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Autore: wintersea_    21/12/2014    2 recensioni
dal testo:
"Eguagliare L.. superarlo.. come osavano quei due marmocchi anche solo pensare di sfiorare il livello di L. del mio L. avrei voluto cosi tanto avere il mio quaderno fra le mani. L è stata l’unica morte di cui mi sono davvero pentito. L, il mio amato L. Ne sentivo la mancanza ogni dannatissimo giorno. "
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Ho ripreso dal manga i dialoghi (completi parola per parola) e le scene che si svolgono prima della morte di Light. I pensieri sono puramente di mia fantasia
Genere: Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Light/Raito, Near, Un po' tutti | Coppie: L/Light
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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La porta si apre, la luce permetteva poco o niente di vedere Mikami con il quaderno in mano e uno sguardo completamente folle.
“Quanti secondi sono passati da quando hai scritto il primo nome?” chiedo
“35…36…37…38…39…” inizia a contare osservando l’orologio.
“Near, ho vinto io” lo guardo negli occhi sorridendo mentre Mikami urla “40”
Il tempo passa, 45.. 50.. 55.. 60.. ormai è un minuto e nessuno è morto. Non è possibile, il Death Note non può sbagliare. Ha sempre funzionato.
 “Non siamo morti, è passato un minuto e siamo ancora vivi” Matsuda  si guarda intorno osservando tutti i presenti. Sono tutti veri. Come diavolo è possibile, cosa è andato storto?
“Ve l’ho detto e ripetuto che non sarebbe morto nessuno.” Near ce lo ripete di nuovo.
“Ma.. ma perché.. perché non muoiono?!” Mikami non riesce a crederci, continua ad osservare il quaderno e noi. Non riesco a capire e mi lascio tradire da un’espressione inorridita. Possibile che il quaderno non funzioni? Sono 6 anni che uccido gente, è impossibile che ora non funzioni.
“Dio! Io ho fatto quello che mi hai ordinato!” Mikami urla ancora più sconvolto di me. Classico, non sa controllarsi. È semplicemente un idiota.
“Lester, Jevanni bloccatelo!” Near non si scompose per nulla. Mikami urlò ma venne subito bloccato dai due lasciando cadere il quaderno in terra. Stupido idiota.
“Jevanni mi dia il quaderno” il ragazzo glielo passa “Ecco verificate con i vostri stessi occhi” ci mostra il quaderno. Il mio quaderno. “I primi 4 sono senza dubbio i veri nomi dei membri del SPK. E l’unico tra i presenti di cui manca il nome è Light Yagami. Mikami ti ha chiamato Dio, e ha detto di aver fatto quello che tu gli avevi ordinato. Questo prova tutto”
Non è possibile che abbia capito tutto. È un idiota. Niente in confronta ad L, il mio L. Da quando è morto tutta la mia vita è cambiata. Troppo semplice, troppo noiosa, era cosi facile vincere. Near non era L, Near non era alla sua altezza. Non potevo permettere che vincesse. Se qualcuno doveva scoprirmi era L. ma visto che ormai non c’era più nessuno avrebbe dovuto farlo. Comincio a tremare. Non di paura, ma di rabbia, di una rabbia mai provata. Ma dovevo fingere, non potevo crollare cosi.
“E’ una trappola! È solo una trappola! Una trappola organizzata da Near per incastrarmi! Non vi sembra strano che non siate morti nonostante i vostri nomi siano scritti sul quaderno? È la prova che si tratta di una trappola!” esclamo
“Non avevo detto che non saremmo morti in quanto avevo modificato il quaderno?”
“Non è vero!” urlo ormai in preda alla pazzia “non è vero” sussurro riprendendo il controllo “Non è possibile. È una trappola. Io non conosco quell’individuo”
Mikami urla deluso e ferito dalla mia frase. Io, il suo Dio, avevo dichiarato di non conoscere il mio servo più fedele, dopo Misa ovviamente.
“Light ormai è troppo tardi, la vittoria è di Near. Poco fa hai dichiarato tu stesso di avere vinto. E questo equivale ad una confessione” Aizawa mi poggia una mano sulla spalla. Sono finito, perso, un vero idiota. Dopo sei anni di potere sono stato sconfitto cosi… da un ragazzino che puzza ancora di latte.
“Light…” Matsuda crolla in ginocchio, non se lo aspettava, ovviamente. Sono stato cosi bravo da convincere tutti della mia innocenza “ma perché?”
Perché… che domanda stupida Matsuda. La domanda migliore sarebbe, perché individui come quelli esistono, perché gente comune deve soffrire e loro rimangono impuniti. Questa è la vera domanda mio caro Matsuda.
Jevanni e Lester si avvicinano a me per mettermi le manette. No, non lo accetto. No.
 “Lasciatemi!” urlo e mi allontano di scatto in un ultimo tentativo di salvarmi.
“Light Yagami, L, Kira, questa è la tua sconfitta. Poco fa hai annunciato la tua vittoria e in effetti all’inizio eri sul punto di vincere mentre io stavo per perdere. È vero avevo sostituito alcune pagine del quaderno falso, esattamente come tu avevi calcolato. Ma quando prima ho detto che avevo manipolato il quaderno mi riferivo a quello vero. Di quello falso ho sostituito solo una parte, quello vero l’ho sostituito completamente. Eccolo è questo il quaderno vero.” Lo tira fuori per mostrarmelo. Il mio quaderno in mano a quel poppante. Non potevo crederci.
“No. È assurdo!” lo guardo incredulo. Il mio diario.. merda. Come era potuto succedere?
“Jevanni ci ha lavorato tutta la notte. Usando una penna uguale a quella di Mikami ha creato una copia identica  tanto nell’aspetto che nei contenuti. Imitando alla perfezione persino la scrittura. Avendo toccato il vero quaderno ossia questo, io posso vederlo lo Shinigami. È un piacere per me signor Shinigami, io sono Near.” Il suo tono troppo lento e pacato, quel tono irritante, sgradevole, quel tono che mi ricorda.. lui.
Ryuk ride, divertito da questo colpo di scena “E’ un piacere anche per me, io sono Ryuk”
 “In questo quaderno sono stati strappati gli angoli di alcuni fogli. Significa che si può uccidere anche scrivendo su un frammento di pagina?”
“Ma certo che si può fare”  traditore, schifoso traditore.
“Come pensavo. Immagino che lo si possa usare in svariati modi, e chissà quante volte hai ucciso proprio sotto i nostri occhi. Light Yagami, tu sei Kira.” Oh ma se solo fosse nelle mie mani mio caro Near, ti farei vedere uno dei miei modi preferiti di uccidere. Adoravo gli esperimenti. E sicuramente farne uno su di te sarebbe.. alquanto spassoso.
Il mio dubbio più grande ora è.. Mikami mi ha tradito o.. ci sono arrivati davvero da soli? Ma no, Mikami è troppo fedele per tradirmi cosi, anche se..
 “Non è come pensi, il merito è di Mello.” Il solito tono tranquillo e pacato di Near interrompe il flusso dei miei pensieri  “Uno come te avrebbe dovuto arrivarci subito.” Mi deride anche il bastardo.
“Mello?”
“Osserva bene questo” mi indica un nome sul quaderno. Un momento ma quello..  Sul quaderno c’è il nome di Takada, e la morte è fissata un minuto dopo  rispetto l’ora del decesso stabilita da me. Non è possibile! Allora Mikami.. lo guardo e lui comincia a tremare come una foglia. Stupido idiota
“Eri sotto sorveglianza e ho pensato che non saresti stato libero di agire.. Takada era in quella situazione e allora io..” balbetta impaurito. Oh ma se solo avessi il quaderno
“Idiota! Non ti ho forse ordinato di startene buono fino ad oggi?” urlo. Datemi quel cazzo di quaderno e gliela farò pagare molto cara. Idiota.
“Proprio cosi. Il 26 dopo che Takada è stata rapita, Mikami si è diretto in banca”
“In base alle mie ricerche, Mikami si recava in banca il giorno 25 di ogni mese. Era molto strano che un abitudinario come lui ci andasse due giorni di seguito. Cosi l’ho seguito e l’ho visto dirigersi verso le cassette di sicurezza. È stata l’unica volta che mi ha dato la netta impressione di guardarsi le spalle. Aprire la cassetta è stato un gioco da ragazzi. E dentro c’era il vero quaderno, al cui interno c’era stato scritto il nome di Takada” Jevanni parla tranquillo.
“Light Yagami, non ti sei accorto dell’iniziativa di Mikami perché avevi già ucciso tu stesso Takada. Servendoti di un frammento del quaderno. È stato a questo punto che ho iniziato a sospettare dell’esistenza di un falso quaderno e se si è venuta a creare questa opportunità lo devo a Mello. Mello ne era consapevole, sapeva che probabilmente né io né lui saremmo riusciti ad eguagliare L. Ma noi due insieme avremmo raggiunto il suo livello anzi lo avremmo anche superato. Ora siamo riusciti ad incastrare lo stesso Kira che lo ha sconfitto. Avanti prova a discolparti se ci riesci”
Eguagliare L.. superarlo.. come osavano quei due marmocchi anche solo pensare di sfiorare il livello di L. del mio L. avrei voluto cosi tanto avere il mio quaderno fra le mani. L è stata l’unica morte di cui mi sono davvero pentito. L, il mio amato L. Ne sentivo la mancanza ogni dannatissimo giorno. Sono stato un fottuto idiota e lo ammetto a me stesso. Ma quei due poppanti non devono nemmeno minimamente pensare di poter sfiorare il suo livello. L era il più grande detective di tutti i tempi. Lui aveva capito subito che Kira ero io ma, accecato dall’amore, si era convinto alla fine. Aveva abbassato la guardia e ci aveva rimesso la vita.
Mi aveva affidato il suo cuore e io lo avevo pugnalato.
Sono ormai sei anni che uccido indisturbato, senza nessun nemico a fermarmi se non me stesso. L’unica persona che io ho amato davvero è morta a causa mia eppure questo non mi ha impedito di continuare ad uccidere.
Ed ora, ora dopo sei anni, questi due ragazzini sbucano dal nulla e prendono di sapere tutto, di eguagliare L, anzi, di superarlo.
L’unica cosa che riesco a fare è scoppiare a ridere “Si, è vero, io sono Kira. Proprio cosi, io sono Kira. E con questo? Vuoi uccidermi? Ascolta, essere Kira fa di me il padrone di un nuovo mondo. Devi capire che adesso è Kira a rappresentare la legge, ed è solo lui che può mantenere l’ordine. Ormai io incarno la giustizia e le speranze di tutta l’umanità. Vuoi uccidermi? Sei sicuro che sia la cosa migliore? Nei sei anni trascorsi dall’avvento di Kira sono scomparse le guerre e il nostro numero di criminali è diminuito del 70%. Tuttavia nel mondo continua ad esserci ancora del marcio. C’è ancora troppa gente corrotta e qualcuno doveva pur eliminarla. Appena ho preso in mano il quaderno, ho pensato che sarei stato l’unico ad averne avuto la possibilità o meglio che soltanto io ne sarei stato capace. Sono consapevole del fatto che uccidere sia un crimine ma era l’unico modo per redimere il mondo. Dovevo… dovevo adempiere alla mia missione. Solo io potevo riuscirci. Chi altri poteva farlo? Chi poteva arrivare a questo punto? Chi poteva continuare la mia opera? Solo io.. sono l’unico che può costruire un nuovo mondo. Soltanto io.”
Non posso di certo rivelare il mio amore per L, non posso rivelare nulla di quello che provo, che sento. Non posso raccontare di quel bacio, né di quella sera sul tetto. Tutto quello che mi rimane è confessare. Spiegare le mie motivazioni, provare a farli ragionare, non che speri in qualcosa.
“No. Tu sei solo un assassino e questo quaderno è la peggior arma mai apparsa sulla faccia della terra. Sei stato soggiogato dallo Shinigami e dal potere del quaderno. Sei solo un serial killer psicopatico che si illude di poter diventare padrone del mondo. Ecco cosa sei, niente di più.”  
Sciocco ragazzino, credi di sapere proprio tutto eh. Mi dispiace ma non puoi vincere, io sono Kira. Sono il più grande assassino di tutti i tempi, nessuno si dimenticherà mai di me. La criminalità finirà e finalmente nascerà un mondo giusto, vero, puro. E io sarò il Dio di questo nuovo mondo, io e soltanto io posso governare in modo giusto tutto questo. E tu, sciocco ragazzino che non sei altro, stai seriamente rischiando la tua vita cosi. Faccio uscire il pezzo di carta dal mio orologio ma Matsuda mi vede e mi spara alla mano.
In un attimo tutto diventa confuso, Matsuda mi spara più volte e io finisco a terra in una pozza del mio stesso sangue. Chiamo disperato Mida e Mikami, un ultimo, sciocco, tentativo di salvarmi. Non ho paura della morte, ma non voglio. Io che ho ucciso cosi tante persone, io che ho cercato di fare solo il meglio per l’umanità vengo ripagato cosi. Con la morte, come un qualunque criminale.
Mikami urla, non vedo che succede, sono ancora sdraiato a terra. Tutti corrono da lui, qualcuno urla di fermare il sangue, qualcun altro dice che ormai è troppo tardi.
Con le mie ultime forze mi alzo e esco fuori correndo via. Non può finire tutto cosi.
È proprio come nei film, la morte. Mentre la consapevolezza che la tua fine è vicina rivivi i momenti più importanti della tua vita. Mentre corro per cercare un posto sicuro rivedo il giovane me sei anni prima. Quel ragazzo che pensava solo allo studio, che si annoiava della vita, quello che voleva entrare in polizia come il padre. Ripenso a quel giorno, quello in cui tutto ha avuto inizio. Un giorno come un altro, una lezione come un’altra e poi il miracolo. Il quaderno che casca dal cielo. L’inizio di tutto.
Sono passati sei lunghi anni da quel giorno. In questi anni ho ucciso centinaia, anzi, migliaia di persone, trovato l’amore della mia vita ma ho ucciso anche lui, trovato donne che mi hanno seguito ad occhi chiusi, donne che mi hanno amato incondizionatamente, persino uomini che mi hanno seguito come un vero e proprio Dio e, infine, ho trovato anche io la morte.
Dovrei accoglierla come un’amica mentre mi accascio sui gradini di una fabbrica ma non sono ancora pronto. Non sono io a dover morire.
 “Hai perso, Light. Ti avevo avvisato fin dall’inizio che al momento della tua morte avrei scritto il tuo nome sul mio quaderno. Questa è una regola valida per lo Shinigami che porta il quaderno tra gli uomini. e la prima persona che raccoglie il quaderno dal suolo. Se ti avessero messo in prigione, chissà quanto avrei dovuto aspettare per la tua morte. Non mi va di restare ad attendere. Tanto ormai per te è finita. Quindi, è meglio che tu muoia adesso. Ne abbiamo passato di tempo insieme, a scacciare la reciproca noia. È stato proprio, uno spasso”
Ryuk me lo aveva promesso.. non posso nemmeno pensare di sopravvivere perché.. perché lui sta scrivendo il mio nome sul suo quaderno. La sua vita si allungherà e la mia si fermerà di botto.
Non potrò più sentire il calore del sole, uccidere un criminale, provare il brivido di essere vicino ad essere scoperto, sentire il corpo caldo e sensuale di Misa contro il mio..
Forse un po’ l’amo. Forse dopo tutti questi anni ho imparato ad accettare il suo caratterino peperino e a volte assolutamente insopportabile e poi c’è la questione del suo smisurato e improvviso amore per me.
No, il mio non è amore. L’unica persona che veramente ho amato e che ancora amo è L.
Sento una fitta nel petto, Ryuk ha scritto il mio nome. La morte arriva e io l’aspetto contando.
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Ma quello.. smetto di contare, quello è.. il mio L, il mio amato ed unico L. Lo vedo venirmi incontro lentamente, scalzo come sempre. I capelli sono cresciuti ancora, gli coprono il viso.
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È ancora cosi bello e si avvicina sempre di più a me.. come ho potuto tradirlo in modo cosi spudorato?
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E ora ne ho la certezza. L’unica persona che amerò per sempre, anche nell’aldilà, sarà L.
Allunga la mano verso di me e.. 40

 

nota dell'autrice

Salve biscottini, prima di tutto vorrei scusarmi se qualcuno di voi ha letto la storia precedente e ha speranto in un seguito. Volevo scriverlo prima ma lo studio non mi ha lasciato un momento di tregua cosi eccomi qua lol. Anyway, non ho voglia di annoiarvi. Come la scorsa volta la frase, o meglio, il pensiero di blocca a metà o comunque non sembra completo perchè per ovvi motivi Light è morto.
volevo ringraziare le due ragazze che mi hanno recensito la prima parte (se vogliamo chiamarla cosi) di queste mini storie che parlano solo di morte. Prima ringrazio Chloe Tomlinson che ormai è praticamente obbligata a recensire perchè è la mia baka preferita (te se ama) e poi un grazie speciale a Lithops, per aver letto e recensito e anche per avermi invogliato ancora a scrivere cosa che è il mio più grande sogno ma a voi non interessa quindi stop. Inoltre ringrazio tutte/i coloro che hanno letto e basta e che stanno leggendo ora le mie noiosissime note.
Un bacio davvero speciale a tutti, 
-Nessa x


 

 

  
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