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Autore: Nazuhi    20/12/2014    1 recensioni
La storia si svolge un anno prima degli eventi della prima stagione di Yu-gi-oh! GX. La protagonista è una matricola con delle capacità fuori dal comune, una grande abilità nei duelli ed un pessimo carattere. Inizia tutto con l'incontro con i tre studenti migliori dell'Accademia, i quali riusciranno, con il tempo, a fare breccia nella corazza della giovane.
Fatemi sapere cosa ne pensate e buona lettura!
(Per evitare domande, lo scrivo qui. Alexis, Chazz, Jaden, Syrus e Bastion non ci sono ancora. Andavano ancora alle medie ^-^)
***
"Odiava la compagnia delle altre persone e soprattutto odiava l'ipocrisia. Non sopportava quelle persone che si fingevano amiche solo per il proprio tornaconto. Questo era uno dei motivi per cui non stringeva amicizia con nessuno.
Yomi, questo il suo nome, era sempre stata sola e la cosa non l'aveva mai turbata. Era stata una sua scelta, ed era certa che, finché doveva pensare solo a se stessa e ai propri interessi, niente le sarebbe andato storto. Il suo, probabilmente, era un modo di pensare molto egoistico, ma era così che aveva deciso di vivere ed era sicura che così avrebbe sempre fatto."
[Cap. 1]
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri personaggi, Atticus Rhodes/Fubuki Tenjouin, Chumley Huffington/Hayato Maeda, Nuovo personaggio, Zane Truesdale/Ryo Marufuji
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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Capitolo 28- “La prima oscurità

 

Le vacanze invernali erano quasi giunte alla loro fine. Tra meno di una settimana, gli studenti che erano ritornati dalle proprie famiglie per festeggiare il Natale sarebbero ritornati sull’isola e, con il loro ritorno, sarebbe iniziato il nuovo trimestre, l’ultimo dell’anno accademico. Yomi aveva trascorso tutte le vacanze sull’isola, per non far pesare alla sua famiglia i costi per il viaggio di ritorno. Inoltre, l'idea di rimanere sull'isola quasi deserta le piaceva. Aveva pensato che in quel modo avrebbe potuto anche studiare in santa pace, sempre che ad Atticus non gli fosse venuto in mente qualche strana idea. Tra le altre cose, avrebbe potuto aiutare Chumley a preparsi per il test finale. Questo era quello che aveva pensato la matricola, ma le cose andarono in maniera leggermente diversa.
Uno di quegli ultimi giorni di vacanze, Zane e Yomi avevano deciso di trovarsi nella sala da pranzo del dormitorio blu, per trascorrere un po' di tempo insieme. Ultimamente, non avevano avuto molto tempo per stare da soli, nonostante le lezioni fossero state sospese e l'Accademia fosse praticamente deserta. L'Obelisk si era rinchiuso in biblioteca, a studiare in solitudine, mentre la ragazza era stata costretta dagli studenti del dormitorio Slifer a dare loro ripetizioni. Yomi avrebbe preferito di gran lunga guardare il Kaiser mentre studiava che sprecare fiato cercando di far ragionare un gruppo di testoni. E così, a due giorni dall'inizio dell'ultimo trimestre, i due giovani erano riusciti, finalmente, a trovare qualche ora da trascorrere insieme.
-Fra poco inizia il nuovo trimestre…-commentò lo studente del secondo anno, mentre porgeva una tazza di cioccolata calda alla ragazza. Yomi lo ringraziò e prese la tazzina di ceramica cinese, per appoggiarla sul tavolo. Zane appoggiò due piattini con due fette di torta sul piccolo tavolo della sala da pranzo; poi si allontanò per prendere il suo caffè e ritornò al tavolo, per sedersi.
-Lo so bene! I ragazzi del dormitorio rosso mi hanno fatto venire l'emicrania a forza di strillare che non capiscono niente e che bocceranno il test finale…-fece la ragazza, versando un cucchiaino di zucchero nella cioccolata e mescolando delicatamente.
-Potevi dire loro che eri occupata...
-Ti ricordo che mi hanno quasi sequestrata in quella vecchia catapecchia!
-Scusami, forse avrei dovuto dire loro qualcosa...-mormorò l'altro a bassa voce.
-Non preoccuparti, tanto non credo che sarebbe cambiato qualcosa. Nemmeno se tu avessi usato la tua influenza...-fece l'altra, portandosi una mano sulla tempia sinistra.
-Stai bene?-chiese il Kaiser, dopo averla fissata per qualche secondo.
-Perchè me lo chiedi?
-Mi sembri stanca...
-Ho solo un po' di mal di testa...-rispose Yomi, sorridendogli.
-Non dovresti sforzarti se hai il mal di testa. Dovresti stare a letto tranquilla. Se me lo avessi detto non ti avrei mai fatta venire qui...
-È solo mal di testa; prima o poi mi passerà...
-Forse dovresti farti vedere dalla signorina Fontaine...
-Zane, ti stai preoccupando troppo. Non è così grave da andare in infermeria...
Il ragazzo la fissò per diversi secondi, poi, appoggiando la tazzina sul tavolo, fece:
-Se continua, promettimi che ti farai vedere.
-Ti ho già detto che non è nulla!
-...
-Sei davvero preoccupato?
-Non dovresti sottovalutare la tua salute! L'anno scorso hai avuto un brutto incidente e i dottori dicono che non sei guarita del tutto, perciò dovresti farti visitare quando c'è qualcosa che non va.
-Tu come fai a saperlo?-chiese Yomi, alzando il sopracciglio sinistro in segno di disappunto.
-Me l'hanno detto Fontaine e Sheppard. Dato che sono il tuo ragazzo e che, tra noi due, sono quello più saggio, mi hanno chiesto di tenerti d'occhio.-rispose l'altro, pacatamente.
-Aspetta un attimo! Ti hanno chiesto di farmi da baby-sitter?! Non sono mica una bambina piccola! Posso badare a me stessa!-esclamò la ragazza, andando su tutte le furie. Non riusciva a rimanere calma e tranquilla quando gli altri la trattavano come una bambina. Sembrava quasi che non avessero alcuna fiducia in lei e che dessero per scontato che avesse bisogno di qualcuno che la controllasse a vista d'occhio.
-Hanno ragione. A volte ti comporti un po' da stupida e non ragioni su cosa fai. Anche loro sono solo preoccupati. Come tutti, del resto...
-Non ne avete alcun motivo...-borbottò la matricola, arrossendo per l'imbarazzo.
Zane sorrise divertito, poi disse:
-Chissà...
-Cosa vorresti dire?! Mi stai dando della stupida?!-fece Yomi, alzandosi in piedi.-Non sono mica una stupida?! Io-
La ragazza non riuscì a finire la frase, perchè un'improvvisa fitta alla testa la costrinse a fermarsi. Zane la guardò preoccupato. Voleva aiutarla, ma sapeva che lei si sarebbe arrabbiata se lo avesse fatto. Non voleva far preoccupare nessuno e, come sempre, stava cercando di risolvere la situazione da sola. Per il Kaiser aiutarla sarebbe stato solo un gesto privo di altri significati, oltre a quello di volerla aiutare. Per Yomi, invece, sarebbe stata quasi una sconfitta; per una persona abituata a contare solo su se stessa avrebbe significato aver fallito come essere umano. Per questo motivo, lo studente non sapeva bene come reagire.
-Yomi?
-Sto bene! È solo un po' di mal di testa!-si affrettò a rispondere la ragazza, abbozzando un mezzo sorriso, ma continuando a premersi la tempia. L'Obelisk continuò ad osservarla per qualche altro secondo, poi sospirò e si alzò, avvicinandosi all'altra.
-Ti ho detto che non è nulla...-mormorò la ragazza, non appena si accorse che lo studente si era alzato.
-Forse è meglio se andiamo in infermeria...
-No, sto bene!
-Non mi sembra...-disse l'altro, mettendole una mano sulla fronte, come per assicurarsi che non avesse la febbre.
Yomi stava per ribattere, quando la porta della sala da pranzo si aprì e un ragazzo dalla divisa bianca e rossa fece capolino dentro.
-Chumley!-esclamò la giovane, voltandosi verso l’amico. Lo Slifer arrossì leggermente e ricambiò il saluto, poi si avvicinò ai due.
-Mi dispiace avervi interrotti…
-Figurati! Stavamo solo parlando…-lo rassicurò la matricola, sorridendogli. Zane la guardò un po' preoccupato.
"Sta cercando di nascondere il suo malessere persino a lui. Capisco che non voglia far preoccupare nessuno, ma se sta male dovrebbe dirlo. Se io non me ne fossi accorto, scommetto che non l'avrebbe detto a nessuno. A volte è proprio una testona! Come fa a non capire che facendo così mi fa preoccupare di più? Se dicesse le cose come stanno e si facesse visitare, io non mi preoccuperei in questo modo..."
-Ho finito quella cosa che ti avevo promesso…
-Davvero? Fammela vedere!-esclamò l’altra, al colmo dell’eccitazione.
-Calma…-mormorò l’altro. Poi estrasse un foglio da un tubo di plastica rigida che si era portato appresso e lo srotolò di fronte alla compagna.
-Mi sono ricordato che ti piaceva e ho pensato che ti avrebbe fatto piacere avere un suo disegno…
-Non ci credo…
-Non ti piace?-chiese l'altro, un po' titubante.
-Ma scherzi! E’ bellissimo!
Detto questo, Yomi saltò al collo dello Slifer, abbracciandolo. Zane si irrigidì di fronte alla reazione della ragazza e lanciò uno sguardo fulminante a Chumley, il quale arrossì.
-Non ci credo! E’ proprio il Mago Nero! Devo appenderlo in camera! Magari sopra il letto… Oppure sull’armadio… Forse è meglio appenderlo accanto allo specchio! Ancora non riesco a crederci! E’ uguale! Ma come hai fatto?
-Lo sai che con il disegno me la cavo…-commentò lo studente del primo anno, arrossendo di nuovo di fronte ai complimenti dell’amica.
-Grazie ancora!-esclamò l’altra, abbracciandolo di nuovo.
-Figurati… Però adesso è meglio che vada.-si affrettò a dire l’altro. Non voleva intrattenersi ancora per molto con la compagna. Aveva notato lo sguardo penetrante dell’Obelisk e, non sapendo a cosa stesse pensando e per quanto ancora avrebbe tollerato la sua presenza, pensò bene di togliere il disturbo.
-Ok… Allora ci sentiamo!
Il ragazzo-koala salutò l’amica con un cenno della mano ed uscì trotterellando dalla sala, contento per aver appena reso felice l'amica.
-Sbaglio o sei contenta?-fece Zane, non appena lo Slifer fu uscito dalla stanza. Yomi, intanto, si stava mettendo di nuovo a sedere, stringendo al petto il disegno.
-Ma l’hai visto?! E’ il Mago Nero! E’ ovvio che sia contenta!
-Se lo dici tu... Comunque, più tardi andiamo in infermeria.
-Ti ho già detto che non ne ho bisogno!
-Invece sì!-esclamò l'altro, alzando la voce. Yomi lo fissò stordita; non si aspettava che alzasse la voce. Non lo faceva quasi mai e quando lo faceva significava che aveva perso la pazienza già da diversi minuti.
-Scusami, non volevo urlare. Sono preoccupato e preferirei che tu ti facessi visitare. Sono sicuro che non sia niente di grave, ma è meglio essere prudenti, considerando anche la tua ferita.
-Zane...
-Io ti voglio bene e non voglio vederti soffrire. Inoltre, se dovesse accaderti qualcosa non potrei mai perdonarmelo...
-...
-Ti ho già vista piangere una volta e non voglio che accada mai più. Perciò, farò tutto ciò che posso per proteggerti ed aiutarti. Anche costringerti ad andare in infermeria, anche usando le maniere forti, se necessario.
-Le maniere forti? Vuoi picchiarmi?-fece Yomi, alzando il sopracciglio. Il Kaiser arrossì di colpo.
-Non ci penso nemmeno ad alzare le mani! Ti sembra che possa mettere le mani addosso ad una qualunque altra persona? Intendevo dire che sono disposto anche a portartici di peso, se non vuoi andarci da sola con le tue gambe.
-Idiota...-mormorò la matricola.
Zane sorrise a sua volta, mentre finiva di mangiare.
-Tu continui a sentirti in colpa per quella storia di Makoto, vero?-fece la studentessa dopo diversi minuti di silenzio. Erano diversi giorni che ci rimuginava sopra e, alla fine, si era decisa a chiederglielo.
-Te l'ha detto Yusuke?-chiese l'altro, sorpreso.
-No, non l'ho nemmeno visto in questi giorni. Perchè me lo chiedi?
-Me l'ha chiesto anche lui, tutto qui.
-Se anche Yusuke lo dice, deve essere per forza la verità...
-In effetti è vero... Forse sto esagerando, ma chiunque si avvicini a te mi sembra pericoloso. Ho paura che tu possa incontrare qualcuno come Makoto… Non riesco a fidarmi nemmeno di Yusuke e di Atticus.
Yomi lo guardò per qualche minuto, poi disse:
-Guarda che loro non sono come Makoto.
-Lo so...
-Allora smettila di preoccuparti per niente!
-Tu non puoi capire... Se fosse riuscito a violentarti, io-
-Non l'ha fatto ed è già stato punito per questo, perciò non hai alcun bisogno per continuare a sentirti in colpa.
-Ma se dovesse succedere di nuovo?-fece il ragazzo, guardandola fissa negli occhi.
-Non succederà più, te lo prometto!
-Non è una cosa che dipende da te...
-Farò in modo che non accada più. Fidati!-esclamò Yomi.
Il Kaiser la guardò per qualche secondo, poi sorrise e disse:
-Va bene. Io smetto di sentirmi in colpa, solo se tu vai a farti visitare dalla signorina Fontaine.
-Sei proprio insistente!
-Lo faccio per te...
-Va bene, se proprio insisti ci andrò...
-Ricordati che l'hai promesso...
-Lo stesso discorso vale anche per te!-fece la ragazza, prima di finire di mangiare la sua fetta di torta.
Avevano appena finito di mangiare, quando la porta della sala da pranzo si aprì di nuovo e questa volta, ad entrare, fu l'Obelisk dai capelli verdi.
-Yusuke?-fece Yomi, alzandosi in piedi, contenta di vedere l'amico.
-Non pensavo di trovarvi qui...-disse l'altro, sorpreso.
-È da un po' che non ti fai vedere...-commentò Zane.
Yusuke abbozzò un mezzo sorriso, ma non aggiunse altro.
-Vedo che state trascorrendo il pomeriggio insieme…-disse poi, non appena si fu avvicinato.
-Bè, sai, ultimamente eravamo così impegnati che non riuscivamo nemmeno a vederci... Tu, piuttosto, che fine avevi fatto?-fece la studentessa.
-Oh, niente... Ero solo concentrato su delle ricerche...-rispose l'altro, vagamente.
-Ricerche?-chiese Zane.
-Ho trovato un libro molto interessante in biblioteca e volevo approfondirlo...
-Davvero? Di cosa si tratta?-chiese, a sua volta, la matricola. Era curiosa. Le interessava sapere su cosa stesse studiando l'amico; poteva rivelarsi utile per risolvere quel suo piccolo problema e l'idea che avrebbe potuto aiutarla a tornare a duellare come tutte le altre persone era troppo forte per ignorarla.
-Niente di che... E anche se te lo dicessi sarebbe tutto inutile. Non sono cose che potete capire!
-Perché mai non potremmo capire?! Non siamo mica stupidi!-fece Yomi, cercando di non innervosirsi.
-Nessuno può capire... Nemmeno tu che sei in grado di vedere gli spiriti di Duel Monster.
-Cosa stai dicendo?!-esclamò la ragazza, sempre più innervosita.
-Ho scoperto un luogo fantastico, un luogo dove possiamo stare tutti insieme!
-Yusuke...-mormorò il Kaiser.
-Cosa ti prende?-chiese Yomi, leggermente preoccupata.
-Niente! Perchè me lo chiedi?
-Ultimamente ti comporti in modo strano...-commentò l'altra.
-Non ti preoccupare, ho solo scoperto la vera via per essere felici! E prima o poi la capirete anche voi!
-Yusuke...
-In questo mondo non esiste la vera felicità. Nessuno di noi può essere felice, vivendo in questo mondo. Questo mondo non te lo permette! La vita non è un dono, è solo una punizione; vivere in questo modo è solo una tortura. Per quanto ci sforziamo a raggiungere la felicità, non la raggiungeremo mai. Non esiste! In questo mondo non esiste la felicità, perciò è inutile cercare di raggiungerla.-continuò lo studente dai capelli verdi, ignorando i due amici.
-Adesso basta! Stai dicendo un mucchio di assurdità!-fece la matricola, cercando di farlo ragionare.
-Assurdità?! Tu pensi davvero di poter essere felice?! Tu non sei realmente felice, ammettilo!
-Io sono del-
-No, non lo sei! Tu vuoi duellare, ma non puoi farlo, e questo ti fa soffrire e ti rende infelice. Questo mondo ti vieta l'unica cosa che ti può rendere felice! E non solo con te; lo fa con tutte le creature viventi, che siano senzienti o meno.
-Adesso basta! Non capisco dove vuoi andare a parare, ma stai esagerando!-fece il Kaiser, alzando un po’ il tono della voce. Non gli piaceva il modo in cui si stava rivolgendo alla sua ragazza e non gli piaceva nemmeno la piega che stava prendendo il discorso. E meno che mai gli piaceva l'idea che l'amico pensasse realmente ciò che stava dicendo.
Yusuke lo fissò, del tutto inespressivo, poi, rivolgendosi alla matricola, disse:
-Ciò che chiami "felicità" non esiste. Non è mai esistita! Tu sei sola, io sono solo, siamo tutti soli! Siamo destinati ad essere infelici e soli; è il nostro destino, non possiamo opporci!
-Yusuke, mi stai facendo paura...-mormorò la ragazza, arretrando leggermente. Era la prima volta che provava un'angoscia così profonda e non ne capiva il motivo. C'era qualcosa nello sguardo eccitato dell'Obelisk dai capelli verdi che le faceva paura, qualcosa che non riusciva a capire.
-Non potete salvarvi… Siete destinati ad essere soli e a vagare da soli nelle tenebre… Come me, come tutti!
-Si può sapere cosa ti prende? Se c'è qualcosa che non va, puoi parlarne con noi...-fece Zane, cercando di mostrarsi calmo come sempre. Il comportamento dell'altro studente lo stava facendo preoccupare seriamente. Era la prima volta che reagiva in quel modo ed aveva paura che potesse accadere qualcosa di grave.
-Non preoccuparti, io sto bene! E gradirei che tu la smettessi di fare finta di essere mio amico!-esclamò l’altro.
-Io non faccio finta… E nemmeno Yomi!
-Invece fate finta! Come tutti… Io sono solo… Lo sono sempre stato…
-Cosa stai dicendo? Tu non sei solo! Ci siamo noi, i tuoi amici.-fece la studentessa.
-Amici?! Ma non dire assurdità! Come potete essere miei amici, voi che avete tutto quello che desiderate! Nessuno di voi può capire cosa significa essere solo. Nessuno!
-Yusuke!
-Io non voglio essere solo… Perché?! Perché devo sempre essere abbandonato da tutti?!
-Noi non ti abbiamo abbandonato. E nemmeno Onesto!-esclamò l'altra.
-Cosa ti fa credere che non se ne sia andato anche lui?!
-Cosa significa? Yusuke, dov’è Onesto?-chiese la studentessa. Era preoccupata per ciò che stava dicendo l'amico e per l'assenza dello spirito di Duel Monster.
-Chissà…
-Come sarebbe a dire?! E’ la tua carta preferita, no? Come fai a non sapere dov'è?!
-La mia carta preferita, dici? Cosa ne sai tu?! Sei solo una ragazzina viziata e violenta! Tu che hai tutto non puoi capire! Nessuno di voi può capirmi!
-Yusuke!
-Ma non importa! Dove andremo non c'è bisogno di niente! Saremo tutti uguali; non ci sarà nessuna differenza. Uomini, donne, bambini... Saremo tutti insieme, in una cosa sola!
-Di cosa stai parlando?-fece Zane, afferrando l'amico per un braccio.
-Non ci sarà alcun bisogno di cercare la felicità... Non ci sarà bisogno nemmeno di ricordare. I ricordi svaniranno e nessuno dovrà sentirsi solo!-continuò l'altro, liberandosi dalla presa con uno strattone.
-Yusuke...-mormorò l'Obelisk dai capelli blu.
-State tranquilli; nessuno sarà mai solo e nessuno dovrà mai soffrire…
Detto questo l’Obelisk dai capelli verdi girò i tacchi e se ne andò come se niente fosse.
-Non mi piace per niente...-mormorò Zane, mentre fissava la porta da cui era uscito l'amico. Yomi lo guardò per qualche secondo, poi distolse lo sguardo, annuendo leggermente. Era preoccupata per il comportamento dell'altro Obelisk e Zane l'aveva capito perfettamente.
"C'è qualcosa che non va in lui. Ed è strano che Onesto non fosse con lui. Mi chiedo il motivo... Che io sappia, Onesto gli è sempre stato a fianco; non capisco perchè oggi non l'avesse con sè. Non capisco, davvero..."
-Principessa...
Lo spirito del samurai cremisi si era appena materializzato alle spalle della ragazza, spaventandola non poco. Si trattenne dal girarsi e fare una ramanzina alla carta di Duel Monster per non far preoccupare ulteriormente il ragazzo che aveva di fronte.
-In quel ragazzo c'è qualcosa di strano...-continuò lo spirito.
"Qualcosa di strano?"
In quel momento, la ragazza avrebbe preferito di gran lunga essere sola e poter parlare con il samurai senza passare per pazza. Zane sapeva bene che la ragazza poteva vedere gli spiriti di Duel Monster e poteva parlare con loro, ma Yomi si sarebbe sentita a disagio a farlo di fronte al ragazzo e avrebbe preferito che non fosse presente. Purtroppo era lì davanti e non se ne sarebbe andato tanto facilmente.
-Ho paura che si stia cacciando in un brutto guaio... Ci sono cose in cui voi umani non dovreste intromettervi ed ho paura che quel ragazzo abbia aperto porte che dovevano rimanere chiuse.
"Porte che dovevano rimanere chiuse? A cosa si sta riferendo? Non capisco... Yuki sembra realmente preoccupato, quindi dovrebbe essere una cosa seria. Normalmente non sarebbe mai comparso dal nulla, se non si fosse trattato di qualcosa di molto serio. Mi sto preoccupando..."
Yomi diede una rapida occhiata al samurai, facendogli un leggero cenno d'assenso. Poi si alzò dalla sedia, destando la curiosità dell'altro Obelisk.
-Dove vai?-chiese Zane, cercando di nascondere la sua preoccupazione con il suo solito tono impassibile.
-Vado a cercarlo. Ho i miei buoni motivi per credere che si stia cacciando nei guai e voglio evitare...
-Sai a cosa si riferiva Yusuke prima?
La studentessa scosse il capo.
-Quindi come fai a sapere che sia nei guai?-continuò il Kaiser.
-Bè, ecco...
-È stato uno dei tuoi spiriti, vero?
La ragazza arrossì leggermente, in preda all'imbarazzo. Avrebbe preferito che Zane non l'avesse capito, ma ormai la conosceva talmente bene da sapere cosa pensasse.
-Ecco, Yuki ha detto-
-Non importa; non voglio saperlo...-la interruppe l'altro.
-Comunque credo che sia meglio cercarlo.
Detto questo, la ragazza fece per uscire dalla stanza, quando il Kaiser le afferrò un polso, trattenendola.
-Aspetta!
-Zane?
-È meglio se lasci perdere...
-Perchè?!-esclamò la matricola, andando su tutte le furie.
-Non ho idea di cosa ti abbia detto il tuo spirito, ma vorrei che ascoltassi anche me.
-Non credo che questo sia il momento più adatto...
-Invece sì!
-...
-Ho un brutto presentimento e preferirei che tu non ci parlassi...-continuò l'Obelisk.
-Ancora con questa storia?! Devi smetterla di essere geloso per qualsiasi cosa! Yusuke non è pericoloso, non mi farebbe mai del male, perchè devi essere così sospettoso anche nei suoi confronti? Ha qualcosa che non va, lo capisci?
-Lo capisco benissimo, ma non voglio comunque che tu ti avvicini a lui.
-Non se ne parla! Anche Yuki dice che c'è qualcosa che non va!
-Yuki? Stai dicendo che ciò che penso conta meno del pensiero di uno spirito!-fece lo studente, non nascondendo la sua rabbia.
-Non ho detto questo...
-Allora perchè non vuoi darmi retta?
-Perchè è mio amico e non posso abbandonarlo! Ma tu, a quanto pare, non capisci il significato di amicizia, visto che non ti fidi nemmeno dei tuoi amici!-sbottò la ragazza.
-Non è vero, lo sai che io-
-Tu cosa?! Tu vuoi abbandonarlo! A te non interessa nulla degli altri! Sei... Sei un egoista!
Zane rimase a bocca aperta, senza sapere cosa dire. Non credeva che sarebbe giunto a litigare con lei. Non era quello che voleva e non capiva come avesse fatto a litigare di nuovo con la studentessa.
"Io non voglio litigare con lei. Non voglio più litigare per delle sciocchezze..."
-Sarò anche egoista, non m'importa, ma non voglio rischiare di perdere te. Se mi chiedi a chi voglia più bene, risponderei "a te". Se mi chiedi chi sia più importante tra la mia ragazza e il mio migliore amico, risponderei la mia ragazza. Se dovessi scegliere tra salvare la tua vita o quella di Yusuke, sceglierei di salvare la tua. La mia scelta sarebbe la stessa per dieci, cento, mille volte. Non cambierebbe mai. Questo perchè tu sei più importante di chiunque altro.-fece Zane, continuando a tenerla per il polso.
-...
-Non voglio che Yusuke ti coinvolga nei suoi problemi. Sono preoccupato anche io, ma sarei molto più preoccupato se anche tu fossi nei guai.
-Però...
-Lascia che ci parli io o Atticus. Per favore!-continuò il ragazzo.
-Non sono cose che voi due potete capire!
-Perchè? Solo perché noi due non possiamo vedere gli spiriti?
-Esattamente! Ci sono cose che nessuno di voi può capire! Ma io sì!-fece la studentessa, liberandosi dalla presa dell'altro.
-Cosa stai dicendo?
-Tu e Atticus non potete capire!-insistette Yomi.
-Stai parlando come Yusuke...
-Non m'importa! Io vado a cercarlo!-fece la ragazza, voltando di nuovo verso la porta.
-No! Yomi!-esclamò Zane, afferrandola di nuovo per il polso.
-Lasciami andare!
-Non se ne parla! Non ho idea di cosa ti abbia detto quello spirito, ma non ti lascio andare!
-Se non mi lasci, ti odierò a vita!
-Allora odiami pure!
Yomi si voltò verso il ragazzo, pronta a ribattere, ma non riuscì a dire niente. Un'improvvisa fitta alla testa la costrinse ad accasciarsi in terra, in preda ai dolori. La testa le stava scoppiando e non riusciva nemmeno a pensare.
-Yomi!-esclamò il Kaiser, inginocchiandosi al suo fianco e mettendole un braccio intorno alle spalle. Yomi gli fece segno di lasciarla stare. I dolori erano talmente forti che non riusciva nemmeno a parlare.
-Ti porto in infermeria!
La matricola scosse violentemente la testa, mormorando qualcosa sul fatto che stava bene e non ce n'era bisogno. Poi cercò di rialzarsi, ma cadde a terra, priva di sensi.

  
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