Capitolo
28- “La
prima oscurità”
Uno di quegli
ultimi giorni di vacanze, Zane e Yomi avevano deciso di trovarsi nella
sala da
pranzo del dormitorio blu, per trascorrere un po' di tempo insieme.
Ultimamente, non avevano avuto molto tempo per stare da soli,
nonostante le
lezioni fossero state sospese e l'Accademia fosse praticamente deserta.
L'Obelisk si era rinchiuso in biblioteca, a studiare in solitudine,
mentre la
ragazza era stata costretta dagli studenti del dormitorio Slifer a dare
loro
ripetizioni. Yomi avrebbe preferito di gran lunga guardare il Kaiser
mentre
studiava che sprecare fiato cercando di far ragionare un gruppo di
testoni. E
così, a due giorni dall'inizio dell'ultimo trimestre, i due
giovani erano
riusciti, finalmente, a trovare qualche ora da trascorrere insieme.
-Fra poco inizia
il nuovo trimestre…-commentò lo studente del
secondo anno, mentre porgeva una
tazza di cioccolata calda alla ragazza. Yomi lo ringraziò e
prese la tazzina di
ceramica cinese, per appoggiarla sul tavolo. Zane appoggiò
due piattini con due
fette di torta sul piccolo tavolo della sala da pranzo; poi si
allontanò per
prendere il suo caffè e ritornò al tavolo, per
sedersi.
-Lo so bene! I
ragazzi del dormitorio rosso mi hanno fatto venire l'emicrania a forza
di strillare
che non capiscono niente e che bocceranno il test
finale…-fece la ragazza,
versando un cucchiaino di zucchero nella cioccolata e mescolando
delicatamente.
-Potevi dire
loro che eri occupata...
-Ti ricordo che
mi hanno quasi sequestrata in quella vecchia catapecchia!
-Scusami, forse
avrei dovuto dire loro qualcosa...-mormorò l'altro a bassa
voce.
-Non
preoccuparti, tanto non credo che sarebbe cambiato qualcosa. Nemmeno se
tu
avessi usato la tua influenza...-fece l'altra, portandosi una mano
sulla tempia
sinistra.
-Stai
bene?-chiese il Kaiser, dopo averla fissata per qualche secondo.
-Perchè me lo
chiedi?
-Mi sembri
stanca...
-Ho solo un po'
di mal di testa...-rispose Yomi, sorridendogli.
-Non dovresti
sforzarti se hai il mal di testa. Dovresti stare a letto tranquilla. Se
me lo
avessi detto non ti avrei mai fatta venire qui...
-È solo mal di
testa; prima o poi mi passerà...
-Forse dovresti
farti vedere dalla signorina Fontaine...
-Zane, ti stai
preoccupando troppo. Non è così grave da andare
in infermeria...
Il ragazzo la
fissò per diversi secondi, poi, appoggiando la tazzina sul
tavolo, fece:
-Se continua,
promettimi che ti farai vedere.
-Ti ho già detto
che non è nulla!
-...
-Sei davvero
preoccupato?
-Non dovresti
sottovalutare la tua salute! L'anno scorso hai avuto un brutto
incidente e i
dottori dicono che non sei guarita del tutto, perciò
dovresti farti visitare
quando c'è qualcosa che non va.
-Tu come fai a
saperlo?-chiese Yomi, alzando il sopracciglio sinistro in segno di
disappunto.
-Me l'hanno detto
Fontaine e Sheppard. Dato che sono il tuo ragazzo e che, tra noi due,
sono
quello più saggio, mi hanno chiesto di tenerti
d'occhio.-rispose l'altro,
pacatamente.
-Aspetta un
attimo! Ti hanno chiesto di farmi da baby-sitter?! Non sono mica una
bambina piccola!
Posso badare a me stessa!-esclamò la ragazza, andando su
tutte le furie. Non
riusciva a rimanere calma e tranquilla quando gli altri la trattavano
come una
bambina. Sembrava quasi che non avessero alcuna fiducia in lei e che
dessero
per scontato che avesse bisogno di qualcuno che la controllasse a vista
d'occhio.
-Hanno ragione.
A volte ti comporti un po' da stupida e non ragioni su cosa fai. Anche
loro
sono solo preoccupati. Come tutti, del resto...
-Non ne avete
alcun motivo...-borbottò la matricola, arrossendo per
l'imbarazzo.
Zane sorrise
divertito, poi disse:
-Chissà...
-Cosa vorresti
dire?! Mi stai dando della stupida?!-fece Yomi, alzandosi in piedi.-Non
sono
mica una stupida?! Io-
La ragazza non
riuscì a finire la frase, perchè un'improvvisa
fitta alla testa la costrinse a
fermarsi. Zane la guardò preoccupato. Voleva aiutarla, ma
sapeva che lei si
sarebbe arrabbiata se lo avesse fatto. Non voleva far preoccupare
nessuno e,
come sempre, stava cercando di risolvere la situazione da sola. Per il
Kaiser
aiutarla sarebbe stato solo un gesto privo di altri significati, oltre
a quello
di volerla aiutare. Per Yomi, invece, sarebbe stata quasi una
sconfitta; per
una persona abituata a contare solo su se stessa avrebbe significato
aver
fallito come essere umano. Per questo motivo, lo studente non sapeva
bene come
reagire.
-Yomi?
-Sto bene! È
solo un po' di mal di testa!-si affrettò a rispondere la
ragazza, abbozzando un
mezzo sorriso, ma continuando a premersi la tempia. L'Obelisk
continuò ad
osservarla per qualche altro secondo, poi sospirò e si
alzò, avvicinandosi
all'altra.
-Ti ho detto che
non è nulla...-mormorò la ragazza, non appena si
accorse che lo studente si era
alzato.
-Forse è meglio
se andiamo in infermeria...
-No, sto bene!
-Non mi
sembra...-disse l'altro, mettendole una mano sulla fronte, come per
assicurarsi
che non avesse la febbre.
Yomi stava per
ribattere, quando la porta della sala da pranzo si aprì e un
ragazzo dalla
divisa bianca e rossa fece capolino dentro.
-Chumley!-esclamò
la giovane, voltandosi verso l’amico. Lo Slifer
arrossì leggermente e ricambiò
il saluto, poi si avvicinò ai due.
-Mi dispiace
avervi interrotti…
-Figurati!
Stavamo solo parlando…-lo rassicurò la matricola,
sorridendogli. Zane la guardò
un po' preoccupato.
"Sta cercando
di nascondere il suo malessere persino a lui. Capisco che non voglia
far
preoccupare nessuno, ma se sta male dovrebbe dirlo. Se io non me ne
fossi
accorto, scommetto che non l'avrebbe detto a nessuno. A volte
è proprio una
testona! Come fa a non capire che facendo così mi fa
preoccupare di più? Se
dicesse le cose come stanno e si facesse visitare, io non mi
preoccuperei in
questo modo..."
-Ho finito
quella cosa che ti avevo promesso…
-Davvero?
Fammela vedere!-esclamò l’altra, al colmo
dell’eccitazione.
-Calma…-mormorò
l’altro. Poi estrasse un foglio da un tubo di plastica rigida
che si era
portato appresso e lo srotolò di fronte alla compagna.
-Mi sono
ricordato che ti piaceva e ho pensato che ti avrebbe fatto piacere
avere un suo
disegno…
-Non ci credo…
-Non ti
piace?-chiese l'altro, un po' titubante.
-Ma scherzi! E’
bellissimo!
Detto questo,
Yomi saltò al collo dello Slifer, abbracciandolo. Zane si
irrigidì di fronte
alla reazione della ragazza e lanciò uno sguardo fulminante
a Chumley, il quale
arrossì.
-Non ci credo!
E’ proprio il Mago Nero! Devo appenderlo in camera! Magari
sopra il letto…
Oppure sull’armadio… Forse è meglio
appenderlo accanto allo specchio! Ancora
non riesco a crederci! E’ uguale! Ma come hai fatto?
-Lo sai che con
il disegno me la cavo…-commentò lo studente del
primo anno, arrossendo di nuovo
di fronte ai complimenti dell’amica.
-Grazie
ancora!-esclamò l’altra, abbracciandolo di nuovo.
-Figurati… Però
adesso è meglio che vada.-si affrettò a dire
l’altro. Non voleva intrattenersi
ancora per molto con la compagna. Aveva notato lo sguardo penetrante
dell’Obelisk e, non sapendo a cosa stesse pensando e per
quanto ancora avrebbe
tollerato la sua presenza, pensò bene di togliere il
disturbo.
-Ok… Allora ci
sentiamo!
Il ragazzo-koala
salutò l’amica con un cenno della mano ed
uscì trotterellando dalla sala,
contento per aver appena reso felice l'amica.
-Sbaglio o sei
contenta?-fece Zane, non appena lo Slifer fu uscito dalla stanza. Yomi,
intanto, si stava mettendo di nuovo a sedere, stringendo al petto il
disegno.
-Ma l’hai
visto?! E’ il Mago Nero! E’ ovvio che sia contenta!
-Se lo dici
tu... Comunque, più tardi andiamo in infermeria.
-Ti ho già detto
che non ne ho bisogno!
-Invece
sì!-esclamò l'altro, alzando la voce. Yomi lo
fissò stordita; non si aspettava
che alzasse la voce. Non lo faceva quasi mai e quando lo faceva
significava che
aveva perso la pazienza già da diversi minuti.
-Scusami, non
volevo urlare. Sono preoccupato e preferirei che tu ti facessi
visitare. Sono
sicuro che non sia niente di grave, ma è meglio essere
prudenti, considerando
anche la tua ferita.
-Zane...
-Io ti voglio
bene e non voglio vederti soffrire. Inoltre, se dovesse accaderti
qualcosa non
potrei mai perdonarmelo...
-...
-Ti ho già vista
piangere una volta e non voglio che accada mai più.
Perciò, farò tutto ciò che
posso per proteggerti ed aiutarti. Anche costringerti ad andare in
infermeria,
anche usando le maniere forti, se necessario.
-Le maniere
forti? Vuoi picchiarmi?-fece Yomi, alzando il sopracciglio. Il Kaiser
arrossì
di colpo.
-Non ci penso
nemmeno ad alzare le mani! Ti sembra che possa mettere le mani addosso
ad una
qualunque altra persona? Intendevo dire che sono disposto anche a
portartici di
peso, se non vuoi andarci da sola con le tue gambe.
-Idiota...-mormorò
la matricola.
Zane sorrise a
sua volta, mentre finiva di mangiare.
-Tu continui a
sentirti in colpa per quella storia di Makoto, vero?-fece la
studentessa dopo
diversi minuti di silenzio. Erano diversi giorni che ci rimuginava
sopra e,
alla fine, si era decisa a chiederglielo.
-Te l'ha detto
Yusuke?-chiese l'altro, sorpreso.
-No, non l'ho
nemmeno visto in questi giorni. Perchè me lo chiedi?
-Me l'ha chiesto
anche lui, tutto qui.
-Se anche Yusuke
lo dice, deve essere per forza la verità...
-In effetti è
vero... Forse sto esagerando, ma chiunque si avvicini a te mi sembra
pericoloso. Ho paura che tu possa incontrare qualcuno come
Makoto… Non riesco a
fidarmi nemmeno di Yusuke e di Atticus.
Yomi lo guardò
per qualche minuto, poi disse:
-Guarda che loro
non sono come Makoto.
-Lo so...
-Allora smettila
di preoccuparti per niente!
-Tu non puoi
capire... Se fosse riuscito a violentarti, io-
-Non l'ha fatto
ed è già stato punito per questo,
perciò non hai alcun bisogno per continuare a
sentirti in colpa.
-Ma se dovesse
succedere di nuovo?-fece il ragazzo, guardandola fissa negli occhi.
-Non succederà
più, te lo prometto!
-Non è una cosa
che dipende da te...
-Farò in modo
che non accada più. Fidati!-esclamò Yomi.
Il Kaiser la
guardò per qualche secondo, poi sorrise e disse:
-Va bene. Io
smetto di sentirmi in colpa, solo se tu vai a farti visitare dalla
signorina
Fontaine.
-Sei proprio
insistente!
-Lo faccio per
te...
-Va bene, se
proprio insisti ci andrò...
-Ricordati che
l'hai promesso...
-Lo stesso
discorso vale anche per te!-fece la ragazza, prima di finire di
mangiare la sua
fetta di torta.
Avevano appena
finito di mangiare, quando la porta della sala da pranzo si
aprì di nuovo e
questa volta, ad entrare, fu l'Obelisk dai capelli verdi.
-Yusuke?-fece
Yomi, alzandosi in piedi, contenta di vedere l'amico.
-Non pensavo di
trovarvi qui...-disse l'altro, sorpreso.
-È da un po' che
non ti fai vedere...-commentò Zane.
Yusuke abbozzò
un mezzo sorriso, ma non aggiunse altro.
-Vedo che state
trascorrendo il pomeriggio insieme…-disse poi, non appena si
fu avvicinato.
-Bè, sai,
ultimamente eravamo così impegnati che non riuscivamo
nemmeno a vederci... Tu,
piuttosto, che fine avevi fatto?-fece la studentessa.
-Oh, niente...
Ero solo concentrato su delle ricerche...-rispose l'altro, vagamente.
-Ricerche?-chiese
Zane.
-Ho trovato un
libro molto interessante in biblioteca e volevo approfondirlo...
-Davvero? Di
cosa si tratta?-chiese, a sua volta, la matricola. Era curiosa. Le
interessava
sapere su cosa stesse studiando l'amico; poteva rivelarsi utile per
risolvere
quel suo piccolo problema e l'idea che avrebbe potuto aiutarla a
tornare a
duellare come tutte le altre persone era troppo forte per ignorarla.
-Niente di
che... E anche se te lo dicessi sarebbe tutto inutile. Non sono cose
che potete
capire!
-Perché mai non
potremmo capire?! Non siamo mica stupidi!-fece Yomi, cercando di non
innervosirsi.
-Nessuno può
capire... Nemmeno tu che sei in grado di vedere gli spiriti di Duel
Monster.
-Cosa stai
dicendo?!-esclamò la ragazza, sempre più
innervosita.
-Ho scoperto un
luogo fantastico, un luogo dove possiamo stare tutti insieme!
-Yusuke...-mormorò
il Kaiser.
-Cosa ti
prende?-chiese Yomi, leggermente preoccupata.
-Niente! Perchè
me lo chiedi?
-Ultimamente ti
comporti in modo strano...-commentò l'altra.
-Non ti
preoccupare, ho solo scoperto la vera via per essere felici! E prima o
poi la
capirete anche voi!
-Yusuke...
-In questo mondo
non esiste la vera felicità. Nessuno di noi può
essere felice, vivendo in
questo mondo. Questo mondo non te lo permette! La vita non è
un dono, è solo
una punizione; vivere in questo modo è solo una tortura. Per
quanto ci
sforziamo a raggiungere la felicità, non la raggiungeremo
mai. Non esiste! In
questo mondo non esiste la felicità, perciò
è inutile cercare di
raggiungerla.-continuò lo studente dai capelli verdi,
ignorando i due amici.
-Adesso basta!
Stai dicendo un mucchio di assurdità!-fece la matricola,
cercando di farlo
ragionare.
-Assurdità?! Tu
pensi davvero di poter essere felice?! Tu non sei realmente felice,
ammettilo!
-Io sono del-
-No, non lo sei!
Tu vuoi duellare, ma non puoi farlo, e questo ti fa soffrire e ti rende
infelice. Questo mondo ti vieta l'unica cosa che ti può
rendere felice! E non
solo con te; lo fa con tutte le creature viventi, che siano senzienti o
meno.
-Adesso basta!
Non capisco dove vuoi andare a parare, ma stai esagerando!-fece il
Kaiser,
alzando un po’ il tono della voce. Non gli piaceva il modo in
cui si stava
rivolgendo alla sua ragazza e non gli piaceva nemmeno la piega che
stava
prendendo il discorso. E meno che mai gli piaceva l'idea che l'amico
pensasse
realmente ciò che stava dicendo.
Yusuke lo fissò,
del tutto inespressivo, poi, rivolgendosi alla matricola, disse:
-Ciò che chiami
"felicità" non esiste. Non è mai esistita! Tu sei
sola, io sono solo,
siamo tutti soli! Siamo destinati ad essere infelici e soli;
è il nostro
destino, non possiamo opporci!
-Yusuke, mi stai
facendo paura...-mormorò la ragazza, arretrando leggermente.
Era la prima volta
che provava un'angoscia così profonda e non ne capiva il
motivo. C'era qualcosa
nello sguardo eccitato dell'Obelisk dai capelli verdi che le faceva
paura,
qualcosa che non riusciva a capire.
-Non potete
salvarvi… Siete destinati ad essere soli e a vagare da soli
nelle tenebre… Come
me, come tutti!
-Si può sapere
cosa ti prende? Se c'è qualcosa che non va, puoi parlarne
con noi...-fece Zane,
cercando di mostrarsi calmo come sempre. Il comportamento dell'altro
studente
lo stava facendo preoccupare seriamente. Era la prima volta che reagiva
in quel
modo ed aveva paura che potesse accadere qualcosa di grave.
-Non
preoccuparti, io sto bene! E gradirei che tu la smettessi di fare finta
di
essere mio amico!-esclamò l’altro.
-Io non faccio
finta… E nemmeno Yomi!
-Invece fate
finta! Come tutti… Io sono solo… Lo sono sempre
stato…
-Cosa stai
dicendo? Tu non sei solo! Ci siamo noi, i tuoi amici.-fece la
studentessa.
-Amici?! Ma non
dire assurdità! Come potete essere miei amici, voi che avete
tutto quello che
desiderate! Nessuno di voi può capire cosa significa essere
solo. Nessuno!
-Yusuke!
-Io non voglio
essere solo… Perché?! Perché devo
sempre essere abbandonato da tutti?!
-Noi non ti
abbiamo abbandonato. E nemmeno Onesto!-esclamò l'altra.
-Cosa ti fa
credere che non se ne sia andato anche lui?!
-Cosa significa?
Yusuke, dov’è Onesto?-chiese la studentessa. Era
preoccupata per ciò che stava
dicendo l'amico e per l'assenza dello spirito di Duel Monster.
-Chissà…
-Come sarebbe a
dire?! E’ la tua carta preferita, no? Come fai a non sapere
dov'è?!
-La mia carta
preferita, dici? Cosa ne sai tu?! Sei solo una ragazzina viziata e
violenta! Tu
che hai tutto non puoi capire! Nessuno di voi può capirmi!
-Yusuke!
-Ma non importa!
Dove andremo non c'è bisogno di niente! Saremo tutti uguali;
non ci sarà nessuna
differenza. Uomini, donne, bambini... Saremo tutti insieme, in una cosa
sola!
-Di cosa stai
parlando?-fece Zane, afferrando l'amico per un braccio.
-Non ci sarà
alcun bisogno di cercare la felicità... Non ci
sarà bisogno nemmeno di
ricordare. I ricordi svaniranno e nessuno dovrà sentirsi
solo!-continuò
l'altro, liberandosi dalla presa con uno strattone.
-Yusuke...-mormorò
l'Obelisk dai capelli blu.
-State
tranquilli; nessuno sarà mai solo e nessuno dovrà
mai soffrire…
Detto questo
l’Obelisk dai capelli verdi girò i tacchi e se ne
andò come se niente fosse.
-Non mi piace
per niente...-mormorò Zane, mentre fissava la porta da cui
era uscito l'amico.
Yomi lo guardò per qualche secondo, poi distolse lo sguardo,
annuendo
leggermente. Era preoccupata per il comportamento dell'altro Obelisk e
Zane
l'aveva capito perfettamente.
"C'è
qualcosa che non va in lui. Ed è strano che Onesto non fosse
con lui. Mi chiedo
il motivo... Che io sappia, Onesto gli è sempre stato a
fianco; non capisco
perchè oggi non l'avesse con sè. Non capisco,
davvero..."
-Principessa...
Lo spirito del
samurai cremisi si era appena materializzato alle spalle della ragazza,
spaventandola non poco. Si trattenne dal girarsi e fare una ramanzina
alla
carta di Duel Monster per non far preoccupare ulteriormente il ragazzo
che
aveva di fronte.
-In quel ragazzo
c'è qualcosa di strano...-continuò lo spirito.
"Qualcosa
di strano?"
In quel momento,
la ragazza avrebbe preferito di gran lunga essere sola e poter parlare
con il
samurai senza passare per pazza. Zane sapeva bene che la ragazza poteva
vedere
gli spiriti di Duel Monster e poteva parlare con loro, ma Yomi si
sarebbe
sentita a disagio a farlo di fronte al ragazzo e avrebbe preferito che
non
fosse presente. Purtroppo era lì davanti e non se ne sarebbe
andato tanto
facilmente.
-Ho paura che si
stia cacciando in un brutto guaio... Ci sono cose in cui voi umani non
dovreste
intromettervi ed ho paura che quel ragazzo abbia aperto porte che
dovevano
rimanere chiuse.
"Porte che
dovevano rimanere chiuse? A cosa si sta riferendo? Non capisco... Yuki
sembra
realmente preoccupato, quindi dovrebbe essere una cosa seria.
Normalmente non
sarebbe mai comparso dal nulla, se non si fosse trattato di qualcosa di
molto
serio. Mi sto preoccupando..."
Yomi diede una rapida
occhiata al samurai, facendogli un leggero cenno d'assenso. Poi si
alzò dalla
sedia, destando la curiosità dell'altro Obelisk.
-Dove
vai?-chiese Zane, cercando di nascondere la sua preoccupazione con il
suo
solito tono impassibile.
-Vado a
cercarlo. Ho i miei buoni motivi per credere che si stia cacciando nei
guai e
voglio evitare...
-Sai a cosa si
riferiva Yusuke prima?
La studentessa
scosse il capo.
-Quindi come fai
a sapere che sia nei guai?-continuò il Kaiser.
-Bè, ecco...
-È stato uno dei
tuoi spiriti, vero?
La ragazza
arrossì leggermente, in preda all'imbarazzo. Avrebbe
preferito che Zane non
l'avesse capito, ma ormai la conosceva talmente bene da sapere cosa
pensasse.
-Ecco, Yuki ha
detto-
-Non importa;
non voglio saperlo...-la interruppe l'altro.
-Comunque credo
che sia meglio cercarlo.
Detto questo, la
ragazza fece per uscire dalla stanza, quando il Kaiser le
afferrò un polso,
trattenendola.
-Aspetta!
-Zane?
-È meglio se
lasci perdere...
-Perchè?!-esclamò
la matricola, andando su tutte le furie.
-Non ho idea di
cosa ti abbia detto il tuo spirito, ma vorrei che ascoltassi anche me.
-Non credo che
questo sia il momento più adatto...
-Invece sì!
-...
-Ho un brutto
presentimento e preferirei che tu non ci
parlassi...-continuò l'Obelisk.
-Ancora con questa
storia?! Devi smetterla di essere geloso per qualsiasi cosa! Yusuke non
è
pericoloso, non mi farebbe mai del male, perchè devi essere
così sospettoso
anche nei suoi confronti? Ha qualcosa che non va, lo capisci?
-Lo capisco
benissimo, ma non voglio comunque che tu ti avvicini a lui.
-Non se ne
parla! Anche Yuki dice che c'è qualcosa che non va!
-Yuki? Stai
dicendo che ciò che penso conta meno del pensiero di uno
spirito!-fece lo
studente, non nascondendo la sua rabbia.
-Non ho detto
questo...
-Allora perchè
non vuoi darmi retta?
-Perchè è mio
amico e non posso abbandonarlo! Ma tu, a quanto pare, non capisci il
significato di amicizia, visto che non ti fidi nemmeno dei tuoi
amici!-sbottò
la ragazza.
-Non è vero, lo
sai che io-
-Tu cosa?! Tu
vuoi abbandonarlo! A te non interessa nulla degli altri! Sei... Sei un
egoista!
Zane rimase a
bocca aperta, senza sapere cosa dire. Non credeva che sarebbe giunto a
litigare
con lei. Non era quello che voleva e non capiva come avesse fatto a
litigare di
nuovo con la studentessa.
"Io non
voglio litigare con lei. Non voglio più litigare per delle
sciocchezze..."
-Sarò anche
egoista, non m'importa, ma non voglio rischiare di perdere te. Se mi
chiedi a
chi voglia più bene, risponderei "a te". Se mi chiedi chi
sia più importante
tra la mia ragazza e il mio migliore amico, risponderei la mia ragazza.
Se
dovessi scegliere tra salvare la tua vita o quella di Yusuke,
sceglierei di
salvare la tua. La mia scelta sarebbe la stessa per dieci, cento, mille
volte.
Non cambierebbe mai. Questo perchè tu sei più
importante di chiunque
altro.-fece Zane, continuando a tenerla per il polso.
-...
-Non voglio che
Yusuke ti coinvolga nei suoi problemi. Sono preoccupato anche io, ma
sarei
molto più preoccupato se anche tu fossi nei guai.
-Però...
-Lascia che ci
parli io o Atticus. Per favore!-continuò il ragazzo.
-Non sono cose
che voi due potete capire!
-Perchè? Solo
perché noi due non possiamo vedere gli spiriti?
-Esattamente! Ci
sono cose che nessuno di voi può capire! Ma io
sì!-fece la studentessa,
liberandosi dalla presa dell'altro.
-Cosa stai
dicendo?
-Tu e Atticus
non potete capire!-insistette Yomi.
-Stai parlando
come Yusuke...
-Non m'importa!
Io vado a cercarlo!-fece la ragazza, voltando di nuovo verso la porta.
-No!
Yomi!-esclamò Zane, afferrandola di nuovo per il polso.
-Lasciami
andare!
-Non se ne
parla! Non ho idea di cosa ti abbia detto quello spirito, ma non ti
lascio
andare!
-Se non mi
lasci, ti odierò a vita!
-Allora odiami
pure!
Yomi si voltò
verso il ragazzo, pronta a ribattere, ma non riuscì a dire
niente.
Un'improvvisa fitta alla testa la costrinse ad accasciarsi in terra, in
preda
ai dolori. La testa le stava scoppiando e non riusciva nemmeno a
pensare.
-Yomi!-esclamò
il Kaiser, inginocchiandosi al suo fianco e mettendole un braccio
intorno alle
spalle. Yomi gli fece segno di lasciarla stare. I dolori erano talmente
forti
che non riusciva nemmeno a parlare.
-Ti porto in
infermeria!
La matricola
scosse violentemente la testa, mormorando qualcosa sul fatto che stava
bene e
non ce n'era bisogno. Poi cercò di rialzarsi, ma cadde a
terra, priva di sensi.