Chicago…dentro REMIX 3.0
_________DR.
MATT & MR. ROCCO_________
Non fatevi ingannare dal
titolo…Stavolta ci troviamo in Costa Smeralda, dove Robert e Jennifer stanno
trascorrendo una settimana di vacanza da un vecchio amico di Robert: Matt J.
Lancaster, stimato psichiatra proprietario di una maestosa tenuta a Porto Cervo
(mazza che culo! N.d.C.).
Matt e Robert erano amici fin
da quando facevano la scuola media. Passavano interi
pomeriggi a sbronzarsi, leggere riviste porno e finire la giornata cantando a
squarciagola le canzoni dei Ramones. Erano davvero un gran bel gruppetto….
Comunque, passiamo alla storia vera e propria…cioè NO! Un attimo!
Ci siamo dimenticati un paio di cose…Sì, lo so…vi sto scartavetrando i
coglioni, ma se non capite questo non capirete la
storia, quindi INCOLLATE IL CULO ALLA POLTRONA E STATE A SENTIRE, BASTARDI!! …Così
va meglio…
Il nostro Matt soffre di una
rara sindrome detta interscambio identificativo (leggi doppia personalità) che
di notte lo fa diventare una specie di pornodivo idrofobo che se trova una
ragazza nel raggio di mezzo metro, beh…provateci voi a
indovinare cosa le fa…(beato, vorrei essere io al suo posto…). Adesso possiamo iniziare.
E’ la mattina del secondo
giorno di vacanza e Matt stava dormendo tranquillamente
nel suo lettino, quando ad un certo punto si sente il pennacchio (non
chiedetemi quale…) come se avesse passato una notte sull’altopiano e vede
Jennifer accanto a se…
- AHHAAHHHHAHAAHAA!!!- Matt ovviamente, urla sottovoce per non svegliarla. –Robert
mi uccide se la vede qui nel mio letto. Devo riportarla
al suo posto…-
Matt si caricò Jennifer
(nuda) sulla schiena e gatton gattoni arrivò dentro la stanza di Robert dove
quest’ultimo ronfava così tanto da far vibrare le
pareti della stanza. Ovviamente Matt doveva curarsi che le vibrazioni sonore
non lo facessero vibrare troppo, perché Jennifer potrebbe cadere dalla sua
schiena, Robert si potrebbe svegliare e accorgersi che è
nuda e dargli una sonora dose di calcioni nel culo e nei colleoni (come potete
notare, cari e fedeli discepoli, dalle piccole cose di solito nascono grandi
casini – prima lettera di S. Ugo Aprostata al paese dei Puffi). Dopo aver posizionato con cura Jennifer nel letto, Matt andò di corsa
nella sala monitor a osservare la registrazione delle telecamere di sicurezza:
- Voglio accertarmi di ciò che è successo stanotte…- (N.B.: gli affetti dalla
doppia personalità al mattino non ricordano più nulla di ciò che è successo in
precedenza). La diagnosi appariva lampante: Rocco-Matt si era fatto Jennifer
nel sonno in tutte le angolazioni possibili e
immaginabili! – Oh mio dio! Devo nascondere il nastro da qualche parte…- e in
preda al panico prese la prima custodia che gli capitò a tiro e ci infilò dentro il nastro. La custodia in questione era
quella di “Driven”: pessima idea, dato che quello era il film preferito di
Robert e aveva deciso di guardarlo quel pomeriggio. TRAGEDIA!! Dopo aver
assistito a una performance porno-amatoriale di venti
minuti, Robert, incazzato come un ultrà che ha assistito a una sconfitta della
sua squadra, si mette alla ricerca di Matt, che si era nascosto nel bagno per la paura. Quando lo trovo, lo strapazzò come un uovo, lo triturò come un pezzo
di carne e lo sbattè al pavimento come un hamburger (Robert aveva parenti che
lavoravano da McDonald’s e al Cluckin’ Bell). A porre fine allo spaventoso
match intervenne Jennifer. A quel punto Matt decise di raccontargli tutto e
quindi Robert e Jennifer (sebbene un po’ incazzati) decisero di aiutarlo.
- Incredibile! Il tuo dottore
cosa ti ha detto al riguardo?-
- Mi ha detto
che per far scomparire la sindrome mi serve uno shock emotivo molto forte…-
Matt non ebbe il tempo di
finire la frase che fu sottoposto a un fuoco
incrociato di maschere di Halloween, film horror e spaventi. Quando Matt riuscì
a respirare, precisò: - Uno shock emotivo che mi faccia sentire una merda..-
A quel puntò Jennifer si illuminò come una lampadina: - Robert! Togliti mutande e
pantaloni!-
-Cosa? –
- Ti ho detto di toglierli!-
Robert mise in mostra tutta
la sua merce, che occupava circa metà soggiorno, e Matt scoppiò a piangere, in
quanto aveva trovato qualcuno che ce l’aveva più
grosso del suo al contrario di quanto si malignava all’università…
Dopo tutto
ciò, i giorni che rimasero trascorsero tranquilli, segno evidente che la
sindrome era guarita, fino al giorno della partenza.
Quando furono in aereo,
Robert disse a Jennifer: - Ascolta, come è stato
quando Matt si è trasformato in quella specie di pornostar ambulante?-
- Non lo so. Io dormivo..-
- Dimmi
la verità…-
- Ma Robert, non mi dirai che sei geloso!- e mettendogli una mano nei calzoni
Jennifer gli disse: -lo sai bene che sei tu il mio preferito…-
- Apprezzo tutto ciò,ma…ehm…non potresti aspettare quando torniamo a casa?-
-Mmmmmh…no…-
E Robert e Jennifer si
chiusero nel cesso dell’aereo e da qui in poi l’unica cosa che so è che le loro grida rimbombarono per tutto il
Gennargentu, che stavano sorvolando. Se andate a
sciare lì, forse potete ancora sentire l’eco.
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Ringrazio Xbass per avermi
prestato il diminutivo inglese del suo nome vero (spero che capisca…).
Ora vi saluto dicendovi che
Le
recensioni
Non
provocano
Danni
in caso
Di gravidanza.
HOTROD