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Autore: didi_95    23/12/2014    3 recensioni
" I suoi occhi così scuri e profondi si immersero nei miei e quella fu la prima volta che mi sentii davvero completo "
Questa storia parla del profondo legame tra due fratelli, Fili e Kili, del loro coraggio e della loro determinazione durante il difficile viaggio verso la Montagna Solitaria. Condizionati dai nobili ideali e dalle rigide opinioni dello zio Thorin Scudodiquercia scopriranno a loro spese che non tutto è bianco o nero, ma che la vita ha molteplici sfaccettature.
-Recensite se vi va :) Urgono incoraggiamenti!-
Genere: Avventura, Fantasy, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Dìs, Fili, Kili, Tauriel
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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#Capitolo 13#


Davanti a me è apparsa di nuovo la figura sbiadita di mia madre nella nostra stanza, l’immagine però non è definita come lo era stata la mia visione, è sgranata, spenta e molto più oscura.
Ciò che provo ora mentre la guardo piangere accasciata a terra è puro orrore…
dentro di me si diffonde la certezza che non potrò fare nulla, che moriremo tutti e che la nostra missione fallirà…
Mi sento scivolare via, sempre più a fondo in un buco nero come l’inchiostro, l’oscurità ed il gelo mi avvolgono e l’unica cosa che riesco a sentire, a parte il terrore che mi invade l’animo, è il pianto sconsolato di mia madre che viene velocemente coperto da una voce distorta, orrendamente somigliante alla mia, che bisbiglia:
Non potrai fare nulla!”

< NON E’ VERO!   NO! > urlo alzandomi di scatto dal mio giaciglio..
Tutto è svanito, era solo un incubo allora.
Con il respiro ancora affannoso mi guardo intorno e noto che i contorni delle cose mi appaiono sfumati e non appena mi muovo sono colto da un intenso capogiro.
Kili è subito vicino a me..
< Ehi Fee! Calmati! Era solo un sogno.. va tutto bene adesso! – mentre cerca di farmi distendere mi tocca la fronte e lo sento irrigidirsi - Aspetta! Ma tu scotti! >
Solo dopo queste parole mi rendo conto di avere freddo, troppo freddo;
il mio corpo è scosso dai brividi e sento chiaramente su di me la morsa della febbre.
Kili mi rimette disteso e, poco prima di perdere conoscenza, lo sento correre fuori dalla tenda urlando:
< OIN! Devi venire immediatamente! Fili sta male, credo abbia la febbre alta! >
Dopo poco sento intorno a me una serie di voci concitate e numerosi rumori di passi.. ci saranno circa quattro persone nella tenda.
Il rumore mi rimbomba nel cervello provocandomi un dolore sordo alle tempie..
allora, cercando di ignorare l’ambiente intorno a me, mi concentro sul ritmo del mio respiro e sprofondo nell’incoscienza.

La luce rosata del tramonto che entra dalla finestra della nostra camera mi colpisce il viso…sono seduto sul mio letto e sto osservando la mia mappa..
cerco di imprimermi nella mente il percorso che dovremo fare dopo la nostra partenza e mi accorgo che la strada da percorrere è davvero lunga.
La Montagna Solitaria è molto lontana dalle Montagne Azzurre dove io e mio fratello siamo nati.
Non abbiamo mai fatto un viaggio così lungo…ma sicuramente ne varrà la pena. Potremo riconquistare ciò che un tempo ci è stato strappato…
potremo riscattarci e smettere di essere in esilio.. potremo riprenderci Erebor. 
< Fili.. figlio mio. > Mi volto di scatto, non l’ho sentita arrivare.
< Mamma.. >  rispondo a bassa voce ed un brivido mi percorre la schiena,
lo ha saputo…non so da chi, ma lo vedo nei suoi occhi che in tanti anni ho imparato a conoscere così bene.
Non avrei voluto che andasse così.. avrei voluto parlarne io con lei, non appena mi fossi sentito abbastanza pronto;
ma il problema è che non mi sentirò mai pronto per dirle una cosa del genere.. non dopo ciò che è successo a mio padre.
Dìs mi viene lentamente vicino e si siede accanto a me.                                               
< Mi dispiace…io e Kili avremmo voluto dirtelo quanto prima.. avremmo DOVUTO dirtelo, mamma. Noi… >
< Voi che cosa?
- mi interrompe mia madre, nei suoi occhi scorgo il luccichio delle lacrime- 
Avreste avuto il coraggio di andarvene senza dirmi nulla? Senza neppure salutarmi?  Tanto io qui non conto niente! La mia opinione non vale nulla!
Né per vostro zio, né tantomeno per voi!
Partire…così.. per un viaggio lungo e pericoloso…verso un Drago…un Drago!
Sia tu che Kili siete ancora troppo giovani per tutto questo.. >
Le sue parole mi feriscono e, come accade sempre quando discuto con mia madre, finisco per sentirmi in colpa..
< Ma mamma! La nostra missione è nobile! L’onore della nostra stirpe.. >       
< Non osare parlarmi di onore! NON OSARE!
Abbiamo una vita felice qui nell’Ered Luin, e senza privazioni…
perché siete tutti così ansiosi di gettarla via?
Come se non valesse nulla…è la vostra vita Fili!
Posso ancora capire mio fratello, anche se non sarò mai d’accordo con lui per le decisioni che ha preso.. sembra che solo una montagna d’oro possa restituirgli la pace ed il titolo di re, ma lui non capisce che è già un Re e lo è da molto tempo, per tutto il nostro popolo;  Thorin è Re da quando ha salvato tutti noi dalla rovina ed ha ricostruito qui le nostre vite, ha creato qui la nostra fortuna! 
E anche tu avresti potuto essere Re qui.. senza bisogno di una fredda montagna di pietra e mucchi di oro sonante..  >                                               
Mia madre ha lentamente abbassato gli occhi e la sua voce è diventata quasi un sussurro. Non so che cosa dirle e questo mi distrugge..
                
Improvvisamente Kili entra con passo spedito nella stanza, ha l’arco in spalla e sta fischiettando, ma l’allegra melodia che esce dalle sue labbra si spegne subito non appena ci vede.. allora un’ombra passa sul suo volto e lì si posa, come una nube temporalesca.
Egli posa l’arco accanto al suo letto e si siede sospirando davanti a noi..                                                                                 
< L’hai saputo…eh ma’? > dice con aria triste.                                                          
< Come ha fatto vostro zio a convincervi? > continua Dìs affranta.
Kili alza le sopracciglia e, ignorando la mia occhiataccia, prorompe:                            
< Nessuno ci ha convinti! Quando abbiamo saputo che lo zio sarebbe partito abbiamo pensato che fosse giusto partire con lui…all’inizio non ne voleva sapere, ma poi ha fatto un gran sorriso ed ha capitolato….siamo pur sempre i suoi nipoti e Fili è l’erede al trono! >                                                            
< Ma è una missione SUICIDA! Lo sapete o no che è senza speranza?
Stiamo parlando di un Drago…questo non è uno dei vostri giochi!
Non è un’avventura! Tutto questo è reale! La morte è reale! >

La verità di ciò che nostra madre sta dicendo mi colpisce allo stomaco così all’improvviso da farmi sobbalzare.. sarà davvero la decisione giusta?
Poi, un’immagine affiora nella mia mente, un’immagine così remota che mai avrei pensato di rievocare: è chiaramente mio padre.
Mio padre e le ultime parole che mi rivolse prima di partire verso il suo destino, verso la morte.
Ora finalmente so che la decisione che ho preso, seppur contro ogni logica, è quella giusta. Devo solo farlo capire a mia madre..
< Mamma…il giorno in cui papà se ne andò mi disse:
” Fili, figlio mio, un giorno capirai i motivi della mia partenza”
 ero troppo piccolo per capire allora, ma adesso è diverso!
Io ora so perché è partito, così come so perché dobbiamo partire noi..
per lealtà verso il nostro popolo, ma anche per lealtà verso il nostro re.
Non c’è una scelta.. è così e basta, è il nostro destino. >

Kili mi guarda e annuisce gravemente.                                                                         
Nostra madre sospira e copiose lacrime le scendono sulle guance:                              
< Oh…ma tutto questo è così familiare per me, eppure non avrei mai pensato di viverlo di nuovo.  Figli miei, quanto me lo ricordate!
In voi lui è stato sempre presente, ancora al mio fianco, come se non fosse mai morto davvero.. è qui anche ora, nel bene e nel male e, nelle tue parole Fili, per un momento ho creduto di ascoltare le sue quando mi disse che sarebbe partito.. 
tuttavia, se questa è la vostra decisione e se Mahal lo desidera, non posso fare altro che guardarvi partire.
Temo che non comprenderò mai le vostre ragioni e la vostra testardaggine, ma siete Nani giovani ed è giusto così! Per Mahal quanto vi voglio bene! Venite qui! >
Così ci ritroviamo tutti e tre avvinti in un lunghissimo abbraccio.. sulle mie guance scorrono lacrime che hanno il sapore amaro dell’imminente partenza, ma anche quello aspro della determinazione ad andare fino in fondo..

Intorno a me sento delle voci attutite e mi rendo conto di non essere più a casa mia, ciò che ho visto è accaduto molto tempo fa..                                               
< Kili…tuo fratello sta piangendo.. > sussurra una voce poco al di sopra della mia fronte, se non sbaglio è quella di Sigrid..cerco di aprire gli occhi per guardarla, ma le mie palpebre sono talmente pesanti che desisto subito. 
Sento arrivare dalla mia sinistra un brontolio soffocato.. lo riconosco chiaramente: è la voce preoccupata di mio fratello.                                      
< Eppure il decotto di Oin sembra aver funzionato.. la febbre è leggermente calata.. >   Kili ha ragione, mi sento meglio.. nonostante il ricordo di mia madre sia ancora dolorosamente vivido nella mia mente.
Devo rassicurare mio fratello.. cerco di nuovo di dare segni di vita, ma sono così stanco.. troppo stanco per riuscirci.                  
Una mano affusolata e freschissima mi accarezza i capelli e poi mi posa sulla fronte una pezza bagnata.. il sollievo è immediato.                                    
< Riposa principe nano.. è tutto a posto. Ci sono io qui con te.. dormi.. >  
Un intenso profumo di viole invade i miei sensi insieme ad una profonda tranquillità.. così, tra le braccia della figlia di Bard, scivolo piacevolmente nel sonno.


< Così è il momento…ve ne andate davvero.
Ed io che quasi speravo cambiaste idea.. >
mormora nostra madre con un tremulo sorriso sulle labbra.  
E’ mattina inoltrata, siamo sulla porta di casa e stiamo davvero per partire..
quasi non ci credo. Sono molto eccitato, ma anche molto triste di dover lasciare sola la mamma.
Da poco lontano giunge il tramestio confuso delle voci dei nostri compagni che stanno radunando le ultime cose.
Tra tutte spicca potente e stranamente allegra la voce di Thorin:        
< Muovetevi pigroni! Non appena la luna brillerà nel cielo questa sera dovremo essere nella Contea! Quindi sbrigatevi! >                                                
< A presto mamma.. ti vogliamo bene! > diciamo entrambi stringendola in un caloroso abbraccio..
< Oh anche io ve ne voglio…non sapete quanto!  Bambini miei.. ormai siete grandi! Ma non crediate di andarvene così in fretta! Porgete la mano! >
Io e Kili obbediamo, pur non sapendo che cosa aspettarci, e le porgiamo il palmo della mano. Su ciascuno di essi nostra madre pone una piccola pietra…
quella di Kili è scura, quasi nera.. è una pietra di fiume;
la mia invece ha un colore decisamente più chiaro.
Su entrambe c’è un’incisione: “Torna da me”.
Ho le lacrime agli occhi.. sono pietre runiche! Guardo Kili... sul viso ha la mia stessa espressione.                                                                                                       Ora gli occhi azzurri di nostra madre sono asciutti e tersi, in loro c’è una gravità che non vi ho mai visto..
< Adesso promettete! Promettete che tornerete da me! >                            
< Lo promettiamo mamma. >                                                                                  
< Bene! Allora cosa aspettate? Forza, che vostro zio vi sta aspettando! A presto…vi voglio bene.. >
Kili si volta per primo con uno sforzo notevole e si avvia sul sentiero seguendo Bombur che è l’ultimo della fila.. sto per voltarmi anche io quando mia madre mi salta al collo, stringendomi in un abbraccio così disperato da far quasi crollare il mio desiderio di partire.     
< Abbi cura di tuo fratello…proteggilo! Come hai sempre fatto… > mi sussurra nell’orecchio; poi scioglie l’abbraccio e mi scompiglia i capelli come soleva fare mio padre quando ero piccolo..                                                            
< Ed ora vai.. > mi dice chiudendo in fretta la porta..
io allora  raccolgo tutto il mio coraggio e dico addio alla nostra casa.
Mi volto e seguo mio fratello che già cammina spedito con aria piuttosto baldanzosa..               
“Per Mahal..come vorrei non aver sentito gli orribili singhiozzi che provenivano da dietro la nostra porta! E come vorrei non averli del tutto ignorati affrettandomi a raggiungere Kili ed il resto della Compagnia.”

All’improvviso la luce splendente del sole di quel mattino estivo comincia a sbiadire e di nuovo mi rendo conto che ciò che ho visto appartiene ad un passato piuttosto lontano. Lentamente i ricordi ritornano e, insieme ad essi, anche la consapevolezza del mio corpo. Sollevo lentamente le palpebre.. sono ancora nella nostra tenda e, a giudicare dalla luce, sembra pomeriggio inoltrato.
Cerco di muovere le membra indolenzite quando percepisco un altro respiro oltre al mio.. alzo appena la testa e vedo Sigrid addormentata vicino al mio giaciglio, con una mano che ancora stringe un panno umido.. i lunghi capelli dorati le ricadono sciolti sul viso e sulle spalle…
“Per Mahal com’ è bella..” Penso tra me e me.  
Mentre la guardo, i suoi occhi si spalancano e, dopo un lunghissimo istante in cui mi perdo nelle loro azzurre profondità, sono costretto a distogliere lo sguardo, imbarazzato.
< Bentornato.. > sussurra Sigrid dolcemente.                                                            
< Cosa è successo? > riesco a dire, spaventandomi della mia voce roca. 
< Bè – dice Sigrid riavviandosi con scioltezza i capelli e raccogliendoli in una crocchia-  la scorsa notte tuo fratello è uscito urlando da questa tenda e ci ha praticamente svegliati tutti.. avevi la febbre alta e deliravi, così Oin ed io abbiamo preparato un decotto medicinale e numerosi impacchi freddi.
Poi, quando la febbre si è abbassata, sei riuscito a dormire tranquillo. Sei stato molto fortunato, l'acqua fredda del lago non è solita lasciare sopravvissuti..
Sono passati quasi due giorni da allora…adesso come ti senti? >
Cerco di mettermi seduto e, anche se con difficoltà, ci riesco.
< Sto bene. Credo di essere solo un po’ debole.. > 
All’improvviso nella tenda entra Kili reggendo in equilibrio tre ciotole fumanti.. 
non appena mi vede seduto quasi le fa cadere tutte…
la gioia ed il sollievo nei suoi occhi sono evidenti.   
< Fratello! – dice abbracciandomi forte – Quanto ci hai fatto stare in pena! Sono contento che tu ti sia ripreso.. devi ringraziare Oin per il decotto, ma soprattutto Sigrid che non si è allontanata un attimo da te! Nemmeno quando è venuto Bard in persona a chiamarla! >
Ho spalancato gli occhi, come un flash sento di nuovo la mano fresca sulla mia fronte ed il profumo di viole.. intanto Sigrid è violentemente arrossita e, prima che io possa fermarla, scappa via dalla tenda mormorando:< Adesso devo andare.. >
Scuotendo la testa in direzione di Kili prendo la mia ciotola e comincio a mangiare.. ho una fame da lupi!
< Come al solito hai detto troppo Kee…l’hai fatta scappare! >        
< Sono sicuro che tornerà! – dice Kili con la bocca piena- ha un buon motivo per farlo. >                                                                                                   
< Ah si? E quale sarebbe? > chiedo con noncuranza.                                                 
< Lei ti ama fratello…in questi due giorni non ti ha lasciato un secondo.. >         
Nel sentire queste parole il mio cuore si scioglie, ma ho anche paura:
che cosa provo io per lei? Per una Donna?
Non ho una risposta a questa domanda, ma, mentre ne cerco una, sento di nuovo l’intenso profumo di viole inebriarmi e rivedo i raggi del tramonto riflettersi sui suoi capelli dorati..
 
   
 
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