PILLOLE DI FANDOM 2.0
Prompt: Teen Wolf, Sterek. "Derek, per l'ultima volta, questo tutto tuo annusarmi è disturbante.” [Bonus + 3243: feral derek]
Parole: 305
Note: tecnicamente l'ho trasformato in un breve seguito al prompt del capitolo 2. Che poi, boh, Derek che mi si comporta come Malia non so da dove m'è uscito.
Stiles non ne poteva più; quando aveva accettato di dare ospitalità a Derek perchè lui potesse ripagare il suo debito per avergli salvato la vita, ovviamente non aveva idea di come sarebbero andate le cose. Derek spesso si comportava più come un animale che come un uomo e gli episodi inquietanti si erano ripetuti e andati via via peggiorando. Era iniziato con Derek che lo seguiva per casa in modo furtivo finchè Stiles non si era imbattuto in lui all'improvviso rischiando l'infarto e gli aveva chiesto di non fare lo sneaky Sourwolf; cosa che aveva portato ad un creepy Derek che lo fissava in modo ostinato e continuativo. Poi erano iniziate le annusate, prima da distante e col passare dei giorni sempre più vicine, tanto che ormai Derek gli stava direttamente a pochi centimetri la maggior parte del tempo che era in casa.
“Dannazione Derek, per l'ultima volta, tutto questo annusarmi è inquietante! Puoi lasciarmi un po' di spazio?!”
“Ma puzzi di altra gente. E di sesso.”
Stiles boccheggiò arrossendo.
“FICCA QUEL TUO BRUTTO MUSO ALTROVE!” Squittì alzandosi e rifugiandosi in camera, fortunatamente prima che Derek potesse entrare. Si era adagiato sul pavimento e aveva iniziato a sbattere la testa contro la porta al occhi chiusi quando, dopo essersi dato un eccessivo slancio per l'ennesimo impatto col legno, finì con lo scontrarsi invece con la fronte di Derek.
Si allontanò massaggiandosi il bernoccolo che presto gli sarebbe uscito sulla fronte; diamine se il Sourwolf aveva la testa dura.
“Non dovresti lasciare la finestra aperta, potrebbe entrare chiunque.”
Stiles emise un urlo frustrato prima di buttarsi a stella sul pavimento, sconfitto. Qualche secondo dopo Derek gli si accoccolò con la testa poggiata sul fianco, fissandolo con quegli occhi innocenti che lo avevano incantato sin dalla prima volta che li aveva incontrati.
Sbuffò. “You're such a puppy.”