirono per realizzare che ormai la notte di Natale era passata - e si tuffò sui rimasugli della carta degli altri pacchi piangendo disperato.
Anche quest'anno aveva fallito.

Finché non notò un pacco ancora chiuso. Lo osservò: la carta in cui era impacchettato era rosso-dorata, il fiocco verde era infiocchettato come quelli dei film, e se guardava ancora meglio riusciva a scorgere un po' di brina su di esso. Era sicuro di averli scartati tutti la sera prima.
Stavolta era certo. Quello era il regalo di Babbo Natale.
Lo toccò. Era ancora fresco dalla Lapponia - o era di Babbo Natale, o dentro c'era qualche pizza surgelata. Sfilò con attenzione il fiocco stando attento a non rovinarlo e alzò il coperchio della scatola. Tolse il polistirolo e finalmente ecco il regalo. Le sue iridi si trasformarono in cuoricini non appena vide che dentro c'erano una boccetta d'inchiostro e una piuma rosso fuoco. Il suo stelo era argentato con dei ricami tridimensionali che andavano a formare una texture regale e imponente, la stessa che aveva sul tappo la piccola e rettangolare boccetta nera d'inchiostro. Fangirlando entusiasta, volle subito provarla.
Corse a prendere una delle sue tante tele per i suoi attacchi d'arte improvvisi - Giovanni Muciaccia gli faceva un baffo -, intinse la piuma dell'inchiostro, e dette libero sfogo alla sua fantasia; dopo un'ora di sforzi e ritocchi, uscirono fuori un rinoceronte, un angioletto, una renna, una navicella spaziale, un drago, ed una gallina. O almeno, quello dovevano sembrare, anche lontanamente. 
Soddisfatto della sua opera, la portò in camera e la appese al muro.
Sospirò fieramente e si spostò in cucina, con l'obbiettivo di mangiare qualcosa. Ruppe un uovo sull'orlo di una padella e ce lo buttò dentro, guscio compreso perché era più funzionale.
Mentre aspettava che il suo uovo al taegamino (messaggi subliminali) si cuocesse, sentì un fremito violento e il pavimento si scosse sotto i suoi piedi. Il movimento improvviso lo fece cadere, e gattonò fin sotto il tavolo.
AIUTO ILTERREMOTOILTERREMOTOILTERREMOTO.
Iniziò a gridare e gemere nel modo più virile possibile pronto ad evacuare la casa, finché nemmeno un secondo dopo sentì un altro fracasso. Stavolta proveniva chiaramente dal suo corridoio.
Ora doveva essere Wu Yi Fan, e non fare come la sera prima.
Si alzò proprio convinto, afferrò la frusta, usata in passato per fare sadomaso con Zi Tao che aveva poi nascosto dietro ad un suo quadro, e si diresse verso la fonte del rumore. Mentre camminava, iniziò ad intonarsi dietro di lui un fischio, estremamente simile a quello di Kill Bill; con il sangue gelato si voltò tirando una frustata a... ah, era solo il suo nuovo Vertu che squillava... Sì, ma chi cavolo mette queste suonerie, TAO?! EH?!?! 
Fece solo in tempo a notare che, nel display del cellulare, non c'era scritto nessun numero della chiamata persa, ma solo simboli strani in movimento color arcobaleno. Non ci fece molto caso.
Sentì di nuovo un tonfo da camera sua. Prese un grande respiro e con passo felpato entrò dentro.


Non ci poteva credere. Lo scenario che si era creato davanti a lui era più che surreale, ma allo stesso tempo realissimo. C'era l'angioletto, quello che aveva disegnato lui, per terra confuso che scuoteva la testa. Il rinoceronte era incastrato sotto la sua scrivania che si agitava e buttava per terra tutto ciò che c'era sopra, e la renna aveva incornato qualche peluche di Yi Fan, compreso Ace - Non l'album di Taemin (che quest'ultimo gli aveva spedito come regalo senza che nessuno gli chiedesse qualcosa), peccato. La gallina stava covando qualcosa sul suo letto mentre il drago tossiva nell'intento di sputare fuoco, ma usciva solo aria fritta. Alzò lo sguardo, e proprio pari al soffitto la navicella cercava in qualche modo di alzarsi in volo. Nel farlo urtò il muro, e tutta la casa tremò. Doveva essere questa la causa della prima scossa. Tutti gli oggetti con cui aveva decorato la sua stanza caddero per terra. La gallina starnazzò cercando di volare, e perdendo qualche piuma si nascose sotto il letto, con lei il drago, l'angioletto e la renna. Il rinoceronte non poté far altro che rimanere dove era, incastrato, lasciato al proprio destino.
Yi Fan aveva l'impulso di gridare, ma non lo fece, perché la felicità e l'emozione erano maggiori della paura, in quel momento. Tutti i disegni che aveva fatto con quella piuma erano diventati realtà.
Sorrise un po' da strafatto, e aiutò pacificamente i suoi amici ad uscire sani e salvi dal posto in cui si erano rifugiati. Tolse i peluche dal corno della renna, spostò la scrivania così da far uscire il rinoceronte, ma non fece in tempo a dire nulla che l'angioletto con i capelli da Krusty il Clown esclamò:
"Yi Fan! Yi Fan! Non c'è molto tempo!"
Si alzò in volo e si spostò davanti alla finestra.
"Dobbiamo andare!"
Yi Fan era confuso. Aveva sentito bene? L'angioletto aveva parlato davvero? Perché aveva una voce simile a quella di Topolino? E dove dovevano andare? Si guardò intorno.
La gallina starnazzò agitata, cercando di sbattere le ali che non aveva - perché il suo creatore si era scordato di disegnarle: 
"Andiamo Yi Fan, andiamo! Sbrigati!"
Riuscì a ricollegare il cervello, anche se era scollegato già da molto tempo, e rispose:
"D-Dove? Dove dovrei andare?"
Il drago, con la sua voce da usignolo, intonò:
"Devi venire con noi! Il mondo sarà migliore se ci seguirai!"
Il rinoceronte, che non poteva parlare perché effettivamente si era scordato anche di fargli la bocca, si limitò a spingerlo con il muso da maiale verso la finestra.
La navicella atterrò nella stanza e si aprì. La renna che, non so come, era già dentro che li aspettava, continuava a ripetere:
"Forza!! Forza!! Forza!!"
Si alzò un coro formato da tutti i suoi disegni. Tutti lo stavano incitando a salire ed andare via con loro, chissà dove.
Gli occhi di Yi Fan si trasformarono in fuoco, e senza pensarci una seconda volta prese la sua frusta e salì insieme agli altri suoi amici. La navicella si alzò in volo e uscì dalla finestra.
L'ultima visione che ebbe prima di farlo era la sua camera in disordine, ed un vortice confuso color arcobaleno al posto del mondo esterno, come se li avesse risucchiati - o meglio, accompagnati chissà dove.
Da quel giorno nessuno rivide più Yi Fan.

 
 
Morale della storia: "Se Zhang Yi Xing è il tuo spacciatore, cambialo."
   
 
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