Il mio
sogno è volare. Libera da tutto e da tutti. Niente catene,niente
gabbie. Solo un cielo azzurro,solo io,solo il mondo
sotto di me.
-LA
SVEGLIA,SARA! CAZZO!-
Tutte le
mattine cominciano così in casa Foschi,Mambelli,Ravaioli,Capelli,Lombardi.
Niente di
nuovo nel vedere luca con la testa poggiata sul forno
a microonde in dormiveglia; neanche Roberto con il suo kit per manicure la
mattina alle sei e mezzo è una novità, così come Federica che infama Sara che è
sempre l’ultima a svegliarsi.
Per quel
che mi riguarda ancora non riesco ad abituarmi a
questo nuovo orario stabilito da Federica. Perché obbligati a svegliarci alle
sei e mezza? Pulizie di primavera ogni due giorni. Mi
chiedo che strane congetture abbia potuto fare il suo cervello malato nel
pensare che un monolocale come il nostro,grande al
massimo quanto un’utilitaria,abbia bisogno di essere pulito quanto una sala
chirurgica. Roberto ha detto di lasciare perdere,ma
infondo a lui cosa cambia? Era già abituato ad alzarsi presto per via della lunga
preparazione che precede l’uscita di casa. Doccia,capelli,peli,manicure.
Batterebbe qualsiasi psicopatica dell’ordine e della pulizia ,è
migliore di qualsiasi donna. “l’unica cosa che mi manca è la gnocca!” dice sempre lui. Conosco Roberto da una vita e
come Luca,è sempre stato un po’ un fratello maggiore
per me. poi arrivò il bel giorno in cui decise che il
mio ragazzo era sessualmente appetibile e da allora le cose sono un po’
cambiate. Per prima cosa lui mi ha lasciata e,dopo
aver provato le brezza dell’altra sponda,è fuggito in messico
con una ballerina di lap-dance che avevo pagato per
la festa di compleanno di Roberto,mettendocelo in quel posto a entrambi.
Se Roberto
è l’apice dell’omosessualità,Luca è il suo esatto
opposto. “una gnocca vale l’altra!” come dice sempre
lui… io e federica non vediamo l’ora che arrivi la
donna che lo castri e lo metta a posto,finalmente,ma
non è facile come avevamo sempre sperato.
Non si innamora
facilmente il bastardo. in fondo come fa? La sua storia più lunga con una donna
è durata due giorni,solo perché lui aveva finito i
soldi nel cellulare e ha dovuto aspettare di fare la ricarica prima di
mollarla.
Per quel
che riguarda me,Sara e Fede siamo sempre state amiche
da sempre,mentre avevamo conosciuto i due casi umani solo il primo giorno di
università. Due soldi guadagnati a lavorare al bar,lezioni
private a ragazzini di dodici anni la cui massima aspirazione è vederti
indossare una minigonna e non il reggiseno,tanti sogni nel cassetto ed eccoci
qui! Nel nostro nido.
-dunque
Sofia,tu ti occuperai dei bagni.-
-perché
toccano sempre a me i bagni?!- rispondo indignata. Ero
stufa di dover sempre mettere mano a quel nido di germi.
-perché sei
quella che li pulisce meglio!-
-wow!
Grazie…il mio brillante futuro di certo migliorerà con questa mia esaltante
capacità…-
Federica mi
zittì con un gesto della mano,continuando a disporre
ordini.
-roby,tu farai la cucina,mentre luca il salotto…io e
sara faremo la camera. Tutto chiaro?-
Luca alzò
la mano,da bravo bambino diligente. Federica roteò gli
occhi al cielo,sbuffando per la presa in giro che ci
fece sorridere.
-si luca…cosa c’è?-
-se non mi
andasse di pulire il divano sapendo che vi è avvenuto sopra un rapporto tra due
maschi,sono esonerato?-
Roberto
sorrise beato al ricordo di chissà cosa con chissà chi.
-oh
andiamo! Vogliamo contare le volte che lo hai fatto tu con la prima di turno?!-
Rinfacciò
Roberto e luca storse il naso.
-ragazzi…nessuno
di noi ha la lebbra! Cosa volete che sia…- cercai di
tranquillizzarli ma quando quei due cominciavano c’era poco da fare.
-io non
voglio avere niente a che fare con qualsiasi cosa dove
lui abbia consumato,chiaro?-
-puoi anche
smettere di appoggiarti a quel forno a microonde allora.-
Luca si
allontanò dall’oggetto di scatto con aria disgustata,appoggiandosi
con la schiena al tavolo da pranzo.
-oh e anche
li…-
Di nuovo luca cacciò un gridolino isterico e a qualsiasi cosa che
toccava,Roberto ghignando continuava a ripetere:” anche
li…anche li…”. Alla fine luca si ritrovò al centro
della stanza,nel confine di una mattonella,immobile
mentre fissava con astio Roberto che rideva sotto i baffi.
-maestra
Roberto mi prende in giro!- cantilenò luca a Federica,che decise di ignorare quei due spudoratamente mentre
continuavano a discutere.
-di chi è
stata l’idea di portarceli in casa?- chiese a me e a sara
disperata.
-è stata
tua in verità! Dicevi che Roberto era un gran figo!-
Roberto le sorrise vittorioso per poi tornare a concentrarsi su luca,a cui aveva appena detto di smettere di usare anche la
doccia.
-si ma che
ne sapevo io che era…era…o lo sapete!-
Federica
non riesce proprio a dirla quella parola. Ha sempre avuto diffidenza per
persone come Roberto,ma dopo averlo conosciuto un po’
la sua idea era cambiata,anche se ancora su alcune cose non riusciva ad
aprirsi.
-gay,federica. Gay.- ripetei io.
-ripeti con
me forza: gay.-
-g…g…ga…-
-smettetela
di ripeterlo mi perde di significato!- sbuffò Roberto.
Guardai
l’orologio e decisi che era ora di farsi una doccia,poi
avrei pulito il bagno.
Ci
dividemmo e ognuno cominciò a sbrigare le sue faccende. Un’ora di tempo ci impieghiamo di solito,poi ognuno alla sua facoltà e tanti
saluti.
Fui la
prima ad uscire di casa quella mattina,insieme e Luca.
-ma lo sai
chi si porta a letto ora? Il barista del pub all’angolo! Pensa te che robe…-
-devo
fingermi interessata o posso fregarmene e badare ai fatti miei?-
Cercavo infatti di ripassare la lezione del giorno prima mentre
stavo seduta con luca al bar dell’università. La
lezione sarebbe cominciata dopo poco e non volevo correre il rischio di non
capirci assolutamente nulla.
-fingi di
interessarti. Ma lo sai chi è lui?! Il fratello della
cugina di quella che mi ha presentato quella che mi sono portato a letto al
compleanno di sara!-
Sbuffai
infastidita e mi voltai di scatto fulminandolo.
-e lo sai
chi hai davanti? La sorella dell’amico del cugino di tuo fratello che si è
rotta il cazzo di ascoltarti!-
Chiusi gli
appunti e mi alzai per poi dirigermi in classe.
-sempre di
buon umore,eh?-
Alzai il
dito medio dietro di me per poi sparire alla vista di luca
che,sorridendo,finì il suo caffè.