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Autore: lawlietismine    21/12/2014    2 recensioni
[Sterek] 1051 parole con cui spero di strapparvi un sorriso in attesa del Natale.
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Stiles Stilinski, le vacanze, un libro di storia, un telefono e un immancabile Sourwolf.
Come dei semplici messaggi possono cambiare tante cose.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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We Wish You a Merry Christmas - Text Edition
[a sterek fairytale]




Stiles odiava la scuola, la odiava più di quanto volesse ammettere, e forse questa era la cosa che lo faceva sentire più umano: perché diamine uno nelle vacanze doveva fare i compiti? Cosa della parola ‘vacanze’ i professori non riuscivano a cogliere?
Ma lui aveva una media da mantenere, un livello da raggiungere, e quindi – volente o nolente – quei compiti doveva farli.   

Bu.

Questo non voleva dire di certo che non poteva usare il telefono, no? Farli con o farli senza, era la stessa cosa.
Solo che nella seconda opzione si sarebbe annoiato di più.
Mangiucchiò il tappino della sua penna blu, un po’ istericamente: aveva scritto la stessa cosa a tre persone diverse e nessuna delle tre aveva ancora risposto.
Ma che si aspettava? Erano passati tipo ventidue secondi.

Ventitré, ventiquattro, venticinque, ventisei…

Sobbalzò alla vibrazione che scosse la scrivania, e in un batter d’occhio afferrò il telefono, con il rischio di volare giù dalla sedia.

Studia.

Lydia, diretta e fredda.
Un messaggio da secchiona che conosceva i suoi progetti: le aveva detto il giorno prima che quello seguente avrebbe studiato e svolto almeno la metà dei compiti, lei non gli avrebbe quindi retto il gioco.
Peccato, aveva sperato di trovare nell’amica una distrazione.

Posò di nuovo il telefono, rileggendo ormai per la settordicesima volta la prima parola della prima pagina di quel dannato capitolo di storia: proprio non voleva entrargli in testa, oh.

A chi interessava sapere della rivoluzione francese?
A lui di certo no.

Accidenti al Terzo Stato, alla Bastiglia e a tutto il resto.

Sobbalzò ancora al tremolio incessante, sentendo di nuovo la speranza crescere in lui: illuso.

Non posso adesso, ti chiamo dopo! Poi ti racconto

Scott.
Che amarezza, abbandonato in balia della noia dal suo stesso fratello, pugnalato alle spalle dal sangue del suo (non propriamente)sangue.

Stiles sbuffò, scontrandosi malamente con lo schienale, prima di buttarsi a peso morto sul ripiano della scrivania con la testa immersa fra le braccia.
Mancava un giorno a Natale e lui cosa faceva? Studiava.
Ma chi glielo faceva fare?
Ma lo aveva promesso, così da essere libero per tutto il resto delle vacanze.

Lydia lo aveva smontato.

Scott lo aveva abbandonato.

Non restava nessun altro, visto che sul terzo a cui aveva scritto non contava nemmeno: lo aveva fatto così per fare, con un pizzico di speranza di ricevere risposta, ma sapeva già in partenza che era inutile anche solo pensarci.
Non era neanche la prima volta tanto.

Per questo quando il telefono – dopo dei minuti di silenzio tombale – vibrò rumorosamente, risvegliandolo di soprassalto, Stiles per poco non sgranò gli occhi, partendo come un fulmine per leggere.

Appunto: credito residuo.
Fanculo.

Risprofondò nelle tenebre della noia, pronto e rassegnato al suo pietoso destino e quando quello stupido oggetto vibrò ancora, lo prese svogliatamente, stanco.

Dimmi.

Scattò sull’attenti come se fosse stato pizzicato su un fianco: Santi Dei, Derek.
Aveva risposto davvero, miracolo divino.

Fu quindi perfettamente giustificata la sua reale caduta dalla sedia girevole.

Insomma, era un evento più unico che raro, Derek Hale aveva risposto a un suo messaggio, aveva usato un oggetto elettronico come un vero partecipante al ventunesimo secolo, aveva perso un po’ del suo prezioso tempo per considerarlo.

Se fosse stato una ragazzina, sarebbe collassato a terra dall’emozione, ma lui non lo era… Perciò si limitò a saltellare sul posto, prima di rimettersi seduto.

Passi il natale con Peter, Cora e Laura?  

Domandò come se fossero affari suoi, ma si sapeva: Stiles era un ficcanaso tremendo, non aveva limiti.
Si preparò ad aspettare secoli, invece passarono giusto cinquantasette secondi.

, lui li contava, soprattutto se per Derek.

Già.

Entusiasmo, evviva.
Ma – appunto – era Derek Hale, non poteva aspettarsi di più.

Ti ho preso un regalo

Cancellò ancora prima di inviare, non poteva farlo, anche se vero: qualche giorno prima, passando di fronte alle vetrine decorate, aveva visto quel pupazzo – quel lupacchiotto – dall’aria familiare e non aveva potuto trattenersi dal comprarlo.
Poi – una volta  a casa – lo aveva impacchettato con una cura che mai aveva riservato a dei pacchetti, e ci aveva scritto sopra un “sourwolf” a caratteri cubitali, più uno smile naturalmente.

Già…

Inviò invece, prima di aggiungere un veloce:

Il giorno dopo io e gli altri andiamo a fare un giro tutti insieme, ti unisci?

Ma cancellò ancora senza spedirlo, correggendolo con un:

Divertitevi! Voglio sapere che regali hai ricevuto, poi!

Che lo lasciò un po’ con l’amaro in bocca.

Qualche tempo prima – tipo tre settimane o un mese, o forse anni, chissà! – si era immaginato la sua dichiarazione al lupo, la scoperta di essere ricambiato e un pranzo di Natale Hale-Stilinski, ma poi tutti i suoi buoni propositi erano crollati spudoratamente, il tempo era passato e ora era tardi per pensarci, e ridicolo.

Ah e Scott con Melissa naturalmente, perché era tradizione e facevano parte della famiglia.

Sbuffò ancora.

Non mi piacciono i regali.

Lesse con un mezzo sorriso deluso, sia per il ricordo del suo piano iniziale miseramente fallito, sia per quella consapevolezza sul regalo che ora ancora meno gli avrebbe dato.
Poi però Derek aggiunse un:

Ma dipende chi me li fa.

Improvviso, che lo lasciò un po’ interdetto.
Nah, non era davvero riferito a lui, impossibile: la cosa però non riuscì a trattenerlo dal lanciare un’occhiata al pacco sul suo comodino.

Stava per rispondere, senza neanche sapere davvero cosa scrivere, ma Derek fu più veloce.
Che gli prendeva? Si era modernizzato tutto all’improvviso?

Spero per te che quel pacchetto sia per me, oppure ti strapperò la gola con i denti.

Il giovane Stilinski spalancò gli occhi castani, proprio come la bocca, e per un attimo restò pietrificato sul posto.
Stava sognando per forza.  

Avanti Stiles, aprimi la finestra: ti ho portato il tuo regalo.

E davvero, a quel punto sarebbe collassato volentieri come una ragazzina, perché voltarsi e trovarsi Derek dall’altra parte del vetro, occupato a fissarlo con un pacchetto stretto tra le mani, fu la sorpresa più piacevole di sempre.

Lasciò il telefono lì, con lo schermo ancora illuminato, sul libro inutilizzato di storia, e in un batter d’occhio fu pronto a realizzare almeno in parte i buoni propositi che si era ripromesso nell’ultimo mese, perché ora – dallo sguardo sereno e un po’ agitato dell’altro – gli sembrò di essere stato stupido ad aspettare.  

Di certo non se ne pentì.



 


Ehilà ^^ non chiedetemi il perché, pls. 
Invece di studiare storia - domani quel bastardo mi interroga - appena cenato, mi sono messa a scrivere questo. Vabbé, semmai entro alle 9, oh. 
Si vede eh? Ho messo Stiles nei casini con la Rivoluzione Francese! Oimmena. 
In giro nei vari fandom e qui ho letto varie text!fic, ma ho provato a fare qualcosa di diverso: spero che vi sia piaciuta e di avervi strappato un sorriso. 
Un po' di dolce sterek non fa mai male! Ci voleva in attesa del Natale. Tanto love a tutti voi. 
Aggiornerò nelle vacanze Missione Gelosia e le altre long, giuro ç.ç chiedo venia, ma la scuola mi ha rapita. 
Vabbuò, nada, fatemi sapere cosa ne pensate!
Alla prossima, 
Lawlietismine 

 
  
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