Ephram aveva la sua solita aria corrucciata mentre entrava in soggiorno e si lasciava cadere sulla poltrona in pelle nera.

La scuola faceva schifo, le sue amicizie non erano pervenute e i rapporti con suo padre erano tutt'altro che idilliaci.

Odiava Everwood con tutto sé stesso e quello era uno di quei giorni in cui si pentiva di non aver accettato la proposta di nonno Jacob e di nonna Ruth e di non essersene tornato a New York con loro.

Come a voler intensificare la sua insofferenza in quel momento si materializzò davanti a lui il soggetto del suo malumore.

"Ciao Ephram! Tutto bene?"

Chiese Andy Brown più attento all'inventario delle cose mancanti nella sua borsa medica che alla risposta di suo figlio.

La sera prima un'urgenza medica lo aveva costretto a saltare la cena e a lasciare da soli Ephram e Delia a mangiucchiare la solita pizza e a guardare, per l'ennesima volta, "la fabbrica di cioccolato" perché era il film con cui si addormentava Delia.

"Stavo meglio prima che tu arrivassi!"

Rispose il ragazzo risentito per l'ennesima mancanza del padre.

"Ok visto che sei in compagnia del tuo solito cattivo umore farò il papà comprensivo e ti lascerò in pace!"

Andy cercò di essere conciliante ma secondo Ephram avrebbe anche potuto evitare di fare lo spiritoso.

"Certo, lasciare è una cosa che ti riesce proprio bene. Mi hai lasciato da solo per sedici anni e guarda dove siamo arrivati."

Andy Brown non aveva voglia di litigare. Non voleva che l'ennesima provocazione di Ephram sfociasse in una discussione perciò tentò di essere diplomatico.

"Ho solo detto ciao a mio figlio. Non c'è bisogno di ingigantire la cosa!"

"Hai pensato che forse tuo figlio non vuole parlare con te? Certo che no! Il grande dottor Brown pensa solo a sé stesso."

Era troppo. Prima che la situazione degenerasse, però, il telefono di Andy squillò.

"Si...Bene...Sarò lì il prima possibile."

Il dottor Brown mise il cappotto e prese la sua borsa medica. Un paziente aveva bisogno di lui.

"Dovrei tornare verso le dieci, Ephram. Non restare in piedi ad aspettarmi."

Senza ottenere nessuna risposta, il dottor Brown uscì di casa.

Ephram restò immerso nel silenzio della casa. Delia era con Nina e lui non aveva amici con cui uscire il venerdì sera.

Pensò a ciò che avrebbe fatto se fosse stato a New York. Perché a New York, a differenza di Everwood, c'erano mille cose da fare.

Tutto ciò che poteva fare era andare a letto e ripensare, con nostalgia, alla sua vita nella Grande Mela.

Salì nella sua cameretta, si stese sul letto e mise le cuffie e, ascoltando musica, alla fine si addormentò.