Il vento soffiava sulla terra desolata, alzando la polvere nell’aria creando nuvole scure che gli oscuravano la visione di Midgar.

Non che questo gli importasse. Midgar era la sua maledizione e poco gli importava se veniva distrutta. Soltanto delle persone che vivevano lì, gli importava, i suoi amici. Si sedette, con le gambe a penzoloni, sulla rupe, oscillandole avanti e indietro, il freddo metallo della Buster Sword di Zack contro la sua schiena. Lontano dai problemi. Lontano dai ricordi che lo fanno stare male. La tristezza gli riempie il cuore. Non riesce neanche a ricordasi quando è stata l’ultima volta che si è sentito davvero felice…

Cloud s’irrigidì. Un certo ex-soldier gli tornò in mente, sorridendo ampiamente e con ottimismo.

“Zack...” le parole gli morirono sulle labbra. Come aveva potuto dimenticarsi di lui? A un certo punto, Zack era diventato la sua vita. Guardò il cielo sopra di lui.

Poteva ammerterlo? Dal primo giorno che era entrato nella Shin-Ra, aveva sempre ammirato I Soldiers. Aveva sempre fatto intendere che voleva diventare come Sephiroth, ma in realtà non era soltanto uno stratagemma per nascondere quello che davvero provava? Non aveva mai voluto far sapere a nessuno a chi era rivolta la sua attenzione per paura di essere respinto dalla persona che ammirava più di tutte

…era solo ammirazione?

Impossibile. Era un infatuazione. Un ossessione. Quest’affetto, questo desiderio estremo, era cresciuto così tanto da insinuarsi nel suo cuore. Voleva scorrere le sue dita nei capelli corvini dell’altro, perdersi nei suoi occhi, assaporare la sua essenza…Voleva Zack e nessun altro, nessun poteva smuovere l’intensa passione che gli bruciava nel cuore.

Ma…quanto tempo era passato dalla sua morte? Poco più di qualche anno. A Cloud, sembrava come fosse ieri che Zack era accanto a lui. Abbasso lo sguardo sul precipizio e su Midgar. Un’ondata di rammarico si scagliò su di lui. Perché non glielo aveva detto prima? Prima che iniziassero tutti i problemi con la Shin-Ra... Oh, giusto. Zack aveva Aeris. Non importa quanto duramente ha cercato di nasconderlo, ogni tanto lo si poteva notare nella sua espressione, era geloso del rapporto che la bella ragazza di Midgar aveva con Zack, ma non poteva odiarla, nonostante tutto lui gli voleva bene.

“E’ lì su con te, vero?” Cloud chiese alla spada come se fosse stato lui. “Sei più felice adesso…”

Cloud si lasciò cadere all’indietro e fisso il cielo. Il vento era calato, lasciando solamente una leggera brezza. Il bisbiglio dei ricordo. Chiuse gli occhi.

“Amore…forse è questo quello che provavo?” sospirò prima di alzarsi e incamminarsi verso la sua Fenrir. Si girò a guardare la spada. “sono sicuro che ti ho amato…e ancora lo faccio…mi manchi.”

Cloud montò sulla sua moto e si diresse a tutta velocità verso la città che odiava tanto, tornando alla vita che era così priva di significato per lui.