Zucchero Filato
Lei.
Da quando era ritornata la vecchia e simpaticissima Yuuki,
il suo mondo era
cambiato. Sì, a volte ripensava tutto quello che era
successo in quegli anni,
tra battaglie e lacrime, ma alla fine si rendeva conto che senza di lei
non
sarebbe stato nulla.
Non si sapeva spiegare che cosa fosse successo realmente in quella
fornace, ma,
sicuramente quella luce chiara e calda nessuno gliela toglieva dalla
mente.
Era stata improvvisa e nel momento in cui i suoi occhi si erano chiusi,
quella
tiepida luce lo avevano avvolto come una coperta e lì, si
era sentito a casa.
Solo dopo tanto tempo aveva capito chi fosse stato.
Lei insieme alla sua Yuuki gli avevano ridato la vita.
Erano successe troppe cose per spiegarlo a parole.
Kaname guardò il fuoco scoppiettare nel camino, l'inverno
era arrivato con la
neve.
In paese si udivano le prime canzoncine che i bambini del
luogo
canticchiavano, l'albero gigante al centro della piazza e tutte quelle
lucciole
colorate davano il benvenuto alla festa più amata dei
bambini: il Natale.
Lui non era consono a festeggiarlo, ma da quando lei aveva accettato di
vivere
con lui, senza rimpianti e senza paure, si sentiva l'uomo
più felice del mondo.
Sì. Succedeva spesso che la guardava e vedeva quell'alone
grigio albergare i
suoi splendidi occhi cioccolato, ma era per poco.
Con un colpo di ciglia ritornava la solare Yuuki di sempre, lo amava e
lo
coccolava; la Yuuki di un tempo era svanita o dimenticata dalla stessa
proprietaria.
Kaname si rendeva conto della sua rinuncia, ma la sua decisione era
ferrea e
non volle sentire discussione a quel tempo.
Orgogliosa della sua piccola principessa e a breve della sua regina.
I pensieri furono travolti da un rumore conosciuto, infatti la padrona
di casa
era ritornata.
-Bentornata, principessa!-Disse Kaname, alzandosi svelto dalla sua
postazione e
poi aiutare la sua fidanzata con i pacchetti.
-Ciao.- Disse lei con quel sorriso che lo fece sciogliere.
-Che mi porti?- Chiese notando un pacchetto custodito nella sua borsa.
-Nulla per ora, dovrai aspettare la vigilia per aprirlo.-gli
disse,mentre si
toglieva il cappotto.
-Tre giorni e saprò cosa c'è... non attendo
altro- disse facendole un buffetto
sul naso e lei come sempre gli rispondeva con le rime. Oramai tutti si
erano
fatto l'abitudine a quel suo umore ballerino ed era peggiorato con la
gravidanza.
-Vado a farmi un bel bagno- Disse Yuuki.
-Vuoi compagnia?-Chiese malizioso Kaname.
-No, grazie. Preferisco il silenzio a dopo-lo salutò per poi
scomparire.
Kaname si sedette sulla poltrona di prima e sbuffò, ancora
non ci credeva che
tra breve sarebbe diventato padre. Quella notte, una notte che porre
fine a
tutto invece aveva dato inizio a tutto. Yuuki era rimasta gravida e
benché lui
ancora non lo sapesse, stava commettendo un atto irremovibile, ma per
fortuna
era stato salvato in tempo da sua figlia e si; la sua principessa lo
aveva
avvolto in quell'abbraccio caldo e lo aveva fatto ritornare in vita.
Da quel momento non l'aveva più lasciata andare
né lei né Yuuki e anche se i
rapporti tra i due non erano dei migliori, Yuuki si era assunta quella
responsabilità e aveva cercato di nascondere i suoi
sentimenti verso il
cacciatore. Non era stato facile e Kaname lo sapeva benissimo, ma per
chissà
quale miracolo Yuuki aveva dimenticato quell'amore che aveva custodito
in tutti
quegli anni.
Il potere di un sangue puro sono immensi e Yuuki lo aveva provato su se
stessa,
sigillando quel lato del suo cuore che non avrebbe mai amato lui.
La sua Yuuki aveva sacrificato una parte di se per lui e per lei e,
Kaname non
voleva commettere lo stesso errore in futuro, avrebbe vissuto con la
sua
famiglia e protetto fino alla fine.
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Il rumore eccessivamente dei bicchieri che si sfioravano era diventato
fastidioso. Yuuki si era isolata dalla festa di Natale, mentre i suoi
amici
chiacchieravano fra loro di argomenti futili, come Hanabusa e Ruka che
ogni
volta che s'incontrava iniziavano a litigare come due bambini o
come Shiki e Rima che si guardavano complici e alla fine non facevano
mai quel
passo decisivo, era palese che si amassero, ma nessuno dei due si era
fatto
avanti.
Tutta quella pace la faceva sentire al sicuro, anche se, a volte le
capitava di
sentire un macigno sul cuore come se le mancasse qualcosa.
Kaname la riempiva sì, ma non fin dentro l'anima.
Lui era una colonna
portante della sua vita, aveva deciso di stare con lui per il piccolo
che stava
crescendo dentro di lei...sapeva che quella volta ciò che
custodiva al suo
interno lo aveva salvato dalle tenebre e non voleva che quel gesto
fosse una
ricaduta perché non riusciva ad amarlo con tutta se stessa.
Si chiese se fosse normale, ma la paura di perderlo nuovamente era un
incubo ricorrente
che la faceva stare sveglia la notte invece di riposare.
Lo amava sì, ma c'era sempre quel -ma- che non riusciva a
imporre nome.
Il tempo guariva le ferite ...
I pensieri cambiarono nel momento in cui i suoi occhi incontrarono due
sfere
infuocate, il suo sguardo ammaliatore la fissava per poi scendere verso
il suo
splendido corpo che pian piano si stava modificando. Le
sorrise e lui si
avvicinò con un calice, pochi passi ed era da lei, ma
proprio in quel momento
un cameriere passò con un vassoio di tartine e a quella
visione o meglio
dall'odore che promettevano un colpo di nausea, la colpì
violentemente
facendola tremare, si voltò velocemente e uscì
dalla sala per chiudersi in
bagno. Ecco era una di quelle sere che non riusciva nemmeno a stare in
piedi a
causa della nausea, aveva lavorato tanto per quella festa e rovinata da
quel
disturbo, che la distruggeva.
-Yuuki va tutto bene?-Domandò Kaname dietro la porta.
Non riusciva a parlare, la testa le girava forte e per non cadere si
era seduta
sul pavimento.
-Yuuki. Piccola mia- disse, accarezzandogli una guancia. -Ti porto in
camera-
la prese con dolcezza, mentre lei gli circondava le braccia al collo.
-Mi dispiace rovinarti la festa Kaname.- mormorò piano.
-La tua salute è la cosa che m’interessa di
più, adesso riposati-, le baciò la
fronte imperlata di sudore e uscii.
Chiuse gli occhi e si addormentò con quell'amarezza al cuore.
Quando si risvegliò le prime luci dell'alba, stavano
schiarendo il cielo, girò
la testa per incontrare i suoi occhi.
-Kaname- disse piano.
-Ben svegliata come ti senti?- Chiese, la mano le sfiorò il
volto.
-Bene adesso. Non dirmi che non hai dormito per controllare che stessi
bene?-
Domandò.
-E anche se fosse? Se stai male tu, ci sto anch'io piccola- si
avvicinò e la
prese tra le sue braccia facendo attenzione, lei non disse nulla e si
fece
condurre da lui.
La baciò lentamente con tocchi alternati, fino a che lei lo
avvolse nel suo
abbraccio.
-Buon Natale Kaname-
-Buon Natale anche a te, Yuuki-.
-Kaname, portami giù per favore. Ti devo dare il mio regalo-
e gli sorrise e
lui non se lo fece ripetere due volte, Yuuki indossava la sua vestaglia
di
seta, ma da sotto si travedevano i suoi seni prosperosi e Kaname non
vedeva
loro di toccarli, si sentiva un maniaco a volte per quei pensieri e di
solito
pensava che fosse lui incinto e non Yuuki. Beh ancora non aveva sentito
nessuna
richiesta della sua fidanzata, era troppo presto.
-Quale scegli?-Kaname ritornò al presente e si
trovò con due scatoline ben confezionate
di fronte.
-Questa- la indicò e Yuuki gliela diede, sembrava che fosse
in ansia e questo
lo fermò.
-Che c'è Yuuki?-Chiese.
-Nulla, tu apri.-
Kaname si prese tutto il tempo possibile per spacchettare quel dono,
notando
che ogni volta che lo apriva leggermente gli occhi di Yuuki brillavano
di una
luce diversa, chissà che cosa era, alla fine lo
aprì definitivamente
ritrovandosi una scatolina trasparente dove al suo interno c'erano due
piccole
scarpette rosa.
Yuuki urlò di gioia e lo abbraccio di slancio senza far
capire nulla, Kaname si
trovava la donna che amava addosso e in mano le due scarpette rosa.
-Mi vuoi spiegare che ti prende? - Domandò.
-Bhe devi sapere che in quest'altro pacchetto c'è la
medesima cosa, ma di color
azzurro. Volevo qualcosa da puntare per sapere il sesso del bambino e
cosa
meglio far scegliere al futuro papà? Tu non sbagli
mai!-Disse sorridendo.
Kaname da prima sorpreso del discorso fece un piccolo sorriso.
Bhe questa volta lo aveva proprio sorpreso.
-Grazie Yuuki.- lei gli sorrise per poi spostarsi sul piccolo regalo
che ancora
teneva Kaname per poi prenderlo lei, è proprio in quel
momento Kaname prese la
sua scatolina da sotto la giacca.
-Questo è per te, Yuuki.- La ragazza si voltò per
poi guardare ammaliata il
piccolo anello che era tenuto da due piccoli blocchi per reggerlo.
-Kaname mah...-
-E per te. Siamo fidanzati, ma lo volevo ufficializzarlo come si deve,
se mai
tu accettassi.- I loro sguardi erano incollati. Yuuki
abbassò lo sguardo per
fissare la pietra rossa. Mille emozioni la travolsero come un'onda;
ricordò
quel desiderio, quando il suo potere nascosto si era rivelato. Mai
più
ripensati. Mai più dolore e lacrime. Mai più
solitudine. Li aveva chiusi
infondo al suo cuore per vivere felice assieme al suo uomo.
Si era auto sigillata per dimenticare l'uomo dagli occhi ametista e
anche se
alcune notti ritornava il suo viso in qualche sogno, pian piano lui si
era
sbiadito. Sì, adesso era pronta per r’iniziare
tutto d'accapo. Lo voleva
amarlo, voleva crescere il bambino che ogni giorno diventava qualcosa
di fondamentale
nella sua vita.
Allungo la mano e concesse il permesso di infilare l'anello nel dito.
-Per sempre Kaname- balbettò con la voce a un sussurro.
-Per l'eternità Yuuki.-
Rimasero abbracciati per un poco di tempo, sospesi in quella nuvola di
leggerezza e di calore... fino a che Yuuki lo lasciò e -
Kaname ho voglia di
cioccolato.- Disse.
-Non ne abbiamo- disse lui gentilmente.
-Allora sarai così gentile di andarlo a comprare per la tua
futura
mogliettina?- disse mielosa.
-Yuuki, oggi è Natale per te ci sarà qualcuno
aperto- l'informò.
-Ho voglia di cioccolato e tu da bravo me lo farai trovare!- disse
nervosa.
A Kaname scese un grosso gocciolo, ritirava tutto quello che aveva
pensato e
detto, Yuuki gli avrebbe reso la vita un inferno, ma almeno non sarebbe
stato
solo.
-Kaname muoviti!-Urlò irritata.
-Ok vado, ma lo faccio solo perchè ...-le sfiorò
il mento e poi scendere verso
il collo.
-Dimentica quei pensieri Kaname Kuran, se non avrò il mio
cioccolato tra un'ora
potrai dimenticare tutto e dico tutto!-
"Addio giorni tranquilli...addio al vampiro freddo, benvenuto il Kaname
trottola! Buon Natale!"
*****
Buona sera a tutti.
Piccola storiellina che mi girava da un poco di tempo ...spero che vi
piaccia e
che non ci siano troppi errori.
Con questo vi voglio augurare Buon natale e buon Anno se mai non ci
sentimmo
più.
Heart